Il tempo a disposizione è stato molto poco, in questi
giorni, così poco che le mie letture ne hanno risentito parecchio. Tanto che,
quando scrissi a Elena per un'intervista, era già trascorso qualche giorno.
Diversi stati d'animo, ottimismo, fatalità, speranza, angoscia, struggimento,
erano già passati, ed un'inspiegabile sensazione attanagliò le mie viscere come
una tenaglia.
Senza attendere che qualcuno arrivasse ad annunciarne la visita, la mia amica di penna Elena torna nuovamente a trovarci,
asciugandosi il sudore freddo che gli imperla la fronte, seguito da un sorriso
radioso, che pare ansiosa di scoprire la reazione di chi l'avrebbe letta e i
motivi per cui mi hanno indotta a disturbarla nuovamente J Perciò, armata di penna a sfera e di una
volontà di ferro, ho rivolto la mia attenzione esclusivamente a lei e qui mi
sono persa e allo stesso tempo ritrovata, constatando come ancora una volta sia
stata capace di superare se stessa con tanta passione e dedizione.
Ciao, Elena!
Bentornata su Sogni d'inchiostro J Io e i miei amati
lettori ti accogliamo con tanta felicità; averti qui è sempre un piacere J Ma, dicci, nella
vita di tutti i giorni Elena è una mamma? ;) E se si, dove trova il tempo per
dedicarsi alle sue creature di carta e inchiostro?
No, non sono una madre. Ed essendo
stata a lungo una mancata figlia, in quanto non ho avuto una famiglia forse non
mi sentirò mai pronta per un passo del genere. Quanto allo scrivere trovo
sempre il tempo: di notte, durante i viaggi di lavoro e la mattina prestissimo;
la mia mente è in continua ebollizione. Neppure se volessi riuscirei a
fermarla; scrivere è una sorta di nutrimento interiore.
Mi avevi confessato che American History è nato da una
conoscenza che poi si è trasformata in amicizia … Si è mostrata entusiasta la
tua amica, quando ha scoperto che la tua musa ispiratrice per questa storia è
stata proprio lei?
La mia amica, alla quale è dedicato
il romanzo, non sa di essere la mia Marcia e non penso che glielo confesserò
mai. Non credo che troverò mai il coraggio.
Per ogni romanzo scritto hai già la storia in mente prima di
scriverlo, oppure è un percorso continuo sia per te come scrittrice che per noi
come lettori?
Ho in mente la storia a grandi
linee, ma non traccio schemi precisi come fa la maggior parte degli scrittori.
Diciamo che spesso sono i personaggi stessi con le loro fragilità e i punti di
forza a suggerirmi la trama. Ma qualche volta può essere anche un luogo; ad
esempio American History è nato a South Miami, mentre American History 2 ha
avuto origine durante la mia permanenza in Messico.
Qual è secondo te l'aspetto più bello dell'essere una
scrittrice?
Essere una scrittrice ti dà la
possibilità di essere completamente autentica, senza filtri, sola con te stessa
eppure di fronte al mondo intero; ma ti dà anche la possibilità di diventare
chi vuoi; magari cattiva, oppure buonissima, forse semplicemente diversa.
Scrivere ti rende ubiqua, arricchita e ti permette di uscire in maniera
intermittente dalla tua anima per raggiungere una dimensione metafisica e
guardarti da lontano. Scrivere è semplicemente catartico.
Il meccanismo del romanzo. Scaturisce da qualcosa in
particolare? Un ricordo, un'idea?
Questo romanzo in particolare
(American History 2) è scaturito per metà da un viaggio in Messico e per
un'altra metà è nato ad un concerto dei Bad Religion. Mentre ascoltavo rapita
Sorrow e American Jesus, le idee arrivavano da sole. Stolen invece è nato
durante un viaggio a Formentera.
Quanto hanno influenzato le letture, durante la stesura del
romanzo?
Più che le letture mi ha
influenzato la musica; ascoltavo Heart of the Matter dei Libertines e Stephan
Ryan e Marcia mi parlavano tramite l'intensa disperazione di Pete Doherty.
Hai sostenuto che la protagonista, Marcia, è nata mediante la
conoscenza di una tua amica americana. Tuttavia, pensi che in lei ci sia anche
qualche aspetto del tuo carattere?
Marcia mi somiglia nel suo modo di essere ribelle; nell'amore
per il rock, ma per quanto riguarda la forza assomiglia decisamente alla mia
amica Hannah. Io ho molte più fragilità e meno certezze.
Uno dei punti di forza del romanzo è l'amore. L'amore visto
sotto ogni sfaccettatura e dalle tonalità più sgargianti. Che importanza
attribuisci a questo sentimento?
L'amore è tutto, in ogni sua forma:
nell'affetto per un amica, per il partner, per la musica, per l'arte. Dante lo
sa dire molto meglio di me: ...è l'amor che move il sole e le altre stelle.
La trama era decisa a grande linee
fin dai tempi della stesura di Stolen; ma alcuni episodi, uno in particolare
(che non citerò per non fare spoiler) è nato mentre scrivevo.
Quando hai iniziato a scrivere, da dove sei partita?
Dall'amore, dalla protagonista o dalle ansie o paure che la tormentano?
Paradossalmente non sono partita da
nessuna delle due cose; ma dalla sua forte appartenenza all'ebraismo.
Nonostante Marcia si professi atea é profondamente legata alle sue origini.
Ti è capitato di scrivere più volte un capitolo del romanzo?
Ti è capitato di pentirti di aver scritto una certa cosa, supponiamo, perché
poi ti ha impedito di far succedere qualcos'altro?
Proprio riscrivere daccapo un
capitolo no, però fare un forte lavoro di limatura sì , in quasi tutto il
libro. No, non mi sono mai pentita di avere scritto qualcosa; in questo mi
ritengo piuttosto salda sulle mie posizioni. Magari sono semplicemente
incosciente...
Che cosa ti affascina nello scrivere questo tipo di romanzi?
Mi affascina il buio, il lato
oscuro delle persone, quella zona nascosta che non è bene, ma neppure
completamente male. Amo scoprire la zona grigia.
L'illustrazione della copertina ha un significato particolare?
L' illustrazione della cover
rappresenta un uomo profondamente tormentato che cammina assorto in un
paesaggio oscuro; quel paesaggio è la New York di American History e il ragazzo
è Stephan.
Con American History 2 si concludono le vicende di Marcia e
della sua ingarbugliata storia. Ma adesso? Cosa dovremo aspettarci? Scriverai
ancora? ;)
Sì, scriverò ancora; ma sono
indecisa: ho tante idee che frullano nella testa. Non so se iniziare la storia
di Ethan, oppure un mafia romance intitolato Tijuana Affair. Ma ti darò
notizie; spero prestissimo.
Ti
ringrazio ancora una volta, Elena, per il tempo a me dedicato. Ti abbraccio
forte e ti auguro un gradissimo in bocca al lupo per il tuo avvenire <3
Come sempre grazie Gresi per avere
letto le mie storie, diffuso il verbo come un sancta sanctorum e avermi
supportata in ogni modo.
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