Titolo: Fearless. Il mondo oltre lo specchio
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 18, 90 €
N° di pagine: 367
Trama: A Jacob Reckless restano pochi mesi di vita e una sola possibilità di salvezza... Gli occorrono quattro giorni e quattro notti per raggiungere il castello del vecchio nano Valiant e riabbracciare Volpe, la splendida e coraggiosa ragazza mutaforme. Troppo tempo nel Mondo Oltre lo Specchio per chi, come Jacob, ha per bagaglio la morte. E l'impronta di una falena che gli incenerisce il cuore, solo perché ha pronunciato il nome di una Fata Oscura. La speranza sembra celarsi in un'antica balestra appartenuta al re Guismund, la cui freccia può uccidere e insieme donare la vita. Anche Nerron il Bastardo, al servizio dei Goyl, i feroci guerrieri di pietra comandati da Kami'en, è alla ricerca del potente oggetto magico. Jacob, insieme a Volpe, deve affrettarsi se vuole imparare cosa significa restare vivo. Perché più la ragazza illumina la sua anima, più la falena annerisce la sua carne... Dopo l'incantevole Reckless, un altro viaggio nel Mondo Oltre lo Specchio. Amore, morte e magia in una storia gotica e potente.
La recensione:
Nella metà del mese di aprile, ho preso parte alle avventure di un giovane, Jacob, un avventuriero di una storia le cui gesta erano state elargite da un'autrice che amo molto e che, nel giro di qualche giorno,involontariamente mi fece perdere il senso del tempo. Attrasse me, lettrice onnivora e ignara della sua esistenza, in un'epopea che richiama le antiche opere medievali che si attorniavano al di fuori del surrealismo in cui è immerso il mondo moderno, ma in quello splendente di un mondo molto simile al nostro, sotto i perfetti cieli azzurri di un banalissimo giorno qualunque, mentre Jacob svolge come di consueto le sue mansioni, camminando come una sentinella in mezzo a masse, forme quasi prive di vita. Il modo in cui feci parte a questa seconda avvincente avventura, seguendo in silenzio ogni sua mossa, incuriosita di conoscere le sue sorti e le intenzioni della sua autrice mentre prendevo appunti nel mio immancabile bloc notes, la storia che ho finito per considerare come qualcosa di estremamente semplice che cela però un messaggio piuttosto significativo contro chi ogni giorno affronta la vita, le critiche sociali, i pregiudizi come affrontando una guerra, urlava fantasia, epopee medievali, nel quale ho corso e scorrazzato beatamente per una manciata di giorni.
Fu così che questa mia ennesima spericolata avventura mi condusse ai bordi dell’anima di una storia che, a dispetto dello splendido Mondo d'inchiostro, appare come una fievole fiamma che lentamente, sono certa, sarà ravvivata - già da questo secondo volume ho potuto appurarlo - non possiede nulla di banale, lascia un segno del suo passaggio per ciò che ha più significato per la sua autrice e che io spesso considero come un << atto di coraggio >> a sostegno della mentalità odierna, una figura pallida che sfilò davanti ai miei occhi come una rappresentazione di scomporre gli elementi e rimodellarli. Pochi autori sono disposti a riconoscere certe discrepanze sociali, o per meglio dire mostrano un certo talento per parlare di ciò. In questa sua ennesima fatica letteraria, Cornelia Funke riconosce come l’individuo è un essere imperfetto che nel sentiero insidioso della vita si avvia a combattere una battaglia che sembra non avere mai fine. Ciò nonostante, ho così bruciato il mio tempo fra le sue pagine poiché divorata dalla curiosità, dal desiderio insopprimibile di conoscere quali sorti la sua autrice avesse destinato al povero Jacob, a suo fratello, Will, a Volpe, mentre questo folle sogno dantesco si faceva strada nei recessi più reconditi della sua memoria.
Le prime pagine di un romanzo sono sempre abbastanza fredde da giustificare una certa diffidenza ad approcciarsi ad una lettura sconosciuta; mediante sollecito della stessa autrice, ho così accolto la lettura di questa nuova storia stando per qualche tempo nascosta nel mio cantuccio personale, con plaid, caffè caldo e fumante, la mia immancabile agenda, il Kobo poggiato sopra le gambe a mò di leggio. La scenografia su cui si realizza Fearless dal mio personalissimo santuario magico, illuminava un certo angolo che mi permise di leggere l’epopea di questo giovane con interesse. L’anima di questa storia si era proiettata sulle punta delle mie dita senza che ne fossi del tutto consapevole.
Un metodo piuttosto semplice per evadere dalla realtà, trama di vita di un uomo di media intelligenza che si è scoperto intrappolato in cose di cui non avrebbe dovuto dare peso. L’opportunità di << rinascere >>, il cui Fato sarebbe forse stato meno crudele ed egoista. Allusione alla massa umana che, come un eco remoto o un riflesso opaco, ha scandito un pomeriggio all’insegna della solitudine e della monotonia.
Una storia che altri non è che un sudario di rinascita, ricerca interiore di se, della propria integrità che ha spiccato come un barlume di energia in un mare di rinunce e spossatezza. Con la voce dolce e carezzevole dell'autrice che ha risuonato nelle orecchie, durante il corso della lettura, che mi ha reso contenta per essermi trovata al suo fianco.
Valutazione d'inchiostro: 4
Non conosco; ottima recensione, grazie
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