L’anima, quella creatura evanescente che in questo splendido viaggio non ha avuto alcun colore fittizio, nonostante il nutrito bilancio di ricchezze letterarie, è costituito da un corollario di immagini che a distanza di questo arco temporale vibrano ancora di magia. Alla memoria di un individuo come tanti, ricordare per intero sette volumi è un’impresa alquanto ardua, seppur tali disturbi della memoria la Ricerca ne è zeppa, ma a cui sono legate le intermittenze del cuore. In cui il ricordo diviene sempre più forte perché è incentivato dal dolore e dal sentimento, che regna sovrano su ogni cosa, conferendo non solo bellezza ma anche magnificenza.
Questo quarto volume, non toglie niente al resto dei suoi predecessori, i quali si sovrapposero alla mia vita affinché quel giorno in cui ogni cosa sarebbe svanita l’arte avrebbe prolungato ogni cosa. Promulgato il ricordo, il sentimento, l’amore riservato ad ogni singola pagina come testimonianza di fissare un elemento, comporre un compendio sottilissimo in cui inconsapevolmente si aspira all’eternità.
Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. Sodoma e Gomorra
Autore: Marcel Proust
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 12, 50 €
N° di pagine: 584
Trama: Ultimo volume della «Recherche» pubblicato da Proust in vita, tra maggio 1921 e aprile 1922, «Sodoma e Gomorra» è il libro più costruito e al tempo stesso libero, arioso e inventivo dell'opera, «il più ricco in fatti psicologici e romanzeschi» secondo lo stesso autore. A primeggiare è la figura di Charlus, una delle più grandi creazioni dell'universo proustiano, insieme al personaggio di Albertine, entrambi protagonisti di episodi erotici a sfondo omosessuale. Ma «Sodoma» contiene anche uno dei momenti più alti, vibranti e commoventi della «Recherche»: la scoperta, da parte del Narratore, delle celebri "intermittenze del cuore".