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martedì, novembre 20, 2018

Gocce d'inchiostro: Storia di Asta - Jón Kalman Stefánsson

Di norma non leggo mai romanzi israeliani, così aperti al mondo, alcuni incomprensibili alcuni meravigliosamente romantici. Il romanzo di cui vi parlerò oggi mi ha dimostrato come certe "rivelazioni" possano racchiudere al suo interno dei piccoli gioiellini. Ci si abbandona completamente a un tempo breve in cui le cose si sistemano dal buco del cielo in modo da riempire quasi tutto lo scenario, e il lato oscuro - grigio splende su di noi al punto di farci sentire speciali. Renderci un tutt'uno con la storia che si legge. Il buio si aggiunge a una vita patetica e stupida, ed il silenzio ingoia ogni cosa tranciando ogni legame. Quel filo che si pensava fosse robusto, e che nessuna forza potrà riannodare.





Titolo: Storia di Asta
Autore: Jón Kalman Stefánsson
Casa editrice: Iperborea
Prezzo: 19,5o €
N° di pagine: 480
Trama: Reykjavik, primi anni Cinquanta. In un piccolo appartamento seminterrato Sigvaldi e Helga toccano il cielo con un dito abbandonandosi alla loro giovane e travolgente passione e decidono di chiamare la figlia Asta. Asta come una grande eroina della letteratura nordica, Asta perché ast in islandese vuol dire amore. Sedici anni dopo Asta scopre il sentimento di cui porta il nome in una fattoria negli aspri Fiordi Occidentali dove trascorre l'estate. Lo impara a conoscere dalla storia tormentata tra un uomo e una donna uniti dalla solitudine e divisi dalla dura vita contadina; lo impara a capire dalla vecchia Kristin che ogni tanto, al mattino, si sveglia in un'altra epoca del suo passato e può così rimediare ai rimpianti che le ha lasciato la vita; lo vive sulla propria pelle insieme a Josef, il ragazzo che le cambierà l'esistenza. Eppure sono tutte promesse di felicità non mantenute ad avvicendarsi in questa impetuosa storia famigliare, segnata per sempre dal giorno in cui Helga si rivela uno spirito troppo libero e assetato di emozioni per non ribellarsi alla soffocante routine domestica e abbandonare marito e figlie, lasciando Asta con un'inquietudine, un'ansia di fuga, una paura di seguire fino in fondo i propri sogni.


La recensione:


Non importa come gira il mondo, quali catastrofi gli si rovesciano addosso, bufere, crisi economiche, attentati, populismi, discorsi d'odio, piogge di meteoriti, il mio amore per te rimane sempre in piedi. E' irremovibile. Non si estinguerà che con la morte. E sappi anche che se la morte non è la fine di tutto, ti amerò anche da morta. Il mio amore attraverserà incolume la vita, la morte, e poi tutte le immensità a cui non sappiamo dare un nome.

Non leggo mai romanzi di autori israeliani, né ho mai avuto occasione di leggerli. Le parole sono sempre un buon antidoto per la tristezza; i minuti intervallati da frasi, lettere, suoni o parole che provocano talvolta forti sentimenti. Un marasma di sensazioni di diverso tipo, crisi di pianto o riso a seconda dei casi. Personalmente non mi considero quel tipo di lettrice dalla lacrima facile, né quel genere di persona che quando si imbatte in opere intrise di sentimento, profonde, romantiche, ricoperte inoltre da un sudario di malinconia che copre ogni cosa, in certi giorni, in certe sere, scandagliano così bene la mia anima che sembra proprio che Dio sia sceso sulla terra per stringere un patto con gli uomini e con gli animali. A intervalli regolari mi fermavo per riprendere fiato, per mettere in ordine le idee, e guardare come dall'amore fra un uomo e una donna sia stata generata una piccola creatura il cui nome in israeliano significa amore.
Ero talmente immersa nella storia che ascoltavo, scrivevo da non desiderare altro. La mia vita - se così posso definirla - si era ridotta a niente. I pensieri del giorno e le mie nottate miti furono popolate da figure non appartenenti al mio mondo ma a quello della giovane Asta. C'erano Sigvaldi e Helga, Kristin e Josef a vagare negli andri della mia immaginazione, e Reykjavik il luogo al quale si sono rivolti costantemente i miei pensieri.
A dire il vero, non mi è dispiaciuto affatto rinunciare alla mia vita. Calarmi completamente nella storia della giovane Asta è stato un modo per voltare le spalle alla mia. Ma non è possibile annullarsi fino a questo punto. Pur con tutta la volutà cieca non potevo fingere che prima o poi ogni cosa si sarebbe conclusa. In un angolo recondito della mia mente, in un piccolo andro del mio cuore, a margine di pagine che ho divorato febbrilmente, ero consapevole che Storia di Asta aveva lasciato un solco profondo nel mio cuore e l'urgenza di leggere qualcos'altro di questo autore la sentivo avvicinarsi a poco a poco.
Da quant'è che ho concluso questo romanzo, Asta non l'ho vista più. Rimase impressa nei miei pensieri per ancora qualche tempo. Non riuscivo a dimenticarmi di lei, e sinceramente non volevo nemmeno che si avvicinasse il temibile epilogo.
Il Islanda le cose sembrano più grandi, più profonde, più sentimentali. Non c'è traccia di azione; piuttosto tanto sentimento e drammaticità, che sedimentano nell'animo con forza e impetuosità.
La ragazza intanto si era avvicinata e, scavando un solco profondo nel mio animo, seminando e piantando qualcosa che alla fine è sbocciato in un bellissimo fiore, la sua presenza continuava ad esserci. Proprio come l'essenza di una fragranza, così delicata e dolce che inconsapevolmente si era fatta strada nel mio cuore dandomi così l'impressione che quello che avevo letto si trattasse di un sogno anziché di una realtà in cui verità e finzione sembravano poter coesistere.
Quando mi imbatto in certi tipi di romanzi, la mia mente galleggia beatamente in una piscina di pace e tranquillità. Sembra che lo spazio e il tempo si fermino. I luoghi in cui sprofondo volontariamente, mi hanno fatto trattenere il fiato.
Storia di Asta ha funto da piccolo santuario in cui ho riposato quietamente con amici silenziosi e malinconici, trascorrendo il mio tempo, cogliendo spesso quell'attimo in cui il sole cominciava a tramontare, brillava interamente attraverso le fronde degli alberi.
Prima che nascesse, la piccola Asta aveva la forma di uno spazio bianco. Ma nel momento in cui emise il primo vagito, subito alcune visioni affiorarono alla sua mente: dove si trovava? Perché era stata catapultata in una cruda e temibile realtà, proprio come questa?
Se questa recensione risulta ancora una volta chilometrica è semplicemente perché di Asta e del suo autore non riesco in nessun modo a liberarmi dal pensiero di quanto accade ogniqualvolta mi immergevo in un sogno romantico, magico, quasi surreale come questo. Una timida e dolce ragazzina di soli diciassette anni cammina sul sentiero insidioso della vita, nemesi di quelle eroine della letteratura israeliana il cui percorso di vita è una composizione corale che sfiora il surrealismo. Una canzone che è stata letta con sentimento, e che ha scaldato il mio cuore. Ha fluttuato come uno sciame di insetti al confine della mia coscienza, fin quando non si è superato un certo confine.

Lasciamo trascorrere i giorni, lasciamo passare nel cielo le notti e dimentichiamo di vivere la vita che ci è offerta,

Valutazione d'inchiostro: 4

6 commenti:

  1. Ciao come promesso sono passata a leggere il tuo pensiero su Storia di Asta. Mi fa piacere che a te sia piaciuto e ti abbia regalato qualche ora lontano dalla realtà, mi rammarico, invece, di non aver provato empatia per questa storia che ancora oggi a distanza di giorni il mio parere è sempre lo stesso. Questo è il bello della lettura e il confronto anche se non è uguale comunque stimola. In ogni caso sono contenta di aver letto questo libro, molto particolare nella struttura narrativa e affascinante per chi come te riesce a calarsi nella storia.
    Bella recensione, complimenti!

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    1. Ciao! Ti ringrazio davvero molto per essere passata. Come hai potuto vedere a me questa storia mi ha piacevolmente colpita, ma del resto è proprio questo il bello dei libri, no?!? 😉

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  2. non conoscevo il titolo, come te di solito non leggo israeliani, ma mi hai fatto venire voglia di farlo

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    1. Per quanto mi riguarda, è stata una piacevolissima lettura ☺☺ ne sono rimasta davvero entusiasta ☺☺

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  3. Wow, se sei rimasta così colpita dalla storia di Asta questo libro deve essere qualcosa di memorabile. A dirti la verità non mi ispirava molto ma, dopo questa recensione, sto pensando di dargli una possibilità.

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    1. Per me lo è stato, Little Pigo ☺ e sono davvero contenta di avere avuto questa opportunità di leggerlo ☺☺ auguro anche a te di poter immergerti in questa bella esperienza ☺☺

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