giovedì, settembre 30, 2021

Gocce d'inchiostro: Fenix e la chiave di Thuta. La gemma di Osiris e Fenix e la chiave di Moses. Il torneo di Hun - M F Loi

Sulla via del ritorno, quella relativa alla Londra vittoriana di fine ottocento, mi fermai per una manciata di giorni all’angolo di una storia fantasy tutta all’italiana, che mi fu gentilmente concessa dalla sua autrice, mediante una consulenza fortunata, accolta senza dover chiedere permesso perché sin dal primo momento in cui vi misi piede mi sentì accolta, in un piccolo spazio in cui vi avrei fatto perdere impunemente le mie tracce.

Qui, per due capitoli, ancora in fase di scrittura, ho risieduto in un mondo molto simile al nostro, in compagnia di una giovane adolescente bella ma che non passa inosservata, ammirata da tutti per la sua delicata avvenenza, risucchiata nell’immediato in una realtà di cui presto dovrà farvi i conti; quel genere di avventura che ogni tanto confido di poter vivere, un giorno, affinchè la monotonia, la routine di giornate sempre uguale a se stesse non mi risucchiano nel suo lento declino. Se non altro per dare sfogo al mio desiderio di rivalsa che abbraccio l’idea di un mutamento da qualche tempo. Il mio tempo però fra le pagine di questi due capitoli è stato davvero troppo poco. Divorata da una fervida curiosità ho valicato i cieli del mondo che l’autrice dipinge così bene con una buona dose di fascino rimasta intrappolata nell’aria oramai fresca di inizio autunno. Mi considero una lettrice che combatte qualunque battaglia, qualunque sfida la vita le pone dinanzi. Quella di queste pagine è ancora un inizio, un prologo di ciò che dovremmo aspettarci dalla stesura dei volumi successivi, interpretazione non proprio semplice e ancora confusionaria delle vicende di una semplicissima ragazza di soli diciassette anni. L’incredibile racconto che mi è stato sussurrato in una notte, in una taverna situata fra il folto dei boschi.




Titolo: Fenix e la chiave di Thuta. La gemma di Osiris

Autore: M E Loi

Casa editrice: Bookabook

Prezzo: 17 €

N° di pagine: 381

Trama: Fenix abita a New York e non è una ragazza come le altre: ha la pelle candida e i capelli color argento. Nonostante si sia trasferita più volte insieme a sua madre e abbia vissuto in altre città, in nessun luogo si è mai sentita a “casa”. La sua vita trascorre tra la strana fissazione di sua mamma per le porte aperte e quel senso di disagio che di notte la tiene sveglia a fantasticare di mondi incantati in cui vorrebbe fuggire. Sogni che diventano realtà nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando un uomo misterioso le regala una piccola chiave dorata. Essa è il lasciapassare per Ethernity, la capitale di Miriel, il regno degli elfi; un mondo luminoso i cui affascinanti abitanti hanno capelli coloratissimi. Un mondo di luce che nasconde però dei misteri oscuri, come la Gemma di Osiris, il cui risveglio, coinciso con l’arrivo di Fenix, annuncia il ritorno di una terribile e antica minaccia.

martedì, settembre 28, 2021

Gocce d'inchiostro: Una casa quasi perfetta - Emily Eden

Una mattina << l’ora della lettura >> venne impiegata in modo inaspettato. In solitudine attraverso lande deserte che quasi sempre mi conducono da qualche altra parte. Non resuscitando o instaurando alcunché di nuovo o diverso, ma la cui luce, aura è un faro nella notte. Resti scheletrici di un epoca che da sempre sortisce il mio fascino, il posto adatto in cui amo scorrazzarci, il set della mia vita per antonomasia. E in un certo senso questa è la ragione per cui amo i classici. E questa ragione mi induce anche a leggere romanzi che intrappolati in un’apparente mitezza, trovano sfogo nella realizzazione dei sogni degli altri, nel nullo appagamento dei sensi, il tutto servito come la visione di una scenografia di cui lo stesso lettore deve giudicare e criticare. Il bersaglio questa volta fu questa Casa quasi perfetta della Eden, intestardita a voler raggiungere ciò che magari una Austen o una Bronte giunsero in maniera meno sottile contro cui scaricare la << rabbia >> di convenzioni e dogmi che involontariamente ti piegano al suo volere. Qualcuno potrebbe diffidare con un approccio come questo. Il romanzo di Emily Eden però si frantuma nella monotonia del giorno trasmettendo sensazioni piacevoli perché scuri di quel sentimento amoroso, scevro di quei dolori sordi che spesso mi fanno palpitare il cuore. Tuttavia è stato davvero impossibile non identificarsi con gli altri, con chi mi ha tenuto compagnia, vestire i loro panni affinchè il lato sordido della natura fosse oscurato completamente.

Titolo: Una casa quasi perfetta
Autore: Emily Eden
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 186
Trama: Lady Blanche Chester, neosposa bella e piena di vita, si trasferisce in una villetta bifamiliare nelle campagne inglesi. Aspetta un bambino, e per questo non ha potuto seguire il marito negli incarichi governativi che lo impegnano all’estero. La sorte le riserva dei vicini distanti per classe sociale – gli Hopkinson appartengono alla middle class – ma molto affini per inclinazioni e carattere con cui Blanche, talvolta capricciosa ma di buon cuore, instaura una solida amicizia. L’intrusione dei baroni Sampson, snob e arrivisti, rischia però di turbare questo miracoloso equilibrio…

domenica, settembre 26, 2021

Gocce d'inchiostro: Writing tips - Davide Corbetta

Fra le tante letture, questo nono mese dell’anno mi vide impegnata nella lettura di un manuale di scrittura che in un certo senso mi aiutò a mantenermi in salute. Nel senso che, da grande amante dei libri e della scrittura, mi impartì delle lezioni utili che hanno << toccato e guarito >> vari aspetti del mio linguaggio. Talvolta ci lasciamo ingannare dall’apparenza, ma l’importanza di un testo in primis dovrebbe essere annunciato dalla padronanza con cui il suo autore o autrice valica qualunque confine. Ci si lascia guidare avvicinandoci a terre non ancora esplorate, e da sempre affascinata da queste nobili arti questo piccolo manuale ha funto da espediente per conoscere quei segreti, quelle ragioni che tengono in vita la bellezza di una storia.

Titolo: Writing Tips
Autore: Davide Corbetta
Casa editrice: Accademia della scrittura
Prezzo ebook: 4, 99 €
N° di pagine: 180
Trama: Hai chiesto alla luna qualche suggerimento per scrivere un romanzo, e non ti ha risposto? Stai tranquillo, sei una persona normale. Sfatiamo qualche mito romantico, quello di cui hai bisogno non è un’abbrozzantura di luce riflessa, ma piuttosto dei consigli pratici per sopravvivere quando il sangue smetterà di arrivare al cervello, e la pagina bianca ti sembrerà la Barriera. Ma se pensi di rilassarti, leggendo qualche nozione da manualetto di scrittura creativa ciclostilato, sappi che ho preparato per te oltre 90 esercizi, e dovrai rimboccarti le maniche!
Come avrai intuito, stai per cominciare un viaggio periglioso, perciò preparati, metti in modalità aereo il cellullare, avvisa amici e parenti che sarai offline per un po', scalda la penna e … si comincia!

venerdì, settembre 24, 2021

Gocce d'inchiostro: L'educazione - Tara Westover

Mi piacciono i romanzi famigliari e decido di inserirli nelle mie letture, nel mio percorso letterario, e di farmi trasportare a tal punto da non riconoscere la realtà dalla finzione. Nella grande stanza in cui vivo, quel santuario magico in cui vi custodisco i miei figli di carta, quasi reliquie sacre che custodisco gelosamente, non c’è mai tempo per procrastinare. Se un romanzo, un autore insegnano qualcosa è perché in quel dato momento siedono in silenzio per insegnarci qualcosa. Talvolta con stupore non vedo cosa io e il suo autore abbiamo in comune, perché proprio quella determinata storia sia quella giusta al momento giusto. Mi dico che sta anche qui il potere dei libri. E l’ultimo grande momento accade con un romanzo che per anni corteggiavo, dalla soglia incredibilmente piena di una libreria bellissima e colorata, convinta di avere dinanzi a me qualcosa che si sarebbe collocato fra le letture migliori dell’anno. Quella della Westover è senza alcun dubbio un romanzo commovente, intimistico, drammatico ma che la sua lettura mi ha lasciato addosso un forte senso di oppressione. La scrittura comprende chi non ha mai avuto e cosa avremmo potuto avere da discorsi astratti, desideri repressi, moti involontari dello spirito, se non che ci si appresta a ritrarre quella che è la nostra famiglia. Ma come ogni famiglia, anche quella dell’autrice non fu perfetta, e questo romanzo lo dimostra conferendoci un peso sul cuore che mi sono trascinata addosso per tutta la durata della lettura. Una falda nell’anima che ha gravato sulla mia coscienza forse con fin troppa enfasi, ma che, al di là del dolore, delle persecuzioni, di quei moti istintivi di comprensione ed empatia, non ha affondato le sue radici nel mio cuore. Poco travolta ma non coinvolta, intestardita a conoscere la verità delle tradizioni, degli affetti, scovare qualcosa che ci faccia comprendere chi siamo realmente. Non importa da chi o cosa nasci. Importa l’amore, il coraggio, l’orgoglio che riservi nel raggiungere i tuoi obiettivi. Persino se incappi nel rischio di restare isolata.


Titolo: L’educazione
Autore: Tara Westover
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 378
Trama: Tara, la sorella Audrey e i fratelli Luke e Richard sono nati in una singolare famiglia mormona delle montagne dell’Idaho. Non sono stati registrati all’anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore. Sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia il passato. Fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: in estate stufare le erbe per la madre ostetrica e guaritrice, in inverno lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli. Fino a diciassette anni Tara non aveva idea di cosa fosse l’Olocausto o l’attacco alle Torri gemelle. Con la sua famiglia si preparava alla sicura fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con uno zaino d’emergenza sempre a portata di mano. Il clima in casa era spesso pesante. Il padre è un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. Il fratello maggiore Shawn è chiaramente disturbato e diventa violento con le sorelle. La madre cerca di difenderle, ma rimane fedele alle sue credenze e alla sottomissione femminile prescritta. Poi Tara fa una scoperta: l’educazione. La possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. Una rivelazione.

mercoledì, settembre 22, 2021

Gocce d'inchiostro: Moby Dick - Herman Melville

Perché leggere un romanzo come
Moby Dick? Perché se un lettore curioso desidera accrescere il suo bagaglio culturale c’è un susseguirsi di situazioni, eventi che lo inducono a dover affrontare qualunque difficoltà, qualunque ostacolo: ostacoli da cui sa ne esce con i mano qualcosa. Che si tratti poi di qualcosa di positivo o negativo spetta a noi giudicarlo, confutarlo. Quando decisi di approcciarmi ad una lettura mastodontica come quella di Moby Dick era in corso un progetto di lettura che non ammetteva cambiamenti. La vita però è imprevedibile, e pur quanto mi ostini ad essere sempre sul pezzo, pronta e preparata talvolta mi lascio sedurre da tentazioni che non hanno un suo perché. Moby Dick, infatti, ha avuta una sua rilevanza esclusivamente nel momento in cui non mi imbarcai a bordo di una nave che mi avrebbe condotta chissà dove. Difficile, sostenibile ma bellissimo. Del resto, chi sa cosa aspettarsi quando ci si immerge in capisaldi di questo tipo? Cosa o chi ce lo garantisce che la nostra anima resti intatta o intaccata da fattori a fine lettura non so nemmeno io dare una spiegazione? Eppure un sogno in mare aperto, uno splendore, un urlo dalla soglia morale della nostra coscienza dove ogni cosa è affidata alla mano assoluta di Dio, dalla combinazione di entità fisiologiche o etiche che largamente hanno intralciato la mia avanzata lenta. Il tutto in una catena di eventi che hanno generato ammirazione e disgusto, compassione e vendetta, sorpresa e orrore per questa Terra Promessa che una volta scoperta è la proclamazione della creazione, la conservazione di elementi da cui se ne esce a fatica.

Titolo: Moby Dick
Autore: Herman Melville
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 703
Trama: Un uomo e mostruoso cetaceo si fronteggiano: è il conflitto più aspro, accanito e solitario mai immaginato, è la storia di ogni anima che si spinga a guardare oltre l’abisso. Moby Dick è un gigantesco capodoglio, candida fonte di orrore e meraviglia; Achab è un capitano che, ossessionato da follia vendicatrice, lo insegue fino all’ultimo respiro; ismaele, un marinaio dall’oscuro passato imbarcato sulla baleniera Pequod, è il narratore e, forse, l’eroe della tragedia. Sullo sfondo, il ribollire sordo e terribile dell’oceano, il vociare cosmopolita dell’equipaggio le descrizioni anatomiche delle balene e i puntuali resoconti di caccia. Così, pagina dopo pagina, i personaggi del dramma diventano i protagonisti di una nuova epica, con il fascino ambiguo e controverso di un destino contemporaneo.

lunedì, settembre 20, 2021

Gocce d'inchiostro: L’allestimento. Per Ecuba. Due atti unici - Elena Griseri e Francesco Scarrone

Una grande pace di morte regna fra queste pagine. La sua è la realizzazione di un progetto letterario fra un autore, uno sceneggiatore e un attrice, in cui camminarci in mezzo a un vasto numero di parole, suoni e colori mi indusse ad avvertirne fortemente la sua essenza. Ho letto questo piccolo poemetto in un pomeriggio di metà settembre, che piantò un seme in un terreno già ricco di prodotti letterari importanti e letterari e che sono stati messi in evidenzia in queste pagine affinchè allestisse una certa idea di trasversalità del fenomeno della guerra nella storia dell’essere umano. Per i due autori fu la stessa rappresentazione di inscenare la figura di Ecuba, con le medesime fattezze di quella della Dea greca e di cui lo stesso Shakespeare ne decantò le lodi nel suo Amleto.
E fu così che camminando di verso in verso, sono entrata in questa piccola rappresentazione, in questo piccolo squarcio di vita, ammessa alla presenza di questa donna senza dovendo mostrare le mie conoscenze, proiettato in un luogo nella sua museale accuratezza della vita, che resta come sospesa. Un filo di un ultimo sole era entrato dall’alto di una finestra facendomi vedere queste strane figure di dee dipinte sui muri, dai contorni dorati e splendidi, allineati sulla mia pelle come piccole creature la cui sola
presenza innesca un sentimento di tragedia. Poiché essa stessa  è il tentativo dell’uomo di sottrarsi al proprio destino.

Titolo: L’allestimento. Per Ecuba. Due atti unici
Autore: Elena Griseri e Francesco Scarrone
Casa editrice: Voglino
Prezzo: 8 €
N° di pagine: 96
Trama: Opera di metateatro, va oltre il semplice testo teatrale per affrontare il tema del non arrendersi mai, perché chi rinuncia a battersi finisce per accontentarsi di ciò che ha già; un invito ostinato a perseguire i propri sogni, a non abbandonare la mischia quando la battaglia si fa dura.

sabato, settembre 18, 2021

Gocce d'inchiostro: Spin the dawn e Unravel the dusk - Elizabeth Lim

Tenendo conto si trattasse di uno young adult, ho abbracciato l’idea di leggere due romanzi come questi consapevole che quegli elementi che io considero assolutamente vitali, fondamentali non sarebbero stati in equilibrio con la mia anima. Voglio dire, da grande amante dei classici e di quei romanzi la cui letteratura è un eco forte e altisonante, quel genere di letteratura con la L maiuscola sapevo che il sistema su cui ruota questo bel meccanismo fosse molto molto debole. C’è stato però come un interesse acceso, un desiderio ardente di valicare i cieli di un luogo indefinibile e immaginifico che mi ha entusiasmato dalla prima all’ultima pagina; la lotta incessante alla sopravvivenza, un amore ingenuo, puro, romantico che per la mia anima sognatrice e romantica è un segno importante di qualcosa di molto forte, vero, tattile, dove appunto convergeranno le sorti della stessa Maia. Nel mio caso, avrei voluto sapere di più, e il mio processo di lettura con questa protagonista piuttosto scialba ma forte e matura non ha mancato a dirigermi verso la direzione giusta, per cui concluso il primo volume non ho potuto fare a meno di proiettarmi nel secondo dando vita a una sorta di frenesia che si è impadronita in me fino a quando non sono giunta all’ultima pagina. Queste sono alcune conseguenze dell’essere lettori voraci.
La frenesia con cui ho accompagnato queste due letture è sorta semplicemente perché i romanzi della Lim sono frutto di storie sussurrate nel cuore della notte, di mondi magici e straordinari a cui si accede con un semplice gesto o un intreccio di aghi e fili che non enunciano niente di nuovo o sconvolgente, in quanto vi è un estrema carenza di espedienti, trovate che avrebbero potuto rendere questa storia molto più di una semplice << favola >>. Ma si tratta di uno young adult e come tale rispetta la freschezza, la semplicità, l’ingenuità di certe cose, certe situazioni che però hanno funto da digestivo ad una lettura intensa come quella affrontata con Moby Dick. Praticamente il romanzo – anzi, i romanzi – giusti al momento giusto. E sono contenta di essere la prima a sfatare quel mito che i romanzi fantasy, specie gli youg adult, siano romanzi che non meritano di essere letti. Al contrario, possono rivelarsi delle bellissime sorprese.


Titolo: Spin the dawn
Autore: Elizabeth Lim
Casa editrice: Oscar Mondadori Vault
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 396
Trama: Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d’Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C’è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all’incarico. E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tra abiti magici per la promessa sposa dell’imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle. In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cuoi occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare…

giovedì, settembre 16, 2021

Gocce d'inchiostro: La confessione - Jessie Burthon

Con l’adeguarmi agli incauti sussulti del mio cuore e il dar retta al mio istinto non transigendo ne sforando per alcun motivo, avevo voluto aggiungere a questa lista una storia come questa al mio percorso letterario, non un momento d’esitazione per voltargli le spalle. Perché se ogni tanto mi << lascio andare >> a qualcosa di non premeditato è la prova che tutto è scritto, la vita non sempre ci permette di seguire certi schemi, certi progetti. Altrimenti il brivido della vita sarebbe assente. Non prevalerebbe su niente e nessuno.
In una settimana di ferie, l’ultima purtroppo, ho letto questo bel romanzo facendo però attenzione a non immaginare qualcosa di più di quel che vi avrei trovato fra le sue pagine, alle poche e accativanti recensioni che casualmente atterrano fortuitamente attorno a me, ogni volta chiedendomi se quest’ennesimo viaggio possa o meno fare al caso mio. No. Quel poco di << malvagio >> che ho scorto fra le sue pagine è il suo essere perennemente malinconico, desideroso di trasmettere una certa tenerezza quasi un moto violento e repentino in cui si desidera scovare la verità. E perché non provarci anche io? Perché non tenersi stretta o dentro, qualsivoglia, la storia che l’autrice si tenne dentro, non come mezzo per comprendere il suo mondo o il mio, ma come semplice mezzo per evadere dalla realtà. Perché, nonostante l’importanza e la veridicità di certe tematiche non trascende alcun limite a causa dell’andamento un po’ lento e sincopato, il suo essere già visto in un mondo oramai quasi privo di originalità. Ma se non ci fossi stata non sarei stata spettatrice che avrebbe fatto di questa storia il suo cantuccio personale per qualche giorno? Involontariamente, la mia anima non smise di fare incontrollate capriole. Del resto, talvolta, si ha bisogno anche di questo tipo di storie.

Titolo: La confessione
Autore: Jessie Burthon
Casa editrice: La nave di Teseo
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 526
Trama: Londra, 1980. In un pomeriggio d’inverno ad Hampstead Heat, Elise Morceau, che fa la maschera a teatro e ha tutta la bellezza dei vent’anni, incontra Constance Holden, detta Connie, e ne rimane stregata. Connie è una scrittrice di successo, arrogante e seducente in egual misura, con un romanzo in procinto di diventare un film a Hollywood. Le due donne si innamorano e stringono un rapporto che velocemente scivola verso l’ossessione e la reciproca dipendenza. Connie convince Elise a seguirla a Los Angeles, ma, se la prima è elettrizzata dall’eccitazione di un nuovo mondo dove tutti mentono pur di diventare una stella, l’altra vi annaspa, esasperata dagli umori della sua compagna con cui si susseguono rotture e riappacificazioni, e dalla falsità di quell’ambiente competitivo e irreale. Così Elise prende una decisione impulsiva, che cambierà la sua vita per sempre: sparisce nel nulla, senza lasciare tracce. Trent’anni dopo, una giovane donna di nome Rose decide di mettersi alla ricerca di sua madre, scomparsa quando era ancora una bambina. Bussa così alla porta dell’ultima persona che l’ha incontrata, una scrittrice ormai anziana che vive reclusa dopo essersi ritirata dalla vita pubblica al picco della sua fama, e da cui Rose è determinata a ottenere una confessione: Constance  Holden.

martedì, settembre 14, 2021

Gocce d'inchiostro: L'impazienza del cuore - Stefan Zweig

Guardo la fila di romanzi che compongono gli scaffali della mia libreria. Recentemente ho messo ordine. Ho scelto di porre una selezione di autori, opere a cui tengo particolarmente e predisporla in una sezione che mi permetta di tenerli sempre d’occhio. Fra questa folla, sbadatamente, non tengo mai conto ad un’altra questione. La lettrice curiosa e avida di storie che c’è in me, non ama cibarsi solo di romanzi la cui consistenza è bianca e profumata. Deve anche fare i conti col fatto che, nel secolo in cui vivo, la tecnologia si è largamente evoluta e il libro non è solo più una composizione di fogli ma anche un file rinchiuso in una finestra virtuale. Quello della carta è un tipo di amore che dubito cesserà mai di farmi palpitare il cuore, eppure non nascondo che nella sua piccolezza anche gli ebook mi hanno aiutato. Egregiamente. Considero importanti i romanzi digitali in quanto ti permettono di capire se l’opera per cui sei proiettata merita di essere acquistata e portata a casa, senza il timore di incappare in assurde delusioni il cui tempo e il costo sfruttato potevano essere sfruttati per altro. Da quant’è che presi la prima bastonata, ho sempre fatto così e recentemente un’opera di un autore ottocentesco si impose fra me e il mio cerchio personale con una certa irruenza. Il suo gusto, la sua etica non avevano mai combaciato così bene come in questo momento. Forse non è stata una gran bella idea gettarsi a capofitto fra i meandri di una storia di cui prima non conoscevo nemmeno l’esistenza. E fu così che mi misi in coda assieme a tanti altri prima di me, con tratto leggero ma guardingo, e osservare il selciato di una storia la cui gioia dell’eccitazione e del movimento è palpabile. Poiché mi sono state aperte le porte del sentimento, la compassione che aspira in maniera coscienziosa sugli albori di chi osserva il mondo così com’è ma in profondità.

Titolo: L’impazienza del cuore
Autore: Stefan Zweig
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 14, 50 €
N° di pagine: 374
Trama: Alla vigilia della Grande guerra, Anton Hofmiller, ufficiale dell’esercito austro – ungarico, conosce Edith, figlia di un ricco aristocratico ungherese. La ragazza, affetta da paralisi, provoca in Anton un ambiguo senso di pietà che lo spinse a farle visita quasi tutti i giorni. Scambiando questo sentimento per amore, Edith, aiutata dal potere persuasivo del padre, convince Anton a chiederla in sposa. Pentito, ma schiacchiato dal senso di colpa, il protagonista scivola in comportamenti sempre più incoerenti, mentre sul loro destino si profila l’ombra della tragedia.

domenica, settembre 12, 2021

Gocce d'inchiostro: Le cronache di Narnia - C S Lewis

Il mio approdo nella terra di Narnia giunse quando meno me lo sarei aspettata. Ogni giorno ho milioni di possibilità con autori di cui conosco quasi ogni opera, che devo ancora scandagliare o che diverranno presto conosciuti fra le stanze spoglie e remote della mia coscienza. Mi interessa che quella storia, quel romanzo non deluda le mie aspettative. Il suo tempo, la sua durata non ha importanza. Nemmeno quando avverrà il nostro incontro. Mi importa capire, una volta entrataci, il suo mondo, comprenderne i suoi meccanismi, quali sono i rapporti fra le varie comunità e quanto avrei dovuto investire nello scommettere che presto o tardi questa storia avrebbe lasciato un segno indelebile del suo passaggio. Recentemente è accaduto con questo gigantesco librone, che con mia grande sorpresa ho divorato in una manciata di giorni in un periodo di estremo riposo e relax, che  mi rese felice nell’esser approdata in questa fantastica e luminosa landa.
Certe storie sono come malattie a cui non si ha una vera e propria cura. Non ci sono cure, ed entro qualche tempo ti si appiccicano addosso. Non credevo che anche col romanzo di Lewis accadesse una cosa del genere, storia apparentemente complicata, sofisticata e bellissima sorretta da un mondo, regole e leggi assurde in cui la fabula si intreccia alla favola, ai canti medievali. Una magia potente, dunque, quella che si respira che mi ha reso felice, ha ripristinato elementi scomposti ma non incomprensibili. Segnata da questa storia, entusiastica che oramai l’armadio delle scope non è più per me un semplice armadio.


Titolo: Le cronache di Narnia
Autore: C S Lewis
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 960
Trama: L’entusiasmante viaggio nel magico mondo di Narnia governato dal leone Aslan, popolato di animali parlanti, centauri, gnomi e streghe malefiche impegnati nell’eterna lotta fra il bene e il male.

venerdì, settembre 10, 2021

Gocce d'inchiostro: Il fantasma dell'opera - Gaston Leroux

Ero curiosissima di leggere un opera famosa come quella de Il fantasma dell’opera, che cosa vi avrei trovato tra le sue pagine era un mistero che avrei scandagliato pian piano, negli antri segreti della mia coscienza e specie in un luogo in cu vi abito magnificamente: nello splendido mondo dei classici. E già l’idea di abbracciare un’opera come questo mi infuse un piacere intenso e particolare.
Nelle stanze remote della propria coscienza, specie quella dei lettori accaniti come la sottoscritta, ci sono posti che ancora non ho conosciuto e non ho valicato, e non ci vogliono  grandi poteri di veggenza per immaginarlo. È come dire un buon predicatore che segue la sua religione e certo non seguo alcun regola rigida o mi prefisso obiettivi irraggiungibili ma seguo un percorso che con grandi sforzi sto portando a termine. Piacere e dedizione si miscelano in un'unica bellissima entità.
Fra queste pagine ho potuto ritagliarmi un posto tutto mio, anche se non il mio preferito a cui vi ho fatto sede con grande piacere. Questo fantasma dell’opera suscitava in me una certa curiosità, e quale occasione se non questa per valicarne i suoi confini? Immagini che mi hanno dato l’impressione << soffrissero >>, avessero perso senso, e avanzare a tentoni fra le sedie lussuose di una sala francese di teatro. Di questo fantasma si dice ci siano fonti realmente accadute. Certezze non ne abbiamo ma che se certi romanzi si incrociano nel tuo cammino indicano occasioni che bisognerebbe essere colto. Ed io sono felice di averlo fatto.
Titolo: Il fantasma dell’opera
Autore: Gaston Laroux
Casa editrice: Newton & Compton
Prezzo: 4, 90 €
N° di pagine: 322
Trama: La storia dell’amore di Erik – costretto a nascondere le sue orrende fattenze dietro una maschera – per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell’ambiente del teatro dell’Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l’azione. Campione di tutti gli eccessi, “mostro” al pari di Frankenstein e del Conte Dracula, la educherà, s’impossesserà di lei, riuscirà a far sgorgare dal petto della sua schiava d’amore una voce sublime …

mercoledì, settembre 08, 2021

Un'attrazione rischiosa: sconti Fazi 2021

Si tratta di libri. Libri in sconto. Per un lettore avido di storie certe sorprese sono un vero e proprio specchietto per le allodole, nonostante non c’è alcun obbligo o esortazione. Nonostante alla fine ognuno di noi fa ciò che vuole e che, solo se soddisfatti, si fanno follie. L’avvento della scontistica in casa Fazi ha suggerito opportunità che francamente non credo mi lascerò scappare. Ci sono tanti autori, tanti romanzi che mi piacerebbe leggere e soprattutto accaparrarmi. Una fortuna o una sfortuna, come lo si voglia vedere o considerare, in cui so non riuscirò a farne a meno. E poi quale lettore non ama l’acquisto compulsivo di libri? Quale lettore non ama cibarsi di opere che presto o tardi potrà leggere e vivere? Eppure se curiosiamo nella nostra anima con la scusa dell’acquisto compulsivo, mi domando cosa per un lettore non comporterebbe la felicità? Ed ecco che anche io, non mi lascerò sfuggire questa occasione, una buona scusa per aumentare la pila di libri ancora da leggere.

Di seguito, alcuni di quei romanzi che io reputo indispensabili. Opere che lasciano una traccia del loro passaggio, un segno dell’anima che hanno retto il mio intento di comprendere a fondo qual è il vero e proprio significato della letteratura. In gesti impulsivi di scorribande e impennate letterarie, che alla fine hanno luminato i miei giorni in grandi sorrisi di soddisfazione.

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Primo fra questi un’ opera che stabilisce i connotati fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che ha importanza è ciò che ne ha meno. Stargli dietro è stato estremamente facile, dominato da un doloroso mal riuscito sforzo di fabulazione in cui la stessa autrice è partecipe sia come scrittrice sia come visitatrice.



Titolo: La leggenda del trombettista bianco
Autore: Dorothy Baker
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 16 €
N°di pagine: 236
Trama: New York, anni venti. Tra i club dalle insegne luminose e gli ampere degli studi di registrazione, quello di Rick Martin è un nome che viene pronunciato con rispetto, quasi sottovoce. Degli altri musicisti si dice che si, sono bravi, ma non sono certo lui, come se il suo talento fosse il metro di paragone per quello degli altri. Sul suo conto girano tante storie: fin da giovanissimo ha sempre frequentato i neri, anche se è bianco, per questo è così indisciplinato; per imparare a suonare marinava la scuola e andava a esercitarsi in una chiesa abbandonata. È stato nientemeno che il grande Art Hazard a insegnargli i segreti della tromba. Voci, dicerie, leggende. Ma chi è davvero Rick Martin? 

lunedì, settembre 06, 2021

Gocce d'inchiostro: La terra desolata - Thomas Eliot

Mi chiedo cosa succeda nel momento in cui si è come travolti da un ondata di emozioni o sensazioni. Butto giù queste poche righe non sapendo nemmeno io da cosa essi derivano, perché l’emozioni sono qualcosa che tieni dentro. La fantasia dell’uomo, gli incauti sussulti del cuore possono portarci in svariati posti, vivere cose o sensazioni che non si  credevano possibili. Come ogni essere umano, ho anche io dei limiti e talvolta non riesco a trovare una spiegazione, un senso logico per ogni cosa. La mia mente è lasciata a se stessa, dettata dalla stessa ragione.
Sulla mia libreria virtuale avevo dinanzi a me un poemetto amoroso che per qualche secondo mi fece dubitare se leggerlo o meno. Ma credo al potere dei libri e credo che questo era il momento più adatto per le conseguenze di procrastinare letture a tempo indeterminato. Il problema in questo caso è che ho sempre preferito la prosa alla poesia e che certi lapsus non sono in grado di mitigare il mio amore per i romanzi. Eppure è accaduta come una magia, una strana fattura che solo il tempo può aiutarmi a comprendere. E non è in effetti questo il vero potere dei libri?
L’amore, il lirismo che celano queste pagine furono causate da un tipo di magia cui non ero assolutamente preparata. Qualche altro lettore avrà sicuramente valicato i confini imposti da Thomas Eliot, ma il mio esserci ha reciso quella linea di confine che confidavo di valicare da molto tempo. L’uomo che mi raccontò, interloquì con questo bellissimo poemetto intervenne per raccontare come tante individui, tante anime aspirino a riconoscere se stessi e ciò che li circonda mediante la bellezza profetica delle parole, quasi una surrezione in quanto la parola stessa purifica. Si localizza nella nostra mente come figura mistica e semantica, ci investe in tensioni propiziatorie, quasi un’evoluzione di una radicale rinascita individuale e collettiva.


Titolo: La terra desolata
Autore: Thomas Eliot
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 8, 50 €
N° di pagine: 152
Trama: Tema de “La terra desolata” è la città infernale, descritta prima da William Blake, poi da Baudelaire: città diabolica dove, con il passare del tempo, l’uomo si trova sempre peggio. È una tragedia grottesca che anticipa la poetica di Beckett e Fellini. Con la sua poesia, e in particolare con “I quattro quartetti”, Eliot tenta di dimostrare che l’immaginazione ( quella che per lui si incarnava nella poesia religiosa)può, nello sfacelo del mondo odierno, riconquistare i suoi privilegi. Impresa pressochè disperata: costruire qualcosa dall’impossibilità, dalla mancanza, dalle rovine.

sabato, settembre 04, 2021

Le TBR: richiami dell'anima 5°

Mentre cammino lungo il sentiero insidioso della vita, un reticolo di immagini, suoni e parole passo dopo passo si allungano e strisciano fra di me. Dopo una manciata di giorni che mi sono sembrati piuttosto veloci, repentini, arrivò il momento di scegliere chi e cosa avrebbe affiancato la mia avanzata lenta questo nono mese dell’anno. Ho osservato gli scaffali strapieni della mia libreria, e mi sono resa conto che di letture da leggere e vivere ce ne sono ancora un bel po' e che scegliere si sarebbe rivelato difficoltoso per l’ennesima volta. Ma ecco che mi ritrovai avvolta in una calda e umida folata di prospettive letterarie, che mi indurranno a sbucare e sbarcare in svariati luoghi. Al momento, mi trovo a bordo di una nave, alle prese con una gigantesca ma bellissima balena. Successivamente, non ho idea di dove sarò. Le coste colorate di questi libri brillano alla luce nascente di un nuovo giorno. Che sia arrivato il momento di << macchiarmi >> di nuovi eventi e abbracciare tutto questo con molta più soddisfazione di quel che credevo?!?


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Titolo: Nord e sud
Autore: Elizabeth Gaskell
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 512
Trama: Nord e sud racconta la travagliata storia d’amore tra John Thornton e Margaret Hale, complicata da orgoglio e pregiudizi di sapore austeniano e dalle nuove istanze sociali di un’Inghilterra in piena industrializazzione. Lui è un facoltoso proprietario di fabbriche tessili, simbolo della nuova borghesia capitalista di una cupa cittadina nel Nord industriale. Lei è la figlia di un curato trasferitosi dal Sud rurale e tradizionalista, intriso di morale cristiana e ancora governato dall’aristocrazia dei proprietari terrieri. Due caratteri lontani per indole, estrazione e cultura, che da subito si attraggono e respingono tra continui scontri e franteindimenti in un rapporto complesso, la cui evoluzione appassiona i suoi lettori da oltre un secolo e mezzo.

giovedì, settembre 02, 2021

Gocce d'inchiostro: Il segreto di Lady Audley - Mary Elizabeth Braddon

 La vita talvolta sussurra cose che mi sorprendono. Mi mettono dinanzi a delle scelte, delle sfide che mi inducono quasi sempre a pormi domande su me stessa. ( Quella ragazza che non si fa intimorire da niente e nessuno e che in anni di letture si è oramai creata uno spazio tutto suo). A leggere tutto questo sembrerebbe che l’atto di leggere Il segreto di Lady Audley si sia rivelato incauto, quasi impulsivo, ed infatti sembra assurdo come di romanzi gialli la mia coscienza si rivela sensibilissima, quasi dubbiosa se fare attenzione ad immischiarmi in un luogo di cui non so se avrei mai fatto perdere le mie tracce. Ma come ogni romanzo ho accolto questa lettura come una piccola e preziosa reliquia, la cui figura che mi ha accompagnata in questa avanzata lenta ha tracciato una vita di demarcazione fra ciò che è possibile e ciò che non lo è. Ogni cosa era immersa nella pace, naufragata da un antico costruttore, in una calma apparente che risolleva lo spirito ma ti costringe a tenere gli occhi aperti. Una patina di quiete mi si è appiccicata sulla mia anima quasi senza che me ne accorgessi, sprofondata in un luogo antico e glorioso i cui visitatori si entusiasmano alla sola vista. Nutrono un forte desiderio di rinunciare alla vita e restarci per sempre a contemplare questo paesaggio circostante. Quasi si tratti di un illusione, che vive esclusivamente nelle nostre teste. Ci si lascia travolgere dalle forze nefaste di una natura che silente e inquietante mieta vittime quasi inconsapevolmente. Incurante della forza che celavano queste pagine mi sono lasciata travolgere al punto che la mia partecipazione, la mia presenza mi mise di buon umore. Si trattava di un giallo che non avevo abbracciato come tale, e non leggerlo mi sembrava di commettere un peccato. Tutto talmente bello, elegante che come i romanzi di Wilkie Collins è l’essenza stessa del buio attraverso cui ho osservato un mondo illuminato da un certo chiarore. Un paesaggio che trascende qualunque affetto o fatto.

Titolo: Il segreto di Lady Audley
Autore: Mary Elizabeth Braddon
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 480
Trama:Sir Michael Audley, vedovo da anni, sposa la giovane e bellissima Lucy Graham, un’istitutrice dall’oscuro passato i cui capricci scatenano la gelosia di Alicia, la figlia di primo letto poco più che adolescente. Un giorno Robert Audley, lo sfaccendato nipote, avvocato a tempo perso, porta con sé in visita George Talboys, un caro amico appena tornato dall’Australia e prostrato da una recente vedovanza – o almeno così sembra -, che d’un tratto scompare misteriosamente. Facendo i conti con le menzogne, l’inganno, e anche un tentato omicidio nei suoi confronti, sarà proprio Robert, le cui doti di tenacia e intelligenza erano state finora celate da un carattere indolente, a intraprendere un’indagine dai risvolti inattesi che condurrà alla scioccante e imprevedibile colpo di scena finale.
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