L’aria fredda che mi investe mi fa prendere consapevolezza come l’anno stia lentamente per volgersi al termine. Era viziata proprio come quando è entrato l’inverno. Più o meno uguale agli altri anni, con quella luce plumbea che proiettandosi sulle pareti gli attribuivano un chè di minaccioso. Per smorzare la routine, il tedio di un weekend casalingo, girovagando sul web ho scovato questo booktag molto carino e divertente. I libri onnipresenti. I miei progetti, i miei obiettivi che stavano per trascinarne di nuovi. La vocina interiore della mia coscienza che impartisce ordini con un tono severo e imperioso. Ed ecco che, rinchiusi nella cella del tempo, ecco qualche curiosità su ciò che più mi grava sui libri e sul mio essere lettrice, che prende la letteratura come moto d’espressione. Si insinua in un piccolo angolo di Paradiso e lì sguazza nella felicità più assoluta.
1) Quest’anno hai
iniziato dei libri e li hai messi da parte?
No. Se inizio un libro debbo assolutamente portare a termine la sua lettura.
2) Un libro autunnale che è una
transizione per la fine dell’anno?
I romanzi del mio amato Thomas Hardy,
che proiettati quasi sempre su scenari bucolici bellissimi e straordinari è una
scissione fra lucentezza e oscurità.
3) Una nuova pubblicazione che attendi
pazientemente di possedere?
L’ultimo volume della mia amata
Elizabeth Jane Howard. Prima o poi leggerò anche questa sua << ultima
>> fatica letteraria.
4) Tre libri che vorrei leggere prima
della fine dell’anno?
Tre romanzi diversissimi fra loro, ma appartenenti a un tipo di letteratura che amo molto. Sciorinano argomenti che evidenziano l’individuo come essere superiore e limitato, ma soprattutto il suo rapporto con la natura.
5) Un libro che credi diverrà fra i
tuoi preferiti?
Romanzo che languisce sullo scaffale da un po’ ma che denota il mio amore per Philip Roth. Chissà se questo romanzo lo accrescerà maggiormente.
Ottimo recap, grazie
RispondiElimina🤗🤗
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