Romanzi su misura in
carta e inchiostro:
Valutazione d'inchiostro: 5
Romanzi su misura in
carta e inchiostro:
Ritrovarsi
in un luogo in cui effettivamente ci sono stata tante altre volte mi trasmise
strane ma splendide sensazioni, e mentre della Morton ho già letto tutto –
aspetto pazientemente possa scrivere qualcos’altro - avevo desiderato rileggere
uno dei suoi tanti romanzi il cui tempo è di ben sei lunghi anni fa, il
desiderio ardente di viverlo su carta divorò le mie viscere per tanto tempo.
Come si può arguire Kate Morton è fra le mie autrici più amate. Qualche anno fa
avvenne con alcuni romanzi, ma il Destino volle che le nostre strade si
dividessero, e avvertire l’esigenza di tornare da leii – esattamente come
quell’anno in cui di lei non avevo mai letto niente -, mi diede quella giusta
spinta per rileggere questo splendido affresco. Mai scelta fu più azzeccata!
Mentre le luminarie abbellivano ancora le strade della mia città e la corsa
pazza ai regali era stata già effettuata, nei primi giorni del mese, ho accolto
e considerato con sollievo l’idea che la storia di tre sorelle e un spettrale
castello potessero allietare giornate umide e fredde, prima che il mese
volgesse al termine. E quindi, così, di colpo, iniziai questo viaggio divenuto
poi una compagnia fissa.
Sul finire dell’anno possono accadere
tante cose. Sul finire del mese di dicembre mi trovai a vagare in un bel posto,
in un posto in cui venni chiamata a gran voce e seppi che questa venuta fu
piuttosto tardiva perché la prima volta avvenne ben cinque anni fa. Era da
tantissimo tempo che desideravo ascoltare questa chiamata. Perché non farlo
prima, voi direte? Semplice, perché aspettavo che fosse essa stessa a destarmi
perché quando accadono fatti simili penso non bisogna forzare la mano del
Destino. Ogni cosa accade in un dato momento per un dato motivo. E dunque
quando successe, non ci pensai due volte a sedermi sulla mia poltrona
preferita, sorseggiare una bella tazza fumante di caffe, coprire le mie membra
con un plaid e aprire certi romanzi. È servito una certa dose d’attenzione, ma
ognuno di essi ha avuto ciò che necessitavano di avere: ascolto. Si perché
sebbene trattasi di una serie di romanzi appartenenti alla mia comfort zone,
molto simile a tante altre, fu davvero impossibile non entrar a far parte di
questa grande congrega. Del resto i messaggi erano sempre gli stessi, ma gli
effetti davvero straordinari: una visione lucida e attenta sul mondo
circostante cosa avrebbe comportato? Romanzi che non espugnano niente di così
memorabile ma le confessioni, i pensieri che surclassano l’anima di chiunque,
qui proiettati mediante effetti o atti ipocrici che sono forme appiccicose di
parole tradite dai sentimenti del cuore, rivelano qualcosa di brutale ma
sincero, anticonformista e ribelle, che scritti così crudelmente perfetti,
lucidissimi, racchiudono la vita, quella che vi fecero parte anche gli stessi
autori.
Un viaggio che la porterà alla scoperta della sua identità. Cade prigioniera del suo passato e, estrapolando ricordi erosi dal vento, istantanee dai contorni inafferrabili, ci racconta la sua storia. A bordo di un'altalena che prima la trascina sulle vette dell'esaltazione e poi la fa affondare negli abissi della disperazione.
Intimidita dalla notevole mole ma certa che questa storia avrebbe fatto al caso mio, ho letto La casa delle sorelle con voracità e una piacevole dolcezza. La sua autrice, in questi primi pomeriggi d'inverno, mi ha portato lontano.
Eternità, amore, follia, sono elementi che nei romanzi per ragazzi vanno a braccetto. Avessi avuto dieci anni in meno avrei riempito fogli interi di dolcezze, fantasticherie varie, una tenerezza pietosa ma bellissima che non cela alcunchè ma cammina furtiva per i corridoi bui di chi schiva il suo forte ed intenso sguardo.In un altro tempo, mi sarei rifiutata di perdere del tempo prezioso dietro a queste letture. Proibito leggere, primo romanzo per ragazzi che leggo di questo autore, non mi indusse a rifiutarne la lettura ma ad amarne la storia - piuttosto semplice ma molto dolce, attratta dall’amore intenso e viscerale che lega la protagonista ai libri e alla letteratura e il suo irrefrenabile bisogno di condivisione Il morso di una sofferenza provocata, provocatoria, tengono le mani su gruppi di ingenui e innocenti che avrebbero dovuto curare il giardino della loro vita con estrema cura. E mentre contemplavo questa vita, la sua protagonista si insinuò nelle crepe del mio cuore inducendomi a nutrire moti di tenerezza, quasi di comprensione che è il vero motivo per cui ho avvertito la forte sensazione di leggerlo. Questo romanzo, così come altri romanzi del genere, mi vide recarmi ai piedi di una scalinata che mi portò dinanzi a un portale, in cui era stato tracciato un bel segno, una decorazione disegnata con semplicità e armonia così che la mia coscienza venisse poi sedotta a toccarlo, invitandomi ad entrarvi. Si trattava di una piccola fessura, uno spazio segreto in cui ho potuto accedere al mondo di Alan Gratz. Un disegno letterario davvero semplice ma carinissimo, talvolta dalle forme spicciole, leste, dove ogni cosa era pervaso da una certa malinconia: malinconia nel descriverci un amore bello ma per molti incomprensibili, la mancata solidarietà e conforto che dovrebbe invece legare due adolescenti qualunque nel toccare la felicità e toccare le conseguenze. Intriso di drammaticità, forse un po' troppo consapevole, a colpirmi maggiormente penso sia stata la bellezza e l’autenticità dei sentimenti rivolti al mondo letterario così precisi e penetranti, capace di ridurci a ricordi sfocati ma colorati. Così profondo e introspettivo, trafiggendo la mia pelle come un milione di aghi, non più lieve di un sussurro, ma capace di penetrare così piano nella testa da non avere una sua forma.
C’è un certo tasso di elevata povertà, quando si parla di libri. Non mi vergogno a scrivere, né tantomeno a dire, che i pochi risparmi che delle volte metto da parte svaniscono, in una manciata di minuti, ogni qualvolta vado in libreria. La mia anima cerca di essere consapevole, concretizza come, l’acquisto compulsivo dei libri, è una malattia, un male assolutamente inestirpabile. Eppure, credo che ogni cosa, ogni malattia – checché essa non sia deleteria- abbia un rimedio, e reduce da un anno di mancati acquisti ma solo di regali inaspettati ma graditi, quest’anno non farò alcuna promessa né realizzerò progetti in cui io e i libri saremmo lontani. Ponendomi sempre dei limiti, abbraccerò ogni scontistica, ogni tentazione letteraria che capiterà sotto il mio naso, e pagherò il dazio di aver resistito per così tanto tempo accogliendo nuovi amici di carta e inchiostro. Senza alcun romanzo << nuovo >> da leggere, senza alcun stimolo potrebbe spegnersi quella scintilla che la maggior parte delle volte mi induce a divorare romanzi come se fossero Nutella e questi nuovi sconti, cosa che hanno già messo in subbuglio la mia coscienza, aumenterà il valore che attribuisco a queste semplici risme zeppe di inchiostro, per me incarnazione assoluta della vita.
Romanzi che ho letto e
che vi consiglio caldamente:
Per non citare sempre
Patrick Dennis e il suo celebre Zia Mame, vi consiglio caldamente il suo
seguito che
mi ha divertito, entusiasmato moltissimo, ha allietato pomeriggi estremamente
tediosi e solitari e che, in una dolce confusione dei sensi, mi ha trascinato
in attimi di vita comuni. Fuggendo nella veridicità delle cose, in un
fantasmagorico teatrino che genera un po' di confusione, che però mi ha tenuta
più appassionatamente stretta a sé.
Una storia che ha scaldato il mio piccolo cuore, che ha logorato dall’interno il mio spirito, ha suscitato un’empatia naturale a tal punto di risvegliare zone assopite nel fondo della mia coscienza. Ennesimo dramma sentimentale, seducente e romantico sciorinato in descrizioni dettagliate, proiettato con sano e forte romanticismo da cui sono emersa come un’immagine definita nell’immediato.
Forse è stato il tema ad affascinarmi, al di là dei miei progetti, e fuori il mondo proseguiva nel suo consueto percorso. Per pochi istanti, ho valutato la possibilità di lasciar perdere, ma – ho pensato -, perché non dare una sferzata di novità fra i soffici divani di questo salotto letterario? E con questo ennesimo booktag, che destabilizza per la sorpresa, depenna la sua avanzata lenta in questa giornata uggiosa e cupa conferendo quello squarcio di sole che fortunatamente io vedo sempre, anche quando piove furiosamente.
1)Quanti libri leggerai nel 2023?
L’anno scorso avrei voluto leggere 200 libri. Purtroppo, non ho potuto raggiungere il mio obiettivo, ma sono comunque soddisfatta di ciò che ho letto e vissuto. Ma tenterò questo nuovo anno :D
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Primo romanzo, anzi, prima saga che mi
piacerebbe rileggere – ebbene si. Dopo tutto questo tempo – i romanzi che hanno
segnato la mia adolescenza. Li leggerò con nuovi occhi, certamente. Ma quando i
desideri ti travolgono è giusto coglierli, al momento giusto.
Un’altro booktag. Un altro giochino divertente sul mondo dei libri in cu ho trascorso qualche piacevole minuto in buona compagnia, la soddisfazione di strappare qualche sorriso o staccare la spina, evitando qualunque refuso né cincischiando più di tanto. Ed eccomi questa volta con qualcosa legato ai libri ma anche a New York. La grande Mela. Un luogo che conosco solo per sentito dire, ma mai sprovvista di avventure e splendori. Se poi condita di elementi utili e essenziali per allietare lo spirito, come non scandagliare ogni sua piccola bellezza?!?
1)
Che libro ho sul comodino
in questo momento?
Ho desiderato tornare a Forks, e sono contenta di aver colto la sua chiamata.
Romanzi su misura in
carta e inchiostro:
Questo è uno dei tanti aspetti belli dei
booktag. Sono delle piacevolissime distrazioni, ed in fondo è questo il loro
obiettivo. Allontanarci dalla routine di tutti i giorni, mostrare qualcosa di
semplice che delle volte sembra superfluo. L’idea dunque è quella di trascorrere
qualche minuto in piacevole compagnia, un adattamento questa volta degli anni ’90.
Se come me siete nati in questi anni, questo tag è l’occasione perfetta per
ripristinare i ricordi. Farli rivivere, vibrare nel cuore, riprendendoli ad uno
a uno restando lì, ai bordi della tua anima.
1)
Romanzo che ha per me
una certa intensità
Qualche giorno prima che finisse l’anno, un pomeriggio di fine dicembre sonnacchioso e quieto, mi trovai a vagliare quelle che non sono state altro che le letture di un anno intero. Leggo tanto, me ne rendo conto, e riassumere un anno di letture sarebbe impossibile. Ma quando mi si presenta di fronte la possibilità, se non l’opportunità di parlare di queste letture nell’ennesimo post, ecco che questa si riassume come la migliore delle idee che potesse concedermi il privilegio di parlare non solo di libri ma anche di me. Perché ogni cosa che ci circonda parla un po' di noi, checchè lo si pensi.
Miglior biografia:
Una perpetua conquista alla fuga o alla libertà, un’anima semplice, devastata, svezzata che rifacendosi al passato si proietta in avanti. E giunge alla fine solo dopo aver intuito il principio. Il commiato a una via di redenzione o libertà, che mi ha resa un piccolo involucro trasparente senza peso, senza anima, soffiata come una cannula dal primo vento, da certi tipi di letture si imparano inevitabilmente tante cose. E, uno fra tutti, quanto i gesti impuri sono talvolta atti di oscenità.