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domenica, settembre 29, 2024

Gocce d'inchiostro: Arabella - Georgette Heyer

Ne ho divorato un infinità di storie come queste, e quando riuscivano a distruggermi completamente, proprio come io desideravo, li osannavo. Confido che quell'autore scrivesse presto qualcos'altro, o io mi ci fiondo a leggere qualcosa di cui non ne conoscevo l'esistenza. E, facendo tutto ciò che mi è possibile per renderlo possibile, mi premuro di cantarne le lodi, descrivendo nelle mie recensioni l'autore come un personaggio ammirevole. Proprio in questa luce quest'oggi avrei voluto premurarmi a giudicare questa ennesima lettura classica come un romanzo memorabile. Un romanzo la cui autrice era per me sconosciuta  e che non si può dire sia stata una "rivelazione". Ne penso che, se la Austen fosse stata in vita, avrebbe fatto i salti di gioia constatando come una delle sue opere di spicco sia stata predisposta a non poter lasciare un solco nel cuore di chi legge. Con semplicità e tedio le cui immagini propinateci sono state identiche a quella della Austen, pur di non cercare il pelo nell'uovo ho decretato e concluso il romanzo della Heyer con un sonoro "Ni". Perché, vi starete chiedendo? Perché quello che cercavo io era una vera e propria ode all’amore austeniano e qui di amore ne ho scovato molto poco.


Titolo: Arabella
Autore: Georgette Heyer

Casa editrice: Astoria

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 336

Trama: In viaggio verso Londra, alla ricerca del ricco marito che il povero Yorkshire non le può offrire, Arabella Tallant ha la sventura di ritrovarsi su una carrozza inservibile e la prontezza di volgere quell’inconveniente a suo vantaggio. Nel cercare rifugio per sé e per l’anziana governante che la accompagna, infatti, si ritrova nella dimora di Robert Beaumaris, uno degli uomini più facoltosi e seducenti di tutta Londra. Cenerentola ha dunque incontrato il suo Principe Azzurro? Non proprio: Arabella è troppo fiera, troppo incantevole e troppo impulsiva per starsene umilmente da parte; Robert è troppo aristocraticamente annoiato per mettersi alla ricerca della scarpetta; e il Bel Mondo londinese è troppo impiccione e ottuso per favorire il vero amore. Così, in un irresistibile gioco di equivoci, coincidenze, menzogne e colpi di scena, Arabella ingaggia un tempestoso duello con un avversario del tutto degno di lei, mentre intorno a loro si agitano un fratello assai incauto e un gentiluomo molto cauto, una (fata) madrina senza – purtroppo – poteri magici e un’anziana e temibilissima gentildonna. E se il finale è gioiosamente prevedibile, rimangono però intatti il piacere e la sorpresa di leggere questo delizioso romanzo della scrittrice più romantica e appassionante in assoluto.

venerdì, settembre 27, 2024

Romanzi su misura: Settembre

Un pò in sordina, questo nono mese dell’anno è giunto alla sua conclusione. Io sono sempre stata al mio posto, a contemplare una distesa infinita di persone, anime, reietti che camminano nella lotteria della vita con nient'altro che grumi di speranze, desideri repressi indifferenti a ciò che potrebbe accadergli, come se non udissero o non vedessero niente. Immersi in un mondo tutto loro. esattamente come me, che, quando legge, si discosta da quello circostante, tanto da dare l’impressione di non voler appartenere. Forse perché fra me e l’anima di chi scrive, o chi mi guida in questi viaggi c’è uno scambio di dialoghi, di pensieri. E, alla fine, non è importante dove ci si trova, ma con chi, da cui è possibile scorgere, alla fine, sempre, qualcosa. E questo qualcosa ha a che fare con le emozioni, con i sentimenti nutriti durante la lettura di quel determinato romanzo che, quando meno ce lo aspettavamo, non solo mi hanno invitata a sedermi affianco quanto a custodire, come piccoli scrigni, i loro più tormentati segreti.

E’ così che mese dopo mese leggo romanzi su romanzi che tiro fuori da una finestra virtuale dall’aria luminosa e vaporosa, procurando una gioia incontenibile di privarsi della mia coscienza perché soggiogata da altri, discostandosi quasi del tutto ritrovando poi me stessa in quella fetta di mondo che avevo considerato non solo mia ma perfetta.

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Romanzi su misura in carta e inchiostro:


Bellissimo e romantico quadro degli anni

'60, Un amore è un accozzaglia di esperienze di vita. Affascinanti,

straordinarie, come un vago rumore di vite in lontananza. Una giostra di

immagini che non lasciano spazio a dubbi o perplessità, lunghi e intensi

monologhi, confessioni sussurrate nel cuore della notte. Un emozionante tela che ritrae situazioni

del tutto realistiche, romantiche, che prende vita e ci divora da dentro anche

solo per poco tempo. Pochi giorni. Un apostrofo rosso tra la parola amore.

Valutazione d'inchiostro: 4

mercoledì, settembre 25, 2024

Gocce d'inchiostro: Matilde - Roald Dahl e Il vento fra i salici - Kenneth Grahame

Avessi letto questi due testi quando ero bambina, ragazzina, avrei provato un grande entusiasmo. Sarò onesta: Matilde, a dispetto de Il vento fra i salici, rappresenta la mia infanzia. Il mio prima, il mio adesso. Ed ora, a distanza di così tanto tempo, vecchia e consapevole di essere lontana anni luce dal nostro primo incontro, si è rintanata nuovamente in queste pagine con curiosità. Chissà cosa sarebbe accaduto rileggerla alla mia età, con una consapevolezza maggiore di quel che avevo all’età di dodici anni. Non dello stesso avviso, invece, il romanzo di Graham, di cui ne seppi della sua genesi solo qualche anno fa, e che leggerlo mi ha rubato qualche ora, in piacevole compagnia.. Nell'insieme scovato una specie di cura meravigliosa, appena giunta compresi che questa cura ero io. Io che avevo sperato in un nostro incontro, venuta dalla Sicilia e con un bagaglio di esperienze culturale già sufficienti a poter giudicare cosa fosse giusto o sbagliato. Entrambi i protagonisti si erano affacciati in una finestra, si infilarono in una piccola fessura del mio cuore, e lì ci rimasero.

Titolo: Matilde

Autore: Roald Dahl

Casa editrice: Salani
Prezzo: 7, 90 €
N° di pagine: 224
Trama:  Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando perciò comincia a frequentare la prima elementare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. L'intelligenza e la cultura – sembra dirci l'autore – sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria.

lunedì, settembre 23, 2024

Le parole giuste: romanzi brevi per lettori indaffarati 3°

I miei consigli di lettura riguardo ai romanzi brevi, veloci, proseguono in questa seconda parte, che fa di questa ennesima carrellata un quadro straordinario. Forse non tutti vedono quello che vedo io, ma ciò che mi interessa è di conferire qualche consiglio, qualche suggerimento a chi, in questi giorni, è intrappolato nella frenesia di giornate quasi sempre uguale a se stesse ma intense. Come rifocillare il proprio spirito, se non con la lettura di testi che non impegnano, non occupano più di qualche ora del nostro tempo se non mediante questi? Piccole pillole che, ovunque noi andiamo, producono un effetto benefico.




Titolo: La figlia del capitano

Autore: Aleksandr Puskin

Casa editrice: Einaudi

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 150

Trama: Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all'avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, "La figlia del capitano" fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'"antica fiaba russa".

sabato, settembre 21, 2024

Gocce d'inchiostro: Perchè parlavo da solo - Paolo Bonolis

Da una poltrona verde smeraldo dovetti trasferirmi a Roma. Avrei potuto prendere un treno, diretto chissà dove, ma quella del sedermi, aprire una finestra virtuale dall’aria luminosa e vaporosa, sembrava una soluzione fin troppo semplice, appropriata e decisi di perdermi in questo luogo lentamente, con in compagnia un viaggiatore lasciato solo nell’immensità del cosmo. Volevo dedicargli una certa attenzione, quel tempo propizio mediante cui avrei ascoltato e visto cose che giustamente ignoravo impunemente. Poco più di qualche pagina ero già immersa nel mondo nascosto di Paolo Bonolis, che aveva le fattezze di un gigantesco museo. Il museo della sua anima i cui oggetti di attrazione furono fabbricati in anni e anni di progetti, viaggi vissuti da un capo del mondo all’altro, programmi televisivi di cui non sapevo nemmeno l’esistenza ma che nell’insieme hanno lavorato nel mio spirito. Nella sua semplicità, nel suo essere bonolisiano, ha lasciato un segno del suo passaggio, coinvolgendomi a tal punto da non accogliermi semplicemente come una figura di passaggio quanto rendermi parte integrante del suo tutto. Aprendo una piccola porta, restituendo una << nuova >> figura di conduttore, padre, marito che avevo immaginato.


Titolo: Perchè parlavo da solo

Autore: Paolo Bonolis

Casa editrice: Rizzoli

Prezzo: 19 €

N° di pagine: 336

Trama: Viaggia veloce il fiume del tempo, molto più di quanto scorreva in passato. E scava sempre più profondo il canyon che attraversa. I miei figli sono dall’altra parte e potrebbero partire prima che possa raggiungerli. Gli vorrei consegnare quello che ho conservato. Non c’è molto tempo e, senza il mio bagaglio, ho paura che il loro viaggio possa essere più faticoso di quello che intrapresi io. Ho 58 anni adesso che scrivo e, il mio viaggio, l’ho iniziato che ero ragazzo. A quei tempi anche mio padre mi consegnò il suo bagaglio, ma gli bastò allungare un braccio per passarmelo.

Da sempre Paolo Bonolis parla da solo. Lo fa per ritornare sui suoi pensieri, elaborarli, triturarli, rivoltarli come calzini. E per capirci di più: sul mondo, sulla felicità, sulla televisione, sullo stupore, sull’amore e la famiglia, sulla tecnologia che non rispetta i ritmi della biologia, sullo sport che è passione, su Roma (’sti cazzi), sull’uomo che è l’animale con la spocchia. Negli anni, da queste riflessioni ad alta voce sono nate delle pagine di appunti scritti che ora aprono i diciotto capitoli di Perché parlavo da solo, il primo libro di Paolo Bonolis, un tesoro intimo, meditato e prezioso da consegnare ai suoi figli e a tutti coloro che nel tempo l’hanno apprezzato o anche criticato. In un flusso appassionato e coinvolgente, ricco di ricordi di personaggi ed episodi, Bonolis sorprende i lettori con le sue domande ora poetiche ora al vetriolo, sempre profonde: leggerezza e accettazione sono antibiotici per l’esistenza? La Natura Umana è senza scopo, lo Spazio la limita e il Tempo la corrode: come se ne esce? Un amore è un dato oggettivo o un fiume di farfalle? Internet ci sta rincoglionendo? E tagliare i cojoni a un gatto è un atto lecito o arbitrario? Il risultato è una lettura che incuriosisce, fa pensare e talvolta ridere grazie all’intelligenza affilata e alle battute ciniche di Bonolis.

giovedì, settembre 19, 2024

I romanzi dell'autunno 5°

Secondo il calendario, il 23 settembre le foglie dovrebbero tingersi di arancione, le temperature si abbassano repentinamente, il cielo ingrigirsi e preannunciare temporali e acquazzoni incessanti. Il 23 settembre nel calendario gregoriano sopraggiunge l’autunno in cui le liste di letture, di per sé lunghe e svariate, avrebbero previsto romanzi di svariato genere. Perlopiù quei testi che a me teneramente piace definire mattonazzi, determinare  un carosello di anime che conoscono bene la natura e l'influenza di altri fattori, utili per la costruzione di una storia che ha un chè di speciale. Questo ennesimo post non toglie né aggiunge niente che sia stato scritto, letto o sussurrato alla fievole luce di una candela, quanto accresce le vostre liste librose :) Protagonisti questa volta i romanzi, come sempre, ma autunnali. Quelli protratti lungo una strada che, metaforicamente parlando o meno, è preludio di vita e morte.

Una storia carina e suggestiva che lascia un impronta del suo passaggio, personaggi il cui animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde il piacere con la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia malvagio.

Avvincente, ma silenzioso come la solitudine, alla fine, il bello della sua lettura, sta nella tangibilità di Londra che come una sentinella vigilia silenziosamente su di noi. In un mondo senza armonia ne amore, che ha segnato i momenti più belli della sua lettura.

Titolo: Shades. Jack lo squartatore è tornato

Autore: Maureen Johnson

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 16 €

N° di pagine: 396

Trama: Quello in cui Rory Deveaux arriva a Londra dalla Louisiana è un giorno memorabile. Per Rory è l'inizio di una nuova vita in un collegio privato della capitale inglese. Ma molti se ne ricorderanno a causa di una serie di brutali omicidi avvenuti in tutta la città, assassinii raccapriccianti che riproducono gli efferati crimini commessi da Jack lo Squartatore oltre un secolo prima, nell'autunno del 1888.

Basta poco perché la "Squartatore - mania", si diffonda, ma la polizia ha in mano solo pochi indizi e nessun testimone. Tranne uno. Rory ha intravisto sul luogo del delitto l'uomo che la polizia considera il principale sospettato. Ma è l'unica. Neppure la sua compagna di stanza, che era con lei in quel momento, ha notato l'uomo misterioso. Perché solo Rory può vederlo? E, questione assai più impellente, che cos'ha in mente di farle, costui?

martedì, settembre 17, 2024

Gocce d'inchiostro: Dolores Claiborne - Stephen King

Sempre per una sfida indetta su Facebook, l'ennesima, prima di salutare questo primo mese dell'anno ho accolto nel mio cantuccio personale Stephen King. Ma più che accoglierlo ho salutato un caro amico in quanto la mia prima lettura di uno dei suoi romanzi risale a qualche anno fa.
Il romanzo che recensirò quest'oggi invece mi ha impedito di circondami di voci amiche, mi ha permesso di camminare da sola in una vasta ala di tribunale, ascoltare la confessione di una giovane e impaurita donna, e lasciata sedurre dalla storia folle e ingarbugliata di Miss Vera Claiborne.
Se siete curiosi di scoprire cosa celino dunque queste pagine, non esitate a buttarvi nella mischia! King è davvero il maestro dell'horror. E presto o tardi altre sue opere affolleranno gli scaffali strapieni della mia libreria.

Titolo: Dolores Claiborne
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 267
Trama: Raccontata in prima persona la tormentata vicenda e insieme la confessione di Dolores Claiborne, una donna di fatica del Maine: la misteriosa scomparsa del diabolico marito, le angherie inflittele da una proprietaria terriera senza cuore, le violenze subite dalla giovane figlia e inoltre una sorpresa finale, in puro stile King.

domenica, settembre 15, 2024

Nella baia delle parole: romanzi alchemici 3°

Fortunatamente di libri pregni di magia non se ne smette mai di parlare. Il libro come oggetto per molti non ha alcun significato. Ma per chi, come me, è un lettore, questo semplice oggetto rappresenta un portale segreto, una porta dietro la quale dietro vi sono rinchiusi una vastità di mondi. Luoghi, scenografie straordinarie in cui ci si perde. Innumerevoli lettori, esattamente come me, si sono persi in queste pagine e se fortunati, intrappolati anche in storie in cui l’alchimia, la magia regna sovrana. Rovesciata come una pozione potente, unica cosa davvero speciale che in un modo o nell’altro ci resta addosso.


Un disegno oscuro, ricco di passioni e sensualità, ammaliante e seducente accostato al fuoco della narrativa contemporanea, della scrittura in tutta la sua interezza. Una lettura in cui non si può fare a meno di divenire un tutt'uno con la sua protagonista, avvertendone persino ogni minimo contatto e di cui io ho avvertito così bene.


Titolo: Wicked lovely

Autore: Melissa Marr

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 335

Trama: Aislinn vive con la nonna in una cittadina della provincia americana. La sua vita assomiglia a quella di milioni di ragazze, se non fosse che ha il potere di vedere le fate. Fate malvagie che infestano la città, creature pagane, maliziose e lascive che si presentano in bande a fare dispetti, divertendosi alle spalle degli umani. Aislinn ha imparato a proteggersi da loro facendo finta di non vedere, seguendo i consigli della nonna: non guardare le fate invisibili, non rivolgere loro la parola e non attirare mai la loro attenzione. Ma quando alcuni esseri fatati cominciano a seguirla da vicino, le regole diventano impossibili da rispettare e lei confessa il segreto alla persona più cara che ha: Seth, diciotto anni, piercing e il vagone di un treno abbandonato come casa, un ragazzo verso cui prova sentimenti che vanno al di là dell'amicizia. Il loro legame sarà messo a dura prova da Keenan, Re dell'Estate e guida del Regno Fatato, che vede in Aislinn la destinata a diventare la compagna della sua vita. Per lei diventa sempre più difficile allontanarlo, resistere alla sua bellezza abbagliante, ignorare quella strana e calda alchimia che la scuote in ogni parte. Il cuore di Aislinn è diviso: dovrà fare la sua scelta, in un conflitto tra amore eterno e amore terreno.

venerdì, settembre 13, 2024

Gocce d'inchiostro: Un amore - Dino Buzzati

Come una figura titanica, Un amore si è alzato lentamente e ha dispiegato le sue ali. Pian piano ha appoggiato i piedi a terra, e messo radici nel mio cuore. Graffiato la superficie del mio animo, lasciandovi un segno.

Fluttuando nell'aria mi ha catturato nella spirale dell'amore che sprigionano le sue pagine e, come un meraviglioso compagno di viaggio, disegnato la sua orbita. Prigionieri ognuno confinati nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte.


Titolo: Un amore

Autore: Dino Buzzati

Casa editrice: Oscar Mondadori

Prezzo: 12 € 

N° di pagine: 262

Trama: Una Milano che, con i suoi inferno vecchi e nuovi, i suoi falansteri giganteschi, certi suoi grovigli di vicoli, è insieme ritratto della metropoli in un preciso momento storico e simbolo della babele d'ogni tempo. E' questo lo sfondo su cui si muove il protagonista di Un amore: un professionista maturo, un uomo che ha atteso troppo, senza saperlo; è rimasto nell'intimo un giovane, crede che il sentimento sia capace di compiere tutti i miracoli. E si innamora perdutamente di una donna giovanissima d'anni, ma già carica della cinica spregiudicatezza, della stanchezza morale di un'epoca. Primo e unico romanzo erotico dello scrittore bellunese, Un amore continua l'indagine buzzatiana nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo, esplorandone una dimensione, quella del sentimento, di primaria importanza e descrivendo con ineguagliabile finezza la parabola di un amore vero, di una limpidezza esemplare, ma destinato a smarrirsi nella menzogna, come in un labirinto.

mercoledì, settembre 11, 2024

Le parole giuste: romanzi brevi per lettori indaffarati 2°

Ho l’impressione, che da grande amante dei mattonazzi, queste letture delle volte si rivelano salvifiche. Potrei perdere qualche ora del mio tempo nel realizzare l’ennesimo post in cui snocciolo quelle che sono, secondo me. le motivazioni per cui i mattonazzi, quelli corposi, mi piacciono così tanto. Ma per non annoiare il mio pubblico devo essere solerte, veloce, sbrigativa. Quello che, insomma, si cerca dalla lettura, quando si ha poco tempo. Quando non si è del tutto preparati a cogliere emozioni improvvise, che restano poi sospese nell’aria. Questa carrellata di romanzi, suddivisa in due parti, non mostra niente che non abbiate già visto, ma esplodono ogni idea di monotonia e tedio. Quanto divertire, avvincere, trascinare in una giostra di sensazioni ed emozioni da cui presto o tardi dovremmo fare testo.



Titolo: La perla

Autore: John Steinbeck

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 144

Trama: Sulla perla trovata in fondo al mare un pescatore indio della Baja California ha costruito il sogno di una vita migliore, il riscatto dalla miseria e dalla fatica. L’inquietudine e le passioni suscitate da questo fugace tocco della fortuna sconvolgono la sua vita, quella di sua moglie e del suo bambino. Contro la violenza non basta più l’amore di Juana, né la solidarietà di alcuni poveri pescatori che si accontentano di poter vedere la fortuna da vicino. Dalla grande fantastica avventura Kino e i suoi torneranno alla fatica di tutti i giorni senza nemmeno quell’unico bene che la vita aveva loro concesso: la pace con sé stessi.

lunedì, settembre 09, 2024

Gocce d'inchiostro: Gilded e Cursed - Marissa Meyer

Montai a bordo di un destriero straordinariamente bello ma immaginifico e decisi di partire per le inesplorate regioni che la Meyer, ancora una volta, mi stava regalando. Dopo la bellissima quadrilogia delle Cronache lunari, che tengo ancora impreziosite negli scaffali delle mie strapiene librerie come scintillanti diamanti, mi approcciai a questa nuova avventura un po' dubbiosa di riscontrare i medesimi effetti degli ultimi anni, ma una sferzata di aria fresca aveva rovesciato ogni cosa e fatto constatare come Gilded era esattamente ciò di cui cercavo. Un mondo bellissimo, che si nutre di bugie e di cui la magia è una forma immagazzinata di sopravvivenza in cui si lotta, mediante forze esterne, affinché il velo del Male sia squarciato. Ed ecco che la favola, intrecciandosi alla fabula, è una fonte inesauribile di racconti popolari, squarci di incubi notturni, che in parte generano paura e in parte intensificano la magia che rende tattile, assolutamente palpabile la bellezza di certe storie.


Titolo: Gilded
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 552
Trama: C'era una volta la figlia di un mugnaio… Colpita dalla maledizione di Wyrdith, dio delle storie e della menzogna, Serilda ha sviluppato un incredibile talento per il racconto: quelle con cui incanta i bambini del villaggio sono vicende intriganti, bizzarre, e soprattutto non contengono un briciolo di verità. O almeno così credono tutti. Ma una delle sue storie attira l'attenzione del mostruoso Erlking con i suoi cacciatori non-morti. E così Serilda si ritrova prigioniera in un luogo sinistro, dove si aggirano ghoul, fantasmi e ripugnanti corvi senza occhi. Chiusa nelle segrete del castello, la ragazza è costretta a dimostrare di saper trasformare la paglia in oro – come ha affermato – o sarà uccisa per aver mentito. Disperata, Serilda ha una sola possibilità: accettare l'aiuto di un ragazzo che le è misteriosamente comparso davanti. E che vuole qualcosa in cambio. Presto Serilda si accorge che le vetuste mura del castello celano molti segreti, compreso un antico maleficio. Dovrà trovare il modo di spezzarlo se vuole riuscire a fermare il dispotico potere del re e la sua feroce Caccia una volta per tutte.

sabato, settembre 07, 2024

Nella baia delle parole: romanzi alchemici 2°

La magia è una delle caratteristiche principali che riempiono questi contenitori imperfetti. Lasciano, alla fine, un’eterna nostalgia, viaggiando a bordo di vetture moderne da cui avremmo dovuto proteggerci. Si rischia però di restarne intrappolati, o bloccati nel bel mezzo del nulla. Questa seconda carrellata di romanzi sono la reincarnazione dell’idea di magia che affibbio ad un testo, un testo però che inzuppa il nostro spirito di pozioni, formule magiche che, banalmente, si crede possano trascinare anche noi. Perché così pregni di ammaliamento, ammirazione per qualcosa che esiste solo nelle nostre teste, dominano la nostra intere esistenza.

Una storia che è inzuppata di una libertà emotiva che ha elevato la mia anima verso il cielo. Gioia, entusiasmo, assuefazione erano un connubio di emozioni nel constatare quanta passione, quanta magia, vi è celata fra le sue pagine in cui inconsapevolmente ci si aspetta qualcosa che non si ha poi intenzione di lasciarsi andare, Tradurla in termini riconoscibili, colpendo dritto dritto al cuore.

Titolo: Il sognatore

Autore: Laini Taylor

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 14, 50 €

N° di pagine: 524

Trama: E' il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un ossessione. Una volta diventando bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dei e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.

giovedì, settembre 05, 2024

Sette gocce in sette giorni 7°

Rincorrendo le ferie, la tranquillità, la pace non solo fisica ma anche mentale, queste prime ferie estive mi videro pronta ad affrontare una sfida. L’ennesima. Quella cioè di leggere sette libri in sette giorni, ed avendo stilato una lista di libri che non prevedesse non più di duecento pagine, dalla domenica prima alla domenica successiva avrei potuto anche farcela. Vi dirò… non c’è l’ho fatta! Sono scontenta?

Assolutamente no. Leggere così tanto e velocemente è stato bello, ambizioso, divertente, e poco importa se qualche lettura si è persa per strada, fra le innumerevoli ripercussioni della vita e qualche imprevisto impellente. Certamente la leoncina che è in me, con difficoltà inghiotte questa ennesima sconfitta, ma, alla fine, cosa importa? Perchè partecipare, allora? Per divertimento, per smorzare la routine o, a dire il vero, dare una scossa alla nostra vita nel smaltire qualche titolo della nostra lunghissima TBR. E se alla fine non dovesse accadere, ci proveremo un’altra volta. Magari più forti di prima ;)

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Titolo: Il castello di Otranto

Autore: Horace Walpole

Casa editrice: Bur

Prezzo: 9, 50 €

N° di pagine: 167

Trama: Si suppone che gli avvenimenti si svolgano nel Duecento. Manfredo, signore di Otranto, nipote dell'usurpatore del regno che ha avvelenato Alfonso, il lettimo sovrano, vive sotto l'incubo di una profezia, secondo cui la stirpe dell'usurpatore continuerà a regnare, finché il legittimo sovrano non sia divenuto troppo grosso per abitare il castello e finché discendenti maschi dell'usurpatore lo occupino. Quando la profezia sembra avverarsi, Manfredo atterrito confessa il modo dell'usurpazione e si ritira in un monastero con la moglie. Il romanzo fu pubblicato nel 1764 e, nella prima edizione, era descritto come una versione dall'italiano.

martedì, settembre 03, 2024

Le Tbr richiami dell'anima: 41°

Anche settembre è appena giunto, e con esso una gigantesca pila di libri. Per molti settembre è il mese migliore per ricominciare. Il ripristino di cose, idee o progetti abbandonati o lasciati in sospeso da rivalutare, proporre e magari approfondire. In un corollario di situazioni, attimi di vita quotidiana che ci proiettano in terrazze di legno poste sul mare, o sull’altura di una montagna. Tutto quello che si posa ai nostri occhi, affinché ogni cosa torni al suo posto. Per me, settembre non rappresenta tutto questo, quanto espediente per racimolare bene le idee e organizzarsi per raggiungere quegli obiettivi che. ad inizio anno, avevo stilato pur di raggiungere entro l’anno. Di qualunque pasta, progetti che mi tengono in vita, tengono su un meccanismo metaletterario in cui quasi sempre ne resto travolta. Mi lascio travolgere perché è grazie ad essi che vivo. Fra questi, spazio d’onore l’occupano sicuramente le TBR, così detestate e detestabili dalla maggior parte dei lettori, espediente per la sottoscritta di essere organizzata e ordinata. Perché ogni romanzo scelto ha un suo valore speciale, magico che rende il piacere della lettura ancora più attraente e divertente di quel che sembra.

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Titolo: Psycho

Autore: Robert Bloch

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 14 €

N° di pagine: 192

Trama: Norman Bates vuole molto bene a sua madre, il problema è che la donna è morta da più di vent'anni, o almeno questo è quello che pensa la gente nella tranquilla cittadina di Fairvale, in California. Norman vive con la madre nella casa vicino all'albergo di famiglia, il Bates Motel, lungo il vecchio tracciato dell'autostrada, oggi in disuso. Una sera si presenta alla reception una giovane donna, Mary, ladra per amore: l'incontro turba i pensieri di Norman, ma la madre veglia su di lui, decisa a proteggerlo con il suo coltello da macellaio. Un grande romanzo che ha ispirato un film leggendario, un viaggio da brivido nella mente di un uomo, e tra le ombre della sua identità.

domenica, settembre 01, 2024

Gocce d'inchiostro: Due e Il signore delle anime - Irène Némirovsky

Non c’è niente da fare. Potrei riempire pagine e pagine di annotazioni, pensieri, frasi sparse e senza senso, ma Irène Nèmirovsky, la mia amata Irène Nèmirovsky, che pian pianino sta occupando uno spazio sempre più importante sugli scaffali delle mie librerie, da quando è stata accidentalmente trovata, scoperta e amata, confinata in una squallida stanza di un apparmento francese, mi ha allietata, accompagnata in momenti particolari della mia vita la cui presenza è un plauso perché la sua anima – così come tanti altri autori che amo particolarmente – coincide perfettamente con la mia.

Avrei dovuto tenere a bada certi pensieri, ma ritrovarsi nuovamente qui, a riporre nero su bianco le mie vivide impressioni sulla lettura di due romanzi, apparentemente diversi, ma che rievocano le atmosfere ovattate, un po’ soffocanti di famiglie capitolate che lentamente si avviano lungo la strada dell’incertezza, dello sfacelo, una sorta di dissolvimento non privo di fascino, mi indusse a riconoscerne ancora una volta la grandezza e ritrarmi così fra le pagine di due parabole che scrutano l’animo di chiunque, i sentimenti, le passioni, il fervore che si porge a certe situazioni di sopravvivenza che apparentemente rendono invicibili ma indifesi. Poiché guidati da un forte senso di dilettuosa disperazione, quel senso di angoscia che prende quando ogni rimasuglio di felicità è completamente svanito.


Titolo: Due

Autore: Irène Nèmirovsky

Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 237

Trama: Le giovani coppie che vediamo amoreggiare in una notte primaverile ( la Grande Guerra è finita da pochi mesi, e loro sono i fortunati, quelli che alla carneficina delle trincee sono riusciti a sopravvivere ) hanno, apparentemente, un solo desiderio: godere, in una immediatezza senza domani, ignorando “il lato sordido” della vita, soffocando “ la paura dell’ombra”. Eppure, quasi sulla soglia del romanzo, uno dei protagonisti si pone una domanda – “ Come avviene, nel matrimonio, il passaggio dell’amore all’amicizia? Quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?” – che ne costituirà il filo conduttore.