Con questo romanzo non ho potuto neanche lontanamente pensare di non leggere ciò che contiene, specialmente in questa nuova grafica targata Oscar Mondadori, e tutti i racconti o storie che restano sepolti sotto strati e strati di paura, terrore, sensazioni ed emozioni che si agitano dentro ogni individuo, in una terra che è stata costruita mediante carta e cuio o deserti sconosciuti ricchi di misteri e segreti. È bastata una sola parola, e se non fossi stata lì non credo avrei potuto vedere come sono andate le cose, e ora che le ho viste sono contenta. Poco ma sicuro.
Titolo: Halloween
Autore: Ray Bradbury
Casa editrice: Mondadori Oscar Draghi
Prezzo: 28 €
N°di pagine: 903
Trama: Il meglio della narrativa weird di Ray Bradbury: "Il popolo dell'autunno", "L'albero di Halloween", "Il cimitero dei folli", "Ritornati dalla polvere" e decine di racconti da perderci il sonno.
La recensione:
La morte rende triste ogni altra cosa. Ma la notte, in se stessa, fa soltanto paura. Se non ci fosse la morte, tutte le altre cose non verrebbero guastate.
La parola << paura >>, quando Ray Bradbury la concepì in queste 900 pagine, rese splendido il tentativo dell'autore di mantenere un vivo e fervido interesse in cui la mise a nudo non solo mentalmente ma che ti si appiccica addosso e non ti molla più nemmeno per un istante. I libri, i bambini, notti di luna piena e stellata con la voce tonante di un narratore che parla con tanta naturalezza, con la semplice forza della parola ci ha elargito il dono della narrazione, ci ha descritto gli stati d'animo profondi, appiccicosi, oscuri, osceni in cui conta l'intrinseco legame che vi è fra l'uomo e la sua psiche. La paura nel bel mezzo del mondo, e tutte le sue forme più intrinseche. Halloween è il concepimento di un processo narrativo in cui l'emozioni prevalgono su ogni cosa, rende l'uomo smarrito e trasformato in ciò che non ha mai potuto sopportare. Lo stesso romanzo acquista volontà propria, i cui temi oscillano continuamente fra la ricerca della felicità e la salvezza dinanzi alla morte. Come adolescenti o infanti, ci si affaccia sul mondo combattendo qualunque avversità mettendo in gioco qualunque azione o forma di espressione: pretendere di capire questo vecchio e ostile mondo è un metodo di pensiero che dovrebbe permettere di raggiungere l'ineluttabilità. Ma non essere circoscritto e mai più definito come anormale equivale a comprendere il meccanismo intrinseco della vita, sebbene non c'è modo di conoscerne i suoi segreti. Fino al giorno in cui non constatai che nell'insieme facciamo parte di una congrega di anime relitte ove non vi è risparmiato nessuno. Creature malvagie, fantastiche, criticabili e irritabili che cercano vendetta, remissione a certi difetti.
In Halloween ho scoperto una faccia della produzione bradburiana che non conoscevo, e che in futuro accoglieró con una certa urgenza; come se tale lettura non fosse stata già abbastanza grande di ciò che è, scoprendo e rivelando anche un pezzo di me, fra le sue pagine.
Interpretarne la sua anima cupa e drammatica, sotto certi aspetti romantica, sotto altri sadica e perversa, non è stato propriamente facile. Eppure, c'è stato un magnetismo irriducibile a condurmi qui, insolitamente urgente e necessario, per il fatto di essere giunto all'improvviso quando meno me lo aspettavo; in una di quelle rare serate miti che lo qualificarono come il vero inizio, il portale solenne a cui ha avuto origine questa storia.
Segreti sepolti sotto strati e strati di neve, mucchi di fogli e carta ingiallita che fungono da finestre per evadere, storie per ragazzi e per adulti il cui contorno fa risaltare maggiormente la condizione di malessere che attanagliano i protagonisti. Un punto vuoto che ha tuttavia contenuto il tutto. Incastro e composizione perfetta che a tratti ha avuto una cadenza lenta, a tratti no, e che ha funto da unico mezzo per poter arrivare lontano. Toccare apici di vette di insormontabile immaginazione, Halloween è un volume di racconti e storie che a sua volta contengono storie crude, surreali e allo stesso tempo reali, lenti o veloci, sincopate o frenetiche, che tuttavia sono una girandola di dettagli, contorni, sfumature, ombre impregnate di malvagità. Pezzi di vita di anime che vagano in un deserto di domande che non hanno mai avuto una risposta, e con prospettive nebulose per il futuro, che mi hanno incuriosita e interessata inaspettatamente.
In attimi di vita che hanno scandito regolarmente la frenesia di questa settimana, ho vissuto assieme ai personaggi tante e altrettante vite. Ruoli che mi sono divertita ad impersonare e con cui ho voluto fuggire dal baratro dello sconosciuto.
Viaggi mentali la cui meta non è un posto fisico ma relativo alla mente, la zona grigia fra il bene e il male, un Harem segreto in cui si lotta pur di trovare la pace con sé stessi, storie straordinarie e avvincenti che pur quanto dovrebbero trasmettere una certa inquietudine è un unico splendido universo da esplorare almeno una volta nella vita.
La morte non esiste. Non è mai esistita e non esisterà mai. Ma noi ne abbiamo tracciato tante immagini, per tanti anni, circondo di fissarla, di comprenderla che abbiamo cominciato a considerarla un'entità, stranamente viva e avida.
Valutazione d’inchiostro: 5
Libro interessante, ottima recensione
RispondiEliminaGrazie! 😊
EliminaÈ stato un bellissimo articolo 😊
RispondiElimina😊❤️
EliminaHo preso anch'io questo libro ma temo il numero considerevole di pagine, devo trovare il momento giusto per leggerlo
RispondiEliminaIo l'ho letto a spezzoni, centellinando una pagina o un capitolo ad un altro romanzo. Solo così ho letto questo romanzo con una certa cautela ma interesse 😊😊
EliminaDavvero molto interessante... un libro che comunque vada è da conservare in libreria eheheh
RispondiEliminaEh si 😊❤️❤️
EliminaNon amo l'horror, ma questo autore mi piace e questa nuova versione mi intriga. Sono contenta che a te sia piaciuto
RispondiEliminaGrazie! Devi allora leggerlo il prima possibile 🥰🥰
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