Buona domenica, amici lettori! Dopo
qualche giorno d'assenza, quest'oggi, la recensione di un romanzo particolare,
inapagante, ma molto suggestivo: Il piacere degli uomini che, qualunque cosa
si riferisca il titolo, è una storia che inganna facilmente. E quando si
serbano grandi aspettative, quasi sempre siamo destinati a rimanere segnati
dalla ferita della delusione.
Titolo: Il
piacere degli uomini
Autore: Kate
Williams
Prezzo: 16,
00 €
Casa
editrice: Mondadori
Trama:
Londra, 1840. Catherine Sorgeiul, una ragazza di diciannove anni, fragile e con
un passato familiare e misterioso, vive in totale isolamento e solitudine con
uno zio eccentrico nel quartiere popolare e degradato di Spitalfields. Quando
una serie di orribili delitti di giovani donne travolge l'East End, a due passi
da casa sua, Catherine inizia a interessarsi in modo morboso a questa tragica
vicenda. Spinta dalla sua fervida immaginazione, e sempre più prigioniera delle
ossessioni che la tormentano sin da quando era bambina, inizia ad indagare di
nascosto sugli omicidi e sul loro autore, soprannominato dai giornali l'Uomo
dei Corvi. E' infatti convinta di avere la chiave per risolvere il mistero e
scoprire l'identità del terribile assassino. Mentre le morti si susseguono
secondo un macabro rituale e la città precipita nel panico, Catherine si rende
conto che il cerchio intorno a lei si sta stringendo e l'Uomo dei Corvi è ormai
vicinissimo. La sua presenza inquietante aleggia ovunque, trascinandola in una
spirale di inganni e terrore che rischiano di travolgerla e chi le è vicino...
La recensione:
La storia
che ho letto fra le pagine di Il piacere
degli uomini è stata davvero utilissima, seppur inappagante. Io mi ero
fatta un'idea di Jack lo Squartatore - ha sempre suscitato un certo fascino in
me, ma mi rattrista leggere di efferati quanto ingiusti omicidi - e l'autrice,
Kate Williams, se n'e fatta una di lui. Un'idea giusta, mi è parso di capire
fra le pagine del suo romanzo d'esordio, perché quando la sera mi mossi agile
sotto la luce di lampioni a gas che si facevano sempre più tenui, strade buie e
ombrose e un cielo luminoso, fulgido di stelle, scorsi una parte di me stessa,
catapultata in una Londra toccante, magica, oscura, la cui energia è celata
nella cosa in se. Con la quale è dipinta, è caratterizzata, tetra come un fiore
smorto.
Meraviglioso.
Ma come tornarci indietro? Qual'era la sua vera essenza?
Innanzitutto,
procedo spedita in una città che pullula di terrore persino di giorno. Mi
scopro sbalordita nel fissare magnifiche carrozze che sovente arrivano in città
e la finezza di uomini ben vestiti, in una dimensione affascinante come un
dipinto, in cui le notti si rivelano spettacolo di grandi sofferenze, così
spaventose che indugiano persino nella testa. Dissolvendo la tranquillità, la
pace dei sensi, spingendo all'angoscia, alla paura nel cuore, afferrandolo e
stringendolo nella presa salda del terrore.
Speranzosa
della lettura, per qualche giorno, mi sono lasciata "cullare" da una
certa malinconia e uno strano senso di sconforto che hanno svuotato la mia
anima. Silenziosamente, col cuore che batteva forte, e nelle orecchie la voce
poco armoniosa di una donna oppressa dalla noia e dalla prigionia. Costretta a
vivere in una gabbia dorata, agghindata ma ribelle, come un uccello esotico che
può solamente saltellare da un trespolo all'altro. Protagonista di un mondo
fatto di figurine di vetro e di maschere mortuarie, nel richiamo costante di un
passato irrecuperabile, che la costringe a vagare come un ombra, scialba e
priva di vita, senza alcuna volontà o necessità, ingenua e un po' bigotta, per
le strade di questa magica capitale inglese. Così terribilmente veritiero,
naturale, quanto fiabesco e luminoso.
La storia
che la Williams si porta dentro, l'eco di parole che credo di poter un giorno
dimenticare, si intrufolarono repentinamente nelle stanze remote della mia
coscienza. Aprendo un varco nei recessi più reconditi, erigendo un castello di
parole al quale in questi primi giorni di settembre, fra i duri ritmi di una
vita frenetica e non proprio appagante, non ho sentito come mie. Nella vana speranza
di rivivere gli orripilanti omicidi di questo spregevole serial killer in prima
persona, e tutto ciò cui credo di essermi persa. Frugando in mezzo a vicoli bui
e orripilanti, come un animale selvatico, per trovarci qualcosa. La misteriosa
e inspiegabile identità di un uomo, il cui soprannome - nel romanzo denominato
Uomo dei corvi - reca il presagio di una lenta sofferenza. Mentre la clessidra
del tempo continua a scorrere, l'anima chiede risposte a domande la cui natura
è sconosciuta. Schiva dal reale e dal possibile, come la lucentezza di una
stella.
Un'autrice
che ha studiato il soggetto con un certo interesse, immaginandosi nei panni
delle vittime; una storia in cui il male non è un miraggio, un inganno o una
fantasia ma qualcosa di tangibile, effettivamente reale, autentico; un mondo
oppresso e oscuro come la notte, Il
piacere degli uomini è un romanzo che non ha illuminato le stanze buie del
mio animo, come avrei voluto. Tuttavia, è un opera che mi ha permesso di
vestire i panni di una donna dall'animo coraggioso e sensibile, curiosa e
consapevole di essere entrata in un nuovo cielo di persecuzione, nipote
remissiva, nobile ma indegna di ciò che possiede. Una storia oscura e
suggestiva che avrebbe potuto essere raccontata diversamente, personaggi il cui
animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde il piacere con
la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia malvagio.
Freddo e
silenzioso come la solitudine, alla fine, il bello della sua lettura, sta
nell'epoca in cui è ambientato. In un mondo senza armonia ne amore, che ha
segnato i momenti più belli della sua lettura. Connettendomi a un livello così intimo
da esserne poi travolta.
Valutazione d'inchiostro: 2 e mezzo
Mi dispiace non ti abbia convinta, anche io ho questo libro da un po' ma devo ancora leggerlo.
RispondiEliminaNo, purtroppo no. Ed è stato un vero peccato perché le basi c'erano :(
EliminaAdoro scoprire nuovi blog e leggere recensioni sempre diverse, anche se negative.
RispondiEliminaMi sono unita ai lettori fissi, se ti va di ricambiare il mio piccolo blog è qui
http://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/
Ti aspetto!
Grazie mille, Viviana! Mi fa sempre piacere, quando un lettore - anche se solo di passaggio - si unisce alla mia piccola cerchia :) Grazie, e benvenuta! Verrò a trovarti con piacere :)
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