venerdì, febbraio 14, 2020

Gocce d'inchiostro: Sei per me la sola cosa al mondo. Lettere d'amore - Zelda Fitzgerald

Il mio umore migliora nettamente quando mi imbatto nella lettura di certi romanzi. Nel giorno che esalta la festa degli innamorati, ho trovato questa raccolta di lettere scritta da una donna che alenava un forte desiderio di unione e congiungimento, un amore che nessuno dovrebbe tenere nascosto e che rivela qualcosa di forte e devastante. Può sembrare strano, me ne rendo conto: un << romanzo >> di nemmeno cento pagine dallo stile morbido ma dalle diverse e sgargianti tonalità mi ha sconcertato e ammaliato in un appagamento anonimo. Perché letture apparentemente semplici non solo accarezzano la mia anima semplice ma la invadono completamente? Qual è il loro potere nascosto? Considerato il mio cocente amore per Fitzgerald, una lettura in più nel mondo di questo artista non mi avrebbe danneggiato.. O forse si? L’impulso irrefrenabile di riporre nero su bianco dimostra come ne sono uscita completamente soddisfatta. Avvolta da un silenzio graffiante, gratificante, le cui emozioni sortite non so ancora dare una risposta. Ma se ciò è accaduto, beh …evidentemente un motivo ci sarà stato.
Titolo: Sei per me la sola cosa al mondo. Lettere d’amore
Autore: Zelda Fitzgerald
Casa editrice: Garzanti
Prezzo ebook: 4, 90 €
N° di pagine: 100
Trama: Scott Fitzgerald visse con Zelda un amore all’altezza dei suoi libri. << Belli e dannati >>, come i protagonisti del suo capolavoro, fecero della loro vita insieme un’opera d’arte e di sé stessi un simbolo della propria epoca.


La recensione:

Ti voglio così tanto – che verrai qui non appena sarò di ritorno. Amore mio, ti amo – è passato così tanto tempo quando sei partito e a volte mi sembra che morirò senza di te.

Trascorro molte ore in compagnia di quegli autori che lasciano un segno del loro passaggio. Dalla mia postazione preferita rannicchiata in una piccola poltrona, incuneata fra plaid e morbidi cuscini, non c’è molto altro da vedere, che da anni mi permette di apprezzare e viaggiare mediante fantasia mondi di inestimabile bellezza. Innanzitutto vedo ciò che mi circonda. Anche nelle giornate in cui il sole non splende, nel momento in cui mi imbatto in realtà distorte, l’azzurro sembra invadere ogni cosa. Ci sono lievi, costanti mutamenti emotivi, perturbazioni o confessioni intimistiche che si assottigliano o si ispessiscono, a seconda dei casi. L’emozioni, ciò che si  agita dentro complicano il quadro e trascorro interi pomeriggi a studiarli, interpretarli, cercando di fissarne i contenuti, i “comportamenti”, prevedendone le sorti. Così ho preso confidenza con Philip Roth, Philip Pullman, Murakami Haruki, aspettando l’apparire di ciascun tipo di nube e osservando le variazioni del cielo in cui sono costretta a vivere. Ed ecco questa piccola ma bellissima raccolta di lettere di Zelda Fitzgerald introdurre l’aspetto dell’amore, e c’è da considerare un ampio spettro di vedute che vanno dal bianco al nero con un’infinità di grigi intermedi. Tutti da investigare, valutare, misurare, codificare. Tinteggiate da pennellate di forti accenti,gamma variante di sentimenti irriducibili e impossibili da imprigionare che dipesero dalle razioni di momenti in solitudine che questa donna dovette vivere, lontana dal suo amato, nel momento in cui ripose queste poche righe. Da tutto questo scaturiscono confessioni esponenziali di desideri repressi, conversazioni solitarie o immaginarie, squarci di vita lontana che oscillano fra luce e oscurità. Niente di angosciante, sconfortante, sebbene il tono con i quali sono riportati. Ma presto dissolti, mescolati alla vita odierna, smorendo al calore della notte. Quasi sempre con l’urgenza di accellerare i fatti. Da dove ho visto tutto questo ho potuto valutarne l’intensità e la natura che essi recavano. Qualunque dilemma o preoccupazione passarono sopra la mia testa, dal sole al temporale, dal fosco allo splendente. C’era da contemplare albe smorzate da trasformazioni improvvise, cieli scintillanti che a tratti hanno perso la loro lucentezza. Come un anima vagabonda ed errante, assumendo una forma solida che non ha smesso di spiccare. Qualche volta con rammarichi o ferite sanguinose del cuore che si affacciavano nel mondo, qualche volta con scosse che perpetuono completamente il nostro animo.

Valutazione d’inchiostro: 4 

2 commenti:

  1. Figura che mi affascina molto, quella di Zelda.
    Mi ripropongo da un po' di recuperare qualcosa di entrambi i Fitzgerald. :)

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    Risposte
    1. Anche a me affascinano parecchio, e non ti nascondo che presto o tardi recupereró anche io qualcos'altro 😊😊

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