A
giudicare da come io mi senta, in questo
momento, la storia di Roberto Emanuelli è stata davvero bellissima. Io certo
l'ho vissuta intensamente; mi feci vedere pronta e disponibile a qualunque cosa
… Qualunque cosa? Beh, si, i sentimenti sono un amuleto magico che nel tempo
acquistano forza e vigore. Ricaricano e trasmettono positività, trasmettendo
una certa luce a chi ne è il ricevente.
Avevo
già sentito parlare di E allora baciami e del suo autore. Roberto Emanuelli lo
seguo persino su Facebook! Eppure, il mio approccio è stato alquanto
inaspettato. Si è presentato come un vecchio amico, dal volto gentile e
giovane. Tutto questo mi incuriosì, e il giorno in cui il suo romanzo d'esordio
arrivò nel mio tablet fu il giorno che decretò il mio completo ammaliamento per
la sua prosa ricercata e poetica.
Titolo: E allora baciami
Autore: Roberto Emanuelli
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 308
Trama: Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi; il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dei ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici; nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le auto, nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è sfuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo per sempre.
Trama: Ti prende dritto al cuore e alla testa, e a quel punto è già troppo tardi; il tempo, la distanza, le tempeste piccole e grandi, non c'è più niente che possa fermarlo. Ed è impossibile da dimenticare. Lo sa bene Leonardo, che l'ha sentito bruciare sulla pelle e ancora non riesce a liberarsi dei ricordi. Da quando Angela se n'è andata ha avuto tante donne, ma nessuna può sperare di prendere il suo posto. L'amore, adesso, Leonardo lo cerca nelle cose semplici; nei sorrisi soddisfatti dei clienti quando ripara le auto, nella musica che ascolta sulla sua Duetto d'epoca o nelle serate con gli amici di una vita. E poi c'è Laura, la figlia di diciassette anni, sempre più bella, ma anche terribilmente distante. Lei l'amore lo impara su internet, nelle parole di blogger che sanno sfiorarle il cuore come quel padre così silenzioso non potrebbe mai fare. Se sua mamma è sfuggita, si dice, un motivo ci sarà pure. Già, ma quale? E come scoprirlo? La risposta gliela porterà il destino, al termine di un viaggio sorprendente, che per lei significherà trovare il coraggio di amare, per Leonardo la forza di ricominciare a farlo. Perché anche il più piccolo gesto d'amore è un miracolo, ma quel miracolo bisogna desiderarlo per sempre.
La
recensione:
Lei
ha quello sguardo che si posa sulla notte e fa nascere il sole. L'ho visto con
i miei occhi. C'era il sole, e intorno la notte e le stelle e la luna sorpresa
dalla magia del suo sguardo. Piegate da un incantesimo di bellezza. Lei aveva
guardato il cielo, e il cielo era impazzito.
Ho
avuto l'impressione che questa melodia sprigionata dalle parole di una storia
sfogliata a libro aperto davanti agli occhi del mondo, una canzone scritta
semplicemente per farla sentire a qualcuno, che mi colpì dolcemente con forza,
mi piacque moltissimo perché evocò, come a volte solo certe storie possono
fare, gli straordinari giorni che ho passato insieme al suo protagonista,
Leonardo. Sarei andata volentieri ancora una mattina in giro con lui a
rileggere la storia che Emanuelli si porta dentro, ma ormai avevo letto e
concluso questo suo romanzo d'esordio e non mi restava altro che volgergli le
spalle con un arrivederci. Arrivò portandosi dietro, come interprete di sogni e
di anime, un giovane disilluso, romantico e sognatore la cui storia è andata
dritto dritto nei recessi più nascosti del mio cuore. Padre di un'adolescente
un po' ribelle ma matura, amante della scrittura e della buona letteratura,
della musica e delle macchine da corsa, il cui sogno è quello di scovare una
via d'uscita lungo un tunnel buio e oscuro che inconsapevolmente ha imboccato.
Eravamo
diretti nelle viscere di un racconto che, man man l'osservavo, mi sembrava
evocativo e solenne. Come un sogno breve e senza senso, nel più assoluto
silenzio, nel cuore di piccole creature che fingono di stare bene ma che in
realtà sono il fantasma di se stessi. Qualche tempo fa, Roberto Emanuelli era
un uomo comune che si dilettava a scrivere nel suo blog personale. Era un
giovane che, ignaro del suo talento e della sua bravura, si lanciò verso il
campo dell'editoria italiana ed io, dopo la lettura del suo bellissimo E allora baciami, lo porterò nel cuore
come a solo pochi autori italiani ho concesso. E lì penso ci resterà a lungo.
Di
parole, frasi o sillabe da cui si può dar vita una serie di racconti è rimasto
davvero poco o nulla. Anche adesso che sto tentando di mettere in ordine i
pensieri non c'è una sola possibilità, un piccolo sprazzo, che mi permetta di
dare vita a un discorso che abbia senso compiuto se non per me stessa. Persino
la gioia di aver catturato il pensiero astratto su carta, nonostante ho
ingoiato in silenzio tutto questo, riversarlo in quel contenitore imperfetto
che è la scrittura, non è stato per niente semplice. Un accozzaglia di frasi,
versi d'amore echeggiano ancora. In uno stanzone spoglio, note e suoni che
hanno dato vita a una melodia che, a poco a poco, ho avvertito come mie. Hanno
trovato il loro posto dentro di me, cantando motivi senza alcuna difficoltà.
Canzoni che spesso sono state composte semplicemente come un fatto
involontario, per riscaldare un po' il cuore. Atrofizzando i pensieri, operando
dentro di me come una magia.
Solo
certe melodie sono forse quelle che più restano ancorate al nostro cuore. E il
romanzo di Roberto Emanuelli, in un coro di voci e suoni, centinai di autori
che scalpitano nel vedere pubblicato il loro figlio di carta, da una finestra
virtuale dalla luce luminosa e vaporosa, ha scoccato una freccia che è arrivata
dritto dritto nel mio cuore, con ossessiva frequenza, senza che io me ne
accorgessi, al ritmico calpestio dei tasti di una tastiera.
Mi
è sembrato un po' assurdo tutto questo; un autore italiano mi aveva
letteralmente conquistata. Eppure il tentativo di Emanuelli di cimentarsi con
questa tipologia di scrittura, evocare il pensiero astratto ed imprimerlo su
carta come qualcosa di folgorante, indelebile, è un dono che non tutti
posseggono. Una meraviglia che scalpita e ti traumatizza da dentro, e che
lascia un solco profondo nel cuore di chi legge: tantissimi lettori prima di me
hanno potuto interpretarne la sua anima semplice e appassionata e milioni di
comunità hanno designato l'autore come il nuovo poeta dell'amore.
Forse
il momento in cui il seme della scrittura affondò le sue radici e cominciò poi
a crescere, comprese che alcune storie hanno bisogno di parole per essere
raccontate. Adoperate con maestria potrebbero farti prigioniero, attorcigliarsi
intorno alle membra come la tela di un ragno e, se trascurate, si ammalano e
muoiono ossessionandoci.
Come
un autore frustato che non riesce a combattere il tanto temuto blocco dello
scrittore, infastidita e insoddisfatta, ho continuato a cancellare frasi per
mancanza di ispirazione. Ostinata a voler realizzare una recensione che non
fosse come tutte le altre, ma l'ennesima dichiarazione d'amore a un giovane
autore italiano che molto probabilmente non sa nemmeno che io esista. Su un paesaggio
freddo e spoglio, Roberto Emanuelli e il suo romanzo hanno spiccato
maggiormente. E descriverne la meravigliosa e poetica essenza è stato davvero
incredibile. Avrei dovuto elevarmi sul reale ed infrangere le solide barriere
dell'impossibile. Aspettando un po' perché davanti alle sue porte c'era una
fila di pensieri che invadevano la mia coscienza. Perché quella di E allora baciami è una bellissima
dichiarazione d'amore ai sentimenti e alle emozioni che suscitano dall'animo
umano. Incastonati in sfere di vetro come la neve che, una volta scossi,
permettono al flusso dei ricordi di prendere vita. Una storia realistica,
sentimentale e seducente che enfatizza il mio irrefrenabile bisogno di aver
voluto rileggere una bellissima storia d'amore come questa. L'inspiegabile
smania, così urgente e necessaria, di poter sognare, per qualche
giorno, ad occhi aperti. Non riuscivo a scollarmi se non quando le palpebre si
facevano pesanti e la stanchezza prendeva il sopravvento. Leonardo mi
raccontava della sua triste "condizione" e delle conseguenze che li costrinse
ad affrontare la vita. Funambolo che, con un taccuino di parole, vide la realtà
irrompere nella sua testa con immagini disordinate, lampi di emozioni
incontrollabili che si saturarono e confusero fino a provocargli dolore fisico.
Guscio di conchiglia, fragile, vuoto, trasportato dalla tempesta e abbandonato
su una spiaggia lontana e sconosciuta.
Ho
amato moltissimo questa storia. Sensibile, drammatica, appassionata,
struggente, passionale. Terribilmente poetica, dolorosamente sentita, che non
indugia sui grandi gesti ma solo sul desiderio del protagonista di ottenere
alla fine ciò che più desidera. Una donna e un amica. Un tuffo nel passato. Il
riflesso di una bellezza nascosta nel mondo che, nel momento in cui è stata
strappata, ha brillato come una stella. Un fulgore che ha illuminato il suo intero
universo.
Intimidita
dalle sparute recensioni negative ma certa che questa storia avrebbe fatto al
caso mio, ho letto E allora baciami con infinita lentezza e una
piacevole dolcezza. Il suo autore, in questi pomeriggi freddi di metà febbraio,
mi ha portato lontano. Mi ha lasciata senza parole, estasiata, col cuore colmo
di un indicibile emozione e intoccabile sensibilità. Sorpresa per il tema
trattato e intimidita per le sfavillanti sensazioni che la sua lettura riesce a
sortire così bene.
Una dimensione straordinaria, quasi onirica, che per riconoscerla basta
servirsi di un piccolissimo elemento: la scrittura. Impossessandoci di un
ricordo in particolare - un ricordo molto forte che ha valicato qualunque
barriera: il volto della persona che si ama - con il quale si trova la forza di
reagire e combattere. Nella spiaggia deserta in cui involontariamente eravamo sprofondati.
L'amore arriva e capovolge il senso di ogni cosa. La direzione
degli elementi. Trasforma il rumore in musica, rende colorato quello che
sembrava grigio e senza vita.
Valutazione d'inchiostro: 5
Ciao Gresi, conosco il romanzo ma la tua è la prima recensione che leggo! Sembra davvero una bella storia :-)
RispondiEliminaLo è ☺☺☺☺
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