Non ce l’ho fatta, quel primo giorno dell’anno,
a non cedere alla curiosità, a non vedere la trasposizione cinematografica di
un romanzo di cui ho sentito parlare molto molto bene, ma complice la noia e il
tedio che sopraggiungono in giorni come questi, fra una buffata e un’altra, uno
sbadiglio e un’altro, sono ufficialmente entrata nel mondo di Patrick Ness. Nella
casa dei miei suoceri, fra il torpore di un plaid grande e confortevole, Sette
minuti dopo la mezzanotte si stanziò repentinamente come il Mostro che assiduamente
farà visita al piccolo Connor. Avrei potuto ignorarne la presenza, ma sia il
film sia il romanzo soddisfarono le mie aspettative. Nessuno mi aveva chiesto
niente. Dal momento in cui presi la decisione di sentire come mia questa
<<nuova >> storia, non osai indugiare più di tanto. Fuori dal mondo
che amo, dove finalmente ho installato la mia personalissima casupola, tendo
ogni tanto a lasciare che la curiosità prevalga su tutto. No, di Patrick Ness
non avevo chiesto niente. Questa opera, a sua volta, non dice nulla di nuovo da
altre letture lette da me in passato, ma che, per la purezza, la semplicità, il
carico di emozioni che sovrastano ogni cosa è stata una di quelle letture più
linde, drammatiche, moraliste che ho letto indirizzato ad un pubblico
prettamente giovane, progenie di una miscela di emozioni adulte che vanno al di
là delle stesse parole.
Quando si dice la capacità degli autori di
far adattare qualunque lettore....Ammutolita per certi versi, emozionata dall’altra
ho così ascoltato la storia che rese omaggio alla disegnatrice, prematuramente
scomparsa. Luoghi comuni, si, eventi banali, no. Opera dallo spessore molto più
grande di quel che si crede che, mentre la si legge, scandaglia il nostro
animo.
Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Autore: Patrick Ness
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 16 €
N° di pagine: 222
Trama: Il mostro si presenta sette minuti
dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor
si aspettava. Il ragazzo si aspettava l’orribile incubo, quello che viene a
trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si
aspettava l’entità fatta di tenebre, di vortici, di urla … No, Questo mostro è
un po’ diverso. E’ un albero. Anitco e selvaggio. Antico come una storia
perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più
pericolosa di tutte. La verità.
La recensione:
Non pensate di non aver vissuto ancora abbastanza a lungo da
non avere una storia da raccontare.
Non
potevo permettere né alle mie mancate occasioni né ad una mancata curiosità di
influire sulla lettura di questo romanzo, come non ho potuto permetterlo alle
innumerevoli lotte che il mio animo dovette sostenere prima di accogliere un
romanzo apparentemente semplice come questo, dove, in un luogo che considero
quasi come una seconda casa, ho visto nascere, crescere e poi svanire in una
storia molto bella. La sua origine è a mio avviso alquanto curiosa; un’idea
estrapolata dal nulla da una giovane donna ma prematuramente scomparsa indussero
un uomo di lettere, un abile lettore di anime, a condurci nei meandri cupi ed
ombrosi di una << storia sotterranea >>, allegoria di una
dimensione onirica e surreale in cui la finzione, l’immaginazione prevalgono su
ogni cosa. La letteratura, infatti, qui diviene linfa vitale di una piccola
grande essenza, unica parvenza di felicità in un mondo da cui sembra non
essercene alcuna parvenza.
La
prima sensazione fu quella di comprensione. All’inizio così fievole, poi, man
mano che procedevo nella lettura, sempre più forte. Qualche anno fa non avrei
visto nulla di ciò, solo un pugno di fogli vergati di bianco e nero, ai bordi
di uno scaffale stracolmo allineato ad altre bellissime opere: letteratura
americana, narrativa contemporanea, classici. Ma nemmeno la <<
singolarità >> che espugnano queste pagine come favola moderna ricca di
significato potè incedere. Né doveva essere lo stesso Ness, sempre distante da
me, ad avvicinarsi. Quello doveva essere un mio compito, e il momento in cui
avrei accolto questa storia nel mio personalissimo cantuccio personale coincise
con l’inizio del nuovo anno. Un’altra immersione letteraria dalle tinte accese,
fosche, molte delle quali quasi bianche, compresero la mia anima in un disegno
bellissimo ma non perfetto, le cui linee della vita sono un innesco fra realtà
e finzione. Ci si domanda quale significato si attribuiscono ai sogni e su
quanta importanza essi hanno, quando la vita appare così crudele e amara.
Sette minuti dopo la mezzanotte spicca e trasporta nel suo irrimediabile
sogno architettonico, occupandosi della bellezza e dell’importanza che i
ricordi svolgono dinanzi al tempo, scavando e costruendo un deposito in cui
custodire le emozioni, tutto ciò che si agita impetuosamente nel nostro animo,
ammassando qualunque forma, storie dentro storie i cui protagonisti sono
principesse o principi avvenenti ma distratti, maghi assediati di potere ed
egoisti, seppellendo qualunque rimasuglio di speranza, di ricchezza che
dilaniano qualunque concezione di felicità, serenità dell’animo. Questi
concetti, si sposarono perfettamente all’importanza che Ness attribuì a queste
pagine i cui albori risalgono a un’idea estrapolata a caso, sul finire di un
giorno qualunque. Lui e la sua artista discesero da un altura il cui compimento
fu grande e che mi spostò irruentemente su un mercantile che irrimediabilmente
ha attraversato un fiume invisibile, e di cui le paure o le ansie che
attanaglieranno l’anima di Conor gravarono sulle mie spalle come un fardello
troppo pesante. Pochi o molti tutti provenienti da ciò che è irrimediabilmente
e irriducibilmente nascosto, sepolto, e che sarà svelato nel momento in cui
cadranno i più temibili timori di questo piccolo grande uomo.
Da
quello che raccontano queste pagine, si evince come Conor raggiungerà la maturità
nel momento in cui sposerà l’aspra concezione che l’individuo è un essere
imperfetto che non può volgere le spalle al destino, al Fato crudele ed
egoista. Con l’aiuto di un gigante buono s’inoltrerà nel labirinto di parole
che altri non sono che viaggi, storie dentro altre storie riguardanti la sua
famiglia, il suo essere figlio, amico o confidente, che alla fine ha finito per
fare a pezzi pure me, che certamente tornerò nuovamente a trovarlo. Io, che mi
sono identificata parecchio nel suo dramma, alcuni dei quali fin troppo maturi
e seri per vorticare nella mente di un ragazzino, allorchè credevo di scorgere
in anime errande e vagabonde che si muovono in questo immenso cosmico senza
alcuna meta. Duecento pagine di puro amore, pure e folli sensazioni che mi
hanno mangiato senza che io me ne rendessi conto, hanno giocato col mio cuore
parlando al passato ma narrando al presente, raccontando una storia che
promulga l’importanza di altre storie che filano e cuciono, fanno bollire la
carne e mettono in forno grandi aspettative che lentamente sfumeranno nella
luce tremolante di un bellissimo crepuscolo. Attingendo forza dall’anima,
somministrando moniti a destra e a manca come erbe utili a medicare qualunque
malanno. Storie di uomini comuni, che hanno fatto dei sogni e delle speranze
conserve utili alla sopravvivenza.
La fede è metà della cura. Fede
nella cura, fede nel futuro. Ed ecco un uomo che viveva di fede, ma che la
sacrificò alla prima avversità, proprio nel momento in cui più ne avrebbe avuto
bisogno.
Valutazione d’inchiostro: 4
Quanti pianti: amatissimo!
RispondiEliminaÈ piaciuto molto anche a me ☺️❤️
EliminaInteressante, ottima recensione, grazie
RispondiElimina☺️❤️
EliminaI follow you on gfc #194 ,follow back?
RispondiEliminahttps://insandfashion.blogspot.com/
Yes ☺️ thank you 😊😊
EliminaOldukça ilginç bir konusu var sanırım 😊
RispondiEliminaÇok. Ve roman da çok güzel ☺️
EliminaRimando questa lettura da tanto! Ho voluto il libro fortemente, ma poi leggo in giro di quanto sia commovente, e temo di ritrovarmi in una valle di lacrime >-<
RispondiEliminaTi consiglio di buttarti, Little Pigo. Anche io ero un po' restia alla sua lettura, ma ti assicuro che ne resterai affascinata, oltre che emozionata :)
Eliminaho questo libro che mi aspetta da un po', spero di riuscire presto. Bella recensione, come sempre
RispondiEliminaFammi sapere, Chiara ☺️☺️ è una lettura che non può mancare fra gli scaffali della propria libreria ☺️☺️
Elimina