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giovedì, ottobre 13, 2016

Gocce d'inchiostro: Harry Potter e la maledizione dell'erede - J K Rowling

Titolo: Harry Potter e la maledizione dell'erede
Autore: J K Rowlig
Casa editrice: Salani
Prezzo: 19, 80 €
N° di pagine: 368
Trama: È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. 
Basato su una nuova storia originale scritta da J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, Harry Potter and the Cursed Child, una nuova opera teatrale di Jack Thorne, è la prima storia ufficiale di Harry Potter rappresentata a teatro.

La recensione:

La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con grande cautela.

Certe cose capitano a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbero capitare anche a noi. Questo è sempre stato il mio pensiero. Così, quando è capitato a me, ero impreparata come tutti e in un primo momento è stato come se davvero succedesse a qualcun altro. Harry Potter, o per meglio dire, suo figlio, amico d'infanzia, mascotte letteraria, mi ha deluso parecchio. E ascoltarlo nuovamente, conoscere qualcosa di nuovo, mi diede una strana sensazione: era come se non parlasse a me, ma si rivolgesse a qualche altra. Un'estranea, una sconosciuta, che nei lunghi e turbolenti anni della sua infanzia aveva fatto della sua storia il proprio cantuccio personale. Tanto è vero - e ne fui consapevole solo dopo - che svelare la trama di una storia che non è propriamente una storia mi deluse amaramente. Quasi mi disperai, come se la cosa mi toccasse profondamente.
Forse questo sentimento di negazione è stato solo un'istintiva forma di difesa, uno sfogo, un atto di ribellione che mi ha fatto prendere le distanze da quella cerchia di lettori che hanno invece osannato quest'ultima fatica rowlinghiana. Distaccarsi dalla massa, murarsi attorno con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed è un meccanismo, questo, che così come nella vita di tutti i giorni riscontro nelle mie letture.
Ho passato gran parte del pomeriggio, in strada o su un affollato autobus, in compagnia o da sola, a riflettere. Ho pensato a quanti lettori prima di me, fan sfegatati della serie, fossero stati scottati dalla fiamma della delusione o infervorati dall'essenza di qualcosa che disgraziatamente io non ho visto. Trovarmi in certe situazioni, tuttavia, mi ha sempre procurato un certo disagio. E giungere in una trafila disomogenea a piccoli passi, ognuno di per sé incompleto in cui prevale l'immaginazione di chi legge, ma nell'insieme decisivi, mi ha permesso di guardare nei recessi più reconditi del mio animo e, con certo rammarico, fatto rendere consapevolezza che la lettura di Harry Potter e la maledizione dell'erede è stata una cocente delusione.
Da fan accanita e  appassionata della serie, con gli anni, a Harry Potter avevo attribuito una certa importanza come un bisogno utile e necessario. Sono grata che per la Rowling il magico mondo di Hogwarts non sia svanito con la promessa di un arrivederci, ma ristabilendo le mie priorità e prendendo decisioni necessarie, ho visto questa nuova storia scivolare fugacemente nel palmo di una mano. Avevo deciso di compiere questo passo, guardare avanti e sciogliere con soddisfazione la catena di eventi che avrei dovuto sbrigliare, una volta giunta all'epilogo o ai ringraziamenti. Il mio stato d'animo in proposito? Pessimo! Insoddisfazioni, turbamenti dell'animo, una storia che avrebbe potuto essere tale con la S maiuscola ma che, in una manciata di giorni, mi ha indotto a continuare dopotutto. Se da bambina, partendo da questo viaggio, mi fossi data per meta quella rincontrata in queste pagine, penso che il mio incondizionato amore nei riguardi del maghetto più famoso al mondo non crescesse a dismisura. E quasi senza accoorgermene, senza sforzo e, strada facendo, annoiandomi.
La sera nella mia camera, nel silenzio rotto dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della strada e da quello dei cani nell'appartamento vicino, mi vennero in mente immagini, ricordi di me adolescente che, in pomeriggi uggiosi, freddi e piovosi, chiedeva come unica compagnia quella di Harry. Mi sembrava che la sua vita fosse stata brutale e crudele come quella di chiunque: per qualche tempo figuravo Lord Voldemort come una persona in carne e ossa, un killer moderno in cui la mia immaginazione galoppava a dismisura. Per molti anni ho vissuto assieme a loro! Bene: contenta, completa.
In quest'ultima fatica letteraria, seppur inappagante e poco incline all'idea che mi ero prefissata, la Rowling ha estrapolato dal nulla qualcosa di tetro, come un fiore smorto,  che avrebbe potuto essere meraviglioso e indimenticabile come tutti i suoi romanzi. Dissolvendo la tranquillità, la pace dei sensi, spingendo all'angoscia, alla paura nel cuore, alle preoccupazioni, afferrando la nostra anima e trascinandola nel buio. Speranzosa della lettura, lasciandomi "cullare" da una certa malinconia e inquietudine che irrevocabilmente hanno svuotato la mia anima. Silenziosamente, nel richiamo costante di un passato indimenticabile, che hanno reso Harry un icona del mondo magico.
A scrivere questa storia un amico intimo della Rowling che, avendo studiato il soggetto con un certo interesse e attribuito una certa importanza al mondo dei Babbani e dei Mangiamorte, non ha dato voce a chi non aveva già avuto voce. Ma permesso di vestire i panni di un ragazzo dall'animo coraggioso e sensibile, curioso e consapevole di essere entrato in un nuovo cielo di persecuzione.
Una storia che avrebbe potuto essere raccontata diversamente e che avrebbe potuto racchiudere, concretamente, la vera magia che la Rowling decanta così bene nei suoi romanzi. Personaggi vecchi e nuovi il cui animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde la smania di potere con la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia malvagio. Il caso aveva con la sua chiamata già eletto una nuova lettrice. Io in generale mi sono sentita "fortunata", nonostante questa volta la fortuna non è stata dalla mia. I libri della saga di Harry Potter, per me, sono come figli. Ma bisogna essere desiderosi  di volerli fare, quando capita l'occasione. Ci si abbandona alla magia potente che trasudano le sue pagine imposta da una grande capacità d'intrattenimento, pur di radicarli nel cuore umano, per quel poco che si riesce a fare.
Valutazione d'inhiostro: 2

16 commenti:

  1. Me lo aspettavo il tuo voto negativo! Con il quale sono completamente d'accordo!
    Già il fatto che non l'ha scritto la Rowling la dice lunga!
    No, questo libro non comparirà mai nella mia libreria, sciò!

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    1. E la decisione più saggia, Claudia! Mi rincresce dirlo, ma questa volta io e questo 'nuovo' Harry non siamo andati per niente d'accordo! :(

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  2. Davvero? Mmmmm il copione teatrale proprio non me lo aspettavo da JK, non so proprio che pensare di questo simil ritorno di Harry, ancora non l'ho letto, vedremo!

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    1. Spero a te possa piacere, invece :) Chi lo sa: magari potrebbe sorprenderti :)

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  3. Ciao Gresi, di Harry Potter ho letto solo il primo libro, piano piano recupererò con gli altri, su questo ho sentito pareri contrastanti! Buona serata :-)

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    1. Ciao Ariel! La saga di Harry Potter è tutt'altra cosa, a dispetto di quest'ultimo volume. Dunque, ti consiglio di proseguire la serie, e poi magari mi dirai ;)

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  4. Ennesimo parere negativo per questo libro, decisamente mi sto convincendo sempre di più a non leggerlo

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    1. Beh, Susy! Se sei curiosa, non te lo sconsigliò 😊 Magari potrebbe piacerti 😊

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  5. Non ho letto molto perché vorrei leggerlo, però ho visto molte recensioni negative! Peccato
    http://pazzadimoda.blogspot.it/?m=1

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    1. Non è detto che potrebbe non piacerti! Buttati, magari, e poi mi dirai 😊

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  6. Aspettavo la tua recensione :)io l'ho comprato ma sono indecisa se leggerlo o meno, vedendo e leggendo opinioni davvvero negative. Avrei preferito anche io non scrivesse e non pubblicasse un libro solo per dare un "contentino" ai fan, ma ormai è andata, peccato. Ottima recensione come al solito :)

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    1. Grazie, Roberta! Io ho avuto la 'fortuna' di leggerlo in ebook, e dato per come é andata a finire sono contenta sia andata così.
      Come ho detto agli altri, non te ne sconsiglio comunque la lettura. Ognuno di noi ha i suoi gusti, e forse potrebbe piacerti :)

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  7. Ciao Gresi. Questa storia di un copione teatrale non mi ha sconfinferato fin dall'inizio. Lo vorrei leggere solo per curiosità cmq. So già che neanche a me piacerebbe troppo!!

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    1. Beh, a me, purtroppo, non mi è piaciuto affatto! Ma se dovesse capitarti di leggerlo ti auguro possa piacerti 😊

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  8. Ho letto tanti pareri negativi su questo libro, forse perchè le aspettative di un lettore dopo 19 anni erano molto alte. Purtroppo, è un libro che non leggerò, ma apprezzo la tua onestà nel criticare gli aspetti negativi! :) A presto!!
    Ilaria!

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    1. Beh, Ilaria, se ti incuiosisce non te ne sconsiglio la lettura! Io ho voluto provarci: non è andata come speravo, ma nonostante tutto è stata comunque un'esperienza :D Se lo leggerai, però, attenderò il tuo parere :)

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