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domenica, gennaio 12, 2020

Gocce d'inchiostro: Sette minuti dopo la mezzanotte - Patrick Ness

Non ce l’ho fatta, quel primo giorno dell’anno, a non cedere alla curiosità, a non vedere la trasposizione cinematografica di un romanzo di cui ho sentito parlare molto molto bene, ma complice la noia e il tedio che sopraggiungono in giorni come questi, fra una buffata e un’altra, uno sbadiglio e un’altro, sono ufficialmente entrata nel mondo di Patrick Ness. Nella casa dei miei suoceri, fra il torpore di un plaid grande e confortevole, Sette minuti dopo la mezzanotte si stanziò repentinamente come il Mostro che assiduamente farà visita al piccolo Connor. Avrei potuto ignorarne la presenza, ma sia il film sia il romanzo soddisfarono le mie aspettative. Nessuno mi aveva chiesto niente. Dal momento in cui presi la decisione di sentire come mia questa <<nuova >> storia, non osai indugiare più di tanto. Fuori dal mondo che amo, dove finalmente ho installato la mia personalissima casupola, tendo ogni tanto a lasciare che la curiosità prevalga su tutto. No, di Patrick Ness non avevo chiesto niente. Questa opera, a sua volta, non dice nulla di nuovo da altre letture lette da me in passato, ma che, per la purezza, la semplicità, il carico di emozioni che sovrastano ogni cosa è stata una di quelle letture più linde, drammatiche, moraliste che ho letto indirizzato ad un pubblico prettamente giovane, progenie di una miscela di emozioni adulte che vanno al di là delle stesse parole.
Quando si dice la capacità degli autori di far adattare qualunque lettore....Ammutolita per certi versi, emozionata dall’altra ho così ascoltato la storia che rese omaggio alla disegnatrice, prematuramente scomparsa. Luoghi comuni, si, eventi banali, no. Opera dallo spessore molto più grande di quel che si crede che, mentre la si legge, scandaglia il nostro animo.


Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Autore: Patrick Ness
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 16 €
N° di pagine: 222
Trama: Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l’orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l’entità fatta di tenebre, di vortici, di urla … No, Questo mostro è un po’ diverso. E’ un albero. Anitco e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.




La recensione:


Non pensate di  non aver vissuto ancora abbastanza a lungo da non avere una storia da raccontare.


Non potevo permettere né alle mie mancate occasioni né ad una mancata curiosità di influire sulla lettura di questo romanzo, come non ho potuto permetterlo alle innumerevoli lotte che il mio animo dovette sostenere prima di accogliere un romanzo apparentemente semplice come questo, dove, in un luogo che considero quasi come una seconda casa, ho visto nascere, crescere e poi svanire in una storia molto bella. La sua origine è a mio avviso alquanto curiosa; un’idea estrapolata dal nulla da una giovane donna ma prematuramente scomparsa indussero un uomo di lettere, un abile lettore di anime, a condurci nei meandri cupi ed ombrosi di una << storia sotterranea >>, allegoria di una dimensione onirica e surreale in cui la finzione, l’immaginazione prevalgono su ogni cosa. La letteratura, infatti, qui diviene linfa vitale di una piccola grande essenza, unica parvenza di felicità in un mondo da cui sembra non essercene alcuna parvenza.
La prima sensazione fu quella di comprensione. All’inizio così fievole, poi, man mano che procedevo nella lettura, sempre più forte. Qualche anno fa non avrei visto nulla di ciò, solo un pugno di fogli vergati di bianco e nero, ai bordi di uno scaffale stracolmo allineato ad altre bellissime opere: letteratura americana, narrativa contemporanea, classici. Ma nemmeno la << singolarità >> che espugnano queste pagine come favola moderna ricca di significato potè incedere. Né doveva essere lo stesso Ness, sempre distante da me, ad avvicinarsi. Quello doveva essere un mio compito, e il momento in cui avrei accolto questa storia nel mio personalissimo cantuccio personale coincise con l’inizio del nuovo anno. Un’altra immersione letteraria dalle tinte accese, fosche, molte delle quali quasi bianche, compresero la mia anima in un disegno bellissimo ma non perfetto, le cui linee della vita sono un innesco fra realtà e finzione. Ci si domanda quale significato si attribuiscono ai sogni e su quanta importanza essi hanno, quando la vita appare così crudele e amara.
Sette minuti dopo la mezzanotte spicca e trasporta nel suo irrimediabile sogno architettonico, occupandosi della bellezza e dell’importanza che i ricordi svolgono dinanzi al tempo, scavando e costruendo un deposito in cui custodire le emozioni, tutto ciò che si agita impetuosamente nel nostro animo, ammassando qualunque forma, storie dentro storie i cui protagonisti sono principesse o principi avvenenti ma distratti, maghi assediati di potere ed egoisti, seppellendo qualunque rimasuglio di speranza, di ricchezza che dilaniano qualunque concezione di felicità, serenità dell’animo. Questi concetti, si sposarono perfettamente all’importanza che Ness attribuì a queste pagine i cui albori risalgono a un’idea estrapolata a caso, sul finire di un giorno qualunque. Lui e la sua artista discesero da un altura il cui compimento fu grande e che mi spostò irruentemente su un mercantile che irrimediabilmente ha attraversato un fiume invisibile, e di cui le paure o le ansie che attanaglieranno l’anima di Conor gravarono sulle mie spalle come un fardello troppo pesante. Pochi o molti tutti provenienti da ciò che è irrimediabilmente e irriducibilmente nascosto, sepolto, e che sarà svelato nel momento in cui cadranno i più temibili timori di questo piccolo grande uomo.
Da quello che raccontano queste pagine, si evince come Conor raggiungerà la maturità nel momento in cui sposerà l’aspra concezione che l’individuo è un essere imperfetto che non può volgere le spalle al destino, al Fato crudele ed egoista. Con l’aiuto di un gigante buono s’inoltrerà nel labirinto di parole che altri non sono che viaggi, storie dentro altre storie riguardanti la sua famiglia, il suo essere figlio, amico o confidente, che alla fine ha finito per fare a pezzi pure me, che certamente tornerò nuovamente a trovarlo. Io, che mi sono identificata parecchio nel suo dramma, alcuni dei quali fin troppo maturi e seri per vorticare nella mente di un ragazzino, allorchè credevo di scorgere in anime errande e vagabonde che si muovono in questo immenso cosmico senza alcuna meta. Duecento pagine di puro amore, pure e folli sensazioni che mi hanno mangiato senza che io me ne rendessi conto, hanno giocato col mio cuore parlando al passato ma narrando al presente, raccontando una storia che promulga l’importanza di altre storie che filano e cuciono, fanno bollire la carne e mettono in forno grandi aspettative che lentamente sfumeranno nella luce tremolante di un bellissimo crepuscolo. Attingendo forza dall’anima, somministrando moniti a destra e a manca come erbe utili a medicare qualunque malanno. Storie di uomini comuni, che hanno fatto dei sogni e delle speranze conserve utili alla sopravvivenza.

La fede è metà della cura. Fede nella cura, fede nel futuro. Ed ecco un uomo che viveva di fede, ma che la sacrificò alla prima avversità, proprio nel momento in cui più ne avrebbe avuto bisogno.


Valutazione d’inchiostro: 4

12 commenti:

  1. Interessante, ottima recensione, grazie

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  2. I follow you on gfc #194 ,follow back?

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  3. Oldukça ilginç bir konusu var sanırım 😊

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  4. Rimando questa lettura da tanto! Ho voluto il libro fortemente, ma poi leggo in giro di quanto sia commovente, e temo di ritrovarmi in una valle di lacrime >-<

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    1. Ti consiglio di buttarti, Little Pigo. Anche io ero un po' restia alla sua lettura, ma ti assicuro che ne resterai affascinata, oltre che emozionata :)

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  5. ho questo libro che mi aspetta da un po', spero di riuscire presto. Bella recensione, come sempre

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    1. Fammi sapere, Chiara ☺️☺️ è una lettura che non può mancare fra gli scaffali della propria libreria ☺️☺️

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