venerdì, novembre 07, 2025
Gocce d'inchiostro: Lombra - Edward Carey
mercoledì, novembre 05, 2025
Le TBR: richiami dell'anima 54°
Coloro che si cimentano per la prima volta nella lettura di certi romanzi sanno che le sensazioni viaggiano più in fretta della luce e, prima che il finale ci sorprenda come una pugnalata in pieno petto, gli effluvi di intimità narrativa realizzatasi fra lettore e personaggi e il penetrante odore della paura, dell'adrenalina che scorrono nelle nostre vene si immischiano ancora al freddo dell'aria novembrina. Sgusciando fra gruppi di anime dannate ma pentite, donne che non hanno un passato ne un volto, raggiunsi così queste piccole cittadelle con una certa curiosità, dove attorno a me si raggrupparono altre povere creature come me, esibendo forza e decisione, in attesa che la mano elegante dei loro autori mi scegliesse per condurmi in un viaggio che non avrà mai fine perché continua oltre la carta. Armata di penna sfera e del mio blocnotes preferito, mi confusi fra la folla, nella quale riconobbi immediatamente ogni personaggio, con i quali mi sono gettata repentinamente fra le loro pagine, stretto quasi senza volerlo una vaga amicizia. Ad accogliermi, dunque, in questo penultimo mese dell'anno, storie che in passato ho potuto vivere e rivivere un mucchio di volte, e, alcune, che invece, soggiornano per la prima volta in questo salotto letterario, con un vago cenno della testa, affinchè potessi seguirli in ogni loro mossa tentando di mischiarmi alla folla, per non attirare l'attenzione di altri passanti. In generale, fui scelta ad inerpicarmi in questi nuovi/vecchi viaggi, e tutto ciò accadde nei pochi giorni che scandirono settimane frenetiche e un po' turbolenti. La mia anima si era fusa a quella di questi strambi personaggi, e mi diressi verso una strada che era stata scelta, insieme ad altri passanti che prima di me avevano lasciato un segno del loro passaggio.
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Persino le pietre, il vento, sa quanto ami questo autore. E da qui, sino alla fine dell’anno, desidero percorrere nuovamente questo pellegrinaggio, fra i meandri più oscuri del suo vissuto.
Titolo: Via dalla pazza folla
Autore: Thomas Hardy
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 472
Trama: “Via dalla pazza folla” narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall’inatteso arrivo dell’affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s’innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi; mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova così costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini.
lunedì, novembre 03, 2025
Gocce d'inchiostro: Il padrone di Jalna - Mazo De La Roche
Il mondo aveva acquisito una struttura irreale, le cose cominciarono ad acquisire significato, tutto mi sembrava allo stesso tempo famigliare e irriconoscibile. La magia galleggiava nell'aria e la fantasia che abita nei libri era la vivida trasposizione tangibile di fatti vissuti dall'autrice.
Grazie alla bellissima opportunità concessami dall'autrice, non ho esitato a leggere Il padrone di Jalna con una certa irruenza, in quanto la trama appariva ai miei occhi come una proposta piuttosto allettante, un opportunità per vagare felice, con lo sguardo acceso da una strana vertigine. Inebriata dalla consapevolezza che quello che stavo vivendo fosse un posto simile al Paradiso.
Adagiata sulla mia poltrona di pelle preferita, ho letto e considerato la storia della De Roche come una sorta di talismano che mi avrebbe allontanato dai brutti pensieri. E, anche se sconosciuto, ha dato inizio a un nuovo cielo di persecuzione. Lei, che come la sottoscritta, ha sempre amato scrivere, aveva distillato sulla carta le oscurità che avvolgono l'anima dei suoi figli d'inchiostro. Posseduta dal veleno della creazione artistica, proiettata sulla carta con qualche imperfezione, raccontandoci la storia di ragazzi, uomini o donne comuni che potrebbero far parlare di se. La sua voce, così dolce ma penetrante, ha rimbombato contro le pareti spoglie del mio animo, producendo un baccano esilarante e travolgente, come una specie di sortilegio che evoca un mondo dal quale sono ospite da qualche tempo. Un mondo che ho potuto sentire come mio, e che non sospettavo nascondesse un certo fascino.
Titolo: Il padrone di Jalna
Autore: Mazo De La Roche
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 414
Trama:
È primavera inoltrata a Jalna, e Renny Whiteoak passeggia nella tenuta. Dopo la scomparsa di Adeline ha preso in mano le redini della dimora e dell’intero clan. Il denaro scarseggia e le preoccupazioni domestiche sono all’ordine del giorno; eppure, non può fare a meno di provare gioia e soddisfazione mentre calca quei sentieri che sente suoi, percorsi da lui e dai suoi cari per decenni, tracciati dalla famiglia dove prima c’erano solo foreste: sentieri che sono stati testimoni di scene di ogni tipo, pensa sorridendo fra sé e sé. Così, quando l’amministrazione locale decide di abbattere le querce secolari nei pressi della tenuta per allargare la strada che la costeggia, Renny non ci sta: quegli alberi fanno parte della storia dei Whiteoak. Li proteggerà dall’abbattimento, costi quel che costi. Nel frattempo, il suo rapporto con Alayne si fa sempre più complicato: l’attitudine da donnaiolo non aiuta, e anche la gestione della figlia è terreno di scontro. La piccola Adeline, che ha ereditato i capelli rossi, la forza di volontà e il carattere feroce dell’omonima bisnonna, è una mina vagante. Dal canto suo, invece, Wakefield ha presto messo da parte l’amore per la poesia in favore di una scoperta ben più appassionante: le ragazze. Una in particolare. E mentre i giovani di casa vanno avanti ognuno per la propria strada, gli adulti sono divisi da antichi risentimenti…
sabato, novembre 01, 2025
Romanzi su misura: Ottobre
Le letture, i testi per i quali ho impiegato gran parte del mio tempo, in questi pomeriggi di quasi fine anno, produttuosi e soddisfacenti, funsero da costrutto di uno schema particolare nel quale spiegassi le ragioni che mi hanno spinta ad abbracciare queste storie con una certa urgenza. In realtà, non vi è alcuna ragione. Certe letture, lette e assorbite in pochi giorni furono nient’altro che opera mia, frutto di pomeriggi di una creatività tanto burrascosa da farmi perdere completamente contatto con il mondo esterno. Mi ero crogiolata a rivivere queste storie, in quanto la maggior parte riletture, prima dell'arrivo imminente di dicembre. A volte sembra di vivere delle splendide avventure, altre di rispecchiarmi a tal punto in cui il messaggio, racchiuso nel senso del fantastico, è che la mancata lotta per la sopravvivenza implica gravi conseguenze. L'inspiegabile fame di sapere che giorno dopo giorno è alimentata da tante altre letture, oscure come il manto della notte naufraga in un avventura sensazionale e avvincente.
Ho letto queste pagine come se animate da volontà propria. Seduta nella mia morbida poltrona, con la voce gracchiante dei loro autori all'orecchio, scrutando a lungo l'anima di queste storie pur di non lasciarmi sfuggire il passaggio fugace di un'emozione, risatine di gioia, sorrisi riconoscenti, strani palpiti di un cuore giovane, il tutto condensato in pagine memorabili e non che altri non sono che storie che potremo esporre sulla mensola di una libreria troppo capiente. Maggior esaltazione per un lettore, accozzaglia di sogni, delusioni. Persa nella pianura infinita di parole e inchiostro che per qualche giorno mi hanno tenuta prigioniera, in un luogo così vicino al nostro ma così lontana dalla landa deserta in cui solitamente sprofondo e che adorna la mia vita, si è rivelato un gesto romantico, utile.
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Romanzi su misura in carta e inchiostro:
Si vive credendo che ciò che ci viene inflitto sia una forma di nemesi agli attacchi esterni impartitaci dal Fato, ma ciò che esprime l’autore in queste pagine con toni allegri, allegorici, idilliaci è che in luoghi apparentemente insulsi si cela la magia del progresso, del futuro che invade anche i luoghi più nascosti e fra cui la natura più caparbia resiste in cui il reale sembra persistere e l’impossibile rendere ogni cosa inquieto.
Valutazione d’inchiostro: 4
giovedì, ottobre 30, 2025
Gocce d'inchiostro: Anna vestita di sangue - Kendare Blake
Mi dico sempre che è bene distinguere la realtà dalla finzione partendo dal presupposto si tratti di qualche romanzo. Ma come distinguere ciò che ci appare vero, tangibile, da quel che effettivamente non lo è? Il pomeriggio in cui decisi di accogliere la storia di Anna nel mio cantuccio personale, standoci dentro, rifletto, come questa sia stata l'ennesima buona occasione per avventurarmi in una nuova travolgente avventura. In compagnia di una viaggiatrice lasciata sola nell'immensità del cosmo che, grazie a un cacciatore di esseri, creature della notte, nelle profondità più nascoste del suo essere, avrà una buona occasione per riflettere sul suo destino. Visto da diverse altezze, con una certa malinconia: in cerca di una <<cura >>, una missione che possa redimerla e mettere a posto qualcosa dentro di lei, diretta in un posto pressoché sconosciuto, il cui nome figura tuttavia in ogni certificato di nascita, fra milioni di persone che popolano la sua volta celeste, affinché lo spirito si rifocillasse.
Scrutavo attentamente il suo volto alla ricerca di una qualche risposta che potesse dare un senso a questa mia visita improvvisa. Se guardarla in faccia fino alla nausea era una sorta di allenamento alla semplicità, alla sua condizione di apparire diversamente da quel che effettivamente era, decisi di provarci almeno per un po’. Se non altro non potevano venirmene danni. In fondo stavo soddisfacendo una curiosità personale, e con un po’ di fortuna ne avrei indicato delle indicazioni su cosa fosse semplice per me.
Ho continuato così per una manciata di ore. Questo mi è stato riservato.
Dopo vari balzi e sobbalzi e un ennesimo periodo turbolento, Anna vestita di sangue è stato quel compagno di viaggio che, repentinamente, si è precipitato ad accogliermi: zombie, vampiri donne belle e ben predisposte, giovani pieni di vita, e tanta gente di passaggio che, in uno spettacolo messo su da un abile lettore di anime, si sono posti dinanzi a quello della mia vita.
Titolo: Anna vestita di sangue
Autore: Kendare Blake
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 283
Trama: Cas Lowood ha ereditato una strana vocazione: uccidere i morti … Suo padre lo faceva prima di essere ucciso dal fantasma che stava cercando di annientare. E ora Cas, armato del misterioso pugnale athame, continua la missione: viaggia di città in città insieme alla madre, una strega, e al suo gatto fiuta - fantasmi, alla ricerca di spiriti malvagi. Quando arrivano a Thunder bay per eliminare quella che la gente del posto chiama "Anna vestita di sangue", Cas non si aspetta nulla di diverso dal solito. Si trova invece di fronte a una ragazzina posseduta dalla rabbia e vittima di maledizioni, uno spirito diverso da quello che è abituato a distruggere. Indossa ancora il vestito che aveva quando fu assassinata, nel 1958. Dal giorno della sua morte, Anna uccide chiunque osi entrare nella dimora vittoriana vecchia e cadente in cui un tempo viveva. Gli spiriti delle sue vittime penetrano il legno marcio delle pareti, strisciano sul pavimento ammuffito e viscido delle cantine, senza trovare pace… Per qualche strano motivo, però, Anna non uccide Cas. Anzi, si rivela l'unica in grado di aiutarlo a trovare il fantasma maligno che lo ha privato del padre. Così, insieme agli altri strani amici del giovane, streghe e stregoni in erba, formeranno una squadra disposta ad affrontare ogni pericolo. Ma Cas dovrà risolvere un problema ancora più difficile di questo: quale sarà infatti il destino di Anna?







