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lunedì, gennaio 20, 2020

Gocce d'inchiostro: La luna è tramontata - John Steinbeck

Quasi inconsapevolmente, dopo il ritorno a casa da una giornata lavorativa intensa e stancante, decisi di leggere La luna è tramontata di John Steinbeck e lo divorai in un sorso, le pagine scorrevano sotto i miei occhi come sabbia fine sul palmo della mia mano e le sue parole in un sogno. (La mia piccola e intatta copia stanziava su uno scaffale stracolmo da qualche tempo, qualche mese prima che il fatto si compiesse; allora era già chiaro che la sua lettura sarebbe stata alquanto concisa purchè me la trascinassi per qualche giorno, e così lo avevo acquistato sbarazzandomi di qualunque dubbio o perplessità: insomma, il primo approccio con l’autore). Ieri pomeriggio, dunque, colsi al volo l’occasione mentre la mia bella Anna Karenina, il suo tormentato amore, che ho sempre segretamente amato, da dove riposano silenziosamente mi stessero scrutando in malo modo. Ma niente toglie al bellissimo romanzo di Tolstoj il suo tempo; già stasera tornerò nuovamente a muovermi nella Russia di fine ottocento.

La luna è tramontata, comunque, reguardisce messaggi così belli ed importanti che girano ognuno su un unico tema: l’individuo è un combattente, un soldato, una milizia, che è nato per combattere e contrastare qualunque avversità. Ma desideroso anche di affetto, emozioni, parole gentili che esamineranno insieme, a gruppi di personaggi, una serie di disegni non propriamente divini ma che fecero di questo romanzo una sorta di propaganda. Lezione morale che ognuno di noi, persino l’uomo moderno, dovrebbe perseguire.



Titolo: La luna è tramontata

Autore: John Steinbeck

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 159

Trama: Seconda guerra mondiale. Un piccolo paese della Norvegia viene occupato dall’esercito tedesco senza che gli abitanti riescano a capire la gravità della situazione e senza che possano organizzare qualche forma di opposizione. Dopo lo shock iniziale la piccola comunità imparerà una lezione fondamentale: la forza dell’individuo si basa sull’unione del gruppo. Dopo aver assistito a violenze e tradimenti dell’invasore, si farà strada e si consoliderà lo spirito di indipendenza e rivalsa del gruppo. Prima con sporadiche esecuzioni dei soldati occupanti, poi con una guerriglia sistematica e organizzata, la comunità dimostrerà agli altri e a se stessa che nessuno è vinto finchè non si arrende.


La recensione:


Tensione ed eccitamento, stanchezza, movimento, tutto si perde in un gran sogno grigio, così che, quando è finito, è difficile ricordare come fu quando si sono uccisi degli uomini o si è datol l’ordine di ucciderle.


Chissà con quale elemento introduttivo sarei stata investita se avessi rimandato la lettura di questo romanzo a data da destinarsi! La verità è che, quando lo comprai, fui esaltata persino dalla sua bellissima copertina che regalava un paesaggio poco attinente tuttavia alla trama. Così era stato anche per l’estemporaneità con cui avevo affibbiato al suo autore. Sempre con il naso infilato dentro un libro, e lui in disparte e lontano da me, sparso su diversi fronti letterari, ancora lontano dai bordi della mia anima.

L’aria greve, quasi soffocante, che ho respirato fra le pagine di La luna è tramontata, appena arrivata in Norvegia, gridò subdolo dal primo momento in cui ci misi piede, gridò al mio giovane cuore con il suo stile rude, violento, brutale ma intimo e introspettivo che in letteratura ho visto con il mio amato Philip Roth. Ma di Steinbeck e della sua produzione avevo sentito parlare molto bene, nel mio animo è rimasto appiccicato come una sorta di vuoto; un solco profondo che sono certa la lettura del resto delle sue opere potrà colmare, prima quasi inconsapevolmente, e in seguito, definitivamente drastico, finchè respirai l’aria malsana che si unificava a quella di commilitoni e perizie norvegiesi, che insediati ancora nel passato, intimoriti da qualunque forma di supremazia o anarchia, furono noti come anime dannate e alla deriva che tuttavia hanno un cuore pulsante, e che desiderano allontanarsi da questo mondo triste e crudele. Tutto ciò mi è rimasto incollato. Così semplice, ma massacrante, drammatico, costellato da dialoghi e monologhi vari che lo resero mitico, sebbene detto da molti non il migliore, ma non per me come primo approccio, nel ricordo, fino a quando mi imbatterò in Furore o in Uomini e topi. Fui condotta come un invisibile passaporto, mentre mi addentravo sempre più nella vita norvegiese, nei paradossi intellettuali di uomini potenti ma << umani >>, che hanno una loro dignità, una certa forza, trasformandosi rapidamente in piccole creaturine desiderose di conforto e amore. Notevolmente orgogliosi nell’abbracciare la dicotomia fra vecchio e nuovo, moderno e antico, nascosti sotto strati e strati di finta crudeltà, non avrei mai immaginato così “deboli”!

Il modo in cui l’autore parlò di queste povere e dannate creature, anche questo mi colpì irrimediabilmente, il modo – americano – in cui è imposto qualcosa che ci sovrasta e che non si può fare a meno di non osservare. L’eccitazione di un viaggio introspettivo, intimo, quasi universale, le compatte guerriglie di soldati dove si formavano pur di contrastare l’imminente guerra, il pellegrinaggio spirituale che darà vita a qualcosa d’importante, induriti e solidificati dall’addrestamento di nuove forme di rispetto, fieri nella loro forma di vita imperfetta, cinse una vita che mi accompagnò in meno di duecento pagine. Chi ero io per irretire tutto questo, per respingere tutto questo, per odiare tutto questo? La guerra, vincere la guerra: nient’altro ha importanza. Grandi colpi al cuore. Steinbeck disgraziatamente li visse con i propri occhi. La morte aveva accolto nel suo freddo grembo troppe anime pure.

Fotografie di vite che mi hanno conquistato, intrigato, destabilizzato, La luna è tramontata, non sarà l’opera più bella della produzione steinbeckiana ma, per quanto mi riguarda, non bellissimo ma indimenticabile. Avevo la mia agenda preferita a portata di mano, piena di annotazioni, frasi sparse, pensieri che annoto ogni qualvolta leggo un romanzo, mentre pian piano avanzo in gironi infernali che non avranno nemmeno un epilogo. E, in un incontro fatale che suggellerà un legame che col tempo si solidificherà, ho visto le speranze o illusioni di giovani uomini svanire come fiati di vapore nell’atmosfera, attaccati all’anima di chi legge e poi lasciati al Caso, alla deriva. Combattenti che non hanno alcuna scelta fra la vita e la morte ma che possono scegliere come morire.

Romanzo pregno di moralità medievale la cui struttura drammatica pone dinanzi a delle contrapposizioni fra il bene e il male, in cui si anela a un cambiamento, La luna è tramontata ha un anima complessa che tuttavia si è sposata con quella semplice del mio animo. Assaporando la sensazione di essermi finalmente immersa in un momento storico, maggiormente conquistata dalla potenza dei sentimenti che circondano l’aura di ognuno dei personaggi; sebbene marionette mosse da una mano invisibile, così belli e definiti, stonano tuttavia col suo disegno geometrico ed estremamente complesso. Scritto mediante parole che hanno inciso un segno del loro passaggio, mettendo ogni cosa a soqquadro, calandosi nei panni di quei poveri disgraziati che giorno dopo giornoi si nascondono dietro corazze insondabili. Cedendo così al lato umano, all’universale desiderio di un mutamento, di immergersi in qualcosa di innocuo, semplice, nell’insana lotta del passato contro il futuro in cui si resiste solo grazie a verità che si pongono esclusivamente per favorire la distruzione. Propaganda di colpe inflitte verso un futuro utopico che non ci sarà mai, e che giustifica i rapporti illusori, sereni fra famiglie.


Un uomo ha bisogno d’amore. Un uomo muore, senza amore. Le sue viscere si raggrinziscono e il petto gli diventa come un legno secco.


Valutazione d’inchiostro: 4

8 commenti:

  1. Argomento un po' pesante, ma ottima recensione

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  2. Autore che devo rileggere. Avevo amato Uomini e topi, mamma mia, meraviglioso.

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  3. Ciao Gresi, non ho letto nulla di quest'autore, ma mi piacerebbe prima o poi cimentarmi con "Furore" :-)

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  4. Hi, I follow you # 192 , follow back?

    https://bubasworld.blogspot.com/

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