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martedì, luglio 09, 2024

Slanci del cuore: i miei classici preferiti 3°

Da un posto ad un altro la mia anima è perennemente sballottata in luoghi d’infinita pace e serenità. Quello dei classici è un luogo in cui mi piace viverci, in cui avverto l’esigenza di esserci perché indirizzati esclusivamente lungo un'unica direzione, un’unica rotta: la mia anima. Eppure in fondo ad un piccolo scompartimento ho visto autori sbarbarsi di qualunque remora o difficoltà, prendere una penna in mano e dipingere il mondo a seconda di come lo videro, interpretandolo in ogni forma o sfumatura, senza mai allontanarsi dal loro proposito. ritrarre la vita stessa.

Una storia che altri non è che la storia di un deterioramento graduale dello spirito di un mondo, da un mondo a un altro, dalla presa di coscienza di una nuova realtà del tutto sconosciuta, radicata nel profondo di noi stessi che come foglie secche si libra e si rigira nell'aria e scende sprofondando al suolo.

Titolo: Il ritratto di Dorian Gray

Autore: Oscar Wilde

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 7,50 €

N° di pagine: 261

Trama: Dorian Gray, un giovane di straordinaria bellezza, si è fatto fare un ritratto da un pittore. Ossessionato dalla paura della vecchiaia, ottiene, con un sortilegio, che ogni segno che il tempo dovrebbe lasciare sul suo viso, compaia invece solo sul ritratto. Avido di piacere, si abbandona agli eccessi più sfrenati, mantenendo intatta la freschezza e la perfezione del suo viso. Poiché Hallward il pittore, gli rimprovera tanta vergogna, lo uccide. A questo punto il ritratto diventa per Dorian un atto d’accusa e un impeto di disperazione lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto: il ritratto torna a raffigurare il giovane bello e puro di un tempo e a terra giace un vecchio segnato dal vizio.

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Altro romanzo incentrato sulla natura, ma qui intesa come espediente esplicativo di una forma di ribellione, mancata libertà, che sedimenta nel cuore e nell’anima dei protagonisti e che come una bestia in gabbia, agogna la libertà. Romanzo in cui il sesso è proiezione naturale di istinti spontanei, veritieri che mettono a nudo la nostra anima.

Titolo: L'amante di Lady Chatterley

Autore: David Herbert Lawrence

Casa editrice: Newton e Compton

Prezzo: 8, 50 €

N° di pagine: 377

Trama: Connie Chatterley è moglie di sir Clifford, un aristocratico che in seguito a una ferita di guerra è diventato impotente (metafora della sterilità intellettualistica della sua cultura e della sua classe). Connie desidera la maternità e la sua carica vitale la spinge verso il guardacaccia Mellors. Nasce tra i due una passione e quando Connie si accorge di aspettare un bambino, lascia il marito e va a vivere insieme a Mellors.

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Non solo quella pantomima scissione fra vecchio e nuovo in cui il vecchio sembra mescolarsi al nuovo con estrema cura, ma il bisogno impellente di scovare quella via di fuga, una libertà intrinseca a qualunque forma di possessione e ossessione, slancio di azioni e pensieri che si tramutano in impulsi emotivi la cui ondata è però talmente travolgente da aprire varchi nel cuore. 

Titolo: Estate

Autore: Edith Wharton

Casa editrice: Elliot

Prezzo: 17, 50 €

N° di pagine: 185

Trama: La giovane Charity trascorre una vita noiosa a North Dormer, nel New England. Arrivata in città dalla “Montagna”, dove viveva in misere condizioni in una comunità di reietti, era stata adottata da bambina dall’avvocato Royall, ora rimasto vedovo. Un giorno nella biblioteca in cui lavora appare l’affascinante architetto Lucius Harney, il quale mostra subito un interesse particolare per la ragazza. Il patrigno, che ha già fatto delle avances a Charity chiedendole di sposarlo, fiuta una complicità tra i due e cerca di ostacolarli. Nonostante i suoi tentativi, Charity e Lucius diventano amanti ma, con la fine dell’estate, anche quell’amore si avvia verso l’autunno, portando con sé le conseguenze della scandalosa relazione.

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Uno straordinario intreccio di tradimenti, peccati, azioni inviolate e violate. Un impasto di pensieri, ricordi indelebili di una giovane donna rievocati dal tempo davanti agli occhi del mondo. Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono oggetto di persecuzione, di calunnia, e se finalmente si trovano due povere anime, tutto è organizzato perché non possono congiungersi. Ma loro ci proveranno, sbatteranno le ali, si chiameranno. E presto o tardi, dopo sei mesi o dieci anni, finiranno col riunirsi, si ameranno, perché è il destino che lo esige, perché sono nate l'una per l'altra.

Titolo: Effi Briest
Autore: Theodore Fontane
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9, 50 €
N° di pagine: 336
Trama: "L'uomo naturale," spiega Fontane, "vuole vivere, non vuole essere devoto, o casto, o morale, tutti tratti artificiali il cui valore, poiché manca l'autenticità e la naturalezza, è sempre dubbio. Tale elemento naturale mi affascina da molto tempo, è l'unica cosa cui attribuisco importanza, l'unica che mi attira, ed è forse questo il motivo per cui i miei personaggi femminili sono tutti un po' disturbati. Proprio per questo mi sono cari; mi innamoro non delle loro virtù ma della loro umanità, detto altrimenti, delle loro debolezze e dei loro peccati." Il destino di Effi, la "figlia dell'aria", che ancora giovanissima viene data in moglie al prefetto von Innstetten, sarà segnato, infatti, proprio dal conflitto tra i suoi contraddittori impulsi interiori, la sua aspirazione a una vita di "tenerezza e amore", a un futuro "bello e poetico", e una realtà che invece impone all'individuo rigorosi confini. Effi Briest, più ancora di Emma Bovary, tradisce non per passione, ma per noia, per rompere la monotonia della vita coniugale. La sua è stata anche ripresa in un bellissimo film del regista tedesco Fassbinder.

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Scenario solenne che appare nella sua severa opulenza ma dominata da un teatro di azioni in cui la gente è costretta a lasciare le loro terre, il loro luogo natio imponendosi sul popolo mediante pene o crocifissioni che sottolineano a sottomettere i suoi cittadini all’impossibile, all’impossibilità di possedere un armata colonica fenice come Cartagine, rifiutando un tipo di alleanza che avrebbe condotto a rispettare il più forte su chi la protegge. Vincendo sull’impossibile, concedendo un tipo di riflessione per gli uomini dinanzi ad un Destino furente come questo.

Titolo: Salambò

Autore: Gustave Flaubert

Casa editrice: Ippocampo
Prezzo: 25€
N° di pagine: 400
Trama: La riscoperta del capolavoro di Flaubert attraverso le illustrazioni di un’artista Art déco di una modernità sconvolgente. Mentre Cartagine è in lotta contro i mercenari assoldati nella Prima guerra punica – esasperati per non aver ricevuto il compenso pattuito –, uno dei capi della rivolta, Matho, finisce per innamorarsi della figlia di Amilcare Barca, dopo averla intravista a una festa. Romanzo epico dallo stile esuberante, Salambò ha avuto nel tempo diverse edizioni illustrate, grazie a nomi come François-Louis Schmied e Georges-Antoine Rochegrosse. Nel 1928, per la prima volta, si cimenta in tale impresa anche una donna, Suzanne-Raphaële Lagneau(1890-1985), con 76 illustrazioni a colori il cui stile, essenziale ed elegante, anticipa quella « linea chiara » che si imporrà soprattutto nel fumetto a partire dagli anni Cinquanta. Con questa lussuosa edizione, L’ippocampo si propone di ridare finalmente il giusto merito a un’artista troppo a lungo dimenticata.

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Definito psicologico ma anche filologico perché attraverso la natura l’uomo può operare sui caratteri, sulle passioni, sui fatti umani della società e il determinismo regola l’intera natura. Gli esseri viventi sono soggetti a leggi fisiche o comiche che ne limitano o regolano gli organismi viventi ed i corpi inanimati perciò si modellano su azioni, nell’ambito sociale, agendo su fenomeni di cui è padrone l’uomo.

Titolo: Thèrese Raquin

Autore: Emile Zola

Casa editrice: Bur

Prezzo: 9 €

N° di pagine: 218

Trama: Il libro racconta la storia di un adulterio, di un omicidio e di un doppio suicidio, di uno stato di follia che lega tra loro i protagonisti, Thérèse e Lorenzo, e di un lento ma inesorabile processo di disfacimento morale e antropologico. Zola compone un romanzo nel quale l'erotismo è strategia e tutto è calcolo e distruzione, un romanzo che nel suo epicentro divora personaggi e situazioni assorbendo e facendo a pezzi ogni scrupolo e ogni valore, fino al collasso conclusivo.

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L’uomo dovrebbe pensare con reverenza e con gioia per raggiungere i suoi obiettivi. Può riversare le sue ambizioni dal sogno, dalla fantasia ma deve essere consapevole che li raggiungerà solo se realistiche, intaccate e attaccate dalla memoria. Decostruendo quelle gerarchie sociali e di genere che descrivono un villaggio gallese in inverno e l’emarginazione delle donne nel periodo delle due guerre.

Titolo: Sonata d’inverno

Autore: Dorothy Edwards

Casa editrice: Fazi
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 176
Trama: In un piccolo villaggio della campagna inglese che sa di Jane Austen quanto di Čechov, mentre l’inverno imbianca il paesaggio si dipanano le vicende sentimentali e sociali di una piccola comunità: due sorelle corteggiate a intermittenza, un cugino che non sa cosa fare di sé, una ragazzina ribelle che cerca di evadere da un contesto familiare soffocante, e il forestiero Arnold Nettle, giovane e cagionevole musicista trasferitosi in campagna per fuggire l’inverno cittadino. Le lunghe serate trascorrono tra goffe conversazioni ed esibizioni musicali che sono le sole ad animare la calma che avvolge il paese. Tutti, in cuor loro, aspirano a qualche indefinito mutamento, sperano in un attimo epifanico che possa imprimere alla vita un corso più deciso, ma la voce dei protagonisti rimane in gola, così come il rumore dei passi si perde nel silenzio ovattato dell’inverno.

La solitudine della condizione umana è la grande protagonista di questa storia, tratteggiata con pochi tocchi delicati, simili a quelli che animano le corde del violoncello suonato nelle buie sere invernali.

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Unica vera vita vissuta, unica forma di espressione che dimora volontariamente e non dentro ognuno di noi, non solo nell’artista ma anche in ogni individuo in quanto grazie all’arte vediamo il mondo quadruplicarsi. Il reale diviene così figurazione di valori ideali, eterni, segno di verità che però resta limitato alla memoria, alla materia. La verità sta così lontana dall’eternità dello spirito e solo all’artista sarà possibile conoscere i segreti mediante l’arte ed esprimerli.

Titolo: Alla ricerca del tempo perduto

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 55 €

N° di pagine: 2376
Trama: «A confronto con l'opera di Proust, quasi tutti i romanzi che si conoscono sembrano dei semplici racconti. Alla ricerca del tempo perduto è una cronaca ricavata dal ricordo: nella quale la successione empirica del tempo è sostituita dal misterioso e spesso trascurato collegarsi degli avvenimenti, che il biografo dell'anima, guardando all'indietro e dentro di sé, sente come l'unica cosa vera. Gli avvenimenti passati non hanno piú potere su di lui, ed egli non finge mai che quanto da tempo è accaduto non sia ancora accaduto, e che non sia ancora deciso quanto da tempo è deciso. Perciò non c'è tensione, non c'è acme drammatico, non c'è assalto e scontro, né susseguente soluzione e pacificazione. La cronaca della vita interiore scorre con armonia epica, poiché è soltanto ricordo e introspezione. È la vera epica dell'anima, la verità stessa, che qui irretisce il lettore in un dolce, lungo sogno in cui egli soffre molto, ma soffrendo gode anche la libertà e la pace; è il vero pathos del decorso delle cose terrene, quel pathos che sempre scorre, che mai si esaurisce, che costantemente ci opprime e costantemente ci sostiene.» (Erich Auerbach)

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Trascina in un intero mondo di tenebre e ombre, in sintonia con l'autore, la propria ispirazione e la capacità ricettiva dei personaggi, che si rispecchiano perfettamente nei personaggi. Figure evanescenti intrappolate in un terribile pozzo oscuro. Un manipolo di ombre accomunati dall'insaziabile sete di potere che hanno forme diverse, ma che con la loro originalità, la loro vita, la loro oscurità interiore riescono a catturare tutto ciò che li circonda.

Titolo: Il maestro e Margherita

Autore: Michael Bulgakov

Casa editrice: Newton Classici

Prezzo: 8,50

N° di pagine: 386

Trama: "Un miracolo che ognuno deve salutare con commozione". Così Eugenio Montale accoglieva nel 1967 il romanzo postumo che consacrava di colpo Bulgakov, fino ad allora sconosciuto, tra i grandi scrittori russi del Novecento, e forniva un quadro indimenticabile della Russia di Stalin. Nella Mosca degli anni '30 arriva Satana in persona e sotto le spoglie di un esperto di magia nera accende una girandola di eventi tragicomici.

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Dramma poliziesco inglese che mi ha reso protagonista di una vicenda che offre allo sguardo lo sfavillante spettacolo di un sentimento che ne il tempo ne l'incuria potranno mai estinguere.

Titolo: Senza nome

Autore: Wilkie Collins

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 18, 50 €

N° di pagine: 801

Trama: Quando le due sorelle Magdalen e Norah Vanstone, alla morte improvvisa dei genitori, scoprono che questi non erano sposati, si trovano private di una cospicua eredità e costrette a guadagnarsi da vivere. Ognuna dovrà fare affidamento sulle proprie risorse: mentre Norah, dimessa e ligia al dovere, si rassegnerà a una vita da governante, l'irresistibile Magdalen sfrutterà il suo fascino per farsi strada, determinata a riconquistare l'eredità al punto da prendere in considerazione la mossa più pericolosa di tutte: sposare l'uomo che detesta.

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Pervaso da una strana magia che mi ha permesso di accettare la storia che Dumas si portava dentro, ha reso il tutto come una serie di opportunità in cui la libertà individuale e di pensiero sono i capostipiti dell'intero romanzo. Fra forme e colori che hanno avuto una loro collazione, nitido e luminoso come la luce accecante del sole. Un opera bellissima, sorprendente, zeppa di rivelazioni toccanti, su cui predomina la forza intellettuale, la volontà di scovare un'opportunità per rinascere, e magari risorgere.

Titolo: Il conte di Montecristo

Autore: Alexander Dumas

Casa editrice: Newton Compton

Prezzo: 4, 90 €

N° di pagine: 896

Trama: Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès.

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La delicatezza, l’intelligenza non avrebbero dovuto comporre alcuno, specie un’anima semplice. L’intelligenza e la cultura avrebbero dovuto adornarne lo spirito, la gioia avrebbe potuto essere riscontrata facilmente in sfumature di consapevolezza, di valutazione che avrebbero mostrato quella a cui si aspira veramente: una realtà autentica. La condizione sociale è così opposta, che come può mancare un terreno comune per trovare posto nel mondo, legato ad un agglomerato geriatrico, sorretto da un marchingegno in cui ci si sorprende unanimi in forme distorte di inquietudine, solitudine che acquistano un sapore amarostico, quasi d’attesa non conferisce nulla di solido, concreto, nonostante gli innumerevoli tentativi.


Titolo: Le bostoniane

Autore: Henry James

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 13 €

N° di pagine: 512

Trama: Ne «Le bostoniane», ovvero "Le donne di Boston", ovvero "The Bostonians", come recita il titolo originale, Henry James racconta quel particolare momento della storia americana che segue la fine della Guerra di secessione (1861-1865) e segna la nascita degli Stati Uniti. È il momento in cui si confrontano, ma potremmo anche dire "in cui vengono in contatto e a conoscenza", gli Stati del Nord, aperti all'influenza dell'Inghilterra e dell'Europa, e alle ideologie e alle culture liberali, con gli Stati del Sud, ben stretti attorno ai loro interessi economici agrari, ancora fondati sulla schiavitù e l'oppressione. Protagonista (o filo conduttore del racconto) è Basil Ransom, affascinante giovanotto del Mississippi, che è tra i primi "sudisti" a tentare l'avventura nella ricca e promettente New York (solo quattro ore da Boston, che ne è quasi una dépendance). La vicenda si sviluppa attorno alla passione che coglie Ransom per la bella e giovanissima Verena, figlia di un guaritore mesmerico, che egli riuscirà, sì, a sposare ma non senza una durissima lotta con la ricca e bellissima Olive Chancellor, che la ama senza veli di sorta, di un amore sul quale Henry James stende un discretissimo velo di silenzio.

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Viaggio del cuore umano logorante ma lucidissimo la cui melodia mi ha permesso di assistere all’avanzata di ombre che corrono verso la supremazia, la superiorità oscurando ogni cosa. Un’enorme quantità d’informazioni su ciò che fu più caro per l’autore che lentamente si sono fissate nel mio cuore, assetata di sapere e amore consapevole di quanto ancora non basti ciò che ho conosciuto.

 Titolo: La famiglia Karnowski

Autore: I J Singer

Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 500

Trama: «... Un capolavoro, al quale auguro un grande successo. "La famiglia Karnowski" è un grandioso romanzo che racconta la storia di tre generazioni ebraiche, dal 1860 al 1940. Gli eventi trascorrono: i personaggi crescono, maturano, si avvicinano alla morte; tutto è corposo e robusto, mentre dall'alto Israel Singer guarda le cose con uno sguardo sovrano e imperturbabile». (Pietro Citati)

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Un’analisi prettamente realistica sull’ideale romantico della protagonista, il cui ruolo fa da cornice all’intero romanzo. Nanà comunque è uno dei più clamorosi successi letterari francesi che, nella sua abbagliante grandezza, nella sua straordinaria suggestione mitica, non potrà non spostarsi per sempre nei miei ricordi.

Titolo: Nanà
Autore: Emile Zola
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 465
Trama: “Nanà” ha per protagonista una protagonista e per tema uno dei nuclei attorno a cui ruota l’intero progetto zoliano: la carne, ovvero la pulsione e la ricerca ossessiva del piacere. L’affresco orchestrato da Zola si basa, come sempre nello scrittore francese, su un lungo lavoro preparatorio fatto di interviste a prostitute vere e racconti di amici ben introdotti nell’ambiente galante.

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