E’ davvero strano inaugurare la fine di questo quinto mese dell’anno
con la lettura di un romanzo che ho voluto compiere tre mesi fa, quando di
pantemie o quarantene non se ne vedeva nemmeno l’ombra. L’unico periodo adatto
però in cui una nuova edizione del romanzo della Bronte approdò in edicola in
una veste ed un’edizione curata e ben tradotta, che ho accettato volentieri e
senza pensarci, sapendo che di Cime tempestose gli scaffali delle mie librerie
contenevano già qualche vecchia edizione. Questa nuova ristampa, ad un prezzo a
dir poco modico, aveva già saputo di essere il soggetto di spericolate e
frenetiche corse all’edicola più vicina, eppure ogni qualvolta è davvero
bellissimo stringerne al petto una copia. Dai colori sgargianti e svariati,
intessuti di storie ben note, con un corredo di autori intrappolati
prevalentemente alla fine del XIX secolo.
Cime tempestose è la seconda pubblicazione di questa carrellata,
il ritratto di anime inquiete dai cuori
algidi e scostanti il cui amore sfocerà in qualcosa di atroce, in un
vaneggiamento dei sensi nel quale la pietà, la compassione saranno quegli unici
moti perpetui che una lettrice romantica come me ha dovuto sorbirsi. Ebbene,
sono stata così felice, così << orgogliosa >> di aver compiuto
nuovamente questo passo, nonostante il mio – mi rendo conto – possa apparire
come un’intento a dir poco folle, insensato, attraverso il quale ho potuto
scandagliare non solo l’anima di Heatchcliff e Catherine ma anche la mia, non
potendo fare a meno di tornare col pensiero agli anni in cui mi cibai di questa
storia d’amore e d’odio, fra i banchi di scuola, e di ricordare come io ero
completamente invaghita da queste pagine che fortunatamente negli anni non sono
state sostituite da niente e nessuno, l’incarnazione letteraria di un amore guasto
e nocivo imperfetto e mortale soggetto a pene perenni rinchiusi in solai
oscuri.
Titolo: Cime tempestose
Autore: Emily Brontë
Editore: Feltrinelli
N° di pagine: 428
Prezzo: € 9, 50
Trama: “Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.”
Autore: Emily Brontë
Editore: Feltrinelli
N° di pagine: 428
Prezzo: € 9, 50
Trama: “Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.”
La recensione:
<< I miei più grandi dolori in questo
mondo sono stati i dolori di Heatchcliff; io li ho scrutati, e sentiti tutti,
uno per uno, sin dal principio: nella mia vita il più gran pensiero è lui...
>>
Se non avessi amato così
intensamente un romanzo ruvido, quasi rozzo, come Cime tempestose, non credo che rileggere il capolavoro di Emily
Bronte mi avesse sorpresa impelagata in una faccenda in cui il romanticismo non
è inteso nel puro senso del termine. Allo stesso tempo, non accettare questo
tipo di sentimento ritratto però così bene e confrontato a pensieri inviolabili
e drammatici voleva dire non guadagnarne la fiducia dei protagonisti, anche se
dalle parti di Wuthering Heighs era difficile trovare anche la minima parvenza
di tranquillità, ed io sapevo già come sarebbero andate le cose. Adesso che ho
ventisette anni, ho potuto tornare a Wuthering Heighs a fare visita ai padroni
di questa villa sontuosa che stanzia come una sentinella, e non avrei
guadagnato niente di straordinario a parte rinchiudermi in un posto che genera
sconforto, inquietudine, conferisce un forte senso di solitudine, negatività,
cattiveria che un lettore impaziente o pretenzioso avrebbe volto le spalle
definitivamente a quel posto e non tornarci mai più. Per me, il solo pensiero
di rimetterci piede mi bastò per rivivere, cogliere la bellezza di quei ricordi
che quasi dieci anni fa avevo colto nella bellezza di un tumulto trascinante,
discordante, angosciante, che mi ha permesso di amarlo in ogni forma o sfaccettatura.
Io stessa, che stramazzavo a tentoni per terra, io stessa a subire soprusi,
umiliazioni, io stessa a versare calde lacrime per qualcuno che non mi avrebbe
meritato, no, non era la storia d’amore per eccellenza, ma è stata quella
storia perfetta per me.
Comprendo perfettamente i motivi
per cui un romanzo come questo abbia diviso i lettori di ogni dove. Non solo perché
per molti è stato impossibile comprendere per quale motivo uno avesse voglia di
avventurarsi su un terreno incerto come quello dell’odio, che sembra una follia
delirante, l’ineluttabile discesa nel pietoso, nel disgusto, nel fallimento e
nella delusione, ma anche perché, essendo stato scritto in un epoca parecchio
lontana alla nostra, è stato consacrato e tuttora ricordato come quel pilastro
della letteratura vittoriana che volente o nolente ricorderemo per sempre. Chi
ce l’avrebbe fatta con le proprie forze, la propria pazienza, avrebbe scansato
le innumerevoli occasioni in cui un sentimento come questo doveva sfociare in
qualcosa di meno dannoso e gravoso, umiliandosi e perdendo fiducia in se stessa
struggendosi per un uomo così rozzo, villano e restio alla sensibilità o alla
comprensione. Non credo però che l’amore fra due giovani amanti sia perfetto, e
non credo ci sia niente di male ad amare qualcosa di così imperfetto che
disgraziatamente non sarà mai perfetto, ma la cui anima – così lucente e
scintillante come avverse stelle – sarebbe rimasta, si sarebbe mantenuta là
dove le nostre anime riposeranno eternamente. Nel bene o nel male, in monologhi
o dialoghi che vertono quasi sempre nell’egoismo, nella proclamazione del loro
impetuoso amore.
Mi sono sforzata, anche questa
volta, a comprendere cosa passasse nella testa di Heatchcliff e Catherine,
scavando a fondo e portando alla luce le poche cose che ricordavo di quando ero
adolescente. Esperienza mai fu più bella, ancora una volta. La bellissima villa
di Wuthering Heighs svettava dinanzi ai miei occhi come quella sentinella
solitaria, isolata dalla razza umana per la zotica ospitalità dei suoi padroni.
Così tetri e taciturni, con quel generale cipiglio ostentato del loro atteggiamento
quotidiano. Rivederla contornata da una facciata ingrigita, nel quale infuria
quasi sempre il maltempo e regna di continuo una ventilazione corroborante,
quasi implorando mercè al sole, riaprì dentro di me ferite che credevo aver
rimarginato per sempre. Wuthering Heighs conferiva un aspetto così
raccapricciante e isolato che, sulle prime, pensai si trattasse di un vecchio
maniero abbandonato in cui ero capitata accidentalmente.
Era da parecchio tempo che non ci
tornavo, così mi fermai ad osservarla da lontano, consapevole oramai di quello
che si nasconde dietro quelle mura. Una sferzata d’aria fredda inclinava alcuni
abeti su un lato della casa, e, come il signor Lockwood, mi sentivo inquieta e
dubbiosa. Vecchia. Con la spada di Democle che pendeva costantemente sopra la
mia testa, l’inquietudine che ha macchiato il mio animo allo stesso modo di ciò
che provai ben dieci anni fa, fra le vecchie mura della mia stanza, su una
vecchia e comoda poltrona, dove avevo sentito per la prima volta una voce
sconosciuta che, dopo qualche pagina, era divenuta famigliare alle mie
orecchie.
Cime tempestose è stata quella litania sofisticata, turbolenta e magnetica che mi
ha ammaliata intensamente. Ha lacerato il mio cuore ancora giovane, nonostante
tutto attorno si sia celato un mondo di tenebre e ombre. Scriverne la
recensione, infatti, non è stato per niente semplice, in quanto descrivere la
rappresentazione perfetta di un grande e appassionato amore che sembra
richiamare la semplicità e l’autenticità delle tragedie antiche, descriverne la
meravigliosa e al contempo tragica essenza, sarebbe a dir poco riduttivo. Vorrebbe
dire andare al di là della trama complessa che ci dipana la storia, o elevarsi
sul reale ed infrangere le solide barriere che caratterizzano la prosa semplice
e scorrevole di quest’autrice.
Cime tempestose è un romanzo particolare in cui il lettore, durante il corso
della sua lettura, rimane affascinato dalla bellezza e dai misteri di questa
incolta brughiera, ma destinato a non saperne cogliere del tutto l'intima,
tragica, essenza, in cui i confini fra la vita e la morte sono sfumati come la
nebbia che tutto avvolge. Un avventura amorosa di due anime dannate, contrite,
legate da un amore indissolubile - fino a quando esaleranno il loro ultimo
respiro, per poter così finalmente farli fuggire nell'unico luogo dove né il
cielo né l'inferno potranno mai trovarli - che precipita irrimediabilmente,
scena dopo scena, in una catena di catastrofi.
Se tutto il resto morisse, tranne lui, continuerei a esistere, e se tutto il resto rimanesse, e lui fosse annientato, l’universo mi sarebbe estraneo. Non ne farei più parte.
Valutazione d’inchiostro: 5
Ciao Gresi, avevo tentato di leggere questo romanzo tantissimi anni fa, ma poi lo avevo abbandonato... in seguito avevo visto una serie tv che non mi era dispiaciuta, magari prima o poi gli darò un'altra possibilità ;-)
RispondiEliminaComprendo i motivi che ti hanno indotta ad abbandonarlo. Non è propriamente un romanzo amabile. Ma io non posso che esortarti a riprovarci ☺️☺️☺️
EliminaIo ho amato questo romanzo che mi è rimasto nel cuore. La tua intensa recensione mette in evidenza i punti forti del romanzo e sottolinea come l'amore non è mai perfetto :)
RispondiEliminaGrazie mille ☺️☺️ è una lettura che ho infatti desiderato leggere ardentemente ❤️❤️
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