La festa della mamma è una di quelle
cerimonie, quelle commemorazioni, di gradevole o piacevole forma, con circa
innumerevoli ragioni, propositi, supposizioni che evaporano qualunque disguido
o litigio creatosi in precedenza ma che si incolla alla suola delle nostre
scarpe per colpa di rimorsi o sensi di colpa che ci si versano inevitabilmente
addosso in certi momenti.
Per quanto mi riguarda, la mia mamma è quel
genere di genitore che un figlio potesse desiderare. Dolce, sensibile,
premurosa, talvolta esagerata talvolta soffocante, ma tenera nel suo affettuoso
slancio di bontà, impossibile da non poterne essere contagiati. Nei miei quasi
ventotto anni, si contano sulla punta delle dita quei momenti in cui ho
mostrato un certo rancore, risentimento, rabbia, ma una manciata di ore mi
hanno sempre fatto prendere consapevolezza di come alla fine si sia trattato di
qualcosa di estremamente inutile. E, a quel punto, vano, battagliare e vestire
il ruolo di figlia immatura e insensibile. In questi casi, nel periodo della
mia adolescenza, mi sono resa conto quanto siano state inconcludenti certe
discussioni, perché il bello dell’essere figlia è anche vedere l’apprensione,
il calore che i genitori ti riservano, giorno dopo giorno. E anche se spesso
vedo in questa apprensione forme di esasperata esagerazione, mi rendo conto che
forse un giorno sarò anche io così. Non comprendo ancora se si tratti di
qualcosa di bello o brutto, ma lo so.
Questo decimo giorno del mese non fa caso né tiene
conto alle insulsaggini di una ragazza qualunque, ma, come da tradizione,
celebra quelle che ai miei occhi sono e saranno eroine in gonnella. Ai fornelli
o con un camice impolverato stretto ai fianchi, le nostre mamme. E quale
miglior modo, se non questo, per ricordare questo giorno così speciale
affiancandolo a dei libri? Ovvero il genere di post, che come esattamente
quello pubblicato ad inizio anno nel ricordare le vittime dello sloha,
consiglio romanzi che potrebbero incontrare i gusti di qualunque viaggiatore d’inchiostro,
elaborate, ponderate scelte condite da esplosioni di umorismo, violente crisi
ed apprensioni, in cui le mamme sono un personaggio fondamentale. Donne che
amano, si prendono cura dei figli che mettono al mondo, interpretano la vita
come sognatori passivi, sentimentali ma destinati a trascinarsi nella vita nel
desiderio e nel rimpianto. Ad impersonare ruoli che in un modo o nell’altro ci
si riconosce, talmente realistici che sembrano parlare al nostro cuore.
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Per mamme creative ma desiderose di
rimettersi in gioco
Titolo: Se son donne fioriranno
Autore: Margherita Belardetti
Casa editrice: Piemme
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 288
Trama: Elisa, sessantenne di fresca data, bibliotecharia in
pensione, è l’ex di un avvocato in carriera che ha buttato la grisaglia alle
ortiche. Madre appassionata di una figlia ormai adulta e residente, in una
grande città del nord dell’Europa, nonché affettuosa proprietaria di una gatta
psicolabile, Nina – detta Prozac nei periodi di turbe -, vive le sue giornate
con spirito da ragazza. Mille progetti sempre interrotti e una buona dose di
improvvisazione: riordina casa, rimesta nei ricordi, osserva e commenta quanto
le accade intorno, si accalora in consigli e rabbuffi alla figlia, sogna le
gite in montagna che una caviglia rotta le costringe a rinviare e, quando
questo suo tempo a singhiozzo glielo permette, scrive. Anche l’amore,
mascherato dalle difese e dagli impacci dell’età matura, si riaffaccia nella
vita di Elisa. Prende le vesti di tre campioni maschili che più diversi non
potrebbero essere, ma che le permettono di riassaporare tutto il corredo
emotivo che pareva dimenticato – batticuori, aspettative, rabbia, eros,
indignazione, sfottò. Insieme al teatro amoroso, però, in lei si fa strada una
consapevolezza nuova: non sarà nella relazione con un uomo il suo componimento.
E nemmeno nel ruolo di madre. Perché anche Elisa sta crescendo: infatti è solo
una distorta visione delle cose a far si che oggi l’invecchiare sia dipinto
come decadenza, quando invece è una forma alta di crescita, di messa a fuoco di
se stessi. E così Elisa scopre che la aspetta una nuova fioritura: un tempo
tutto suo, per mettere a frutto i talenti accantonati – a malincuore – per tutta
la vita.
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Per figli distanti, ma desiderosi d’affetto e
di congiunzione con le loro madri
Per mamme che amano la compagnia, e dunque,
riunirsi con un nutrito gruppo di amiche
Titolo: Figlie di una nuova era
Autore: Carmen Korn
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 17,50 €
N° di pagine: 500
Trama: Uno strano destino, quello delle donne
nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte
avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per
sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia,
quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità
e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra
della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di
sempre Kathe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata
militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo
ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendene e anticonformista,
deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per
garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi,
mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di
relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide
lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo
dell’amicizia.
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Per mamme ambiziose,
pronte a combattere per la realizzazione dei loro ideali
Titolo: Le donne del Ritz
Autore: Nerea Riesco
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 558
Trama: Madrid, 1929. I saloni sono stati tirati a lucido e nell’argenteria
ci si può specchiare: il Ritz è pronto a ospitare una delle sontuose feste a
cui Martina, figlia del direttore, desidera partecipare sin da bambina. Da quando,
di nascosto, sbirciava le grandi dame danzare nei loro abiti fruscianti,
sperando di essere una di loro. Finalmente questo giorno è arrivato: il padre
le concede di prendere parte al prossimo evento. Martina è al settimo cielo. Eppure,
nonostante l’entusiasmo, il suo primo incontro con l’alta società madrilena si
rivela deludente: dietro lo scintillio e una condotta impeccabile non scorge
altro che superficialità e arroganza. Martina è pronta a giurare di non voler
più avere a che fare con quel mondo così lontano dai suoi ideali. Finchè non
scopre che tutti i lunedì, nel giardino d’inverno dell’hotel, si riunisce un
gruppo di donne facoltose che organizzano raccolte fondi per i più bisognosi. Sperano
così di poter fare la differenza e di scardinare distorte tra ricchi e poveri. Martina
è costretta a ricredersi. Forse c’è ancora qualcuno, come lei, disposto a
condividere le proprie fortune con chi non ha mai toccato con mano agi e
privilegi. Non ha dubbi: vuole entrare anche lei a far parte del gruppo,
convinta di poter dare il proprio contributo. Ed è pronta a tutto per
raggiungere il suo obiettivo. Perché solo così potrà distinguersi e diventare
quella dama stimabile e onorevole che ha sempre sognato di essere.
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Per mamme che, con fierezza e coraggio, non rinunciano ai loro
sogni
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Per madri che vivono la vita fino in fondo,
nonostante l’irrimediabile lotta per essere libere
Titolo: Tu non sei come le altre madri
Titolo: Tu non sei come le altre madri
Autore: Angelika
Schrobsdorff
Casa editrici: E/O
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 514
Trama: Questo libro
racconta una storia vera: la vita di Else Kirschner, madre dell’autrice. Vivacissima
e trasgressiva, Else, figlia di genitori ebrei, cresce nella Germania della
prima metà del Novecento tenendo fede a due promesse fatte a ste stessa: vviere
la vita fino in fondo, da protagonista, e avere un figlio da ogni uomo che ama.
Ecco allora Fritz, Hans ed Erich, mariti, compagni, amanti, padri
rispettivamente di Peter, Bettina e Angelika. Con loro Else sperimenta tutte le
possibili combinazioni nei rapporti e tutte le possibili trasgressioni,
attraversa la Prima guerra mondiale, trascorre i favolosi anni Venti in un
frenetico girotondo di concerti, teatri e feste, infine affronta gli anni Trenta
e il nazismo, le leggi razziali e l’esilio in Bulgaria.
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La storia di Maria, che restituisce alla
madre di gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa
Titolo: In nome
della madre
Autore: Erri De Luca
Casa editrice:
Feltrinelli
Prezzo: 7, 50 €
N° di pagine: 79
Trama: L’adolescenza
di Miriam/ Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in
grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da
lei stessa. L’amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a
tutt’altro. Miriam / Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà
il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciiuto. Qui narra la
gravidanza avventuruosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa
del suo grembo.
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Riflessioni, sprazzi di pensieri di una
madre, riposti in pagine di diario che con dolcezza e tenerezza rivela
qualunque fragilità dell’essere madre. Nel momento in cui si mette al mondo un
figlio.
Titolo: Leggimi tra vent’anni
Autore: Giorgia Lanzilli
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 248
Trama: Quando è diventata mamma, Giorgia
Lanzilli ha iniziato a tenere in rete un diario per custodire e condividere le
proprie esperienze, e l’incredibile valanga di nuove emozioni che ha travolto
le sue giornate. Il senso di inadeguatezza, le gioie e le difficoltà
quotidiane, la sfida di essere mamma senza smettere di cercare la realizzazione
professionale: riflessioni in cui centinai di migliaia di mamme si sono
identificate, dimostrando, ogni giorno di più, gratitudine e affetto nei
confronti di Giorgia, capace di dar voce alle loro emozioni più profonde.
Güzel bir post 😊 harika bir hafta seninle olsun Gresi 😊
RispondiEliminaGrazie ❤️
EliminaHo sentito nominare solo il 2.. ma sono tutti interessanti
RispondiEliminaPenso anche io ☺️☺️
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