Per
questo mese di ottobre, di letture a tema ne ho vissute non poche. È stata una
scelta più che azzeccata, quella di schernirmi dagli assalti esterni del mondo
rifugiandomi in mondi inquieti e spaventosi che non poche volte mi hanno tenuta
col fiato sospeso. Estremo godimento, romanzi letti per il semplice fatto di
voler cibarmi di qualcosa che per me era ancora sconosciuto. Ogni giorno preda
di eventi che in un modo o nell’altro hanno rendirizzato la mia vita. Mi hanno
indotta ad imboccare sentieri, guardarmi alle spalle senza dovermi perdere nei
dettagli del quotidiano. La letteratura gotica e del mistero mi affascina
moltissimo, quasi di pari passo ai classici, che mi proietta quasi sempre fuori
dal mondo, ai limiti di una realtà che presto divenne anche mia. E lasciandomi
andare alle onde del desiderio, è così che in questo giorno di particolare culto
popolare, mi appresto a consigliare dieci libri a tema. Dieci romanzi apparentemente
diversi fra loro, ma accumunati dalla presenza di figure ingombranti,
spaventose e insopportabili che costruiscono un museo di nicchia per illustrare
ai visitare i meccanismi di questi inspiegabili orrori.
Una storia che altri non è che la storia di un deterioramento graduale dello spirito di un mondo, da un mondo a un altro, dalla presa di coscienza di una nuova realtà del tutto sconosciuta, radicata nel profondo di noi stessi che come foglie secche si libra e si rigira nell'aria e scende sprofondando al suolo.
Autore: Oscar Wilde
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 7,50 €
N° di pagine: 261
Trama: Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d’accusa e un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.























