Gli sconti librosi, in questi ultimi giorni di primavera, richiamano quasi sempre alla mente ciò che per molti è superficiale, quasi invisibile, anche se, chi legge, li considera inestimabili. Occasioni da non poter farsi sfuggire. Il divieto di comprare libri, di far esplodere le nostre già strapiene librerie, soprattutto di romanzi ancora da vivere e leggere, è una legge già osservata che spiega le differenze fra chi è << normale >> e chi non lo è. Fra chi è un lettore razionale e chi invece, come la maggior parte, affetti da una malattia incurabile. Un cavillo attualissimo, quello dello shopping libroso compulsivo, che il tempo espugnerà con la scienza o con la semplice intelligenza pur di aggirare tutti quei pregiudizi di incomprensione, nonostante i comportamenti di ciò che sta attorno a questi gesti splendidi e folli non lascia spazio a equivoci, proclamandosi al mondo non come paladini dei più deboli ma potendo persino distruggere una stessa famiglia.
Certamente per me, così come altri lettori, non sarà semplice resistere, condannarsi pur di tenere a bada quella giusta forza che ci tenga lontani dall’ennesima distrazione. Ma nel momento in cui la voce carezzevole di certi autori giungono all'orecchio presentandomi una storia che in un certo senso mi ha << contaminato >>, letture straordinarie che ho vissuto, diviene un’impresa ardua resistere. Eppure…. eppure questa volta non coglierò nella sua interezza tutto questo, quanto semplicemente propinarvi alcuni consigli. Romanzi letti in passato che, in maniera diversa, nel loro insieme, hanno lasciato un segno del loro passaggio.
Una favola moderna talmente bello, un po' più maturo della saga delle Cronache lunari, in cui mi sono immersa al punto tale da non saper distinguere la realtà dalla finzione. Semplice ed emozionante, il romanzo funge come una sorta di omaggio alle favole di Perrault ed, efficace e fantasioso, traccia una linea invisibile tra presente e passato.
Titolo: Gilded
Autore: Marissa Meyer
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 552
Trama: C'era una volta la figlia di un mugnaio… Colpita dalla maledizione di Wyrdith, dio delle storie e della menzogna, Serilda ha sviluppato un incredibile talento per il racconto: quelle con cui incanta i bambini del villaggio sono vicende intriganti, bizzarre, e soprattutto non contengono un briciolo di verità. O almeno così credono tutti. Ma una delle sue storie attira l'attenzione del mostruoso Erlking con i suoi cacciatori non-morti. E così Serilda si ritrova prigioniera in un luogo sinistro, dove si aggirano ghoul, fantasmi e ripugnanti corvi senza occhi. Chiusa nelle segrete del castello, la ragazza è costretta a dimostrare di saper trasformare la paglia in oro – come ha affermato – o sarà uccisa per aver mentito. Disperata, Serilda ha una sola possibilità: accettare l'aiuto di un ragazzo che le è misteriosamente comparso davanti. E che vuole qualcosa in cambio. Presto Serilda si accorge che le vetuste mura del castello celano molti segreti, compreso un antico maleficio. Dovrà trovare il modo di spezzarlo se vuole riuscire a fermare il dispotico potere del re e la sua feroce Caccia una volta per tutte.
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Un certo turbamento persino per me, viaggiatrice di passaggio, nel quale ha assistito al collegamento di due mondi completamente diversi ma intrappolati nella clessidra del tempo. E, il tutto, dipinto in un frammento di qualcosa che solo pochi credo abbiano potuto contemplare. Qualcosa di perduto e impossibile da recuperare in cui la speranza affiora da un buio e vasto fondale.
Titolo: Hotel Magnifique
Autore: Emily J Taylor
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 444
Trama: Per tutta la vita Jani ha sognato l'altrove. Ma ormai si è rassegnata: non lascerà mai la sporca città portuale di Durc, dove si guadagna a malapena da vivere lavorando alla Conceria Fréllac e si occupa della sorellina Zosa. Tutto cambia però quando arriva il leggendario Hotel Magnifique. Celebre per i suoi stupefacenti incantesimi, l'edificio si sposta per il mondo comparendo in un nuovo luogo allo scoccare di ogni mezzanotte. Quando vengono a sapere che l'hotel sta cercando personale, Jani e Zosa colgono al volo l'occasione e subito vengono rapite da un universo di candelieri scintillanti e magie impossibili. Ma Jani scopre che l'albergo itinerante nasconde pericolosi segreti... Assieme a Bel, portiere dal fascino quasi irritante, e suo unico alleato, Jani cerca di svelare il mistero celato nel cuore dell'hotel per liberare tutto lo staff, compresa Zosa, dal crudele potere del maître. Per riuscirci, dovrà mettere a repentaglio tutto ciò che ama, ma non ha scelta: fallire sarebbe un destino ben peggiore che non tornare mai a casa.
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L’esser padroni di se stessi, compiere i propri doveri, analizzando minuziosamente ogni ricordo che induce a osservare attentamente la realtà e la sua comprensione, illuminando gran parte delle azioni necessarie affinchè si è più tranquilli e imperturbabili.
Titolo: Pensieri
Autore: Marco Aurelio
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 10, 50 €
N° di pagine: 294
Trama: Perenne attualità dei contenuti e immediatezza della forma espressiva hanno garantito nei secoli fama costante ai Pensieri di Marco Aurelio. Si tratta di momenti di riflessione e di introspezione, ora profondi ora comuni e quotidiani, in cui l'imperatore esamina – in un quadro di riferimento etico e filosofico di impostazione stoico-cinica – il passato, la propria condotta, la corrispondenza delle azioni da lui compiute con i princìpi che le ispiravano. Gli slanci verso l'infinito, le angosce esistenziali, i bisogni metafisici alimentati o incrinati dalle consapevolezze terrene, l'ansia di liberazione spirituale, il desiderio di interiorità come "rifugio" nella temperie della vita sono segni eloquenti di un intimo colloquio dell'anima con se stessa.
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Un fantasy epico per adulti costruito mediante aspetti che esplicano un unico assetto: esplicare la libertà. Evidenzia come, mediante una sequela di errori, l’individuo è soggetto a scontri e raziocini vari, e che lo rendono atipico e particolare non quanto per la storia in sé tanto per il modo per cui si adorna la materia..
Titolo: Foundryside
Autore: Robert Jackson Bennett
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 600
Trama: Sancia Grado è una ladra, e una ladra tremendamente brava. Il suo ultimo obiettivo, un magazzino sorvegliatissimo sul molo di Tevanne, non sembra per niente fuori della sua portata. Ciò che Sancia non sa è che quello che le hanno chiesto di rubare è un manufatto dal potere inimmaginabile, che potrebbe rivoluzionare la tecnologia magica delle istoriazioni. Le compagnie mercantili che controllano questo potere – l'arte di usare speciali segni per far diventare gli oggetti quotidiani senzienti – l'hanno già usato per trasformare Tevanne in una spietata macchina capitalista. E se dovessero riuscire a decifrare i segreti del manufatto, riscriverebbero il mondo stesso per adattarlo ai loro scopi. Nemici potenti vogliono Sancia morta e il manufatto per sé. E nella città di Tevanne non c'è nessuno che possa fermarli. Per avere una possibilità di sopravvivere e di fermare il letale processo che si è messo in moto, la ragazza dovrà schierare alleati improbabili, imparare a sfruttare il potere del manufatto e, soprattutto, dovrà trasformarsi in qualcosa che non avrebbe mai immaginato.
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Un romanzo profondamente introspettivo che oscilla continuamente fra il buio e la luce, in cui la nozione del tempo traballa come un vagone su un asse in equilibrio precario. Zeppo di frammenti di pensieri che si riversano impetuosamente, mediante parole che sono riaffiorate dalle tenebre. O, meglio, da una Fortezza, e in poco tempo riassorbite dalle stesse.
Titolo: Il deserto dei tartari
Autore: Dino Buzzati
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 202
Trama: Giovanni Drogo, un sottotenente, viene mandato in una lontana fortezza. A nord della fortezza c'è il deserto da cui si attende un'invasione dei tartari. Ma l'invasione, sempre annunciata, non avviene e l'addestramento, i turni di guardia, l'organizzazione militare, appaiono cerimoniali senza senso. Quando Drogo torna in città per una promozione, si accorge di aver perso ogni contatto con il mondo e che ormai la sua unica ragione di vita è l'inutile attesa del nemico. Tornato alla fortezza, si ammala, e proprio allora accade l'evento tanto aspettato: i tartari avanzano nel deserto. Nell'emozione e nella confusione del momento, senza che lui possa prendere parte ai preparativi di difesa, Drogo muore, dimenticato da tutti.
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Una storia che altri non è che la storia di un deterioramento graduale da un mondo a un altro, dalla presa di coscienza di una nuova realtà del tutto sconosciuta, radicata nel profondo di noi stessi che come foglie secche si libra e si rigira nell'aria e scende sprofondando al suolo.
Titolo: Delitto e castigo
Autore: Fedor Dostoevskij
Casa editrice: Clssici Newton Compton
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 550
Trama: Delitto e castigo è il primo dei grandi romanzi che resero celebre Dostoevskij e forse il più popolare. Lo svolgimento dei fatti è incentrato quasi tutto a Pietroburgo, nel corso di un'afosa estate. La vicenda ruota intorno a un giovane studente, Raskol'nikov, che per ragioni economiche è costretto ad abbandonare l'università. Animato da un forte risentimento, ma anche da considerazioni politiche di palingenesi sociale, il giovane progetta e realizza di uccidere una vecchia usuraia. Rubarle i soldi, nella sua idea, dovrebbe renderlo in grado di fare del bene agli altri. Tra questi anche la sorella dello studente, costretta ad accettare un odioso matrimonio allo scopo di aiutare il fratello, e assicurare una vecchiaia dignitosa alla loro madre. Dopo essersi ammalato di "febbre cerebrale" ed essere stato costretto a letto per giorni, Raskol'nikov viene sopraffatto da una cupa angoscia, frutto di rimorsi, pentimenti, tormenti intellettuali e soprattutto dalla tremenda condizione di solitudine in cui l'aveva gettato il segreto del delitto. Dopo una serie di colpi di scena, tra cui la falsa confessione del delitto da parte di un operaio, Raskol'nikov verrà condannato alla deportazione in Siberia. Sarà Son'ja, una giovane ragazza che si prostituiva per sfamare i fratellini, a smussarne la durezza ideologica e infine a redimerlo.
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come un processo a ritroso e infinito situazioni che hanno a che fare col passato, e che personalmente sfrutto per comprendere il presente. Affinché l'anima non sia più corrotta dall’incredibile scrisciare del mondo, marcisca nel bel mezzo di lotte o eventi naturali cui non ho ne avrò mai potere, possa salvarmi nel bel mezzo di un mare di false aspettative e ingiustizie. Abbandonandomi al suono altisonante di testi che, se per molti altri non sono che semplici risme di carta, rappresentano per me la vita. La mia.
Titolo: Perchè leggere i classici
Autore: Italo Calvino
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 360
Trama: «Il leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario: diverso (ma non si può dire maggiore o minore) rispetto a quello d'averlo letto in gioventù. La gioventù comunica alla lettura come a ogni altra esperienza un particolare sapore e una particolare importanza; mentre in maturità si apprezzano (si dovrebbero apprezzare) molti dettagli e livelli e significati in più. Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi (ma anch'essi cambiano, nella luce d'una prospettiva storica mutata) noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento tutto nuovo.»
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Un chiaro omaggio a quelle storie di cui lettori avidi e appassionati amano trascorrere giornate che non sanno più di solitudine, con la perenne speranza che i suoi amici d'inchiostro possano divenire in carne e ossa. Qualcosa per cui valga la pena colmare quel senso di vuoto e incompiutezza, e affrontare la giornata con un sorriso stampato sulle labbra.
Titolo: Vendetta d’inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 336
Trama: Nessuno può liberare coloro che sono disegnati. Il mio grigio li soffocherà. Dapprima cancellerà i ricordi e infine tutto ciò che sono.
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Una certa sensibilità che conferisce innumerevoli significati, in una confortevole penombra che tutto sommato ha accarezzato la mia anima semplice. Non quell’esperienza letteraria adatta ai lettori forti, né che promette molto di più di quel che sembra. Piuttosto un semplice disegno di un viaggio simbolico, importante, che scruta una parte dell’animo umano, scandagliando ciò che sono i più importanti valori individuali.
Titolo: Reckless
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 10, 90 €
N° di pagine: 250
Trama: C’erano una volta due fratelli … Jacob ama la notte. Ne avverte l’oscurità sulla pelle come un mantello intessuto di libertà e pericolo. E di notte lo specchio, occhio scintillante tra le librerie, lo attira, denso di promesse, dallo studio del padre scomparso. “Torna!” scrive il ragazzo nella polvere dello scrittoio, mentre Will, il fratello minore, dorme con la luce accesa. Però sarà Jacob a varcare la cornice di vetro e a non tornare. Il Mondo Oltre lo Specchio è un luogo terrificante, ma a volte gli fa meno paura di quello reale. Sembra abitato da unicorni, geni dell’acqua o innocui nani, e invece è la Terra dei Goyl, creature di corniola e ametista, guerrieri di un regno spietato. Sembra popolato di magici oggetti, ed è la magia di un amore disumano. Sembra che vi pulsi il cuore di una fata da amare, tradire, e amare ancora, e sono le rosse falene, intrise di veleno, della sua Oscura Sorella. L’infanzia, tuttavia, dura un minuto e pesa come polvere di elfo. Will, ormai adulto, attraversa lo specchio per inseguire suo fratello. I Goyl, però, si inseguono lui. Vogliono che diventi uno di loro, vogliono trasformare i suoi ricordi in giada. Quanto tempo ha Jacob per salvarlo?
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Se Margaret Mitchell e questo romanzo sono ampiamente ricordati certamente il motivo non implica esclusivamente nell’idiomi romantici cui aspira il romanzo ma anche a certi concetti, certi aspetti che lentamente stanno perdendo la loro importanza, il loro vigore.
Titolo: Via col vento
Autore: Margaret Mitchell
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 1194
Trama: Opera pressochè unica di Margaret Mitchell, nata ad Atlanta nel 1900 e cresciuta ascoltando i racconti dei veterani della guerra di Secessione, << Via col vento >> conquista i lettori di tutto il mondo grazie a una trama avvincente caratterizzata da colpi di scena, rovesci di fortuna e da un’appassionata storia d’amore; trama che portò i critici a parlare di Grande Romanzo Americano e a osare il paragone con Tolstoj. Ma a rendere straordinarie queste pagine è soprattutto l’anticonvenzionale protagonista: Scarlett O’Hara, la viziata e volubile ereditiera della grande piantagione di Tara, la quale, contando sulle sue forze, dovrà cavarsela mentre l’esercito nordista avanza in Georgia.
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Malgrado la brevità di certe storie l’autore mette in evidenzia personaggi che hanno una sua valenza, nel carosello di immagini, suoni o parole che creano un piccolo e meraviglioso universo. Frammentato ma visibile. E, nell’insieme, conciliano l’idea che la ragione possa spiccare in questo universo, quello personale dell’autore, impossibile da vedere nell’immediato ma reso sensibile in piena maturazione.
Titolo: I piaceri e i giorni
Autore: Marcel Proust
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 14, 50 €
N° di pagine: 372
Trama: La caducità della bellezza, il tempo distruttore, l'incombere della morte. E poi la resurrezione del passato grazie alla memoria affettiva, la nostalgia per la simbiosi infantile con la figura materna, la gelosia che trasforma l'amore in tortura. Sono i temi che attraversano, come motivi musicali, le pagine dei Piaceri e i giorni (1896), conferendo a quest'opera composita di novelle, versi e prose un'unità profonda all'insegna della malinconia e del disincanto. Ironico aggiornamento del poema di Esiodo dedicato ai lavori agricoli, Le opere e i giorni , il primo libro pubblicato da Proust raccoglie testi composti tra il 1892 e il 1894 e descrive il bel mondo parigino alla fine dell'Ottocento, alternando pungenti osservazioni sulla sofisticata società mondana e i suoi difetti (snobismo, ipocrisia, ricerca dell'originalità a ogni costo) e riflessioni generali sui fuggevoli incanti e le inevitabili delusioni di ogni esperienza d'amore. È racchiusa in queste pagine tutta la giovinezza di Proust: visioni fugaci, sogni, moti dell'animo, impressioni di vita, satira di ambienti, paesaggi, atmosfere e personaggi tratteggiati con una scrittura limpida e veloce. Riletta alla luce della Recherche , la raccolta del 1896 rivela una ricchezza e una profondità insospettate. Questa edizione ripropone la forma originale dell'opera, con la prefazione di Anatole France, le preziose illustrazioni di Madeleine Lemaire, artista mondana frequentata dallo stesso Proust, e gli spartiti di Reynaldo Hahn, grande amore e amico dell'autore. In appendice alcuni testi mai pubblicati o mai ripresi in volume dallo stesso Proust.
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Dichiarazione d’amore al poema originale, dipingendo una o più idiologie umane mosse da motivazioni che approfondiscono o confermano un tema significativo come quello della condizione umana, scandagliando ogni cosa, ponendo un’idea chiara di tale condizione che, seppur l’ironia di cui è impregnato, genera insoddisfazione, impotenza.
Titolo: I nostri antenati
Autore: Italo Calvino
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 482
Trama: «Raccolgo in questo volume tre storie che ho scritto nel decennio '50-60 e che hanno in comune il fatto di essere inverosimili e di svolgersi in epoche lontane e in paesi immaginari. Ho voluto farne una trilogia d'esperienze sul come realizzarsi esseri umani: nel Cavaliere inesistente la conquista dell'essere, nel Visconte dimezzato l'aspirazione a una completezza al di là delle mutilazioni imposte dalla società, nel Barone rampante una via verso una completezza non individualistica da raggiungere attraverso la fedeltà a un'autodeterminazione individuale: tre gradi d'approccio alla libertà. E nello stesso tempo ho voluto che fossero tre storie, come si dice, "aperte", che innanzi tutto stiano in piedi come storie, per la logica del succedersi delle loro immagini, ma che comincino la loro vera vita nell'imprevedibile gioco d'interrogazioni e risposte suscitate nel lettore. Vorrei che potessero essere guardate come un albero genealogico degli antenati dell'uomo contemporaneo, in cui ogni volto cela qualche tratto delle persone che ci sono intorno, di voi, di me stesso.»
Di questi ho letto solo Via col vento; ottimo post, grazie
RispondiEliminaA te 😘
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