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venerdì, febbraio 16, 2018

Gocce d'inchiostro: E allora baciami - Roberto Emanuelli

A giudicare da come io mi senta, in questo momento, la storia di Roberto Emanuelli è stata davvero bellissima. Io certo l'ho vissuta intensamente; mi feci vedere pronta e disponibile a qualunque cosa … Qualunque cosa? Beh, si, i sentimenti sono un amuleto magico che nel tempo acquistano forza e vigore. Ricaricano e trasmettono positività, trasmettendo una certa luce a chi ne è il ricevente.
Avevo già sentito parlare di E allora baciami e del suo autore. Roberto Emanuelli lo seguo persino su Facebook! Eppure, il mio approccio è stato alquanto inaspettato. Si è presentato come un vecchio amico, dal volto gentile e giovane. Tutto questo mi incuriosì, e il giorno in cui il suo romanzo d'esordio arrivò nel mio tablet fu il giorno che decretò il mio completo ammaliamento per la sua prosa ricercata e poetica.

Titolo: E allora baciami
Autore: Roberto Emanuelli
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 308
Trama: Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi; il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dei ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici; nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le auto, nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è sfuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo per sempre.

La recensione:
Lei ha quello sguardo che si posa sulla notte e fa nascere il sole. L'ho visto con i miei occhi. C'era il sole, e intorno la notte e le stelle e la luna sorpresa dalla magia del suo sguardo. Piegate da un incantesimo di bellezza. Lei aveva guardato il cielo, e il cielo era impazzito.

Ho avuto l'impressione che questa melodia sprigionata dalle parole di una storia sfogliata a libro aperto davanti agli occhi del mondo, una canzone scritta semplicemente per farla sentire a qualcuno, che mi colpì dolcemente con forza, mi piacque moltissimo perché evocò, come a volte solo certe storie possono fare, gli straordinari giorni che ho passato insieme al suo protagonista, Leonardo. Sarei andata volentieri ancora una mattina in giro con lui a rileggere la storia che Emanuelli si porta dentro, ma ormai avevo letto e concluso questo suo romanzo d'esordio e non mi restava altro che volgergli le spalle con un arrivederci. Arrivò portandosi dietro, come interprete di sogni e di anime, un giovane disilluso, romantico e sognatore la cui storia è andata dritto dritto nei recessi più nascosti del mio cuore. Padre di un'adolescente un po' ribelle ma matura, amante della scrittura e della buona letteratura, della musica e delle macchine da corsa, il cui sogno è quello di scovare una via d'uscita lungo un tunnel buio e oscuro che inconsapevolmente ha imboccato.
Eravamo diretti nelle viscere di un racconto che, man man l'osservavo, mi sembrava evocativo e solenne. Come un sogno breve e senza senso, nel più assoluto silenzio, nel cuore di piccole creature che fingono di stare bene ma che in realtà sono il fantasma di se stessi. Qualche tempo fa, Roberto Emanuelli era un uomo comune che si dilettava a scrivere nel suo blog personale. Era un giovane che, ignaro del suo talento e della sua bravura, si lanciò verso il campo dell'editoria italiana ed io, dopo la lettura del suo bellissimo E allora baciami, lo porterò nel cuore come a solo pochi autori italiani ho concesso. E lì penso ci resterà a lungo.
Di parole, frasi o sillabe da cui si può dar vita una serie di racconti è rimasto davvero poco o nulla. Anche adesso che sto tentando di mettere in ordine i pensieri non c'è una sola possibilità, un piccolo sprazzo, che mi permetta di dare vita a un discorso che abbia senso compiuto se non per me stessa. Persino la gioia di aver catturato il pensiero astratto su carta, nonostante ho ingoiato in silenzio tutto questo, riversarlo in quel contenitore imperfetto che è la scrittura, non è stato per niente semplice. Un accozzaglia di frasi, versi d'amore echeggiano ancora. In uno stanzone spoglio, note e suoni che hanno dato vita a una melodia che, a poco a poco, ho avvertito come mie. Hanno trovato il loro posto dentro di me, cantando motivi senza alcuna difficoltà. Canzoni che spesso sono state composte semplicemente come un fatto involontario, per riscaldare un po' il cuore. Atrofizzando i pensieri, operando dentro di me come una magia.
Solo certe melodie sono forse quelle che più restano ancorate al nostro cuore. E il romanzo di Roberto Emanuelli, in un coro di voci e suoni, centinai di autori che scalpitano nel vedere pubblicato il loro figlio di carta, da una finestra virtuale dalla luce luminosa e vaporosa, ha scoccato una freccia che è arrivata dritto dritto nel mio cuore, con ossessiva frequenza, senza che io me ne accorgessi, al ritmico calpestio dei tasti di una tastiera.
Mi è sembrato un po' assurdo tutto questo; un autore italiano mi aveva letteralmente conquistata. Eppure il tentativo di Emanuelli di cimentarsi con questa tipologia di scrittura, evocare il pensiero astratto ed imprimerlo su carta come qualcosa di folgorante, indelebile, è un dono che non tutti posseggono. Una meraviglia che scalpita e ti traumatizza da dentro, e che lascia un solco profondo nel cuore di chi legge: tantissimi lettori prima di me hanno potuto interpretarne la sua anima semplice e appassionata e milioni di comunità hanno designato l'autore come il nuovo poeta dell'amore.
Forse il momento in cui il seme della scrittura affondò le sue radici e cominciò poi a crescere, comprese che alcune storie hanno bisogno di parole per essere raccontate. Adoperate con maestria potrebbero farti prigioniero, attorcigliarsi intorno alle membra come la tela di un ragno e, se trascurate, si ammalano e muoiono ossessionandoci.
Come un autore frustato che non riesce a combattere il tanto temuto blocco dello scrittore, infastidita e insoddisfatta, ho continuato a cancellare frasi per mancanza di ispirazione. Ostinata a voler realizzare una recensione che non fosse come tutte le altre, ma l'ennesima dichiarazione d'amore a un giovane autore italiano che molto probabilmente non sa nemmeno che io esista. Su un paesaggio freddo e spoglio, Roberto Emanuelli e il suo romanzo hanno spiccato maggiormente. E descriverne la meravigliosa e poetica essenza è stato davvero incredibile. Avrei dovuto elevarmi sul reale ed infrangere le solide barriere dell'impossibile. Aspettando un po' perché davanti alle sue porte c'era una fila di pensieri che invadevano la mia coscienza. Perché quella di E allora baciami è una bellissima dichiarazione d'amore ai sentimenti e alle emozioni che suscitano dall'animo umano. Incastonati in sfere di vetro come la neve che, una volta scossi, permettono al flusso dei ricordi di prendere vita. Una storia realistica, sentimentale e seducente che enfatizza il mio irrefrenabile bisogno di aver voluto rileggere una bellissima storia d'amore come questa. L'inspiegabile smania, così urgente e necessaria, di poter sognare, per qualche giorno, ad occhi aperti. Non riuscivo a scollarmi se non quando le palpebre si facevano pesanti e la stanchezza prendeva il sopravvento. Leonardo mi raccontava della sua triste "condizione" e delle conseguenze che li costrinse ad affrontare la vita. Funambolo che, con un taccuino di parole, vide la realtà irrompere nella sua testa con immagini disordinate, lampi di emozioni incontrollabili che si saturarono e confusero fino a provocargli dolore fisico. Guscio di conchiglia, fragile, vuoto, trasportato dalla tempesta e abbandonato su una spiaggia lontana e sconosciuta.
Ho amato moltissimo questa storia. Sensibile, drammatica, appassionata, struggente, passionale. Terribilmente poetica, dolorosamente sentita, che non indugia sui grandi gesti ma solo sul desiderio del protagonista di ottenere alla fine ciò che più desidera. Una donna e un amica. Un tuffo nel passato. Il riflesso di una bellezza nascosta nel mondo che, nel momento in cui è stata strappata, ha brillato come una stella. Un fulgore che ha illuminato il suo intero universo.
Intimidita dalle sparute recensioni negative ma certa che questa storia avrebbe fatto al caso mio, ho letto E allora baciami con infinita lentezza e una piacevole dolcezza. Il suo autore, in questi pomeriggi freddi di metà febbraio, mi ha portato lontano. Mi ha lasciata senza parole, estasiata, col cuore colmo di un indicibile emozione e intoccabile sensibilità. Sorpresa per il tema trattato e intimidita per le sfavillanti sensazioni che la sua lettura riesce a sortire così bene.
Una dimensione straordinaria, quasi onirica, che per riconoscerla basta servirsi di un piccolissimo elemento: la scrittura. Impossessandoci di un ricordo in particolare - un ricordo molto forte che ha valicato qualunque barriera: il volto della persona che si ama - con il quale si trova la forza di reagire e combattere. Nella spiaggia deserta in cui  involontariamente eravamo sprofondati.

L'amore arriva e capovolge il senso di ogni cosa. La direzione degli elementi. Trasforma il rumore in musica, rende colorato quello che sembrava grigio e senza vita.

Valutazione d'inchiostro: 5

2 commenti:

  1. Ciao Gresi, conosco il romanzo ma la tua è la prima recensione che leggo! Sembra davvero una bella storia :-)

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