Poco prima che si concludesse l’anno, questo romanzo sfilava in una passerella di romanzi, avventure ancora da leggere e vivere, o il cui ricordo era quasi del tutto svanito. Stardust, con la sua splendida copertina, tantissimi anni fa, non mi piacque perchè la visione cinematografica estrapolata, a mio avviso molto più bella e indimenticabile, si discostava da quell’aura, quel magnetismo che le sue immagini mi trasmisero, all’epoca. Eppure, l’età adulta, il percorso di crescita personale che ognuno di noi imbocca, presto o tardi, prevedeva che io vi tornassi nuovamente - fra le sue pagine, intendo, e gli ultimi giorni di novembre conciliarono questa magia, sopita dal tempo. Che cosa ne ho ricavato da una seconda lettura? Sicuramente la possibilità di aver estratto qualcosa che ora, all’età di trentadue anni, ho compreso un tantino meglio, ma non sottratta da quella patina di insoddisfazione che le sue pagine trasmisero, a prima lettura. Nel complesso una storia che custodirò gelosamente, come un piccolo orpello di cui ogni tanto mi piace rimirare, cittadella o personale panacea di quei cuori impavidi, avventurieri che fanno di queste storie una risorsa per il loro benessere non solo fisico ma anche spirituale.
Titolo: Stardust
Autore: Neil Gaiman
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 245
Trama: In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. E' solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...
La recensione:
Ebbe la sensazione di occupare con lui un unico spazio nell'universo. Come se, per un avvolgente momento, fossero la stessa persona, che dava e riceveva, mentre le stelle si spegnevano nel cielo che anticipava l'alba.
Nella mezz'ora prima che giungesse la mezzanotte, dopo una cena frugale, visitavo amici sconosciuti - fini conoscitori del mondo -, sedendo sul letto con il mio block notes preferito a scrivere di loro o delle loro drammatiche storie. Alcuni un po' restii a condividere quello che si portavano dentro, e perciò assistevo in questi momenti a un'intensa attività di resistenza, fatta di abbracci e strette di mano. Francamente mi è sempre sembrato alquanto romantico e folle lo spettacolo di questi giovani eroi tormentati e soli al pensiero del loro sogno d'amore ormai infranto, che riscontro quasi sempre nei romanzi che amo, al ricordo di lacrime versate che bruciano ancora sulla pelle. Io che non mi sono mai accollata il ruolo di consolatrice ma di ascoltatrice del resto li ho sempre ascoltati con un certo interesse. E in questa atmosfera stucchevole, redigo concisi racconti che possano alimentare il fuoco del cuore umano. Un'infinità di cuori luminosi che appartengono a loro. Solamente loro. Io confido tutto questo soltanto a pagine di un diario, che racchiudono buona parte di ciò che tengo saldamente nascosto.
Con Stardust non desideravo scendere comunque nel dettaglio. Desideravo scrivere una recensione di senso compiuto e arrivare lontano, prima che il fuoco della vita toccasse le mie fragili membra. Una parte della ragione per cui ho riletto il romanzo di Gaiman penso sia dovuta dal fatto che amo intensamente la trasposizione cinematografica, e anche perché leggendo avrei potuto costruire un idea. Era importante per me che il romanzo, soprattutto la magia che era racchiusa al suo interno, fosse un piccolo dettaglio dal quale, stanziato nel nulla, mi avrebbe permesso di rendermi felice.
A parte una serie spropositata di personaggi e scenografie mai viste, la storia di Gaiman parla perlopiù di un amore perso e poi ritrovato la cui magia sta nella bellezza di scorgerlo in un tempo o in un luogo in cui non esiste il perdono o la compassione. Beneficio per la mia anima appassionata e romantica, alloggiata casalinga a un mondo visionario e affascinante.
Una favola moderna carina che promette molto di più di quello che riportano le nostre vivide speranze, valido sia per i giovani adulti sia per gli adulti veri e propri che fanno di queste storie il loro cantuccio personale e amano immergersi al punto tale da non saper distinguere la realtà dalla finzione.
Trascinante, romantico, semplice, fiabesco, funge come omaggio alle favole che ero solita vedere quando ero bambina ed, efficace e fantasioso, traccia una linea invisibile tra presente e passato. Ritagliando un posto speciale persino nei cuori di coloro che credono che leggere questo genere di storie non sia altro che una perdita di tempo.
Ogni amante è un folle nel cuore e un menestrello nella mente.
Valutazione d'inchiostro: 3 e mezzo
A me è piaciuto molto questo libro, se non ricordo male gli ho assegnato un volto più alto rispetto al tuo.
RispondiEliminaHai visto anche il film?
Si, ho visto il film! E leggendo il romanzo ho notato delle differenze che ammetto mi hanno un pochino disturbato...
EliminaUna lettura però davvero piacevolissima, che sono lieta di aver intrapreso :)
sì, hai ragione il film è diverso, a me ovviamente è piaciuto di più il libro, soprattutto la parte riguardante il mercato magico!
EliminaBeh, io invece questa volta ho preferito maggiormente il romanzo :P Forse perché la trasposizione cinematografica la conosco a memoria, e 'vedere'' nuove scene mi ha un pò rattristato :(
EliminaOttima recensione, grazie
RispondiEliminaA te :)
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