mercoledì, gennaio 31, 2024

Slanci del cuore: le migliori biografie del 2023

Leggo molto, me ne rendo conto, e la mia anima risponde con eguale circostanza. Sono moti perpetui mediante cui la mia anima si bea di cose o persone cui presto o tardi farà adempiamento. Come? Avvicinandosi, con l’irruenza di un corpo violento e irresistibile. Il 2023 è stato pregno di tante cose, tante sorprese, tante letture che mi hanno regalato sensazioni bellissime, indimenticabili e altre un pò meno.

E fra le innumerevoli, alcune biografie che altri non sono stati che squarci sull’anima di autori che, in poche e semplici pagine, hanno equilibrato il mio spirito … o viceversa? Piccole vibrazioni del mio cuore, che sotto la morsa ferrea della vita in generale battono su ogni cosa, attimi della mia vita, che mostrano tuttavia una certa profondità. Esattamente ciò che cerco da certe letture.

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Daniela Ranieri è entrata nella mia vita. Inconsapevolmente e non ha imboccato una certa strada ed entrando nel reggimento della mia quotidianità come compagna di avventure e sventure, in alcuni momenti condivisibili, che a livello recondito pendette sulla mia coscienza con una certa forza, una certa importanza, disponibile a combattere una battaglia di cui si sa essere persa sin dal principio, ma straordinaria e indimenticabile per tutto il tempo che ne è durato.

lunedì, gennaio 29, 2024

Gocce d'inchiostro: La piccola libreria dei segreti - Jenny Colgan

Anche a me, capitano momenti in cui mi scopro intrappolata in qualcosa cui mai avrei creduto possibile. I romanzi banali, quelli che considero semplici, privi di messaggi, stucchevoli, non mi dicono nulla, e invece di godermi ogni tanto tali opportunità le rinnego impunemente. Ma invece, alla veneranda età di trent’un anni, ho compreso come a volte bisogna anche godere di tutto questo, mettendomi a cercare nulla di particolare se non una storia semplice, che nonostante l’aggettivo banale non glielo toglie nessuno, fungono da messaggi. Quali? Quello di cercare e aver trovato qualcosa di traverso, che casualmente coincide con la mia persona o il momento che sto vivendo, e che alla fine concedono ciò che alla fine desidero: un pò di pace. Interiore. Spirituale. E questa lettura sicuramente è stata una di queste. Buona occasione da appropriarsi in qualunque momento, o espediente da inserire fra un classico o un saggio, senza alcun biglietto da visita. Poiché abbandonata senza ritegno alla sua aura lucente, magnetica, che più mi avvicinavo più mi rese spensierata. Serena.

Titolo: La piccola libreria dei segreti

Autore: Jenny Colgan

Casa editrice: Newton & Compton

Prezzo: 9, 90

N° di pagine: 320

Trama: Quando il grande magazzino della cittadina scozzese in cui vive chiude i battenti, Carmen si ritrova all'improvviso senza lavoro, con pochi soldi in tasca e nessuna valida alternativa. Sua sorella Sofia le offre un'opportunità che potrebbe fare al caso suo: c'è una piccola libreria nel centro storico di Edimburgo che è a corto di personale. Carmen potrebbe trasferirsi temporaneamente a casa di Sofia, nella stanza degli ospiti, e vedere come va. Per Carmen non è facile prendere una decisione: chiedere aiuto non è mai stato il suo forte e accettarlo proprio da sua sorella, così diversa da lei, le pare una sconfitta. Però il tempo stringe e le opzioni scarseggiano, così un mese prima di Natale Carmen arriva nell'innevata Edimburgo e inizia a lavorare nella storica libreria del signor McCredie. Non sa ancora che la libreria è sommersa dai debiti e le vendite natalizie sono l'ultima possibilità per scongiurare la chiusura... A complicare le cose ci sono Blair e Oke, due clienti davvero speciali, che confondono i suoi sentimenti e si contendono il suo cuore. Carmen sa bene che servirà ben più di un miracolo per salvare la piccola libreria – e il suo cuore –, ma forse questo Natale potrebbe riservarle una dolce sorpresa...

sabato, gennaio 27, 2024

Romanzi su misura: Gennaio

<< I giorni scorrono quasi senza che io me ne renda conto…  >> Generalmente la penserei così, lettrice ligia ai suoi doveri e alle sue necessità. Eppure il mese di Gennaio, così come tanti altri miei coetanei con cui ho potuto confrontarmi, è sempre stato per me un viaggiatore solitario che affianca le mie letture, il mio cammino, la mia vita non trenta giorni su trenta come esattamente i suoi fidati compagni mensili, bensì molto di più…

Quando parlo di tempo, naturalmente, non dico sul serio. Sorrido nel riporre queste poche righe: il tempo è dovuto dalla concezione che gli attribuiamo. Nel mio caso, come dicevo all’inizio, intrappolata in un tunnel da cui per qualche momento mi è sembrato non poter scorgere la luce. Ma come dico sempre, ogni cosa ha un inizio ed una fine, e anche questo primo mese dell’anno si appresta a concludersi, da sotto una coperta di buoni propositi, progetti, sfide personali e morali che mi hanno tenuto in vita e messa alla prova. E i libri, in tutto questo? Semplice.. La mia ombra. Anzi, il mio sussiego. Visivo, spirituale, fisico… Viandanti razionali ma anche tanto tanto folli vissuti come esperienze straordinarie e intense, che alla fine hanno coinciso con la voce fievole del mio cuore. Quella che, giorno dopo giorno, mi rende felice e grata di ciò che possiedo.

Romanzi su misura in digitale:

Piccoli esseri unicellulari di un macrocosmo che funziona mediante la volontà dell’uomo, il suo modo di abbracciare la vita, cogliendo il segreto di scoprirne ed interpretare le sue regole diventando grande e concependo qualcosa che forse, inconsapevolmente, si aspettava con impazienza ed entusiasmo.
Valutazione d’inchiostro: 4

giovedì, gennaio 25, 2024

Gocce d'inchiostro: Le affinità alchemiche - Gaia Coltorti

Questa lettura ha ben dodici anni. Nel senso che è viva, respira, pulsa da tantissimo tempo, ma io ho desiderato avvertirla, sentirla come mia solo adesso, col nuovo anno oramai comodamente in pieno rigore, sorprendente, a volte inavvicinabile ma che mi ha indotta a seguire la storia di questi due ragazzi che, quando ero adolescente, amai molto. Cosa è accaduto, alla veneranda età dei trent’un anni? Selvaggia e Giovanni hanno lanciato una fattura da cui ne sono uscita non particolarmente stupita ma col cuore lieto, grato perchè, con la loro triste e tragica storia, mi hanno donato una sferzata di luce, allontanata dalla mia inutilissima vita, portato in un luogo, fra i meandri di una storia in cui ho vissuto per una manciata di giorni, ma reso contenta di aver condiviso un sogno bello e proibito come questo.

Titolo: Le affinità alchemiche

Autore: Gaia Coltorti

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 15€

N° di pagine: 360

Trama: Giovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui: Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità...

martedì, gennaio 23, 2024

Slanci del cuore: I migliori romanzi di narrativa del 2023

Queste così come tante altre parole che ho adottato, ho adoperato per riporre i miei pensieri, esprimere le mie emozioni non sono che frasi meccaniche, dettate esclusivamente dal cuore, sentite e profonde, che hanno a che fare con la mia sfera personale. In profondità ci sarebbe tanto altro da dire, ma non mi piace mettermi in mostra e di parole nette ed essenziali non se ne ha mai abbastanza. Lasciano molto più di quel che si crede.

E sempre più vicine a me, ecco come anche in questo caso, sprigionano una melodia particolare. In questo caso, adoperate per esprimere il mio amore per quei romanzi di narrativa contemporanea che ho letto nel 2023 e che ho amato. E contenta di tutto ciò, non si può di certo restarne indifferenti. Credo che l’entusiasmo che riservo a queste poche righe sia contagioso, perlomeno, lo spero, e in un caso come questo, necessario.


domenica, gennaio 21, 2024

Gocce d'inchiostro: Diario 3 - Anaïs Nin

L’accoglienza entusiasta dei miei viaggi spericolati, che spesso riverso in pagine e pagine di sogni e speranze, non sfumarono nemmeno quando di Anais Nin e dei suoi splendidi diari serbavo un ricordo evanescente. Non mi importa se nel tempo esso tenderà a svanire, quanto amando rileggere i romanzi, soprattutto quelli preferiti, non nutro alcun timore se anche questa terza raccolta, dopo una decina di letture, evaporerà come fiati di vapore nell’atmosfera. Perchè alla fine, come ogni cosa nella vita, sono l’emozioni quelle che ne ricavo. Ciò che si anima nella mia gabbia toracica, parole che pretendono di implodere, espressioni, desideri dell’anima che sfrutto come risorse fondamentali per il mio fabbisogno personale. Questo prologo non vuol manifestare nulla di così straordinario da restare nella mente dei saggi o dei filosofi: semplici opinioni personali che tuttavia hanno una certa importanza. Questa terza raccolta di diari di un'autrice che ho conosciuto oramai otto lunghi anni fa e poi amata intensamente, segnala nuovamente la sua venuta nel mio cerchio personale che, inutile scriverlo, mi ha travolta come la forza di un uragano. Mi ha destabilizzato così tanto, disintegrando la mia anima in minuscoli pezzettini, timbrando in un carosello di immagini, forme di vita, suoni, voci e parole che, in preda di elementi distorti, deliqui letterario, alimentano il mio desiderio di mettermi alla prova. Completare la lettura dei diari successivi, dove vagabonderò fra le sue pagine, al più presto.

Titolo: Diario 3
Autore: Anais Nin
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 452

Trama: Per Anaïs Nin saranno anni difficili, questi primi anni Quaranta a New York, anni di frustrazione e di isolamento, ma anche di maggior consapevolezza di sé e quando il terzo volume del diario si chiude, sull'anno 1944, la Nin è ormai una scrittrice nota e ammirata negli Stati Uniti. In Europa e nel mondo infuria la guerra e nel diario ne arrivano continui gli echi, a suscitare reazioni smarrite e impotenti. Contro la distruzione e l'orrore della guerra, come contro orrori più vicini e domestici - la situazione dei neri, le malattie o il bisogno di denaro da parte dei suoi protetti - Anaïs Nin tenta di costruire un suo mondo "vivibile", fatto di amicizia e di amore, di cure sollecite per le persone che le sono più care.

venerdì, gennaio 19, 2024

Slanci del cuore: i migliori classici del 2023

Mi siedo dinanzi a un computer nuovo, ancora profumato, consapevole di ciò cui quest’oggi avrei dovuto scrivere. Avrei dovuto parlare di romanzi classici, e, sul volto, l’espressione entusiastica tipica di chi concerne questa tipologia di letture, quelle che mi appartengono. Fui così spinta dal desiderio di condividere con voi un discreto numero di letture, che ho deciso suddividerò in tre parti, quasi una reliquia sacra a cui bisogna porre un certo rispetto. E considerando la mia posizione, contenta di poter parlare di ciò che più mi piace, l’impeto di ciò quasi quanto una confessione meramente sussurrata.


mercoledì, gennaio 17, 2024

Gocce d'inchiostro: Demon Copperhead - Barbara Kingsolver

Il mio animo ha avvertito un chè di particolare, in queste pagine, e che sarebbe comparso e apparso, quando meno me lo sarei aspettata. Mi sarebbe piaciuto comprendere quale fosse il bandolo di questa matassa, quale fosse l’inghippo che, in un modo o nell’altro, mi indusse a nutrire sensazioni forti e contrastanti. Prima della sua lettura, quando di Demon e della sua triste storia sapevo molto poco, in qualunque posto sperduto dell’America, Una passeggiata nel viale dei ricordi della sua vita, dalla nascita all’età adulta, in circostanze che generalmente vedo solo nei classici che amo. Questo romanzo in effetti brilla di simbologie, vasti echi ai classici, in particolare al David Copperfield del mio amato Charles Dickens, recluso nei confronti del mondo e della classe sociale a cui apparteneva; per una manciata di giorni mi sono avvicinata così tanto, ma constantemente tartassata dall’idea che a questo David, chiamato Demon, mancasse qualcosa. Per la prima volta affetta da un dubbio amletico che si proiettò nel raggio di una storia triste, drammatica, sincera, profonda ma che ai miei occhi ha funto da mancato capolavoro, che durante il corso della lettura si è accresciuto sempre di più. In questo senso ho pagato il piccolo e scontato una pena in cui la gioia di contenere qualcosa che ha toccato le vette del magnifico, dell’immaginifico, esacerbato da fattori esterni cui non riesco ancora a dare voce.

Titolo: Demon Copperhead
Autore: Barbara Kingsolver
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 22
N° di pagine: 656
Trama: Questa è la storia di un ragazzo che tutti chiamano Demon Copperhead, un eroe dei nostri tempi. Un ragazzo che può contare solo sulla bella faccia ereditata da suo padre, una criniera di capelli color rame, lo spirito aguzzo e il vizio di sopravvivere. Il suo esordio nell’universo – mamma di diciott’anni che partorisce sola con una bottiglia di gin, anfetamine e oppioidi –, in una casa mobile sperduta negli Appalachi meridionali, dà il la a ciò che verrà dopo. Demon inizia la sua corsa a perdifiato attraverso la vita, sfreccia per le selve oscure dell’affido, del lavoro minorile, delle scuole fatiscenti, fino al sogno, e poi all’ebbrezza del successo atletico, con la conseguente caduta nella dipendenza. Nel mentre, si ossessiona con gli eroi della Marvel, si disegna i suoi fumetti riempiendoli di cattivi veri, si inerpica per le vette vertiginose del grande amore e sprofonda nel dolore straziante della perdita. Attraverso tutto questo, Demon deve combattere, armato del suo caustico umorismo e poco altro, contro la propria invisibilità in un mondo dove persino i suoi amati supereroi hanno abbandonato le terre selvagge per la città. La sua voce è quella di una generazione di ragazzi perduti, nati in posti splendidi e maledetti che neanche per un istante concepiscono di abbandonare. Ma Demon è un combattente, un sopravvissuto, come era un sopravvissuto David Copperfield nella sua disgraziata Londra.

lunedì, gennaio 15, 2024

Slanci del cuore: romanzi della mia adolescenza che non ricordavo di aver letto parte 6

E’ davvero buffo, ma non avrei mai pensato di giungere ad una seconda parte di questa carrellata, figuriamoci una sesta! Ma, in effetti, pensandoci, leggo da sempre, e i libri, la letteratura è sempre stata mia compagnia di vita. 


Dunque i libri sono sempre tanti, il mio passatempo utile, la mia fonte d’ispirazione…ebbene, ecco questa ennesima parte, spero l’ultima, di quei romanzi che non ricordo quasi più niente e che, nel bene o nel male, hanno reso la lettrice che sono adesso.


Titolo: Dodici minuti di pioggia

Autore: Manuela Kalì

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 182

Trama: Alice vive sola con la sua gatta Bianca, progetta copertine di libri in uno studio di Milano e non è mai stata innamorata. Suo padre se n'è andato senza spiegazioni quando lei aveva solo sei anni e da allora non ha  più voluto fidarsi degli uomini. Si può odiare qualcuno e al tempo stesso avere un disperato bisogno di lui? Alice, che da più di vent'anni convive con quest'assenza ignombrante, sa che si può. Un mattino qualunque, mentre va al lavoro in scooter, assiste alla scena che segue un incidente, c'è un uomo a terra coperto da un telo bianco, da cui spunta solo una mano, grande, giovane e bella. Accanto al corpo, Alice nota un oggetto luccicante, che d'istinto raccoglie e porta via con sé: è una bussola antica su cui sono incise tre lettere, l'inizio di un nome. L'immagine di quel lenzuolo bianco non le dà tregua, come se insieme allo sconosciuto fosse morta una parte di lei, mentre la bussola, dalla tasca, occhieggia come un talismano e la fa sentire protetta, a casa. Ogni mattina percorre la strada dell'incidente; quell'incrocio, magnetico, la chiama a sé. Finché un giorno, proprio nello stesso punto, perde il controllo dello scooter e cade malamente. Oltre l'impatto, la raccoglie un universo rarefatto e sospeso, uno spazio bianco fuori dal tempo, popolato di voci prive di corpo e di volti sconosciuti ma familiari, una terra che obbedisce a leggi ignote e straordinarie. Ed è proprio nella dimensione onirica del coma, il territorio dei Senza Nome, dove il cielo piange o si rasserena in accordo alle emozioni di chi lo guarda, che incontra Andrea, il proprietario della bussola, l'uomo che ha visto morire, e con lui, per la prima volta, il suo cuore si accende. Alice sarebbe disposta a sacrificare tutto pur di rimanere nel limbo insieme a lui, ma il mondo dei vivi non è ancora pronto a lasciarla andare …

sabato, gennaio 13, 2024

Gocce d'inchiostro: Piccole donne. Meg, Jo, Beth e Amy - Louisa May Alcott

Questi sono i posti in cui desidero vivere, e dove mi sono recata sul finire dell’anno e tornata nuovamente l’anno entrante. Gli ultimi giorni del mese di dicembre mi hanno vista in compagnia dei primi due volumi di questa bellissima raccolta. Quest'oggi, un altro insediamento letterario, profondo, drammatico, introspettivo, emozionante di persone comuni, guidate dalla fede, dalla speranza che possa esserci un mondo migliore, si stanziò dinanzi a me come uno splendido e luminoso sole. Due volumi prima, la sua autrice mi aveva spiegato quanto quattro semplici donnine, attanagliate dai dolori che talvolta la vita ci riserva ( semplificata e condensata in storie comuni, ordinarie ), piccole grandi combattenti che hanno acquistato dalla stessa un bagaglio di esperienze ad un certo punto caddero nel momento in cui meno ce lo aspettavamo. Si bada a ciò che avviene attorno, ma ci si sorprende di ciò che accade attorno.
In uno spaccato di vita di una delle quattro sorelle, Jo per l’esattezza, si diramano le vicende di questi altri piccoli uomini, che scaveranno e costruiranno un posticino tutto loro.Un cantuccio in cui stivai, ammassai le mie supposizioni, confidai i miei più intimi segreti sotto una terra arida, incolta ma ricca di sentimento e ambizioni, che risalgono alle origini della stessa Alcott.

Titolo: Piccole donne Megh, Jo, Beth e Amy.
Autore: Louisa M. Alcott
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 948
Trama: E' la storia di una famiglia americana nel periodo della guerra di secessione, ma la guerra fa solo da cornice alla trama. La famiglia è composta dal padre, cappellano; dalla madre, impegnata nella Società per l'assistenza ai soldati; Meg, la figlia maggiore, istitutrice; Jo, irrequieta e anticonformista, che fa la dama di compagnia ad una vecchia zia; Beth, che suona il pianoforte e Amy che ama il disegno e la pittura.

giovedì, gennaio 11, 2024

Le TBR: richiami dell'anima 33°

Non riesco a non stilare liste. Sono una lettrice fin troppo organizzata, ordinata per vivere alla giornata. Questo nuovo anno sarà all’insegna delle avventure, della conoscenza di nuovi autori e non, ma soprattutto di nuove opportunità che mi aiutino a raggiungere i miei obiettivi, che consegnati nelle mani di un Fato delle volte crudele delle volte comprensivo consacrano come i sogni spesso possano divenire realtà, e realizzarli è uno dei miei tanti obiettivi. Per quanto riguarda le letture, questa piccola pila decreta quelle letture che desidero intraprendere, questo primo mese dell’anno. Alcune già conosciute, altre un pò meno. Ma nell’insieme costituiscono un disegno che commissionano espedienti straordinari per vivere avventure che non finiscono con l’ultima pagina quanto perpetuano nello spirito di chi legge.


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Nel 2023 non c’è l’ho fatta. Ritento quest’anno, che, come da tradizione, trattasi di un volume che ho accolgo ogni anno a fine anno o inizio.

Un meraviglioso quadro famigliare che supera ogni avversità o pericolo. Una vittoria personale in cui predominano il perdono, il rancore, la compassione, ma anche l'amore, l'amicizia, il desiderio di essere integrati nel mondo degli altri, sennonché di ritagliarsi un posto tutto nostro nel mondo. Un convoglio di mezzi dell'anima che si sono fatti strada premendo contro la gabbia toracica del mio cuore.


Titolo: Piccole donne

Autore: Louisa M. Alcott

Casa editrice: Oscar Newton Compton

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 304

Trama: E' la storia di una famiglia americana nel periodo della guerra di secessione, ma la guerra fa solo da cornice alla trama. La famiglia è composta dal padre, cappellano; dalla madre, impegnata nella Società per l'assistenza ai soldati; Meg, la figlia maggiore, istitutrice; Jo, irrequieta e anticonformista, che fa la dama di compagnia ad una vecchia zia; Beth, che suona il pianoforte e Amy che ama il disegno e la pittura.

martedì, gennaio 09, 2024

Gocce d'inchiostro: Solo cose belle. Libera la tua vita 10 minuti al giorno e concentrati su ciò che conta davvero - Irina Potinga

Chissà quanto sarà stato complicato mostrarsi. Mi rendo conto che, chi abbraccia la scrittura, deve essere consapevole che quel battesimo magico che mette in relazione il mondo di qua con quello di là, fa effetto in un certo senso a concetti marcati perchè ha qualcosa a che fare con alcuni aspetti della nostra vita personale. Irina Potinga credo sia stata coraggiosa a mostrarsi, dinanzi agli occhi del mondo, rivelare qualcosa cui è molto legata e che negli anni è diventata parte integrante di essa, seguita dalla decisione di fare del minimalismo uno degli aspetti fondamentali Solo cose belle svetterà presto sullo scaffale delle mie strapiene librerie e che, tempo un attimo, come spesso succede con altri romanzi cui attribuisco un certo valore, ha il magnetismo di rendere chiunque lo legga speciale. Una chiave segreta si inserisce nella porta di un mondo che personalmente ho iniziato a esplorare qualche anno fa, e che, scavalcando il superfluo, diviene parte integrante della vita di ognuno. Perlomeno della mia, che non avevo fatto testo a certi gesti che bisogna compiere purchè si inizi a vivere.

Titolo: Solo cose belle.  Libera la tua vita 10 minuti al giorno e concentrati su ciò che conta davvero.
Autore: Irina Potinga
Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 18 €
N° di pagine: 252

Trama: Bastano 10 minuti al giorno, e alcune semplici regole, per eliminare la confusione che ci circonda e concentrarci sull'essenziale, su ciò che davvero ci piace e su chi davvero siamo. Da alcuni anni Irina Potinga, ideatrice del progetto Spazio Grigio, si occupa di diffondere attraverso i suoi canali social la filosofia minimalista, proponendo un percorso di alleggerimento a 360 gradi che parte dai vestiti e dagli oggetti superflui che invadono le nostre case per arrivare via via ai pensieri, alle cattive abitudini e alle relazioni che ci impediscono di vivere la vita che vorremmo. “La prima parte del libro riguarderà proprio l'armadio, perché è un posto dove spesso si accumulano tante cose inutili e perché ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. La seconda parte è dedicata al resto della casa e in particolare a oggetti come libri, ricordi, documenti. La terza parte riguarda lo stile di vita e quindi il modo di applicare il minimalismo alle relazioni, ai pensieri, alle attività. Nell'ultima parte vedremo le buone abitudini che ci permetteranno di portare avanti questo percorso di consapevolezza e vivere la nostra vita migliore. Quando ho cominciato a eliminare, prima i vestiti, poi gli oggetti attorno a me, poi le attività, alcune persone, i vecchi ricordi, i pensieri negativi e limitanti, ho fatto chiarezza su cosa mi piace davvero, cosa mi fa sentire bene e soddisfatta, quali sono le mie priorità, cosa porta valore alla mia vita. Ora mi sento felice e grata per tutto ciò che ho, la mia casa, la mia famiglia e quello che faccio ogni giorno. Quando apro la porta di casa mia ho una sensazione di pace e leggerezza, quando mi guardo attorno ho solo cose belle.

domenica, gennaio 07, 2024

Gourmet booktag

Il cambiamento di aria greve che generalmente respiro quando affronto letture impegnative sono quasi sempre spazzate dall’avvento di questi piccoli giochini, che in un certo senso danno una certa atmosfera. Quest’oggi, in particolare, con un booktag a tema cibo. Gli hamburger o più comunemente panini infarciti, riempiti di ciò che più piace, che si mescola allo splendore e alla magia del Natale, oramai sempre più vicino.

1. Lasagna: Un libro stratificato, ricco ed intenso.

Questo romanzo. Letto i primi giorni di ottobre.. indimenticabile.

venerdì, gennaio 05, 2024

Gocce d'inchiostro: La morte di Ivan Il'ic - Lev Tolstoj

I miei incontri con Tolstoj si possono contare sulla punta delle dita, né confesso a me piace siano così scarsi. Ogniqualvolta l'ho incontrato ci sorprendiamo avvenga in un momento inaspettato, in un periodo un po' turbolento della mia vita, quando di letteratura russa e drammi vari non presto minimamente attenzione. Ed è stato così che mi ha sorpresa in un strano, solenne intervallo che in poche ore mi ha permesso di dedicargli del tempo, in un atmosfera cupa e grigia tipica di questo periodo.
Una manciata di parole mi avrebbero condotto dove desideravo essere, nel cuore di un povero protagonista, ignaro del suo destino. Tartassato nel corpo e nell'anima da un dolore acuto, remoto, che non cesserà d'esistere nemmeno per un secondo, come se già questo fosse il significato più grande.

Titolo: La morte di Ivan Il'ic
Autore: Lev Tolstoj
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 7, 50 €
N° di pagine: 96
Trama: Questo raccnto descrive la vita di Ivan Il'ic, un borghese famiglia, di discreta intelligenza e qualità mondane, costantemente preoccupato del parere dei superiori, che con le loro azioni potrebbero agevolarne la scalata sociale. Anche il matrimonio sembra confacersi alla pratica di vita da lui perseguita nella vita professionale: ha sposato la moglie più per convenienza d'affetto e sociale che per reale innamoramento. Tutto procede per il meglio, fin quando il protagonista non subisce un banale incidente domestico. Cadendo da uno sgabello Ivan Il'ic accusa un forte colpo al fianco, un dolore che con il passare del tempo sarà sempre più costante, costringendolo a consultare numerosi medici per cercare di venirne a capo. Nella situazione di disagio indotto dalla malattia cambiano così le sue priorità. Nell'avere pietà di se stesso, comincia sempre più a essere insofferente verso la rumorosa indifferenza della gente sana. Nessuno lo comprende né gli presta ascolto, tranne un muzik, un paesano, che fin dal giorno dell'incidente aveva cominciato a prendersi cura di lui, peraltro con un atteggiamento improntato a una straordinaria serenità. La malattia lo induce pertanto a rivedere tutta la scala dei valori che aveva ispirato la sua vita, guidandolo alla comprensione della verità: tutto è stato falso, nella vita famigliare come nel lavoro. Ma alla fine della sua vita la menzogna si ritira, e Ivan Il'ic riuscirà a morire sereno, con il sorriso sulle labbra.

mercoledì, gennaio 03, 2024

Romanzi su misura: Dicembre

I cambiamenti non mi piacciono. Sono fin troppo abitudinaria, metodica, quasi noiosa per abbracciare il cambiamento, le novità come espedienti di purificazione dell’anima.. Non ci penso neanche, se devo tentare di farlo, perché quando mi imbatto in situazioni analoghe al mio essere, temo di rischiare la sfortuna di non essere più me stessa. Ognuno di noi ha una propria comfort zone, no? Perchè infrangerla? Perciò eccomi nuovamente a parlare di letture con l’ultimo wraup up di dicembre, che denota come il mio vero e proprio premio della vita è quella di buttarmi a capofitto fra le pagine di romanzi in cui so di poter scorgere quella felicità che cerco spesso fra le righe, poichè ho accettato fossero mie inconsapevolmente, e tutt’oggi, a distanza di tanto tempo, continuo ad amarle come la prima volta.

Romanzi su misura in digitale:

Romanzo che altri non è che  uno scenario in cui non si assisterà nient'altro che alla crescita di una famiglia. Dove la letteratura e l'allegria sono due facce di una stessa medaglia, e che la si vive come se perennemente immersi in una baraonda solida e inespugnabile. E per me, del tutto distaccata. Valutazione d’inchiostro: 2

lunedì, gennaio 01, 2024

L'ora del tè booktag

Non mi annoio mai, quando, di punto in bianco, concepisco l’insana idea di realizzare o proporre l’ennesimo booktag. Questa volta a tema te, di cui io, però, non ne sono per niente amante. Si perchè io amo moltissimo il caffè, pura essenza di vita, ma le domande estrapolate da questo giochino non potevano non attrarmi come una calamita. E dunque? Dunque, seduta alla scrivania, dinanzi al mio nuovo computer, eccomi pronta a rispondere… E voi? Quali sarebbero le vostre risposte?
  • Tè bianco: Un classico che ami

  • Qui, giochiamo in casa. Purtroppo non posso rispondere citando un solo libro, perchè amo moltissimo i classici. Tuttavia, fra questi, sicuramente questo piccolo capolavoro...



  • Tè verde: Un libro consolante

  • Non credo esistano libri consolanti. Credo che i libri si confacino al nostro spirito. Dunque non penso sia in grado di conferire una risposta esaustiva. Ma, per personale esperienza, sicuramente questa saga.

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