Titolo: Harry
Potter e la maledizione dell'erede
Autore: J K
Rowlig
Casa editrice:
Salani
Prezzo: 19,
80 €
N° di pagine:
368
Trama: È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un
impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che
si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso
dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e
il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda
verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati.
Basato su una nuova storia originale scritta da J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, Harry Potter and the Cursed Child, una nuova opera teatrale di Jack Thorne, è la prima storia ufficiale di Harry Potter rappresentata a teatro.
Basato su una nuova storia originale scritta da J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, Harry Potter and the Cursed Child, una nuova opera teatrale di Jack Thorne, è la prima storia ufficiale di Harry Potter rappresentata a teatro.
La recensione:
La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo
va trattata con grande cautela.
Certe cose capitano a
tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbero capitare anche a noi. Questo è
sempre stato il mio pensiero. Così, quando è capitato a me, ero impreparata
come tutti e in un primo momento è stato come se davvero succedesse a qualcun
altro. Harry Potter, o per meglio dire, suo figlio, amico d'infanzia, mascotte
letteraria, mi ha deluso parecchio. E ascoltarlo nuovamente, conoscere qualcosa
di nuovo, mi diede una strana
sensazione: era come se non parlasse a me, ma si rivolgesse a qualche altra. Un'estranea,
una sconosciuta, che nei lunghi e turbolenti anni della sua infanzia aveva
fatto della sua storia il proprio cantuccio personale. Tanto è vero - e ne fui
consapevole solo dopo - che svelare la trama di una storia che non è
propriamente una storia mi deluse amaramente. Quasi mi disperai, come se la
cosa mi toccasse profondamente.
Forse questo
sentimento di negazione è stato solo un'istintiva forma di difesa, uno sfogo,
un atto di ribellione che mi ha fatto prendere le distanze da quella cerchia di
lettori che hanno invece osannato quest'ultima fatica rowlinghiana. Distaccarsi
dalla massa, murarsi attorno con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed
è un meccanismo, questo, che così come nella vita di tutti i giorni riscontro
nelle mie letture.
Ho passato gran parte
del pomeriggio, in strada o su un affollato autobus, in compagnia o da sola, a
riflettere. Ho pensato a quanti lettori prima di me, fan sfegatati della serie,
fossero stati scottati dalla fiamma della delusione o infervorati dall'essenza
di qualcosa che disgraziatamente io non ho visto. Trovarmi in certe situazioni,
tuttavia, mi ha sempre procurato un certo disagio. E giungere in una trafila
disomogenea a piccoli passi, ognuno di per sé incompleto in cui prevale
l'immaginazione di chi legge, ma nell'insieme decisivi, mi ha permesso di
guardare nei recessi più reconditi del mio animo e, con certo rammarico, fatto
rendere consapevolezza che la lettura di Harry Potter e la maledizione dell'erede è stata una cocente delusione.
Da fan accanita e appassionata della serie, con gli anni, a
Harry Potter avevo attribuito una certa importanza come un bisogno utile e
necessario. Sono grata che per la Rowling il magico mondo di Hogwarts non sia
svanito con la promessa di un arrivederci, ma ristabilendo le mie priorità e
prendendo decisioni necessarie, ho visto questa nuova storia scivolare
fugacemente nel palmo di una mano. Avevo deciso di compiere questo passo,
guardare avanti e sciogliere con soddisfazione la catena di eventi che avrei
dovuto sbrigliare, una volta giunta all'epilogo o ai ringraziamenti. Il mio
stato d'animo in proposito? Pessimo! Insoddisfazioni, turbamenti dell'animo,
una storia che avrebbe potuto essere tale con la S maiuscola ma che, in una
manciata di giorni, mi ha indotto a continuare dopotutto. Se da bambina,
partendo da questo viaggio, mi fossi data per meta quella rincontrata in queste
pagine, penso che il mio incondizionato amore nei riguardi del maghetto più
famoso al mondo non crescesse a dismisura. E quasi senza accoorgermene, senza
sforzo e, strada facendo, annoiandomi.
La sera nella mia
camera, nel silenzio rotto dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della
strada e da quello dei cani nell'appartamento vicino, mi vennero in mente
immagini, ricordi di me adolescente che, in pomeriggi uggiosi, freddi e
piovosi, chiedeva come unica compagnia quella di Harry. Mi sembrava che la sua
vita fosse stata brutale e crudele come quella di chiunque: per qualche tempo
figuravo Lord Voldemort come una persona in carne e ossa, un killer moderno in
cui la mia immaginazione galoppava a dismisura. Per molti anni ho vissuto
assieme a loro! Bene: contenta, completa.
In quest'ultima fatica
letteraria, seppur inappagante e poco incline all'idea che mi ero prefissata,
la Rowling ha estrapolato dal nulla qualcosa di tetro, come un fiore
smorto, che avrebbe potuto essere
meraviglioso e indimenticabile come tutti i suoi romanzi. Dissolvendo la
tranquillità, la pace dei sensi, spingendo all'angoscia, alla paura nel cuore,
alle preoccupazioni, afferrando la nostra anima e trascinandola nel buio. Speranzosa
della lettura, lasciandomi "cullare" da una certa malinconia e inquietudine
che irrevocabilmente hanno svuotato la mia anima. Silenziosamente, nel richiamo
costante di un passato indimenticabile, che hanno reso Harry un icona del mondo
magico.
A scrivere questa
storia un amico intimo della Rowling che, avendo studiato il soggetto con un
certo interesse e attribuito una certa importanza al mondo dei Babbani e dei
Mangiamorte, non ha dato voce a chi non aveva già avuto voce. Ma permesso di
vestire i panni di un ragazzo dall'animo coraggioso e sensibile, curioso e
consapevole di essere entrato in un nuovo cielo di persecuzione.
Una storia che avrebbe
potuto essere raccontata diversamente e che avrebbe potuto racchiudere, concretamente, la vera magia che la
Rowling decanta così bene nei suoi romanzi. Personaggi vecchi e nuovi il cui
animo ancora sonnecchia, un uomo malvagio e crudele che confonde la smania di
potere con la morte, spingendo il suo spirito a desiderare che tutto sia
malvagio. Il caso aveva con la sua chiamata già eletto una nuova lettrice. Io
in generale mi sono sentita "fortunata", nonostante questa volta la
fortuna non è stata dalla mia. I libri della saga di Harry Potter, per me, sono
come figli. Ma bisogna essere desiderosi
di volerli fare, quando capita l'occasione. Ci si abbandona alla magia
potente che trasudano le sue pagine imposta da una grande capacità
d'intrattenimento, pur di radicarli nel cuore umano, per quel poco che si
riesce a fare.
Valutazione d'inhiostro: 2
Me lo aspettavo il tuo voto negativo! Con il quale sono completamente d'accordo!
RispondiEliminaGià il fatto che non l'ha scritto la Rowling la dice lunga!
No, questo libro non comparirà mai nella mia libreria, sciò!
E la decisione più saggia, Claudia! Mi rincresce dirlo, ma questa volta io e questo 'nuovo' Harry non siamo andati per niente d'accordo! :(
EliminaDavvero? Mmmmm il copione teatrale proprio non me lo aspettavo da JK, non so proprio che pensare di questo simil ritorno di Harry, ancora non l'ho letto, vedremo!
RispondiEliminaSpero a te possa piacere, invece :) Chi lo sa: magari potrebbe sorprenderti :)
EliminaCiao Gresi, di Harry Potter ho letto solo il primo libro, piano piano recupererò con gli altri, su questo ho sentito pareri contrastanti! Buona serata :-)
RispondiEliminaCiao Ariel! La saga di Harry Potter è tutt'altra cosa, a dispetto di quest'ultimo volume. Dunque, ti consiglio di proseguire la serie, e poi magari mi dirai ;)
EliminaEnnesimo parere negativo per questo libro, decisamente mi sto convincendo sempre di più a non leggerlo
RispondiEliminaBeh, Susy! Se sei curiosa, non te lo sconsigliò 😊 Magari potrebbe piacerti 😊
EliminaNon ho letto molto perché vorrei leggerlo, però ho visto molte recensioni negative! Peccato
RispondiEliminahttp://pazzadimoda.blogspot.it/?m=1
Non è detto che potrebbe non piacerti! Buttati, magari, e poi mi dirai 😊
EliminaAspettavo la tua recensione :)io l'ho comprato ma sono indecisa se leggerlo o meno, vedendo e leggendo opinioni davvvero negative. Avrei preferito anche io non scrivesse e non pubblicasse un libro solo per dare un "contentino" ai fan, ma ormai è andata, peccato. Ottima recensione come al solito :)
RispondiEliminaGrazie, Roberta! Io ho avuto la 'fortuna' di leggerlo in ebook, e dato per come é andata a finire sono contenta sia andata così.
EliminaCome ho detto agli altri, non te ne sconsiglio comunque la lettura. Ognuno di noi ha i suoi gusti, e forse potrebbe piacerti :)
Ciao Gresi. Questa storia di un copione teatrale non mi ha sconfinferato fin dall'inizio. Lo vorrei leggere solo per curiosità cmq. So già che neanche a me piacerebbe troppo!!
RispondiEliminaBeh, a me, purtroppo, non mi è piaciuto affatto! Ma se dovesse capitarti di leggerlo ti auguro possa piacerti 😊
EliminaHo letto tanti pareri negativi su questo libro, forse perchè le aspettative di un lettore dopo 19 anni erano molto alte. Purtroppo, è un libro che non leggerò, ma apprezzo la tua onestà nel criticare gli aspetti negativi! :) A presto!!
RispondiEliminaIlaria!
Beh, Ilaria, se ti incuiosisce non te ne sconsiglio la lettura! Io ho voluto provarci: non è andata come speravo, ma nonostante tutto è stata comunque un'esperienza :D Se lo leggerai, però, attenderò il tuo parere :)
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