Malgrado l’afa insopportabilmente umida, giornate estremamente calde e poco ventilate, i romanzi non attendono mai. Io non riesco mai ad essere paziente quando si tratta di parlare di libri, seppur quest’anno ho messo su un cantiere di progetti che mi stanno portando lontana. Il mio leggere velocemente mi induce a divorare romanzi come fossero Nutella, a scandagliare il mio tempo libero in compagnia della voce gracchiante di un uomo o una donna che, per una manciata di giorni, era divenuta una persona, e a parte il mio amore che riverso nelle loro pagine c’è l’onore di essere stati in loro compagnia, che è senza dubbio la cosa più importante. Alla fine, non importa se il nostro è stato un brutto o bel viaggio. Importa sia avvenuto questo viaggio.
Perciò in questi viaggi ho avuto modo di incappare nella conoscenza di autori, figure recise dal tempo, che in un modo o nell’altro mi hanno trasmesso qualcosa. Hanno sussurrato al mio orecchio nozioni che mi hanno tenuta in vita, così avida di conoscenza e sapere che a volte non lo reputo come un gesto meccanico ma uno stile di vita. Felice così di stanziare in mezzo ai libri, sotto un sole cocente, sulla riva di acque limpide ma calde, ecco che a un tratto un gruppo di romanzi hanno ruotato attorno a me, che non tolgono niente agli altri romanzi ma sono solo una bellissima distrazione alla monotonia, alla routine generale.Ha lo stesso sapore delle storie
d'epoca che qualche volta leggo. Semplice, triste e un po' amaro, carico di una
certa drammaticità che sedimenta dentro l'anima di chi legge, è una storia
appassionante che ha incontrato i miei gusti di lettrice. Un inno agli affetti,
all'amore, alla vita, alla speranza. Un romanzo per nulla banale col quale
l'autrice, Anna Maria Falchi, tesse una storia che profuma di antico e di
salsedine.
Autore: Anna Maria Falchi
Prezzo: 17 €
Casa editrice: Guanda
N° di pagine: 232
Trama: Dopo anni di lontananza, Alessia torna nella terra dov'è nata, la Sardegna, e a una spiaggia che le è molto cara. Il contatto con i bianchi granelli di quarzo la riporta indietro nel tempo, al ricordo di un'estate che ha segnato indelebilmente la sua vita, un'estate degli anni Ottanta, quando le ragazzine leggono Cioè e appendono in camera i poster di Miguel Bosé. Alessia ha un'amica del cuore, Mariella, e a quattordici anni le amicizie sembrano destinate a durare per sempre. Mentre lei è studiosa, timida e un po' goffa, Mariella è già civettuola e disinvolta, e Alessia stenta a credere che la voglia con sé in una breve vacanza che segna la conclusione delle scuole medie. La prima estate con il motorino, il Sì Piaggio rosso fiammante che Alessia si guadagna raccogliendo pomodori nei campi di uno zio, pegno da pagare per l'ingresso nel mondo degli adulti. Loro due da sole, lontane dai genitori, in uno di quei casotti sulla spiaggia che gli isolani usano per godersi il loro mare. Il primo assaggio di libertà, con la scoperta del corpo, il desiderio di spiccare il volo e la paura di essere se stessa, il bisogno di rivelare i propri sentimenti che si mescola al timore di essere fraintesa, allontanata, tradita. Intorno alle due protagoniste, tutto un mondo di personaggi che raccontano un intreccio di temi fortemente legati alla terra sarda: il profondo attaccamento alle tradizioni, il dramma dei rapimenti, il paesaggio ferito di un'isola che non vuole avere padroni.
Un magnifico mosaico che mi ha fatto comprendere come
talvolta la bellezza di una storia può entrarci dentro letteralmente. Come?
Raccontando semplicemente quella che è la vita di ognuno di noi. Piccoli
squarci di anima in cui chiunque può riconoscersi. Romanzo che ha vasti
richiami alla letteratura classica e quella vittoriana, che non colpisce per il
numero spropositato dei personaggi o per il tedio e la monotonia che
praticamente sono raccolte in queste pagine, bensì vicende di sconvolgente
verità che fluttuano in un mare di ricordi, intrappolati nel tempo sempre più
remoto.
Autore: Elizabeth Jane Howard
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18,50€
N° di pagine: 500
Trama: È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare.
Ed ecco svelata, come attraverso un microscopio, la verità sulle dinamiche di coppia fra i figli e le relative consorti. L’affascinante Edward si concede svariate amanti mentre la moglie Villy si lacera nel sospetto e nella noia; Hugh, che piega ancora i segni della grande guerra, forma con la moglie Sybyl una coppia perfetta, salvo il fatto che non abbiano idea l’uno dei desideri dell’altra; Rupert, pittore mancante e vedovo, si è risposato con Zoe, un’attrice bellissima e frivola che fa fatica a calarsi nei panni della madre di famiglia; infine Rachel, devota alla cura dei genitori, che non si è mai sposata per un motivo ben preciso. E poi ci sono i nipoti, descritti mirabilmente nei loro giochi, nelle loro gelosie e nei loro sogni, in modo sottile e mai condiscendente, dalle ingenuità infantili alle inquietudini adolescenziali.
Ma c’è anche il mondo di fuori, e la vita domestica dei Cazalet si intreccia inevitabilmente con la vita di un paese sull’orlo di una crisi epocale. Mentre le vicissitudini private dei personaggi vengono messe a nudo e vicende grandi e piccole intervengono a ingarbugliare le loro esistenze, si comincia a mormorare di una minaccia che viene dal continente, e che assume sempre più spessore nelle consapevolezze dei protagonisti, fino a diventare tangibile: la seconda guerra mondiale è alle porte.
L’aura ardente che sprigionano queste pagine, la
<<freddezza >> con cui ci si affaccia al mondo, rendono il tutto un
quadro brillante, visionario, affascinante e introspettivo che si muove
mediante i gesti impulsivi di anime affini ma solitarie, irrimediabilmente
insoddisfatte.
Autore: Tennessee Williams
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 117
Trama: Un tram che si chiama Desiderio è il capolavoro di Tennessee Williams; e la storia che racconta è raccontata a far parte dell’immaginario di ognuno di noi. Blanche DuBois bussa alla porta della sorella Stella, a New Orleans. Sono le due eredi di una famiglia di propietari terrieri del Sud da tempo decaduta. Blanche però non ha mai smesso di vivere in quel passato ormai svanito, e a casa della sorella si socntra con la prosaica realtà dell’America delle città, delle strade, dei quartieri popolari. In particolare si scontra con il marito di Stella, Stanley Kowalski, immigrato di origini polacche: bello, brutale e dalla prorompente sessualità. E in questo scontro tra due mondi, tra disgusto, odio e feroce attrazione, non potrà che essere lei a farsi del male.
Titolo: Colpo di sole
Autore: Emilia Pardo Bàlzan
Casa editrice: 12 €
Prezzo: ETS
N° di pagine: 130
Trama: Colpo di sole o «colpo di fulmine»? Che cosa spinge una giovane vedova galiziana dell'alta società a infrangere l'etichetta, partecipando alla chiassosa e popolana festa di San Isidro, sotto il sole cocente del maggio madrileno, tra vino, zingare e zuffe di strada, in compagnia di uno scapestrato giovane andaluso? Un romanzo femminista che mette in campo le disparità tra i due sessi e l'assurdità di certi clichés maschilisti; ma anche un'opera che riscopre i costumi popolari e tradizionali spagnoli in modo ironico e divertente.
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Solenne, romantico, sensibile, evanescente, zeppo di distrazioni realistiche, ha richiamato alla mente certi miti in cui le emozioni pure e semplici sono proiettate in apparizioni casuali, nella fugacità di certi sguardi, nella descrizione di paesaggi così crudelmente sincere e tattili in cui ciò che è narrato è narrrato mediante gli strumenti della letteratura: l’uomo in bilico fra estasi e sogno. Il cui mondo che lo circonda è zeppo di meschinità, ipocrisia, cattiveria, che rivelano l’intento dell’autore nell’esaminare uno dei temi a lui più cari: il senso della vita.
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 472
Trama: “Via dalla pazza folla” narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall’inatteso arrivo dell’affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s’innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi; mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova così costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini.
Autore: Madeleine Bourdhouxe
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 16 €
N° di pagine: 145
Trama: In questo secondo romanzo della Bourdouxhe (che Jonathan Coe ha definito «una delle più belle scoperte letterarie degli ultimi anni») non siamo più nella grigia e fuligginosa periferia di Liegi, bensì nella douceur de vivre della Parigi della fine degli anni Trenta; e se Élisa, la struggente protagonista della Donna di Gilles, viveva nell'attesa, nel dono di sé, nella devozione assoluta per un marito di cui tutto sapeva accogliere e perdonare, Marie (che pure ama profondamente il suo, di marito) scopre la violenza della passione quando, su una spiaggia della Costa Azzurra, incrocia lo sguardo di un ragazzo di vent'anni dalle spalle sottili, i fianchi stretti e le lunghe gambe abbronzate. Un pomeriggio si incontrano, come per caso, su un sentiero che costeggia il mare e, su un pezzetto di carta che lei non getterà, lui scrive un numero di telefono. Che Marie chiamerà, tornata a Parigi, dalla cabina telefonica di un caffè.
Autore: William Faulkner
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 425
Trama: ‘Nella mia terra la luce ha una sua qualità particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall’oggi ma dall’età classica ‘. Così William Faulkner spiego il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come uno dei suoi capolavori. Ed è tra i riverberi crudeli di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, amata solo di ‘una riserva di paziente e tenace lealtà ‘, che si avventura dall’Alabama al Mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, Jon Christmas, ‘con un’inclinazione arrogante e malevola sul viso immobile ‘, che l’isteria razziale del Sud getta nell’abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue: un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua Chiesa per l’antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne ‘dal volto di pietra ‘, chi ‘definitivamente dannato ‘, chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi.
Autore: Edith Wharton
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 185
Trama: La giovane Charity trascorre una vita noiosa a North Dormer, nel New England. Arrivata in città dalla “Montagna”, dove viveva in misere condizioni in una comunità di reietti, era stata adottata da bambina dall’avvocato Royall, ora rimasto vedovo. Un giorno nella biblioteca in cui lavora appare l’affascinante architetto Lucius Harney, il quale mostra subito un interesse particolare per la ragazza. Il patrigno, che ha già fatto delle avances a Charity chiedendole di sposarlo, fiuta una complicità tra i due e cerca di ostacolarli. Nonostante i suoi tentativi, Charity e Lucius diventano amanti ma, con la fine dell’estate, anche quell’amore si avvia verso l’autunno, portando con sé le conseguenze della scandalosa relazione.
Un piccolo tassello di una produzione artistica a mio
avviso sempre più bella. Ragguardevole e brillante, dilaniante e memorabile che
è fuggita dalla monotonia del giorno, senza altra idea di essere libera,
forestiera dalla dinamica forza che sguazzò faticosamente nel centro esatto del
mio cosmo suscitando un certo scompiglio..
Autore: Irène Nèmirovsky
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 155
Trama: "Ci sono romanzi brevi più densi di emozioni e di vicende di certi romanzoni da ottocento pagine e passa. Ed è esattamente il caso di “Il calore del sangue”. Questa volta Irène Nèmirovsky punta il suo obiettivo non già sul milieu dell’alta borghesia ebraica in cui è cresciuta, né su quello dei ghetti dell’Europa orientale, bensì sul piccolo, angusto, gretto mondo della provincia francese. Il quadro è, in apparenza, di quieta, finanche un po’ scialba agiatezza campagnola: la figlia di due ricchi proprietari terrieri che sta per sposare l’erede di un’altra famiglia in tutto e per tutto simile, un bravo ragazzo, come si dice, innamorato e devoto. Eppure bastano poche note stridenti ( che l’autrice è abilissima a insinuare fin dalle prime pagine ) per farci intuire che dietro la compatta, liscia superficie di perfetta felicità agreste – in cui sembra che ogni sentimento si sia come pietrificato – si spalancano voragini inospettate: nessuno, insomma, è al riparo dalla passione, dalla violenza, persino dal delitto, quando è spinto e travolto dal “calore del sangue”.
Ottimo recap
RispondiEliminaGrazie! 🤗🤗
EliminaBoa tarde minha querida amiga. Obrigado pela dica.
RispondiElimina🤗🤗
EliminaMa quante bellissime letture, alcune sono di quelle che vorrei fare da tanto tempo ma che ancora non ho acquistato perché ho già troppi libri che aspettano (sono una lettrice lentina😂). Amo il modo in cui descrivi i libri e le emozioni che hai provato, hai uno stile accattivante ma anche poetico ❤️
RispondiEliminaGrazie mille 🤗❤️ te li consiglio tutti caldamente ❤️❤️
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