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martedì, luglio 23, 2019

Gocce d'inchiostro:La saga dei Cazalet. Il tempo dell'attesa - Elizabeth Jane Howard

Mi ritengo piuttosto fortunata ad aver letto i primi due volumi della saga dei Cazalet, alla portata di tutti, quando finalmente giunse l'occasione, sempre nel momento in cui meno me lo sarei aspettata, non esitando nemmeno per un istante a giudicare se fosse o meno una lettura adatta a me. Mi chiedo se questo non sia dovuto dal fatto che forse ne sono amaramente pentita. Sono amaramente pentita di non averla letta prima. O forse se fossi stata più fortunata mi sarei immersa fra le pagine di questo splendido paesaggio molto tempo prima.
Dentro di me, sorrido. Sono consapevole che di tempo con la Howard ne ho ancora a disposizione. Bastava una certa dose di serenità e tranquillità, purché elogiassi in poco tempo questa ennesima storia, cercando qualunque motivo o causa per cui non dovessi amare questo ennesimo volume. Il tempo dell’attesa si addentra in un terreno scivoloso nel quale però mi sono trovata ampiamente a mio agio. Forse maggiormente del primo.
Perciò, adesso che mi ritrovo nuovamente qui, non vedo l’ora di condividere i miei pensieri al riguardo, lasciare un segno sulla sabbia del tempo, considerando sufficientemente addentro alla materia da esserne completamente assuefatta, ammaliata dalla bellezza che vi ho riscontrato tutt’attorno.



Titolo: Il tempo dell’attesa
Autore: Elizabeth Jane Howard
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18, 50 €
N° di pagine: 638
Trama: È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finiti e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. A Home Place, Le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai vuoto, nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi pensieri, ma quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle proprie paure.
A riprendere le fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno della recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui le rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino all’arrivo di una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora in cerca della sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale con la madre e, più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro, troppo giovane e troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutti e tre aspettano con ansia di poter diventare grandi e fremono per la conquista della propria libertà. Insieme a loro, fra tradimenti, segreti, nascite e lutti inaspettati, l’intera famiglia vive in un clima di sospensione mentre attende che la vita torni ad essere quella di prima, in quest’indimenticabile ritratto dell’Inghilterra di quegli anni.

 La recensione:
Non mi presi nemmeno la briga di pensarci, occupata com’ero a controllare che questo secondo volume rispondesse ad alcune domande che erano sorte nel volume precedente. Dietro di me, la Howard camminava in silenzio, senza prestare attenzione al mio metodico silenzio, e neppure al fragore dei miei pensieri che come un marchingegno muoveva i suoi meccanismi che avevano nuovamente preso vita. Un pensiero tuttavia mi assillava: come avrei fatto a separarmici? Ma era necessario farlo, dopo che ero giunta qui scapitolando da un confine a un altro, da un secolo a un altro, perché, preda dagli eventi, non sono ancora riuscita ad accalappiarmi tutti e 5 i volumi, e questo disgraziatamente non mi avrebbe aiutata a divorare i volumi successivi. Ma dovrei farlo subito, non appena Agosto busserà alla mia porta, forse sotto le mentite spoglie di un regalo di compleanno o di un gesto di affetto, che non mi avrebbe aiutato ad allontanarmi definitivamente da Home Place se poi mi fossi persa nel terzo volume. Se voglio agire, pertanto, devo farlo quanto prima, perché ogni romanzo a cui mi dedicherò da questo momento in poi aumenterà la distanza fra me e la Howard. Ma al momento devo adattarmi, e così entusiastica mi avvio a chiedervi se come me avete notato l’eleganza dello stile, la raffinatezza con cui sono stati descritti Polly, Clary, Louise, ma anche Edward, Zoe, Hugh, la limpidezza del loro carattere, il loro spessore, particolarmente evidenti poiché fulcro primordiale della prosa howardiana. Anche se apparentemente non si discostano molto da modi o fattezze riscontrate nel volume precedente, poiché incapaci di approcciarsi al mondo senza avvertire alcun culmine o apice di gioia e felicità. Immersi in una spessa patina di monotonia, insoddisfazione che evidenziano una certa esigenza nell’analizzare la propria identità.
Seguita da ognuno di loro, ho così camminato immersa in conversazioni animate; e quando mi ritrovai all’epilogo, chiusi il romanzo con un tonfo e aspettai qualche momento prima di volgergli nuovamente le spalle. Il cuore batteva all’impazzata, il silenzio riempiva le vecchie ma bianche mura della mia casa, le voci che avevo sentito per qualche giorno lentamente si allontanarono, senza che nessuno apparentemente facesse niente per restare. Non potevo crederci! Ero nuovamente sola in questo mondo orribile e crudele, ma un attimo dopo mi dissi che in fondo era ciò che desideravo. Tutto stava riuscendo esattamente come lo avevo pianificato al momento in cui prevedetti un brusco commiato. Secondo i miei calcoli, dovevo scoprire a cosa si riferiva il titolo di questo secondo volume, comprendere i motivi per cui l'incomunicabilità resta il tema predominante su cui ruotano queste storie e per cui sfoga in attimi di vita quotidiana. La scrittura a questo proposito diviene massima di vita poiché fa emergere timori, preoccupazioni, riserve. E in Il tempo dell’attesa svolge una certa importanza che non risolverà questioni lasciate in sospeso, ma propone un esame dettagliato su quella che è la psicologia intrinseca di ogni figura. A questo proposito, ogni personaggio howardiano è stato forgiato a immagine e somiglianza dell’autrice, che ha parlato seriamente, quasi vivacemente e ciarlera al mio cuore, tagliando l’aria satura di tensione e oppressione con rapidi fendenti. L’atto dello scrivere qui ha richiesto grande abilità, disinvoltura e una certa intimità con i personaggi che una potente arma come la Guerra non offre, per cui abilmente affonda questa lama nelle viscere di chi legge, a cui stavolta non ho potuto non riconoscerne i meriti e accettare questa condizione.
Ancora una volta mi sono sentita trascinata dalle vicende di questa splendida famiglia, condannata a una vita estremamente vacua, triste ma non infelice su cui si sono riversate ogni alito di respiro, ogni flusso del loro sangue, ogni pulsazione che cantava alle mie orecchie una melodia che si è unita alla natura semplice ma intimistica, carpendo il maturo piacere di trovarsi dinanzi all’ennesimo classico della letteratura americana. 
La Howard ancora una volta mostra tecnica, fa prevalere una voce così potente capace di far cantare l’anima di chi, conservata in queste pagine come una reliquia sacra, in mezzo a gente che non si accontenta di condurre una vita mondana, si arricchisce. Le diramazioni sentimentali ed emotive di una famiglia che sino sempre più marcate, intricate, che lentamente si avvieranno lungo lo sfacelo, il tradimento, il pentimento. 
Quello di Il tempo dell’attesa è uno sfacelo interiore ottenuto dopo eventi ricchi di importanza, irruenza, costruito nel romanzo come una corazza, che si sono riversati in me come una tempesta. Magnifico mosaico che compone questo incredibile dipinto che mi è entrato sottopelle semplicemente raccontando quella che era la vita dell’autrice, ma anche la vita di tutti noi. Specchi in cui ognuno di noi può riflettersi a cui ci si lega così disperatamente supplicando di non essere abbandonati. 
Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo

12 commenti:

  1. La Howard è meravigliosa! Ho letto il primo volume e il secondo lo leggerò proprio in questi giorni. I Cazalet ti rapiscono e difficilmente li dimentichi.

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    1. Infatti! Non vedo l'ora di proseguire con il terzo volume, e confido di poterlo acquistare il prima possibile ☺️

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  2. Çok ilginç bir konusu var anladığım kadarıyla kitabın 😊 teşekkürler Gresi ...

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  3. Ciao Gresi, ho letto solo il primo volume della saga, ma conto di proseguire ;-)

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    1. Fammi sapere, Ariel ☺️☺️ è davvero una saga che merita molto ☺️

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  4. Ottima recensione, ho letto e recensito tutta la saga che é semplicemente stupenda

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  5. Mi sono avvicinata a questa saga con curiosità e ricordo che al termine di questo secondo libro sono corsa in libreria per acquistare gli ultimi tre ❤ Aspetto di leggere il tuo pensiero sul prossimo libro ;)

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    1. Grazie, Katia!! Presto dovrei acquistarli e ti farò sapere ☺️❤️

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  6. Tutti parlano bene di questa saga, dovrò recuperarla assolutamente!

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