Per
la sesta volta di fila, Sogni d'inchiostro ha avuto il piacere di accogliere
nuovamente e con un certo onore l'autrice dell'ennesima lettura di cui vi
parlerò quest'oggi: Wishlist 2. Così
pieno di emozioni, travolgente e sensuale che ha esaurito ogni rimasuglio di me
stessa. Inconsapevolmente la sua autrice ha abusato di me, del mio cuore, e
allora ho visto come le cose prendessero contorni più nitidi. Hanno assunto una
certa forma, che mi hanno fatto sentire più vicina con l'autrice.
Titolo: Wishlist 2
Autore: Jd Hurt
Casa editrice: Selph pubblishing
Prezzo ebook: 0,99 €
Trama: Combatto per essere libera. Combatto per
dimenticarlo. Combatto contro me stessa. Perché lui è il mio destino; ma io non
voglio un destino tracciato dal dolore e dal sangue. Io non voglio lui. Ethan
Gaffrey.
Combatto per averla. Combatto per tenermela. Combatto
per rimanere aggrappato al mio destino. Anche se questo destino è una
disgrazia. Anche se questo destino è figlio della morte. Io voglio lei. Willow
Johnson.
Combatto contro i demoni del passato. Combatto contro
il mio lato oscuro e le mie bugie. Combatto per riavere l'unico uomo che amo;
anche se l'ho tradito in ogni modo. Anche se la mia mole di inganni lo ha
trascinato lontano da me. Anche se non mi ha mai amato. Io voglio lui. Ethan
Gaffrey.
Willow, Ethan, Kyle. Quando l'amore diviene guerra.
Nota dell'autrice: Per comprendere il testo è necessario aver letto
i precedenti volumi della Dark Necessities Series ( Stolen1, Stolen 2, American
History 1, American History 2.
La
recensione:
Talvolta
le cose che non puoi toccare sono molto più concrete di quelle che puoi tenere
in mano. La solitudine. La paura. Il terrore di ciò che sta per venire, e che
spacca le viscere.
La
lettura di quest'ennesimo romanzo dall'anima sporca, turbolenta, ma
affascinante e trascinante - che intreccia passioni, amori non corrisposti
nell'incessante lotta fra il Bene e il Male -, mi ha offerto alcune delle
sfaccettature delle innumerevoli facce dell'autrice. Un aspetto di sensualità
più moderata, controllata che ha rivelato una certa dolcezza, un forte bisogno
di essere capita. Non rimpiangere niente, ne un pubblico vasto di lettori,
affinché osannino o accettino la proposta di vivere sulla propria bella
quest'ennesima straordinaria esperienza, né quello che per molti potrebbe
essere considerato un fallimento. Eppure la Hurt non sa che, per quanto ci sono
quei lettori che disprezzano letture di questo genere, ha piantato un seme: un
seme che pian piano sta crescendo sempre più. La sua immagine celata sotto una
miriade di fogli e parole, la sua identità ancora per me segreta, la sua voce,
il suono della sua risata, sono ancora delle enormi incognite che ogni tanto,
quando lei mi propone di leggere un suo romanzo, non riesco ad accogliere con
rassegnazione. E' qualcosa di indefinibile, ma non si può immaginare quanto sia
frustante elogiare qualcosa o qualcuno senza averlo mai visto. Senza avervi
avuto mai un rapporto diretto, che non sia fatto esclusivamente di carta e
inchiostro, donandomi un senso d'intimità e di adulazione con un autrice che
prontamente tesso lodi da un anno a questa parte. Ma le mie sono solo le
inutili speranze di una sognatrice d'inchiostro, intrappolata nel corpo di una
ragazza di quasi ventisei anni, a cui mi aggrappo e a cui rivolgo i miei
pensieri, ogni qualvolta la Hurt mi invia un mail. Il mio mondo interiore si
bea di queste novità, di queste piccole sferzate di felicità, ma talvolta si
rammarica di questa mancanza d'intimità, di interrazione, faccia a faccia,
senza che alcun fato crudele ed egoista ce lo impedisca.
Nel
pomeriggio in cui mi appresto a porre nero su bianco tutto ciò, rischiando di
fare una brutta figura, ho cominciato a scrivere senza nemmeno rendermene
conto. Ma di cosa dovrei sorprendermi? Con la Hurt succede quasi sempre così, e
a chiedersi di scrivere una recensione che abbia un senso compiuto - non solo
per me stessa - pare una follia. Questo è stata l'inizio di un legame reale ma
intoccabile in cui ho dato per scontato le qualità, e ascoltato la voce
prorompente del mio cuore. Mentre nella vita certe cose non le si può ripetere,
con la scrittura ho potuto rievocare ogni cosa. Ho potuto esprimere il mio io
intimo e segreto, così naturale e onesto allo stato puro. Ho potuto estrapolare
idee spontanee, illuminazioni devastanti, risonanze dalla parte più profonda
del mio essere, mediante vibrazioni nuove e oscure provenienti da un luogo che
avevo già visto, sentimenti buoni e cattivi, mostruosi o normali, che mi hanno
dato la possibilità di inoltrarmi nel mondo hurtiano. Tutto questo, tutti
questi sentimenti condensano l'anima di Stolen,
American History e Wishlist. Ed io ho cercato di
comprenderli e amarli, senza rendermene nemmeno conto, nascondendo ai più
curiosi l'identità di questa mia nuova lettura. La sola che, alla fine, ci fa
comprendere che noi siamo il frutto delle nostre azioni, e dalle quali non
siamo né creatori né inventori, ma responsabili nel comprendere la vita.
Tutto
questo sembra abbia a che fare con una conversazione molto importante con me
stessa. La mia coscienza, guidata dalla voce carezzevole dell'autrice e guidata
a largo, ha seguito la storia di Wishlist
2 registrandole, e comprendendo come questa volta uscirne indenni dal
vortice prorompente della sua lettura sarebbe stato difficoltoso. Mi sono
chiesta quale sia la qualità dell'amore, e come i personaggi lo interpretano,
perché io molto spesso ho vissuto momenti da sogno grazie a loro, nel sentiero
insidioso della vita, mentre li vivevo.
Jd
Hurt mi ha parlato di oscurità, ombre, instabilità: io l'ho ascoltata dal mio
piccolo angolo di paradiso, con la mia immancabile agenda, una miriade di
pensieri che vorticavano impazziti come uno sciame di insetti. Con un certo
entusiasmo sono entrata nel suo mondo e l'ho posseduto … o, per meglio dire,
lui mi ha posseduto. Stringendomi fra le sue braccia, senza darmi alcuna via di
fuga. Tastando un territorio famigliare e riconoscibile in cui ho potuto
scorgere una parte di me.
Esaltare
una storia d'amore dark dai toni grigi e cupi è stato naturale. Spontaneo come
uno starnuto. Provare struggimento, dolore, sofferenza per l'amore di anime
dannate ma inquiete che hanno lasciato uno spazio vuoto che ha la forma di una
persona, ha sortito per l'ennesima volta una felicità imprecisata, trascendentale
che ha fatto vibrare il vuoto. Una pallida ombra, così vera al punto di non
riuscire a porsi delle domande, e a non impedirmi di ricordare gli episodi più
belli. Io, che avrei dovuto conoscerli molto tempo fa, loro, Ethan, Willow,
Kyle, Marsha, Shilow, Andrew, illudendomi che la loro sarebbe stata una
semplice storia d'amore. Ed io ci avevo creduto …
Il
mio animo di lettrice ringrazia l'autrice per aver avuto fiducia in me, aver
creduto in ogni singola stupidissima parola di queste folli recensioni, che
tutto ciò che ho vissuto mediante i suoi occhi l'ho provato sulla mia pelle.
Sicché non mi resta altro da dire come tutto questo sia penetrato in me,
ammaliandomi a tal punto d'immergermi in uno stato fra il fascino e l'oblio.
I
romanzi della Hurt sono romanzi che consiglierei spassionatamente ad un
pubblico adulto e che, una volta intrapresa la lettura, prenderà possesso della
vostra anima. Ci si perde, fra le sue pagine, senza nemmeno rendersi conto di
quanto siano ammaliati i nostri occhi, vale a dire di un mondo in cui non c'è
dolcezza o speranza, distruggendoci da dentro, frantumando alcun rimasuglio
della nostra anima in minuscoli pezzettini.
Teatro
di azioni ignobili e perfide, torture fisiche e mentali, Wishlist 2 è quel mare gelato che toglie letteralmente il respiro.
Ancora una volta, confermando quest'ennesima opera dell'autrice come qualcosa
di sorprendente, inspiegabile, come un desiderio insano sopito dal tempo che
adesso ha acquisito una certa forma.
Amore
e odio sono facce della stessa medaglia racchiuse nel medesimo silenzio
ansimante. L'amore è il più antico degli assassini: l'odio è solo la spada
dalla quale si serve.
Valutazione
d'inchiostro: 5
Grazie Gresi! Grazie di cuore...
RispondiEliminaGrazie mille a te ☺☺
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