lunedì, febbraio 28, 2022

Gocce d'inchiostro: La custode dei peccati - Megan Campisi

Le sfide di lettura mi inducono quasi sempre a leggere e smaltire quei romanzi che risiedono silenziosamente sulla mensola delle mie librerie da qualche tempo. Non in un momento specifico, ma quando meno me l’aspetto, quando sono pronta a combattere e a vivere la bellezza di una nuova storia. A qualunque costo. Ma quando sul finire del mese di febbraio decisi di partire per un viaggio di nemmeno quattrocento pagine, non credevo che quella vocina interiore che mi redarguiva di stare attenta avesse ragione. Talvolta non l’ascolto, me ne rendo conto. Eppure dovrei avere abbastanza consapevolezza da non poterne più ignorare la sua presenza. Tutto questo per dire, che il romanzo di cui vi parlerò quest’oggi non si è rivelata una lettura malvagia, ma che non ha esaudito i miei desideri di seguirla appassionatamente in un’avventura che possiede i connotati di qualcosa che avrebbe dovuto sortire fascino, misto a magia. Un romanzo carino ma che non mi ha coinvolto né convinto al 100%, che personalmente avrebbe potuto rivelarsi tale se le vicende fossero state proiettate in una verve diversa dall’originale. Questa custode dei peccati era una povera donna che è stata accusata ingiustamente. Ma quale sarà il suo percorso per perseguire la redenzione? Quale sarà il suo sbocco per accrescere il suo personalissimo favore di spiccare il volo e divenire una persona come tante altre?

Titolo: La custode dei peccati
Autore: Megan Campisi
Casa editrice: Nord
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 400
Trama: Ha rubato solo un pezzo di pane, ma la giovane May avrebbe preferito essere impiccata come tutti gli altri ladri. Invece  il giudice ha scelto per lei una condanna peggiore della morte: diventare una Mangiapeccati. Dopo la sentenza, May è obbligata a indossare un collare per essere subito riconoscibile e le viene tatuata la lettera S sulla lingua. Da quel momento, non potrà mai più rivolgere la parola a nessuno. Poi inizia il suo apprendistato presso la Mangiapeccati anziana che, nel silenzio più assoluto, le insegna le regole del mestiere. Un mestiere spaventoso: raccogliere le ultime confessioni dei morenti, preparare i cibi corrispondenti ai peccati commessi e infine mangiare tutto, assumendo su di sé le colpe del defunto, la cui anima sarà così libera di volare in Paradiso. Le Mangiapeccati sono esclusivamente donne, disprezzate e temute da tutti, eppure indispensabili. E infatti, un giorno, May e la sua Maestra vengono convocate addirittura a corte, dove una dama di compagnia della regina è in fin di vita. Dopo la confessione e la morte della donna, però, alle due Mangiapeccati viene portato un cuore di cervo, un cibo da loro non richiesto e che rappresenta il peccato di omicidio. Sconcertata, la Maestra di May, si rifiuta di completare il pasto e viene imprigionata per tradimento. Rimasta sola, la ragazza china la testa e porta a termine il compito, ma in cuor suo giura che renderà giustizia all’unico persona che le abbia mostrato un briciolo di compassione. Quando viene chiamata ancora a prestare i suoi servigi a corte, May intuisce che una rete di menzogne e tradimenti si sta chiudendo sulla regina e che solo lei è in grado d’intervenire. Perché essere invisibile può aprire molte porte, anche quelle che dovrebbero restare chiuse per sempre…

sabato, febbraio 26, 2022

Un'attrazione rischiosa: sconti Einaudi 2022

Gli sconti delle case editrici sono motivo di grande felicità per i lettori. Felicità ma anche tristezza non solo perché una pila di libri sempre più alta svetta dal santuario magico della tua camera, non solo perché il desiderio di leggere ogni romanzo possibile è assolutamente impossibile, non solo perché credere di raggiungere un certo traguardo è un utopia. Inspiegabilmente ci dichiariamo degli amanti della carta, delle parole, dell’inchiostro appena rovesciato e consideriamo i libri la linfa vitale di tutta una vita. Chi non ama la letteratura non sa spiegarselo, ma io sono felice quando sono circondata da pile svettanti di romanzi e autori sconosciuti e non. L’anno oramai è già avviato, ma di prospettive di poter divorare tutto ciò di cui mi accaparro sembra davvero impossibile. Perciò partecipo sempre con grande entusiasmo a questo tipo di iniziative… voglio dire, come resistere all’ennesima tentazione indetta in casa Einaudi? Specialmente se tra i miei scaffali gli autori che più amo sono pubblicati da questa casa editrice, che hanno un chè di affascinante, magnetico, introspettivo, quasi volessero comunicare messaggi che io devo solo cogliere.


Romanzi che ho letto e vi consiglio caldamente:

In un mondo che brucia ai nostri occhi, le cui immagini hanno il colore scuro di una nuda parete di cemento, da cui si tenta di fuggire grazie alla gioia di catturare il pensiero astratto su carta, urlando dinanzi all'ignoto, lanciandosi all'assalto dei propri dolori, pur di illudersi di non sentirsi più solo, è un arazzo, una rappresentazione perfetta per esorcizzare le paure, affacciandosi alla finestra di un mondo che non mi appartiene ma cui non ho potuto fare a meno d'identificarmi. 

Titolo: Invisibile
Autore: Paul Auster
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 12 E
N° di pagine: 280
Trama: Nel 1967, Adam Walker ha vent’anni e studia a New York; la sua unica aspirazione è diventare poeta. Durante una festa conosce l’enigmatico professore parigino Rudolf Born e la sua seducente fidanzata, Margot, con la quale ben presto instaura una relazione. Rudolf, scoperto il tradimento, caccia la donna senza tuttavia mostrare risentimento nei confronti di Adam che continua a frequentarlo sino a quando, una sera, non assiste alla criminale esplosione della sua aggressività. Consapevole di aver vissuto un’esperienza che lo segnerà per sempre, Adam trascorre l’estate in città con la sorella, ritrovando il legame che li unisce sin dall’infanzia. In autunno Adam dovrà partire per Parigi, la città in cui è tornato a vivere Born. Adam sa bene che difficilmente potrà evitare di incontrarlo e che si dovrà così confrontare con la parte più nera e imperscrutabile della propria anima.

giovedì, febbraio 24, 2022

Gocce d'inchiostro: Mutevoli umori - Louisa May Alcott

Definisco una nuova lettura un nuovo inizio. E all’inizio di queste avventure bisogna adattarsi a tante cose, specie se questo nuovo inizio è proiettato anni luce dal nostro tempo o spazio. Una miriade di cose grandi e piccole e a un tratto mi trovai impelagata in vicende che non mi appartengono, ma che ho sentito come mie. A cominciare da questa lettura, francamente sconosciuta, ma che sedeva silenziosamente sulla soglia della mia strapiena libreria composta da narrativa contemporanea e qualche classico e dall’inedita presenza di qualche opera ai più sconosciuta. Questa dei Mutevoli umori ne è un esempio, attraente ed elegante in modo antiquato, lusinghiero e ammaliante, diretto e poetico, poco incline allo sfarzo e all’ironia di alcuni romanzi del secolo, ma un approccio che ho considerato a dir poco straordinario. Leggerlo mi ha trasmesso un profondo senso di pace, di rassicurazione, conforme all’identità umana delineando un disegno divino in cui silenziosamente si alena a scovare la felicità, nonostante essa sia quasi del tutto irraggiungibile, mettendo in discussione valori tradizionali, l’esistenza stessa come una gradevole combinazione di relativismo.


Titolo: Mutevoli umori
Autore: Louisa May Alcott
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 288
Trama: Durante una gita in barca nel New England, due amici di lunga data si innamorano della stessa ragazza, Sylvia Yule, la quale vive un’età in cui l’ansia di crescere si combina con la voglia di non diventare mai grandi, e l’amore e l’amicizia sembrano ancora la stessa cosa. I mutevoli umori di Sylvia la porteranno a scegliere l’uomo sbagliato, e poi a pentirsene, finchè un nuovo conflitto si aggiungerà alle altre inquietudini: la sacralità del matrimonio da una parte, le tentazioni adultere e il richiamo all’amore libero dall’altra.

martedì, febbraio 22, 2022

Danzando su carta 23°

Dovrei piantarla di acquistare libri…. Penso, prima di riporre queste poche righe. Non ne sono del tutto inconsapevole quando accadono certe cose, certi avvenimenti. Non sapevo che quello dell’acquisto compulsivo fosse una delle più cocenti dipendenze che un lettore potesse mai contrarre. Dovrei vergognarmi…. Ma di cosa, francamente?!? Nella mia libreria ostento con un certo orgoglio i miei amati figli di carta. Li leggo tutti, nessuna eccezione, e se qualcuno di essi mi delude non gli volgo le spalle quanto lo ripongo nello scaffale in attesa che fra me e lui possa cambiare qualcosa. L’esiguo ma sostanzioso bottino che mi sono accaparrata è un piccolo grande inestimabile tesoro di capolavori che anelavo di possedere da qualche tempo, e se continuo così – acquistare e leggere nell’immediato ciò che compro -, andrò oltre le mie più rosee aspettative. Perché anche per realizzare la cosa più piccola del mondo è necessario tale cosa possegga un anima, e dato il mio comportamento credo che ogni libro possegga un’anima. Confidenziale, semplice o astrusa delle volte, nel momento in cui il nostro mondo entra a contatto col suo.
Ed ecco che, dopo qualche mese, l’avvento degli sconti ha frantumato qualunque intento di redigere l’ennesima lista che spuntasse in primis quello di non acquistare libri per qualche tempo, fallendo miseramente, ma testimone di una felicità tonante, accesa, coinvolgente che, a quanto mi è stato detto, è stato davvero impossibile non farsi contagiare.


Titolo: Il circolo Pickwick
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 16 €
N° di pagine: 1016
Trama: Il romanzo d’esordio di Charles Dickens, narra il viaggio di Mr Pickwick ( e di uno sgangherato drappello di pickwickiani ) alla scoperta dell’Inghilterra vittoriana, con la missione – impossibile e comicissima – di condurre una sterminata e sregolata folla di etilisti, passeggiatrici, avvocaticchi, ciarlatani, impostori e truffatori di ogni ordine e grado sui sentieri di un’esistenza più composta e dignitosa: sentiero che nessuno degli interessati, per sfortuna di Pickwick e fortuna dei lettori, ha la minima intenzione di imboccare.

domenica, febbraio 20, 2022

Gocce d'inchiostro: La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire - Fran Lebowitz

Sta bene, Fran Lebowitz, quando scrive. Se non lo fa, se non si siede alla scrivani e ripone quelli che non sono altro che i suoi più vividi pensieri potrebbe morire, letteralmente. Dinanzi a un’affermazione del genere, di primo acchito ho riso. Come può una donna essere produttiva, checchè lavoro svolga o addirittura non lavori, quando accogli il giorno a tardo giorno, e lo osservi pesantemente e con un forte pessimismo? Ciò che non immaginavo è che questa specie di bolla in cui si nasconde l’autrice genera una pace interiore che tuttavia la morte e l’ansia sortisce sempre più. La scrittura a questo proposito è una piccola grande risorsa che ci mette a confronto e ci rende delle piccole nullità nel bel mezzo di un mondo vasto e immenso. Scrivendo si fa un esame attento sulla vita affinchè si possa constatare come quei momenti di snervante impasse sono solo modi distorti di integrità. Questo saggio esplica qualcosa di simile; non è bene fare qualcosa contro la nostra volontà ma ciò per cui siamo portati dinanzi a una realtà cocente, difficile da digerire. Una specie di trattato psicologico proveniente da un altro pianeta poiché si parla parecchio di passato, proiettato nel presente, il cui messaggio confluisce sui meccanismi insiti nelle modalità cui si muove il mondo, disvelando fesserie, frivolezze, ridicolaggini e insulsaggini vari dato che il mondo è artificio e l’individuo dovrebbe restare al suo posto.


Titolo: La vita è qualcosa da fare quando non si riesce a dormire
Autore: Fran Lebowitz
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 240
Trama: Fran Lebowitz è senza dubbio la voce umoristica più sferzante d’America. Ha un’opinione su qualsiasi argomento e non si fa pregare per esternarla. La sua grande amica Toni Morrison diceva: “Ha sempre ragione perché non è mai imparziale”. È arguta, crudele, pungente, se colpisce è per affondare. Newyorchese impenitente, amante della moda, dei mobili di lusso e dell’arte, è diventata suo malgrado un’icona di stile: dagli anni Settanta porta occhiali tondi tartarugati, camicia con gemelli, jeans, giacca di taglio maschile e camperos. Ha ufficialmente smesso di scrivere nel 1900 e da allora non ha mai smesso di parlare: si è ritagliata una carriera come public speaker e ha tenuto conferenze e interviste pubbliche praticamente su tutto: dalla politica alla moda, all’arte, al cinema, al teatro. Nessuno ha mai osato contraddirla.

venerdì, febbraio 18, 2022

Storie dentro altre storie: intramontabili amori di carta che dovrebbero perpetuare nel tempo - parte 2

Ed eccoci alla seconda parte di un post che ha suscitato un certo interesse… ne sono felice, e come ogni promessa che si rispetti, con il mio programma di lettura che prosegue imperterrito il suo percorso, la seconda parte di quei libri di cui vi dicevo dovrebbero avere una prosecuzione. Appena chiuso il romanzo e riposto sulla mensola di una libreria fin troppo piena, la parola possibilità fu cancellata da ogni vocabolario. Per forza di cose i miei pensieri, nel corso del tempo, hanno trovato sfogo non nella lettura di altri romanzi ma nella vita di tutti i giorni, che hanno sottratto alcuni assetti della mia linfa vitale. Sufficientemente per indurci a riflettere, ma soprattutto a carpire il loro potenziale. Piccole grandi contraddizioni del cuore umano, talvolta e in questi casi infranto, che convergono tutti in un unico punto: da certe storie non vorremmo separarci mai.


 


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Titolo: Cime tempestose
Autore: Emily Brontë
Editore: Feltrinelli
N° di pagine: 428
Prezzo: € 9, 50
Trama: “Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. È così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall'altro l'attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.” 

mercoledì, febbraio 16, 2022

Gocce d'inchiostro: Misery - Stephen King

Stephen King ha scritto e scrive tantissimi libri! Da quant’è che nella mia strapiena libreria è approdato 22/11/69 è nato qualcosa in me, una curiosità accesa e profonda, una stima esorbitante ed esarcitata, che in momenti imprecisati della mia vita mi hanno indotta a immergermi in storie che non mi appartengono. Mi riferisco, ad esempio, a Mucchio d’ossa, La metà oscura, e ora a Misery che mi raccontò una storia che francamente non avevo mai sentito parlare. Nemmeno sfiorato l’idea che il film potesse acquietare la mia insaziabile curiosità e la sua celebrità, sulle chiacchiere di un Oscar all’attrice che impersona l’infermiera Anne, che confermo la bravura dopo aver visto anche io la trasposizione cinematografica. Il bravo e buon vecchio Stephen King, lettore vorace ma soprattutto amante di parole che non moriranno mai, nemmeno dopo aver messo la parola “fine” ad ogni suo romanzo scritto, fece di Misery una proiezione di quel che fu una visione immaginifica in un viaggio in aereo per Londra, in un periodo essenzialmente tossico e dipendente, che esalta non solo la parola scritta ma anche la vita che sta in sospeso fuori da un tempo che sembra allungarsi. Sospesi in un intervallo di silenzio che in un certo senso incute terrore, così interminabile e intricata da indurci noi stessi a cadere in questo mare di sangue e inchiostro. Paul infatti è quel solitario uomo di coscienza – o forse no? – mosso da principi morali che senza alcun fondamento teorico lo incastreranno in una rete fitta di paure, imbrogli, messinscene che in un certo senso costruiscono una trama dentro una trama, nonostante gli innumerevoli atti di resistenza. Prima o poi saremmo arrivati all’epilogo, a prove di vita che inducono a riflettere, a dover imparare qualcosa di cui non se ne conosce l’origine. Oscuro ma straordinariamente suggestivo.

Titolo: Misery
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperlyng & Kupfer
Prezzo: 10, 90 €
N° di pagine: 400
Trama: Paul Sheldon, un celebre scrittore, viene sequestrato in una casa isolata del Colorado da una sua fanatica ammiratrice. Affetta da gravi turbe psichiche, la donna non gli perdona di avere << eliminato >> Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone, tra terribili sevizie, di << resuscitarla >> in un nuovo romanzo. Paul non ha scelta, pur rendendosi conti che in certi casi la salvezza può essere peggio della morte…

lunedì, febbraio 14, 2022

Nel cuore delle parole: San Valentino in libri 2 °

Di romanzi di svariato tipo, recensioni chilometriche e articoli vari compaiono più o meno con una certa frequenza. Organo ufficiale della linfa di sostentamento di queste pagine e del potere che esercitano su di me, il cui compito sta semplicemente nel suscitare e regalare emozioni. Sentimenti contrastanti, potenti, rafforzati e rafforzanti da cose o persone che non avremmo mai creduto ne immaginato. 

Nonostante l’amore l’abbia vissuto in ogni sua forma, da qualche tempo sfumato nella nebbia del tempo, essendo che nella mia anima hanno da sempre albergato sentimentalismo e quinsquiglie varie, ripongo queste poche con finto stupore: sapevo che presto o tardi avrei realizzato un post in cui avrei consigliato quei libri che in letteratura esplicano così bene l’amore. Già sorrido nel vedere la pila che ho scelto.  Non volendo dire o mostrare alcunchè se non quello che è stato già detto.

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Come dimenticare queste pagine, che sono state scritte col sangue, in un viaggio appassionante ma sofferente. Un romanzo meraviglioso che ci parla di anime inquiete e insoddisfatte che entrano nella lotteria della vita quasi inconsapevolmente. Una storia d'amore profonda e indimenticabile, la cui bellezza confonde il cuore. Infervora l'animo per la sua contemplazione.


Titolo: Jane Eyre
Autore: Charlotte Bronte
Casa editrice: Feltrinell
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 596
Trama: Jane Eyre racconta la storia dell’educazione sentimentale di una giovane istitutrice inglese, orfana e di umili origini, che ottiene alla fine, dopo molte peripezie, la felicità in amore unendosi all’ardente, impetuoso Edward Rochester, suo padrone; con questa si intreccia una precedente e tragica storia d’amore e follia che ha avuto per protagonisti Edward e Bertha, la donna strappata alla sua terra caraibica e relegata come pazza in una soffitta nella grande magione di Rochester.Thornfield Hall.

sabato, febbraio 12, 2022

Gocce d'inchiostro: Lady Roxana - Daniel Defoe

Ormai ho preso una strada, cammino imperterrita seguendo un progetto particolare e straordinario che mi gratifica, mi entusiasma, mi rende la persona che sono adesso, e da quant’è che ho appurato come quella della narrativa contemporanea e dei classici sia una delle massime più grandi, e checchè quel che si possa pensare non mi annoio mai. Anzi, mi diverto tantissimo! Non mi riferisco solo a quel genere di letteratura che alla maggior parte dei lettori suscita dinieghi, sospiri affannosi, sbadigli mal repressi proiettata nella maggior parte dei casi in un epoca lontanissima dalla nostra, ma all’atto del leggere in generale. Voglio dire, se non ci si diverte viaggiando, comodamente seduti su una poltrona rivestita in pelle e una tazza fumante a fianco, in che cosa è consolidato il termine svago? E siccome certi tipi di lussi me ne concedo a dismisura, innumerevoli a dire il vero, stilo una sorta di morning routine per stilare poi a fine mese quei libri che mi hanno affiancata nel mese appena trascorso, e quasi sempre mi ritiro con un sorriso stampato sulle labbra. Questa volta, l’ennesima, è toccata ad un romanzo di letteratura francese che a dire il vero mi tese il braccio, in un momento inaspettato della mia vita, inducendomi ad accogliere la bella ma capricciosa Lady Roxana in un gesto personale tanto gradevole, quanto lieta di averla al mio fianco che avrei potuto seguirla ovunque. Fondata sulla verità costruttiva di fatti realmente accaduti, costellato da alcuni assetti relativi la Sacra Scrittura in cui ci si fa sordi del peccato e delle sofferenze altrui. Drammatico e confidenziale perché ci si immedesima a tal punto da confondere la realtà con la finzione, unica e indissolubile, collegamento ad idiomi e assetti caratteriali di figure di carta che in poco tempo erano divenute persone.


Titolo: Lady Roxana
Autore: Daniel Defoe
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 384
Trama: Sebbene in passato sia stato considerato con una certa schizzinosità moralistica, “Lady Roxana”, l’ultimo romanzo di Daniel Defoe, pubblicato nel 1724, è oggi considerato un capolavoro indiscusso. Curioso esploratore dell’universo femminile, pronto ad addentrarsi senza pregiudizi nell’universo dei sentimenti, Defoe dà voce con estrema intensità drammaticamente all’anima oscura della sua eroina più trasgressiva. Raccontandosi in prima persona, Roxana conduce il lettore nella dimora dell’eros e della seduzione, illuminando i vizi e le ambiguità di un’epoca.

giovedì, febbraio 10, 2022

Storie dentro altre storie: intramontabili amori di carta che dovrebbero perpetuare nel tempo - parte 1

E’ strano inaugurare questa giornata in questo momento, proprio nel bel mezzo del mese dedico all’amore, quando metà della popolazione << festeggia >> questo straordinario evento con dichiarazioni d’amore e gesti eclatanti da più di un anno oramai non mi vede più partecipe a questo lieto evento, perciò l’unica dichiarazione che posso realizzare e disponibili nel mio refertorio sono quelle riguardanti i libri. Ci sono state letture, durante il corso degli anni, i cui autori mi indussero ad accettare volentieri qualunque cosa mi impartissero, sapendo che dopo non ci sarebbe stato più niente. Ed ecco che proprio questo “niente” ha generato frustrazione, insoddisfazione. 

Voglio dire, di quanti autori vorremmo leggere altro? Di quanti lavori pubblicati precedentemente, nel corso del tempo o prima ancora del 900, avremmo voluto leggere affinchè la nostra sete di conoscenza non cessasse? Questo post non toglie niente di particolare a nessuno, se non esprimere i miei desideri letterari: quello cioè di parlare di quegli autori, quei libri di cui avrei voluto leggere di più. E sebbene sia un po' destabilizzante tutto questo, vedersi appesa alla parete di una strapiena libreria, la cosa bella in tutto questo è la curva che prende poi questa storia, perché sporgente da qualunque angolatura, qualunque assetto la si guardi.

martedì, febbraio 08, 2022

Gocce d'inchiostro: Il cuore vero - Sylvia Townsend Warner

Non importa se quel romanzo cui mi approccio è stato scritto da un uomo o da una donna. Non ho mai dato peso a questa cosa. Non ne ho mai creduto di importanza vitale. La letteratura in generale, credo, mi induce a farmi sentire parte di un mondo che effettivamente non mi appartiene ma che si mostra molto più confortante e ospitale di quel che credo. Succede con autori che amo, nei cui romanzi ho lasciato un frammento della mia anima. Succede anche con quelli che conosco per sentito dire, e che per un caso fortuito del Destino ti conducono a vivere la bellezza di sogni di inestimabile potenza. Capita talvolta, che in talune situazioni succeda che un romanzo a cui avevo riservato un certo interesse, bisogna adattarsi a ciò che ci viene mostrato. Non ho compreso francamente se mi sia piaciuto o meno, ancora adesso che ripongo queste poche righe, ma un parere bisogna pur esprimerlo. Perlomeno questo è ciò che sento, e del romanzo di Sylvia Townsend Warner esprimo che mi è piaciuto ma con tantissime riserve. E le ragioni sono facilmente riconducibili alle innumerevoli e dettagliate descrizioni, dal tono essenzialmente piatto, dall’incapacità della protagonista di spiccare il volo, restare sospesa e leggiadra come una piuma bianca in un epoca che disgraziatamente impediva ogni mossa. Non è molto bello, ma le nobildonne dell’epoca erano ingabbiate in un assetto storico e sociale e questa mancata libertà è talmente palpabile da indurre a sofferenza. Il richiamo alla tragica storia fra Amore e psiche, poi, conferisce un chè di nobile e sofisticato, all’immensità di desideri languidi che ci dovrebbero aiutare a scovare qualunque intento di felicità.


Titolo: Il cuore vero
Autore: Sylvia Townsend Warner
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 240
Trama: Nell’Inghilterra vittoriana Sukey Bond, appena uscita dall’orfanotrofio, viene mandata a servizio in una fattoria dell’Essex. Nulla di meno fiabesco, verrebbe da pensare. Eppure la scrittura obliqua e onirica di Sylvia Townsend Warner ci fa vivere, in questo romanzo una delle più enigmatiche ed emozionanti storie d’amore che sia dato leggere, ispirata ad Amore e Psiche. Perché nella fattoria lavora un giovane bellissimo ed elusivo, che nei loro rari, furtivi incontri guarda Sukey << con un’espressione di splendente trionfo >>. Tutti dicono che è un << idiota >>, ma Sukey lo vede solo << ilare e candido >>, nella consapevolezza che lei, e solo lei, potrà renderlo felice. E quando Eric verrà rapito, Sukey capirà che il suo futuro non è più << una regione inesplorata fatta di nuvole >>, e andrà a cercarlo con infinita determinazione: innumerevoli saranno le sue peripezie, al termine delle quali ritroveremo, miracolosamente, la fiducia nell’impossibile.

domenica, febbraio 06, 2022

Le TBR: richiami dell'anima 10 °

Quando inizia un nuovo mese, un nuovo anno, mi piace organizzarmi come meglio posso e come più mi piace purchè il mese che accoglieremo non mi veda mai impreparata. Mi rendo conto, che talvolta la vita bisogna viverla esattamente com’è: senza alcun progetto o l’idea di realizzare qualche passo falso, alla giornata insomma. Ma quello di vivere inconsapevolmente, senza alcun peso o ragione, è sempre stato uno degli aspetti più repellenti della mia persona. Non bisognerebbe mai creare castelli di sabbia, ma io amo sguazzarci in questi castelli. Mi aiutano a pormi preparata, a non ricevere brutti colpi che potrebbero per un momento destabilizzarti, in un secondo ammattirti come un anima alla deriva. La vita è in grado anche di darci delle indicazioni; bisogna solo essere in grado di saperli cogliere questi indizi. Perciò, in fatto di letture, ma anche nella vita in generale, il mio mood prevede un programma piuttosto sostanzioso, e poi, quando meno me lo aspetto, momenti vissuti che non solo mi riscattano ma mi rendono felice. Dall’ultima pila di romanzi che mi piacerebbe leggere, è trascorso esattamente un mese. Quelle letture che avevo deciso saranno state lette? Avrò raggiunto il mio intento? Beh, si… e abbondantemente! Perciò, perché non provarci ancora? Del resto certe sfide stimolano la mia coscienza a tenermi aggrappata alla vita con gioia e forza. Allietano momenti in cui la felicità è solo una mera parvenza di forme sofisticate di silenzio. E i libri in tutto ciò hanno sempre funto da collegamento nell’acquietare e smorzare tutto questo.
Con la stessa voce e un registro di tematiche lievemente diverso, ecco che a un passo di distanza dal mese che ci siamo lasciati alle spalle, vi presento quelle letture confido possano affiancarmi in questo secondo mese dell’anno, zuccheroso, scintillante, stucchevole per chi è in dolce compagnia, ma che parla lentamente e dolcemente al mio cuore con una forza appena percepibile inglobata in ciascuna parola che confido possano esalare questi testi.

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Titolo: Mary Barton
Autore: Elizabeth Gaskell
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 14, 50 €
N° di pagine: 378
Trama: A Manchester, negli anni dell’Inghilterra vittoriana, vivono due famiglie proletarie, i Barton e i Wilson. Mary Barton, orfana da poco della madre, lavora come sarta, abita col padre John, fervido sostenitore dei movimenti sindacali, ed è corteggiata sia dall’onesto e affettuoso Jem Wilson che dal ricco e insidioso Henry Carson. La volontà di emanciparsi economicamente, una punta di vanità e la paura di diventare una delle tante “donne perdute” del tempo portano Mary a non accettare l’affetto sincero di Jem per assicurarsi un matrimonio più solido con Henry. Una scelta che le costerà cara.

venerdì, febbraio 04, 2022

Gocce d'inchiostro: Il monaco - Matthew G Lewis

Per qualche ragione o magari nessuna ragione che fosse comprensibile nel raggio di quasi quattrocento pagine con le quali ho letteralmente perso il senso del tempo, non conoscevo assolutamente questo scrittore che quando il suo romanzo giunse sulla mensola di una libreria già strapiena, rimasi perplessa, affascinata, stupita che la sua storia racchiudesse un tesoro di così inestimabile bellezza. Non leggevo un romanzo che mi prendesse così tanto da un sacco di tempo! Uno strano modo per dire, che bordata della mia immancabile agenda e aggirandomi fra le vecchie mura di un convento maleodorante e fosco, fui subito immersa in una realtà in cui ci si crogiola beatamente alla mercè di parole che rafforzano lo spirito, consolatrici e allo stesso tempo predicatori in cui la presenza di una coscienza impura, non contaminata, la ricompensa data dalla gloria eterna in cui l’assurdo cozza col reale dubitando di qualunque forma di concretezza. Non quindi un romanzo che ti induce a indugiare sui tuoi passi, ma un primo approccio entusiasmante, appassionante che mi ha indotta a divorare le pagine come se animate di volontà propria.

Titolo: Il monaco
Autore: Matthew G Lewis
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 496
Trama: Ambrosio, monaco dell’ordine dei Cappuccini di Madrid, è conosciuto in città per la sua saggezza e la condotta virtuosa. Fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame è in realtà una fanciulla. Matilda. Caduto in tentazioni sempre più profonde, Ambrosio ricorrerà alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all’Inquisizione.

mercoledì, febbraio 02, 2022

Romanzi su misura: Gennaio

Una pila di romanzi posta sulla scrivania, alla mia sinistra, sotto lo sguardo attento di una lettrice avida di storie. Mentre ripongo queste poche righe la osservo, vedo le coste colorate e sgargianti, mi invado le narici del loro profumo ancora di fresco e nuovo. Ogni romanzo, ogni lettura intrapresa, in questi trentuno giorni, è stata studiata, vissuta, agognata, mentre il processo naturale delle cose proseguiva imperterrito nel suo lento percorso, e provo lo stesso stupore nel considerare che quando vedo certe pile mi brillano gli occhi. Forse perché in questi occhi scintillano sentimenti – contentezza, felicità, dramma, pianti, sorrisi – ma in particolare amore, squarci di felicità che solo il processo creativo mi aiuta a mettere a bada. Del resto quale felicità può condurre una pila di libri ad un lettore avido di storie, che passa gran parte delle sue giornate, quei momenti di libertà, col naso infilato fra le pagine di un libro? Ed ecco che, la me del mese appena trascorso, ha vissuto innumerevoli esperienze proprio col naso infilato fra le pagine bianche di un libro. Il corpo in questo mondo, la mente in un'altra dimensione, unico superstite il mio cuore che si agitava forsennatamente nella gabbia toracica. Tante storie, storie inventate o autobiografiche, proiettate in mondi inventati che in un certo senso hanno funto da resurrezioni miracolose.

Romanzi su misura in carta e inchiostro:


L’aura ardente che sprigionano queste pagine, la <<freddezza >> con cui ci si affaccia al mondo, rendono il tutto un quadro brillante, visionario, affascinante e introspettivo che si muove mediante i gesti impulsivi di anime affini ma solitarie, irrimediabilmente insoddisfatte.

Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo





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