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giovedì, dicembre 23, 2021

Slanci del cuore: i miei classici preferiti

Non c’è da meravigliarsi che i classici siano il mio pane quotidiano. Sia divenuto una delle argomentazioni più frequenti, da quant’è che Sogni d’inchiostro è in vita, quasi una consolazione dinanzi alla vita. Un segno che dentro questo vasto e spettacolare mondo c’è un artificio di umanità. Sul finire del percorso di studi, sempre in mezzo ai libri e alle parole, ai rumori, alla folla, mi sono sentità dubbiosa, animata da una serie di perplessità che sapevo che se non avrei trovato una spiegazione avrei dovuto scovare una cura. Credevo che la letteratura potesse essere non solo un semplice hobby ma, un giorno, divenire persino un lavoro, una sopravvivenza, ma la vita, l’esperienze mi hanno aperto gli occhi e mandato a scalare un altura meno ripida ma molto più gestibile. Ma ciò che quest’oggi ci tengo a parlarvi è di quei romanzi, quei classici per l’appunto, che in un certo periodo della mia vita hanno scandito attimi, momenti, visto dall’alto di una montagna sempre meno sacra opportunità per crescere, comprendere meglio me stessa. Leggere i romanzi delle sorelle Bronte, o di un autore controverso come Bulgakov, mi permetteva e mi permette tutt’ora di vivere, vivere per me stessa. Non esitare nemmeno per un secondo, a perseguire un sogno se qualcosa ti piace. Tornando ai libri, dunque, ecco un discreto numero di letture che nel percorso accidentato della vita, hanno aperto una finestra su un mondo che negli anni sono divenuti una sorta di scialuppa di salvataggio. Non immaginavo quanto utile potessero divenire un giorno. Arricchire il nostro bagaglio cultura, credo, dipenda in primis dalle basi, da ciò che la tua anima è più predisposta a leggere.
Il viaggio continua, il suo palpitante viaggio si immette in corsie di cui ancora non conosco la provenienza. Cosa chiedere di più, quando aprendo semplicemente un libro puoi riempierti i polmoni di aria fresca?


Primo di questa lista, fra i miei amati Jane Eyre e Cime tempestose, spicca un altro bellissimo romanzo di queste straordinarie sorelle inglesi, che cerca la pace nell’esilio, la felicità effimera nel piacere, la lettura come miglior surrogato per vivere e affrontarla al meglio. Relegata in piacevolissimi momenti in compagnia di una giovane che nonostante il temperamento malinconico, si è attenuata e trovato il coraggio per affrontare ogni cosa.


Titolo: Agnes Grey
Autore: Emily Bronte
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 9, 50 €
N° di pagine: 288
Trama: Basato in larga misura su esperienze dell’autrice, “Agnes Grey” narra la vicenda di una giovane istitutrice che lascia la casa paterna spinta, più che dalla necessità economica, dal desiderio di conoscere il mondo e di dar prova di sé: una figura che appare di sorprendente modernità nella sua piena consapevolezza, nella implacabile lucidità e nelle penetrante ironia con cui osserva il mondo che la circonda.


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Altra lettura, meravigliosa ma impegnativa, Middlemarch è uno di questi. Una prassi in cui si racconta la vita in se, ma dipinta in una tela raffinata ed esaudiente che è un frammento di veridicità, consapevolezza di una realtà politica, sociale in cui non bisogna lasciarsi contagiare.


Titolo: Middlemarch
Autore: George Eliot
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: €12
N° di pagine: 830
Trama: Al centro della storia è proprio l’immaginaria cittadina inglese di Middlemarch, all’interno della quale si articolano i destini di quattro personaggi e di due matrimoni infelici, indagati da George Eliot nel loro più impercettibili interstizi attraverso lo strumento chirurgico di uno stile espressivo sempre acuminato.





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Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono oggetto di persecuzione, di calunnia, e se finalmente si trovano due povere anime, tutto è organizzato perché non possono congiungersi. Ma loro ci proveranno, sbatteranno le ali, si chiameranno. E presto o tardi, dopo sei mesi o dieci anni, finiranno col riunirsi, si ameranno, perché è il destino che lo esige, perché sono nate l'una per l'altra.

Titolo: Madame Bovary
Autore: Gustave Flaubert
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 9, 50 €
N° di pagine: 300
Trama: La storia della signora Bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degredazione fino al suicidio, è , scriveva Garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalità, dotata di una cieca e meccanica articolazione. Emma Bovary è piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita.

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Bellissima lettura hardyana che, zeppa di distrazioni realistiche, tragiche e amorose, ha richiamato alla mia mente le tragedie omeriche, penetrato a tal punto tale d’immergermi in uno stato fra il fascino e l’ammaliamento.


Titolo: Ritorno alla brughiera
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 427
Trama: Una brughiera semideserta e desolata fa da sfondo alla vicenda di due uomini e due donne, che vedono i propri destini incrociarsi tra loro. È l’ambientazione di un romanzo davvero singolare e suggestivo: scritto nel 1878, Hardy in queste pagine ci accompagna attraverso storie che si svolgono nel sud ovest dell’Inghilterra, a Edgon Heath, una landa che diventa la vera protagonista del racconto grazie alla dovizia di particolari con la quale è descritta. La puntigliosa ricerca del dettaglio, l’alternanza di colline e avvallamenti, le varietà delle piante e l’altenarsi di lunghi inverni e rapide estati sono si la descrizione geografica di un luogo preciso, ma in un senso più ampio rappresentano un vero e proprio paesaggio dell’anima. E, insieme a esso, la storia di gente dura, segnata dalla nebbia e dalla pioggia, di donne belle e del passato ingombrante: quello del poeta britannico è un mondo fatalista, crudele come può essere solo un ambiente abitato da individui che hanno perso ogni traccia di fede.

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Una lettura per nulla semplice che parla continuamente di fede, di battaglie, e che ha un chè di trascendentale poiché mosso da diverse angolazioni, maggiormente umili, quasi impotenti, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo. Accrescendo non solo il disagio morale iniziale e il tono drammatico del romanzo, ma anche un sentimento d’amore reverenziale che ho riposto nei suoi riguardi.

Titolo: Nanon
Autore: George Sand
Casa editrice: RBA
Prezzo:10€
N° di pagine: 300
Trama: Romanzo storico che narra le vicende di un’umile contadina intrecciata alle vicissitudini politiche della Rivoluzione francese, Nanon adotta lo sguardo ingenuo ed entusiasta di una bambina avida di sapere, che si affaccia alla vita facendo leva sui primi rudimenti di conoscenza urgentemente reclamati, riuscendo così ad appropriarsi del suo destino grazie all’istruzione. Parallelamente alla sorte della protagonista, si snoda il sofferto percorso di instaurazione della prima Repubblica, afflitta da sospetti tradimenti e viltà che scatenano la spietata repressione giacobina, un evento di cui il romanzo offre una vibrante testimonianza per voce dei suoi personaggi. 

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Un inno all'amore, alle ossessioni e alle possessioni dei due amanti, violenti come scariche elettrice. Capaci di renderci prigionieri dei loro stessi peccati, costantemente punteggiato da riferimenti scespiriani che ne accentuano il tono elegiaco. Il titolo è una sorta di omaggio alla bella Ariane che, fiera di essere l'amata del suo Solal, come una tragica eroina, si sente condannata dalla commedia della nobiltà, per il suo pietoso bisogno di essere distinta. Un quadro raffinato che non lo fa sembrare un romanzo, piuttosto una proiezione in cui si provano gioie e sofferenze.
Titolo: Bella del signore
Autore: Albert Cohen
Casa editrice: Bur
Prezzo: 11, 50 €
N° di pagine: 850
Trama: Ariane e Solal, lei nobile di nascita, lui altissimo dirigente della Società delle Nazioni, entrambi alteri ma irrequieti, si incontrano, si amano e fuggono via alla ricerca di una passione assoluta ed esteticamente perfetta. La perfezione formale, però, non esiste, l’amore a poco a poco si illanguidisce e viene sostituito dalla noia, fino alle estreme conseguenze.


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Racconto di un ragazzo forte ma fragile, solo, timoroso del futuro e del senso della vita, trascinante, formativo, affascinante  e piuttosto triste, Oliver Twist è uno straordinario intreccio di cattiveria, affetti, malessere e benessere, ma anche un meraviglioso dono per aver permesso ad Oliver di cercare una strada, quando non aveva la certezza di arrivare a una meta.

Titolo: Oliver Twist
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 538
Trama: Il libro è una sorta di racconto fiabesco che sa descrivere la multiformità del mondo grazie anche a una mobilissima visione sottolineata del continuo gioco di piani, che allarga e restringe il campo tra personaggi, classi sociali, società nel suo insieme; tra paesaggi rurali, panorami urbani, vie cittadine, caseggiati, botteghe e abitazioni…





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Dotato di un sottile incanto, una forte somiglianza con quei romanzi di stampo medievale che, riflettendoci, è un insegnamento di vita, piccolo ma peculiare e morale che ci rende unanimi nell’osservare il cielo come quello sprazzo di vita in cui vi è ricamato il nulla. Assomiglia allo stesso filo d’inchiostro col quale l’autore ci avvolge nella bellezza di un sogno ricco di idee e parole finite.
 
Titolo: Il barone rampante
Autore: Italo Calvino
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 240
Trama: Il 15 giugno del 1767 il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò decide di salire su un albero del suo giardino e da lì non scenderà per il resto della sua vita. Quello che all’apparenza sembra un capriccio per evitare di mangiarsi su un piatto di lumache preparato dalla sorella Battista si tramuta in un gesto ribelle che rivoluzionerà la sua intera esistenza. Né minacce di castighi né promesse di perdono gli faranno cambiare idea e tutti i suoi famigliari dovranno alla fine rassegnarsi e accettare la sua scelta assurda quanto incomprensibile. Sugli alberi, Cosimo vivrà giorni liberi, all’insegna dell’avventura e dell’intraprendenza, imparerà a badare a se stesso e ad amare e proteggere la natura che lo circonda, e non mancheranno certo amicizie stravaganti.

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Contemplazione estatica con la quale il lettore vede i suoi più reconditi desideri realizzarsi nel silenzio di un vasto uditorio. Viaggiatrice, osservatrice, esploratrice che ha ascoltato ogni singola parola di questa storia, persa nel bel mezzo della folla nascosta dagli sguardi furtivi di gente curiosa e avida.

Titolo: Notre Dame de Paris
Autore: Victor Hugo
Casa editrice: Oscar Draghi
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 512
Trama: L'arcidiacono di Notre Dame, Claude Frollo, si innamora della celebre danzatrice zingara Esmeralda. Incarica perciò il grottesco campanaro della cattedrale, il gobbo Quasimodo, di rapirla. Ma il capitano Phoebus de Chateaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Frollo uccide Phoebus facendo ricadere su Esmeralda la colpa del delitto. Quasimodo intanto, commosso da una atto di gentilezza di lei, diventa quasi un suo schiavo e la conduce a Notre Dame per proteggerla. Dopo una serie di peripezie, Esmeralda verrà catturata e fatta impiccare sotto gli occhi di Frollo, che osserva impassibile l'esecuzione. Quasimodo, disperato, ucciderà Frollo e poi, con il cadavere della donna fra le braccia, si lascerà morire a sua volta.


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Pervaso da una strana magia che mi ha permesso di accettare la storia che Dumas si portava dentro, ha reso il tutto come una serie di opportunità in cui la libertà individuale e di pensiero sono i capostipiti dell'intero romanzo. Fra forme e colori che hanno avuto una loro collazione, nitido e luminoso come la luce accecante del sole. Un opera bellissima, sorprendente, zeppa di rivelazioni toccanti, su cui predomina la forza intellettuale, la volontà di scovare un'opportunità per rinascere, e magari risorgere.


Titolo: Il conte di Montecristo
Autore: Alexander Dumas
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 896
Trama: Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès.



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Un romanzo bellissimo ed indimenticabile in cui si entra a contatto con mondi diversi, incompleti, inconsistenti, in cui lottano emozioni e istinti. Una storia modernissima che è tuttavia il ritratto di un epoca che non è più nostra e che darà inizio a una danza di parole che hanno una cadenza rasserenante, dolce, in grado di scandagliare l'anima di chiunque.


Titolo: Belli e dannati
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 392
Trama: "Belli e dannati" è il ritratto di una coppia inquieta nei ruggenti anni Dieci: lei, Gloria Gilbert, bellissima rubacuori venuta dal Kansas nella Grande Mela, lui, Anthony Patch, giovane rampollo di una ricca famiglia che a venticinque anni si sente già stanco della vita. Sono giovani, belli e innocenti, ma l'alcol e l'avidità finiranno per dannarli. Lo stile di vita dei Patch è quello tipico della 'generazione perduta' che Fitzgerald e la moglie Zelda si trovarono a rappresentare e i personaggi di "Belli e dannati", debitori alla vicenda e alla personalità dell'autore ma non rigidamente autobiografici, sono parenti stretti dei protagonisti di altri scritti di Fitzgerald, da "Di qua dal Paradiso", il romanzo - scandalo che lo ha rivelato, al capolavoro "Tenera è la notte". Una nota di particolare pessimismo distingue tuttavia questo romanzo in cui lo scrittore americano rinuncia alla ricerca di un senso dell'esistenza per rappresentare una velleitaristica rivolta della gioventù contro le convenzioni vittoriane, all'interno di una visione del mondo assolutamente priva di significato: quasi un'epica disincantata e dolceamara sulla caduta dei sogni e delle illusioni.


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Intriso di quella magia che confidavo di riscontrare e che niente e nessuno mi avrebbe impedito in questa mia lenta avanzata. Incontro obbligato con la letteratura medievale, squarci di vite lontane e passate che altri non sono che un concentrato di efficienza, sporcizia, disordine, il non essere più grande di quel che è già, che evidenziate in un maestoso e contorto insieme, mi hanno concessa l’opportunità di rifugiarmi per quasi due settimane, con vigore, coraggio, agilità e passione. 

 

Titolo: L’uomo che ride
Autore: Victor Hugo
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 684
Trama: Nell’Inghilterra di inizio Settecento un bizzarro vagabondo, Ursus, poeta e filosofo di strada, raccoglie due orfani e li educa all’avventurosa vita dei girovaghi. Insieme formano una compagnia di mimi e vanno alla scoperta della splendida e miserabile società inglese dell’epoca. Ma il ragazzo, deformato nel volto da un continuo ghigno, nasconde un segreto. E quando scopre per caso la sua vera opinione, vede il proprio destino incrinarsi …

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