Titolo: Senza sangue
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 7 €
N° di pagine: 83
Trama: Una ragazzina sopravvive alla strage della
famiglia. E se, invece della vendetta, il passato tornasse senza sangue?
La
recensione:
- Per quanto uno si sforzi di vivere una sola
vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per
cui non si riesce a evitare di farsi del male. -
I
miei ricordi riguardanti questo autore, il mio incommensurabile amore nei suoi
riguardi e la testimonianza di chi mi sta attorno, come pure la soggezione
provata da chi da fuori mi legge, non mi tormentarono nemmeno una volta quanto
la ferrea decisione presa un pomeriggio di fine autunno e tutto ciò che ne
conseguì. Quanto di questo autore non ne riesca ad averne mai abbastanza,
escogitando sistemi sottili di follia, infilando in ogni dettaglio dei suoi
romanzi perle riguardanti la mia vita, che inaspettatamente si intrecciò alla
sua, come un rosario da sgranare per il resto della vita.
Dopo
il nostro primo incontro ebbe inizio una serie di letture frenetiche e
forsennate costellate di ansie, curiosità, arrivi solenni, lacrime, voci
sommesse e passi affrettati dinanzi le soglie morali del tempo, oltre che
l'inspiegabile eccitazione che talvolta riesco a tenere a bada nel mio
cantuccio personale. Naturalmente sapevo che Senza sangue sarebbe stato così piccolo ma essenziale da
sprigionare una melodia che è arrivata dritto dritto al mio cuore. Di lì a poco
fui condotta in una vecchia fattoria che altri non è che una dimora cieca,
scolpita in nero contro la luce della sera. L'unica macchia di un profilo
svuotato pianeggiante. Dal fondo di questa pianura una ragazzina nascosta,
spaventata, sentiva i vetri di finestre frantumate sotto i colpi di
mitragliatrici. L'allontanamento della mia coscienza fece di questa campagna,
di questo paesaggio bucolico lo scenario indiscusso in cui si svolsero le mie
gesta, e l'attenzione che vi avevo riservato mi incoraggiarono dolcemente come
una conferma dell'attrazione da me recentemente conquistata.
Dovette
essere proprio a questo punto che soggiornai per qualche ora in questo luogo
sconosciuto, e che con una certa curiosità, una fame inspiegabile di
conoscenza, la smania di porre nero su bianco ciò che mi passa per la testa, mi
indusse a scoprirmi qui, inerme, senza tralasciare niente.
Parole
semplici, soavi, lente come una dolce litania scivolarono sul palmo della mia
mano come sabbia fine, ed io, assieme a loro, con la dolce Nina che sguazzava
dinanzi a un fango di dispiaceri e follie, andavo e tornavo, girando su me
stessa, puntando dritto verso una meta sconosciuta. Con gli occhi di un altro,
le parole di qualcuno, respirando, avvertendoli, ascoltando ogni gesto, frase,
parola celata in nemmeno cento pagine.
Il
mondo magari avrà avuto il piacere di vederlo qualche tempo fa, o molto
probabilmente non l'avrà ancora visto, ma in pochissimo tempo Baricco e i suoi
personaggi, su una macchina diretta chissà dove, mi ha interpretato. Ha letto
dentro di me. Mi ha rubato l'anima, ancora una volta.
Per
quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con
l'unico desiderio di ritornare all'inferno che ci ha generati, e di abitarvi al
fianco di chi, una volta, da quell'inferno, ci ha salvato.
Valutazione
d'inchiostro: 3 e mezzo
Questo libro di Baricco ancora mi manca. Con questo autore ho un rapporto altalenante, alcuni suoi libri mi sono piaciuti moltissimo, altri invece mi hanno lasciata piuttosto fredda.
RispondiEliminaEh, lo capisco ☺☺ ma io purtroppo sono di parte, e di lui leggerei persino la sua Lisa della spesa ☺☺
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