Mi ritengo piuttosto fortunata ad aver
letto i primi due volumi della saga dei Cazalet, alla portata di tutti, quando
finalmente giunse l'occasione, sempre nel momento in cui meno me lo sarei
aspettata, non esitando nemmeno per un istante a giudicare se fosse o meno una
lettura adatta a me. Mi chiedo se questo non sia dovuto dal fatto che forse ne
sono amaramente pentita. Sono amaramente pentita di non averla letta prima. O
forse se fossi stata più fortunata mi sarei immersa fra le pagine di questo
splendido paesaggio molto tempo prima.
Dentro
di me, sorrido. Sono consapevole che di tempo con la Howard ne ho ancora a
disposizione. Bastava una certa dose di serenità e tranquillità, purché
elogiassi in poco tempo questa ennesima storia, cercando qualunque motivo o
causa per cui non dovessi amare questo ennesimo volume. Il tempo
dell’attesa si addentra in un terreno scivoloso nel quale però mi sono
trovata ampiamente a mio agio. Forse maggiormente del primo.
Perciò,
adesso che mi ritrovo nuovamente qui, non vedo l’ora di condividere i miei
pensieri al riguardo, lasciare un segno sulla sabbia del tempo, considerando
sufficientemente addentro alla materia da esserne completamente assuefatta,
ammaliata dalla bellezza che vi ho riscontrato tutt’attorno.
Titolo: Il tempo
dell’attesa
Autore: Elizabeth
Jane Howard
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18, 50 €
N° di pagine: 638
Trama: È il
settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in
famiglia sono finiti e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi
sulle vite dei Cazalet. A Home Place, Le finestre sono oscurate e il cibo
inizia a scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai
vuoto, nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi
pensieri, ma quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle
proprie paure.
A riprendere le
fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno della
recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui le
rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle
prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole
sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura
con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino
all’arrivo di una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora
in cerca della sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale
con la madre e, più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro,
troppo giovane e troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutti e tre aspettano con
ansia di poter diventare grandi e fremono per la conquista della propria
libertà. Insieme a loro, fra tradimenti, segreti, nascite e lutti inaspettati,
l’intera famiglia vive in un clima di sospensione mentre attende che la vita
torni ad essere quella di prima, in quest’indimenticabile ritratto
dell’Inghilterra di quegli anni.
Non mi presi
nemmeno la briga di pensarci, occupata com’ero a controllare che questo secondo
volume rispondesse ad alcune domande che erano sorte nel volume precedente.
Dietro di me, la Howard camminava in silenzio, senza prestare attenzione al mio
metodico silenzio, e neppure al fragore dei miei pensieri che come un
marchingegno muoveva i suoi meccanismi che avevano nuovamente preso vita. Un
pensiero tuttavia mi assillava: come avrei fatto a separarmici? Ma era
necessario farlo, dopo che ero giunta qui scapitolando da un confine a un
altro, da un secolo a un altro, perché, preda dagli eventi, non sono ancora
riuscita ad accalappiarmi tutti e 5 i volumi, e questo disgraziatamente non mi
avrebbe aiutata a divorare i volumi successivi. Ma dovrei farlo subito, non
appena Agosto busserà alla mia porta, forse sotto le mentite spoglie di un regalo
di compleanno o di un gesto di affetto, che non mi avrebbe aiutato ad
allontanarmi definitivamente da Home Place se poi mi fossi persa nel terzo
volume. Se voglio agire, pertanto, devo farlo quanto prima, perché ogni romanzo
a cui mi dedicherò da questo momento in poi aumenterà la distanza fra me e la
Howard. Ma al momento devo adattarmi, e così entusiastica mi avvio a chiedervi
se come me avete notato l’eleganza dello stile, la raffinatezza con cui sono
stati descritti Polly, Clary, Louise, ma anche Edward, Zoe, Hugh, la limpidezza
del loro carattere, il loro spessore, particolarmente evidenti poiché fulcro
primordiale della prosa howardiana. Anche se apparentemente non si discostano
molto da modi o fattezze riscontrate nel volume precedente, poiché incapaci di
approcciarsi al mondo senza avvertire alcun culmine o apice di gioia e
felicità. Immersi in una spessa patina di monotonia, insoddisfazione che
evidenziano una certa esigenza nell’analizzare la propria identità.
Seguita da ognuno
di loro, ho così camminato immersa in conversazioni animate; e quando mi
ritrovai all’epilogo, chiusi il romanzo con un tonfo e aspettai qualche momento
prima di volgergli nuovamente le spalle. Il cuore batteva all’impazzata, il
silenzio riempiva le vecchie ma bianche mura della mia casa, le voci che avevo
sentito per qualche giorno lentamente si allontanarono, senza che nessuno
apparentemente facesse niente per restare. Non potevo crederci! Ero nuovamente
sola in questo mondo orribile e crudele, ma un attimo dopo mi dissi che in
fondo era ciò che desideravo. Tutto stava riuscendo esattamente come lo avevo
pianificato al momento in cui prevedetti un brusco commiato. Secondo i miei
calcoli, dovevo scoprire a cosa si riferiva il titolo di questo secondo volume,
comprendere i motivi per cui l'incomunicabilità resta il tema predominante su
cui ruotano queste storie e per cui sfoga in attimi di vita quotidiana. La
scrittura a questo proposito diviene massima di vita poiché fa emergere timori,
preoccupazioni, riserve. E in Il tempo dell’attesa svolge una
certa importanza che non risolverà questioni lasciate in sospeso, ma propone un
esame dettagliato su quella che è la psicologia intrinseca di ogni figura. A
questo proposito, ogni personaggio howardiano è stato forgiato a immagine e
somiglianza dell’autrice, che ha parlato seriamente, quasi vivacemente e
ciarlera al mio cuore, tagliando l’aria satura di tensione e oppressione con
rapidi fendenti. L’atto dello scrivere qui ha richiesto grande abilità,
disinvoltura e una certa intimità con i personaggi che una potente arma come la
Guerra non offre, per cui abilmente affonda questa lama nelle viscere di chi
legge, a cui stavolta non ho potuto non riconoscerne i meriti e accettare
questa condizione.
Ancora una volta mi
sono sentita trascinata dalle vicende di questa splendida famiglia, condannata
a una vita estremamente vacua, triste ma non infelice su cui si sono riversate
ogni alito di respiro, ogni flusso del loro sangue, ogni pulsazione che cantava
alle mie orecchie una melodia che si è unita alla natura semplice ma
intimistica, carpendo il maturo piacere di trovarsi dinanzi all’ennesimo
classico della letteratura americana.
La Howard ancora
una volta mostra tecnica, fa prevalere una voce così potente capace di far
cantare l’anima di chi, conservata in queste pagine come una reliquia sacra, in
mezzo a gente che non si accontenta di condurre una vita mondana, si
arricchisce. Le diramazioni sentimentali ed emotive di una famiglia che sino
sempre più marcate, intricate, che lentamente si avvieranno lungo lo sfacelo,
il tradimento, il pentimento.
Quello di Il
tempo dell’attesa è uno sfacelo interiore ottenuto dopo eventi ricchi
di importanza, irruenza, costruito nel romanzo come una corazza, che si sono
riversati in me come una tempesta. Magnifico mosaico che compone questo
incredibile dipinto che mi è entrato sottopelle semplicemente raccontando
quella che era la vita dell’autrice, ma anche la vita di tutti noi. Specchi in
cui ognuno di noi può riflettersi a cui ci si lega così disperatamente
supplicando di non essere abbandonati.
Valutazione
d’inchiostro: 4 e mezzo
La Howard è meravigliosa! Ho letto il primo volume e il secondo lo leggerò proprio in questi giorni. I Cazalet ti rapiscono e difficilmente li dimentichi.
RispondiEliminaInfatti! Non vedo l'ora di proseguire con il terzo volume, e confido di poterlo acquistare il prima possibile ☺️
EliminaÇok ilginç bir konusu var anladığım kadarıyla kitabın 😊 teşekkürler Gresi ...
RispondiEliminaSana teşekkürler ☺️
EliminaCiao Gresi, ho letto solo il primo volume della saga, ma conto di proseguire ;-)
RispondiEliminaFammi sapere, Ariel ☺️☺️ è davvero una saga che merita molto ☺️
EliminaOttima recensione, ho letto e recensito tutta la saga che é semplicemente stupenda
RispondiEliminaSono d'accordo! Non vedo l'ora infatti di proseguire ☺️☺️
EliminaMi sono avvicinata a questa saga con curiosità e ricordo che al termine di questo secondo libro sono corsa in libreria per acquistare gli ultimi tre ❤ Aspetto di leggere il tuo pensiero sul prossimo libro ;)
RispondiEliminaGrazie, Katia!! Presto dovrei acquistarli e ti farò sapere ☺️❤️
EliminaTutti parlano bene di questa saga, dovrò recuperarla assolutamente!
RispondiEliminaTe la consiglio assolutamente! ☺️☺️
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