Ma, parlando con serietà, leggere è per me un bisogno primordiale che spesso e non poche volte mi induce ad essere dinanzi a storie belle, indimenticabili o sensazionali che manomettono e innescano qualcosa dentro di me. Forse perché stimolo perfetto per la mia natura semplice ma scrupolosa.
Sfide letterarie
Una storia che
centellina in poche ma salienti pagine conflitti interiori di diverse
tipologie: quello riguardante il desiderio di essere integrati in un posto in
cui non ci si sente pienamente liberi, e quello riferito all’importanza del
proprio IO. Rivisitazione di un epoca che al suo ascolto dà una visione più
profonda dell’animo umano, scorgendo in lontananza un paesaggio che tuttavia mi
ha resa troppo distante per poterne cogliere la bellezza.
Sul
finire di questa lettura non ho potuto fare a meno di non tessere le lodi a
questo abile poeta dell’anima che, seppur in maniera alquanto semplice, ti
costringe a insegnare a tenersi stretti ogni cosa. Qualunque forma o
significato essi abbiano. Godendo così del favore di sentirli e avvertirli come
tuoi, allontanando gran parte dell’antica negligenza che domina Heap House da
secoli e secoli.
Valutazione d’inchiostro: 4
Il ciclo di Bartimeus è certamente un ciclo di romanzi che non lascia entusiasti o emozionati nel proseguire le vicende. Eppure, per un forte impulso di curiosità, è quel terreno di caccia dove un osservatrice attenta come me ha trovato tante testimonianze di un passato che non si riesce a soffocare completamente, fra gruppi di maghi, mostri, golem, spiriti che ancora sopravvivono sulle alture erbose di questo strambo paesaggio che ombreggiano su di me con fare minaccioso.
Valutazione d’inchiostro: 4
Una
storia in cui si cerca continuamente la libertà, ristabilire l’equilibrio fra i
diversi popoli, ottenere una felicità mancata non addetta alla mentalità del
secolo. L’autrice ha scritto questa storia traendo ispirazione da una storia
realmente esistita, dove non c’è effettivamente una spiegazione fondata da dove
o da cosa provenga questo suo forte interesse. Non evidenziando completamente
le tribolazioni a cui dovranno incorrere le protagoniste, e che le distinguono
dall’altro sesso, dall’alta società.
Valutazione d’inchiostro: 2
La
tenacia del confidare, la determinazione nel montare sogni o speranze che mi
hanno condotta in una modesta villetta inglese mi hanno resa unanime a Jo, Amy,
Beth e Meg. Riconoscendo quel coraggio di cui avrebbe avuto bisogno chiunque
per ritrovare la felicità e ritrarre la propria vita sotto una nuova svolta. E
la storia delle Piccole donne è un quadro famigliare che supera ogni avversità
o pericolo. Una vittoria personale in cui predominano il perdono, il rancore,
la compassione, mq anche l’amore, l’amicizia, il desiderio di essere integrati
nel mondo degli altri, sennonché di ritagliarsi un posto tutto nostro nel
mondo.
Valutazione d’inchiostro: 4
Quel viaggio infinito
in cui realtà e finzione si mescolano e in cui ci si muove parallelamente fra
due mondi che sono uno il riflesso dell’altro. Metafora delle paure che agitano
la coscienza umana. Guidata dalla voce sottile e penetrante di un uomo che
calpesta il suolo in cui cammina risuonando con una cadenza strana, fra pareti
incartate. Esperienza letteraria che a tratti ha evocato il mondo murakamiano
che amo tanto, e che per comprenderlo è bastato un semplice gesto: chiudere gli
occhi e percepire ogni cosa i tuoi sensi avvertano.
Valutazione d’inchiostro: 4
A distanza
di qualche anno, ho riletto questo romanzo colpito dal ricordo di una storia
d’amore dolce e intensa. Non so spiegarne il motivo, ma è così. Per me, il
confine fra mondo reale e mondo dei sogni è sempre stato piuttosto affascinante.
E Murakami qui dà persino l’anima, poiché la sola presenza di una storia
d’amore non è bastata per sedurmi.
Valutazione d’inchiostro: 5
Un quadro
italiano prettamente realistico che avrebbe potuto essere eccezionale, ma
che invece non brilla per originalità o ricchezza di eventi ne sortisce quel
fascino o quelle meraviglie che sprigionano certe storie. Come una folata di
vento, fra un silenzio che affolla col suo brusio il cervello e che fa sembrare
enorme anche le piccole cose. Lontano da quella luce abbagliante che
sprigionano certe letture, poiché spietata e distaccata che fluttua ancora nei
recessi della mia coscienza.
Valutazione d’inchiostro: 3 e
mezzo
I romanzi di Carey sono quel genere di romanzi che a me piace definire come ‘splendide letture d’evasione’, che non brillano nella volta celeste per la loro bellezza piuttosto per l’originalità del tema trattato. Non per il nostro giovane eroe, bensì per un profondo e intraducibile senso di insoddisfazione. Indolenza. Impotenza, che si trascineranno fin quando l’autore non metterà il punto finale, affinché possa mettere a nudo una parte della sua anima a noi completamente sconosciuta.
Valutazione d’inchiostro: 4
Quel giallo che
è stato salutato come l’evento culturale dell’anno, freddo, stoico, lento,
enigmatico, intricato, che non esalta la parola scritta bensì i marchingegni
della letteratura poliziesca. Scevro da qualunque sensazione avvertita in
precedenza, poca solidarietà e senso di conforto, a cui coraggiosamente ho
resistito sino alla fine. In una trama imperfetta, ma studiata per benino, che
è un oscura esaltazione del passato, nella frenetica confusione di vicende che
non hanno una vera e propria natura.
Valutazione d’inchiostro: 3 –
Dramma romanzato che
racchiude, al suo interno, un certo coraggio per dichiararsi rivoluzionari,
combattenti verso qualcosa o qualcuno in cui ti senti solo, vulnerabile.
L’autrice cede al lato umano, estremamente intrinseco alla sua natura profetica
e poetica, in cui realizza un utopia paradisiaca dove vigono peccati
dell’anima, un passato che è impossibile annullare, sensi di colpa verso un
futuro utopica che non ci sarà mai.
Valutazione d’inchiostro: 4
Una
favola romantica estremamente sdolcinata, dalla luce ancora debole, che non
divampa più di tanto nel cuore, e che non ti fa desiderare di più. Artificioso,
un pó banale, storia che risucchia irrimediabilmente nel mondo troppo sognante
e zuccheroso che dipinge l’autrice.
Valutazione d’inchiostro: 3
Una fiaba
realistica ricca di profondità, piccoli stralci di vita in cui si può
riconoscere chiunque, un pó infantile e lento che ha avuto molto poco effetto
su di me ne provocato alcun fastidio. Un viaggio nel profondo degli abissi,
nell’Io, nel cuore umano, nella perenne lotta per l’amore e la vita.
Valutazione d’inchiostro: 3
Romanzo che ha vasti richiami alla letteratura classica e quella vittoriana,
che non colpisce per il numero spropositato dei personaggi o per il tedio e la
monotonia che praticamente sono raccolte in queste pagine, bensì per le vicende
di sconvolgente verità che fluttuano in un mare di ricordi, intrappolati nel
tempo sempre più remoto.
Valutazione d’inchiostro: 4+
Ciao Gresi :) Sono davvero felice di sapere che hai iniziato la saga dei Cazalet! Per il resto, gran belle letture. Ho segnato un paio di questi titoli nella mia wishlist :*
RispondiEliminaGrazie, Katia! Non vedo l'ora infatti di continuare 😍
EliminaIo trovo che tu abbia affrontate davvero tante letture questo mese e anche molto diverse tra loro. Tra i libri che mi incuriosiscono di più ci sono quelli di Carey, Isola e Le sette morti di Evelyn Harcastle anche se vedo che non ti ha convinta a pieno. Mi piace molto anche la tua edizione di Piccole donne crescono, la mia cade a pezzi e forse dovrei procurarmene una nuova!
RispondiEliminaSi, Beth, è stata davvero una bella sfida ma... Bellissima 😊📚❤️
EliminaCaspita quante belle letture! Mi ispira molto il Fazi ma ancora non mi ci sono buttata e non so quando avrò il tempo di farlo...peccato per il Neri Pozza, anche uqello minispira ma ne sento parlare o benissimo o malissimo, senza mezze misure e sono ancora indecisa!
RispondiEliminaFavola di New York è stata davvero una bellissima lettura;particolare, ma surreale come la prosa di Murakami 😊
EliminaChe belle letture e che bella foto!
RispondiEliminaGrazie!!!! ❤️❤️
Elimina