Un lettore non dimentica mai le volte in cui prova moti di
compassione per qualcuno che non sia fatto di pelle e ossa, trascinato dalla
corrente lontana di qualche passante, nel timore che la nave con cui dovrà
salpare è destinata ad una via irraggiungibile, ostacolata da molti scogli
sulla via di transito. Il fascino, la curiosità, addolciscono questa
sensazione, e il tepore della speranza riscalda il suo animo.
In quel momento
però il senso di malessere e sconforto, che volteggiano nell'aria come minuscole
particelle, offuscano i suoi sensi, e quando ripone il romanzo sullo scaffale
il senso di malessere e turbamento continua ad aggravare sulle sue spalle come
un fardello troppo pesante. Desidererebbe donare conforto, amore. Porgere una
spalla su cui piangere a una giovane che rimpiange di non essere bella, sola e
infelice, confidando in segreto di poter essere più alta, elegante, che non la
faccia somigliare a una quacchera. La sua inquietudine, che tormenta
dolorosamente il suo spirito, logora l'anima di chi legge e lo condanna a
ricordare questo sentimento perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha
un prezzo.
Come con altri
romanzi, anche con Orgoglio e
pregiudizio accade questo, in
cui l'amore inesauribile per il problematico Mr Darcy e la diffidente Miss
Elizabeth si diffuse nel mio corpo come un virus infetto. Cercando la pace nel
più toccante degli idilli, una felicità effimera nel godimento della lettura.
In un periodo un po' turbolento, con pile e pile di romanzi ancora
non letti che aspettano solo il momento propizio per cui possa viverli,
abbracciare la proposta letteraria della cara Susy nell'omaggiare a modo suo
uno dei pilastri della letteratura inglese, è stato per me motivo di grande
fascino. E proprio per questo ho deciso di partecipare a questa sua iniziativa
che, nel suo piccolo angolino virtuale, è una continua impolverata sorpresa.
Il post di
quest'oggi conferma la mia partecipazione a questo bellissimo evento. Dieci
tappe, dieci blog, dieci tappe diverse in altrettanto dieci case virtuali che,
per caso o per scelta, sono stati protagonisti di un viaggio meraviglioso che
brucia una parte della nostra anima senza però perdere umanità.
Proseguendo un
cammino poco famigliare, sino a qualche giorno fa, in questo soleggiato e
tiepido martedì di fine febbraio, è giunto anche il mio turno per ripristinare
la promessa di un risveglio intimo, sopito nel tempo, ma che persevera nella
sua mancata costanza.
Quali emozioni si
sono agitate dentro, durante il corso della lettura. In che modo sia stato
dipinto questo quadro prettamente realistico della letteratura vittoriana;
quali frasi, pensieri o parole mi hanno indotta a consumarmi di tormenti e
amore. Scambiando affetto e tenerezza, nell'accettazione dell'amore reciproco
degli amanti.
"Sono poche le persone che io amo veramente, e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo, più ne sono delusa, ed ogni giorno di più viene confermata la mia opinione sulla incoerenza del carattere umano, e sul poco affidamento che si può fare sulle apparenze, siano esse di merito o di intelligenza."
"Ho lottato invano. Non c'è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami."
"Tutti possiamo provare un'attrazione, è abbastanza naturale; ma pochissime persone hanno abbastanza cuore da essere davvero innamorati senza incoraggiamenti."
"Vi è un ostinazione in me che non tollera di lasciarsi intimidire dalla volontà altrui. Il mio coraggio insorge a ogni tentativo di farmi paura."
"Ognuno di noi s'innamora spontaneamente, ma son ben poche le persone dal cuore tanto generoso da amare senza essere incoraggiate. In nove casi su dieci, a una donna conviene mostrare ancora più affetto di quello che prova."
"Non avrei potuto essere più disperatamente cieca se fossi stata innamorata. Ma è stata la vanità, non l'amore, che mi ha perduta."
"Si struggeva dal desiderio di saper cosa si agitasse in quel momento nell'animo di lui, in che modo egli pensasse a lei e se, ad onta di tutto, gli fosse ancora cara. Forse era stato gentile perché si sentiva a suo agio, eppure c'era stato quel non so che nella sua voce che non somigliava a un senso di agio. Non avrebbe saputo dire se, vedendola, egli avesse provato più gioia o più dolore, ma quel che era certo era che non l'aveva veduta con animo indifferente."
Ringraziando,
ancora una volta, Susy, per la disponibilità e la bellissima opportunità
concessa, vi abbraccio e vi saluto invitandovi a inoltrarvi nuovamente fra le
stanze luminose di I miei magici mondi. Quel portale
segreto da cui ha avuto inizio tutto; il primo post, le prime sensazioni,
quelle più tangibili.
Bellissimo post Gresi e grazie per la tua partecipazione
RispondiEliminaGrazie a te per questa meravigliosa opportunità! :)
RispondiEliminaPrima o poi dovrò leggere questo libro, che sicuramente si rivelerà una piccola perla. Di Jane Austen ho letto solo Emma e mi piacque tantissimo, quindi ora impongo a me stessa di iniziare Orgoglio e Pregiudizio il prima possibile!
RispondiEliminaLe citazioni sono bellissime *_*
Oh, Maria, leggilo! Vedrai ti innamorerai anche tu di Mr Darcy 😊💜
EliminaNon potevo resistere al richiamo di Orgoglio e pregiudizio!
RispondiEliminaTi capisco! :)
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