lunedì, settembre 23, 2024

Le parole giuste: romanzi brevi per lettori indaffarati 3°

I miei consigli di lettura riguardo ai romanzi brevi, veloci, proseguono in questa seconda parte, che fa di questa ennesima carrellata un quadro straordinario. Forse non tutti vedono quello che vedo io, ma ciò che mi interessa è di conferire qualche consiglio, qualche suggerimento a chi, in questi giorni, è intrappolato nella frenesia di giornate quasi sempre uguale a se stesse ma intense. Come rifocillare il proprio spirito, se non con la lettura di testi che non impegnano, non occupano più di qualche ora del nostro tempo se non mediante questi? Piccole pillole che, ovunque noi andiamo, producono un effetto benefico.




Titolo: La figlia del capitano

Autore: Aleksandr Puskin

Casa editrice: Einaudi

Prezzo: 10 €

N° di pagine: 150

Trama: Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all'avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, "La figlia del capitano" fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'"antica fiaba russa".


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Titolo: Giacinta

Autore: Luigi Capuana

Casa editrice: Oscar Mondadori

Prezzo: 9 €

N° di pagine: 274

Trama: Non era piú una bambina; aveva già sedici anni. Le confidenze di qualche amica le avevano aperto un po' gli occhi. La sua fanciullezza abbandonata le si aggravava sul cuore terribilmente, coi piú vivi particolari, rimescolandola tutta. E quando le passava dinanzi agli occhi l'immagine di Beppe, con quel testone nero e quelle pupille nere che l'avevano tenuta cosí sottomessa, sentiva vibrare per tutto il corpo una sensazione strana, d'inesplicabile tenerezza verso quell'unico amico della sua infanzia che l'aveva tanto divertita e le aveva voluto un po' di bene! E i baci di quelle labbra carnose le rifiorivano, caldi, per un istante, sulle gote insieme colle carezze delle ruvide mani di lui.

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Titolo: Viva la vida

Autore: Pino Cacucci

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 7€

N° di pagine: 77

Trama: Si tratta di un monologo che mette in scena l'appassionata esistenza di Frida Kahlo "detta" dalla protagonista dal vertice estremo dei suoi giorni. Mentre corre verso la morte, Frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata ( ripetutamente ingessata e condannata all'immobilità), ai suoi lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, alla sua relazione con Diego Rivera. In poche pagine c'è il Messico, c'è il risveglio dell'immaginazione, c'è la storia di una donna, c'è la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo. La sintesi infuocata di un'esistenza.

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Titolo: La morte di Ivan Il'ic

Autore: Lev Tolstoj

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 7, 50 €

N° di pagine: 96

Trama: Questo raccnto descrive la vita di Ivan Il'ic, un borghese famiglia, di discreta intelligenza e qualità mondane, costantemente preoccupato del parere dei superiori, che con le loro azioni potrebbero agevolarne la scalata sociale. Anche il matrimonio sembra confacersi alla pratica di vita da lui perseguita nella vita professionale: ha sposato la moglie più per convenienza d'affetto e sociale che per reale innamoramento. Tutto procede per il meglio, fin quando il protagonista non subisce un banale incidente domestico. Cadendo da uno sgabello Ivan Il'ic accusa un forte colpo al fianco, un dolore che con il passare del tempo sarà sempre più costante, costringendolo a consultare numerosi medici per cercare di venirne a capo. Nella situazione di disagio indotto dalla malattia cambiano così le sue priorità. Nell'avere pietà di se stesso, comincia sempre più a essere insofferente verso la rumorosa indifferenza della gente sana. Nessuno lo comprende né gli presta ascolto, tranne un muzik, un paesano, che fin dal giorno dell'incidente aveva cominciato a prendersi cura di lui, peraltro con un atteggiamento improntato a una straordinaria serenità. La malattia lo induce pertanto a rivedere tutta la scala dei valori che aveva ispirato la sua vita, guidandolo alla comprensione della verità: tutto è stato falso, nella vita famigliare come nel lavoro. Ma alla fine della sua vita la menzogna si ritira, e Ivan Il'ic riuscirà a morire sereno, con il sorriso sulle labbra.

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Titolo: Elogio della follia

Autore: Erasmo De Rotterdam
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 8, 50
N° di pagine: 135

Trama: Capolavoro di uno dei più illustri rappresentanti dell'Umanesimo europeo, divertente e sferzante critica alla tracotanza umana, "Elogio della Follia" è senza dubbio una delle opere centrali del canone filosofico e letterario mondiale. Ma non è un'opera irraggiungibile e criptica: al contrario, è amata proprio per la sua scrittura potente e corrosiva, per la forza drammatica che nasce dall'idea di far parlare la Follia in prima persona. Come una gran dama dall'intelligenza devastante, la Follia, tessendo un raffinato autoelogio, mette alla berlina uno per uno tutti i limiti, le meschinità e le bassezze dell'umanità. Non ci sono sconti per nessuno, a prescindere dallo stato sociale e dal prestigio accumulato. Gli esseri umani sono messi a nudo nella povera essenza che tutti li accomuna, costretti a rinunciare alle consuete pompose vesti di governanti, letterati, religiosi. Erasmo non procede però a una pura opera di demolizione: al cuore dell'"Elogio" pulsa un accorato invito a considerare il messaggio di Cristo nella sua pienezza e a conformare le nostre vite alle sue parole, senza false interpretazioni.

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Titolo: I dolori del giovane Werther

Autore: Johann Wolfgang Goethe

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 8, 50 €

N°di pagine: 152

Trama: La trama è semplice eppure di un agghiacciante realismo: Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall’inizio che non è libera, perché legata ad Albert. << Stia attento a non innamorarsene >>, sarà il consiglio di una cugina a Werther. Ma la tragedia è già innescata.

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Titolo: Il castello di Otranto

Autore: Horace Walpole

Casa editrice: Newton & Compton

N° di pagine: 160

Trama: Il castello di Otranto è oggi unanimamente considerato il capostipite del romanzo gotico, la prima opera fantastica della letteratura inglese moderna: da Clara Reeve alla Radcliffe, da William Beckford a Charles Robert Maturin fino al Poe di The Fall of the House of Usher, tutti, in varia misura, si troveranno a dover fare i conti con Walpole e le sue misteriose, inquietanti fantasie visionarie, gremite di giganti spettrali, elmi magici, quadri parlanti, sotterranei labirintici che hanno inaugurato un vero e proprio genere letterario.

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Titolo: Thèrese Raquin

Autore: Emile Zola

Casa editrice: Bur

Prezzo: 9 €

N° di pagine: 218

Trama: Il libro racconta la storia di un adulterio, di un omicidio e di un doppio suicidio, di uno stato di follia che lega tra loro i protagonisti, Thérèse e Lorenzo, e di un lento ma inesorabile processo di disfacimento morale e antropologico. Zola compone un romanzo nel quale l'erotismo è strategia e tutto è calcolo e distruzione, un romanzo che nel suo epicentro divora personaggi e situazioni assorbendo e facendo a pezzi ogni scrupolo e ogni valore, fino al collasso conclusivo.

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Titolo: Uomini e topi
Autore: John Steinbeck
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 139
Trama: George Milton si occupa da sempre con ferma dolcezza di Lennie Small, un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Il loro progetto, mentre vagano di ranch in ranch, è trovare un posto tutto per loro a Hill Country, odve la terra costa poco: un posto piccolo, giusto qualche acro da coltivare, e poi qualche pollo, maiali, conigli. Ma le loro speranze, come “ i migliori progetti predisposti da uomini e topi” ( è un verso di Burns), sono destinate a sbriciolarsi.

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Titolo: Requiem

Autore: Antonio Tabucchi

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 8€

N° di pagine: 138

Trama: In uno stato a metà tra la coscienza e l'incoscienza, tra l'esperienza del reale e la percezione del sogno, un uomo si trova a mezzogiorno, senza sapersi spiegare come, in una Lisbona deserta e torrida di un'ultima domenica di luglio. Sa di avere azioni da compiere - l'ultima soprattutto: l'incontro con un personaggio illustre e scomparso che forse, come tutti i fantasmi, si presenterà solo a mezzanotte, ma non ha idea di come compierle. Si affida così al flusso del caso, secondo una logica che segue le libere associazioni dell'Inconscio. E si trova a compiere a un percorso che lo porta a vivere il ricordo nell'attualità di quella giornata, a riandare ad alcune tappe fondamentali della sua vita, a cercare di sciogliere i nodi irrisolti all'origine del suo stato allucinatorio. L'allucinazione, il viaggio, il sogno durano dodici ore, durante le quali si comprimono e si dilatano i tempi di una vita: passato e presente si mescolano per spiegarsi a vicenda, morti e vivi si incontrano negli stessi luoghi, i luoghi si fissano in un'immobilità che non ha niente a che fare col tempo.

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Titolo: Una pedina sulla scacchiera

Autore: Irène Nèmirovsky

Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 174

Trama: All’era dei pirati della finanza e dell’industria, degli imperi economici costruiti sui campi di battaglia è succeduto lo scenario desolante degli anni Trenta: la borsa in caduta libera, la crisi, la disoccupazione, e “tutti quegli scandali ignobili, quei processi, quei tracolli privi di grandezza” … Come molti della sua generazione, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. È un modesto impiegato nell’azienda che suo padre, il Bohum dell’acciaio, il Bohum del petrolio, è stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle mani del socio. Si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perferzione e da una cugina da sempre innamorata di lui. “E’ la pedina “ annota laNèmirovsky sulla minuta del romanzo “ che viene manovrata sulla scacchiera, che per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita”. Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, bene in evidenzia, una busta sigillata: dentro, un elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio Bohun aveva elargito somme ingenti affinchè spingessero il governo ad accellerare i preparativi bellici. Riuscirà questo bruciante retaggio, questa potenziale arma di riscatto, e di riscatto, a scuotere Christophe dal suo “cupo torpore”? Difficile trovare un romanzo così puntualmente appicabile a temi e fatti di ottant’anni dopo.

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Titolo: L’amico ritrovato

Autore: Fred uhlman

Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9, 50
N° di pagine: 112

Trama: Germania, 1932. Due ragazzi di sedici anni frequentano la stessa scuola esclusiva a Stoccarda. Uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è il rampollo di una ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Ma il Paese in cui vivono i ragazzi sta cambiando profondamente. Riuscirà la loro amicizia a non essere spezzata dalla Storia?


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