Di tutte le opere di Elizabeth Jane Howard
pubblicate in Italia dalla casa editrice Fazi, della sua celeberrima saga de I
Cazalet devo ancora cibarmi. Quando il primo giro di perlustrazione in
libreria, dopo il terribile periodo che lentamente ci stiamo lasciando alle
spalle, mi vide ammaliata a trascorrere un fine settimana soleggiato e mite con
figure di carta e inchiostro che popolano l’ultima fatica dell’autrice –
perlomeno questa -, non riuscì a non resistere per accaparrarmene
una copia. Nel giro di due giorni, andando a Londra e in qualche malfamato
locale giornalistico, ho amato particolarmente scrutare ogni suo romanzo come
se si trattasse di un opera architettonica splendida ma fuggente, dove del
resto amo immergermi e viverci, con un guazzabuglio di cose da guardare e su
cui riflettere. Viste quasi tutte per la << prima >> volta, come
sussulti ripetuti e destabilizzanti della << prima volta >>, e
stare in compagnia di un autrice straordinaria come la Howard è stata delle più
memorabili vissute, nello spazio lussuoso e sontuoso di una villa, nei cuori di
personaggi tristi imprigionati in un paesaggio bellissimo e luminoso che, quasi
come un componimento lirico, drammatico e manieristico, spiccano per il loro
essere perennemente attanagliati da episodi che producono dissidi, equivoci,
confidenze intime.
Titolo: Le mezze verità
Autore: Elizabeth Jane Howard
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 338
N° di pagine: 18, 50 €
Trama: May Browne – Lacey ha da poco sposato
in secondo nozze il Colonello Herbert; entrambi hanno figli dai precedenti
matrimoni e vivono in una casa di singolare bruttezza nelle campagne del
Surrey, fortemente voluta dall’uomo e acquistata con l’eredità di May. Aluce,
la figlia di Herbert, si sta per sposare, più per fuggire dal padre che per
amore. Il Colonello non piace nemmeno ai due figli di May, Oliver ed Elizabeth:
lo considerano un borioso tiranno che si comporta in modo strano e opprime la
madre. Oliver, un ventenne brillante e ironico, abita a Londra, non ha un
lavoro stabile e vorrebbe tanto sposare una donna ricca che lo mantenga. Elizabeth,
la sorella minore, che nutre un complesso di inferiorità nei suoi confronti, è
una ragazza ingenua e sentimentale. Quando quest’ultima decide di trasferirsi a
casa del fratello per cercare lavoro. May, rimasta sola nel Surrey con Herbet,
inizia a pentirsi amaramente di averlo sposato. Intanto Elizabeth trova lavoro
e anche l’amore, Oliver cerca la sua ereditiera mentre si fa mantenere dalla
sorella, e Alice, incinta e infelice, vorrebbe scappare di nuovo.