Il mondo aveva acquisito una struttura irreale, le cose cominciarono ad acquisire significato, tutto mi sembrava allo stesso tempo famigliare e irriconoscibile. La magia galleggiava nell'aria e la fantasia che abita nei libri era la vivida trasposizione tangibile di fatti vissuti dall'autrice.
Grazie alla bellissima opportunità concessami dall'autrice, non ho esitato a leggere Il padrone di Jalna con una certa irruenza, in quanto la trama appariva ai miei occhi come una proposta piuttosto allettante, un opportunità per vagare felice, con lo sguardo acceso da una strana vertigine. Inebriata dalla consapevolezza che quello che stavo vivendo fosse un posto simile al Paradiso.
Adagiata sulla mia poltrona di pelle preferita, ho letto e considerato la storia della De Roche come una sorta di talismano che mi avrebbe allontanato dai brutti pensieri. E, anche se sconosciuto, ha dato inizio a un nuovo cielo di persecuzione. Lei, che come la sottoscritta, ha sempre amato scrivere, aveva distillato sulla carta le oscurità che avvolgono l'anima dei suoi figli d'inchiostro. Posseduta dal veleno della creazione artistica, proiettata sulla carta con qualche imperfezione, raccontandoci la storia di ragazzi, uomini o donne comuni che potrebbero far parlare di se. La sua voce, così dolce ma penetrante, ha rimbombato contro le pareti spoglie del mio animo, producendo un baccano esilarante e travolgente, come una specie di sortilegio che evoca un mondo dal quale sono ospite da qualche tempo. Un mondo che ho potuto sentire come mio, e che non sospettavo nascondesse un certo fascino.
Titolo: Il padrone di Jalna
Autore: Mazo De La Roche
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 414
Trama:
È primavera inoltrata a Jalna, e Renny Whiteoak passeggia nella tenuta. Dopo la scomparsa di Adeline ha preso in mano le redini della dimora e dell’intero clan. Il denaro scarseggia e le preoccupazioni domestiche sono all’ordine del giorno; eppure, non può fare a meno di provare gioia e soddisfazione mentre calca quei sentieri che sente suoi, percorsi da lui e dai suoi cari per decenni, tracciati dalla famiglia dove prima c’erano solo foreste: sentieri che sono stati testimoni di scene di ogni tipo, pensa sorridendo fra sé e sé. Così, quando l’amministrazione locale decide di abbattere le querce secolari nei pressi della tenuta per allargare la strada che la costeggia, Renny non ci sta: quegli alberi fanno parte della storia dei Whiteoak. Li proteggerà dall’abbattimento, costi quel che costi. Nel frattempo, il suo rapporto con Alayne si fa sempre più complicato: l’attitudine da donnaiolo non aiuta, e anche la gestione della figlia è terreno di scontro. La piccola Adeline, che ha ereditato i capelli rossi, la forza di volontà e il carattere feroce dell’omonima bisnonna, è una mina vagante. Dal canto suo, invece, Wakefield ha presto messo da parte l’amore per la poesia in favore di una scoperta ben più appassionante: le ragazze. Una in particolare. E mentre i giovani di casa vanno avanti ognuno per la propria strada, gli adulti sono divisi da antichi risentimenti…