domenica, giugno 03, 2018

Due chiacchiere con l'autore: Jd Hurt

Questa nuova puntata della rubrica Due chiacchiere con l'autore mi aspetta dal nord dell'Italia. Questa volta la vedo chiaramente e l'apprezzo. Misteriosa, romantica, ammaliatrice, Jd Hurt con la sua figura imperscrutabile e misteriosa che ricambia il mio entusiasmo con un certo effetto.
Conducendomi fra i meandri oscuri e segreti della sua nuova storia, mi ha dato l'opportunità di ospitarla nel mio salotto virtuale ancora per qualche altro giorno. Come? Proponendole una nuova intervista sul suo nuovo figlio di carta, su ciò che ama maggiormente, sul suo essere espansiva nel parlarci di una forma d'amore particolare ma bellissima.
Ed ora, lasciando a lei l'onore di continuare, vi invito a seguirla e ascoltarla con una certa grazia, spirito ed erudizione che, vi assicuro, sortirà un certo fascino.


Come sai, averti nuovamente qui è motivo di grande gioia J Sogni d'inchiostro la si può considerare la tua seconda casa, se mi permetti di scriverlo J E, come mia ospite, ti invito virtualmente a sederti comodamente e a rispondere a qualche mia domanda.
La lettura di Wushlist 2 mi ha lasciato addosso un interesse insano, appiccicoso. Se dai tuoi libri fosse tratta una serie tv, chi vedi ad interpretare i tuoi personaggi?
Sì, questo blog ormai è casa per me… in un certo senso lo sei anche tu, perché mi fido tantissimo di te e delle tue opinioni. Comunque questa domanda è davvero bella! Premesso che sarebbe splendido vedere le mie storie prendere vita su uno schermo, mi abbandono a questo bel sogno e mi concedo di giocare un po’ con te. Partiamo da Shiloh ed Andrew: Shiloh potrebbe essere interpretata da Selena Gomez che è un’attrice sud americana stupenda; Andrew potrebbe essere il cantante dei Black Veil Brides, Andy Biersack. Tra l’altro devo riconoscere di essermi ispirata a lui nella scelta del nome, ma anche per ritrarre le fattezze di Andrew; perciò non è peregrino accostarli. Marcia potrebbe essere impersonata da Taylor Momsen; in fondo già in American History Shiloh ed Andrew spesso sostengono che le due si somigliano. Steph non è difficile: in American History 2 la cameriera del Blue Bar lo definisce “il dio Thor”. Quindi lui è sicuramente Chris Hemsworth che ha impersonato più volte per il cinema il dio Thor. Infine ci sono loro; attualmente sono anche i miei preferiti della serie. Ethan e Willow. Ethan è ambiguo, bello, sensuale come Jared Leto, quindi sì: Leto sarebbe perfetto. E Willow, alta bionda risoluta, è certamente Blake Lively. Che ne dici ho scelto bene?


Cosa ti spinge a proseguire nello scrivere questa serie? Ha a che fare col semplice gusto di farlo, oppure, come sostengono alcuni autori, perché i tuoi figli d'inchiostro ti ossessionano ancora?
Non è semplice gusto. E’ urgenza, ossessione, un legame quasi morboso con i personaggi. Quando le serie sarà terminata vivrò una seria e preoccupante crisi d’astinenza. I personaggi mi parlano, suggeriscono, ordinano. Ed io ovviamente obbedisco.

Cosa si prova nell'estrapolare dal nulla un'idea, un ricordo, una sensazione, e riporlo su carta? Ti senti pienamente soddisfatta?
Credo che non sarò mai pienamente soddisfatta e neppure risolta. Prima mi disperavo per questa sensazione di “eterna dimezzata” che mi perseguitava. Ora la prendo con filosofia: ho capito che uno scrittore non può risolversi mai. E’ la sua irresoluzione che lo conduce verso i terreni più inesplorati della narrativa. D’altronde anche nella letteratura medievale, ma anche più moderna gli scrittori parlano spesso di “quete”. E’ un termine della lingua francese che significa “ricerca”. Credo che chi scrive sia proprio questo: imprigionato in un’eterna ricerca interiore.


Scrivi parecchio e da come scrivi deduco che leggi anche molto … Quando ritagli del tempo per dedicarti alla lettura?
E’ vero: leggo tanto e leggo da sempre. Leggo a notte fonda, in viaggio, dappertutto. Leggere e scrivere sono azioni e passioni che vanno di pari passo.


Cosa ti piace di più del tuo essere autrice di selph pubblishing, e cosa ti piace di meno?
Del self publishing mi piace la libertà. Nessun controllo o fiato sul collo da parte di una casa editrice, perciò posso scrivere con coraggio tutto ciò che voglio. Anche quello che alcuni non accetterebbero mai. Del self adoro il fatto che sia terra di nessuno. Allo stesso tempo questa è una cosa che non ti fornisce alcun paracadute: ogni errore, inciampo o inezia viene pagato sulla propria pelle senza filtri. Ma è un prezzo che sono disposta a pagare; accetto le critiche costruttive, mentre quelle più violente e faziose semplicemente le ignoro.

Se i tuoi personaggi fossero reali, in carne e ossa, quale consiglio gli daresti? Il tuo sarebbe un atteggiamento materno o cameratesco?
, ma io sono piuttosto border line sia nella vita reale che in quella letteraria! Perciò talvolta sarei una madre e a volte un’amica. Dipende da quello che mi sussurrano e se sono troppo invadenti.

Nei due volumi di Wishlist hai introdotto due poesie, alla fine o al principio dei romanzi, molto belle e profonde. A quanto pare, oltre che scrittrice di romanzi, sei anche una poetessa J Ti va di raccontarci da dove proviene questa predilezione
La poesia viene da molto lontano. Dall’amore per il rock, per il blues e per i poeti in genere; ho cominciato a leggerla da adolescente e non l’ho più lasciata. Gente come Bob Dylan,  Elizabeth Barrett Browning, Charles Baudelaire, Dante, Jim Morrison, William Wordsworth parlavano alle mie vene, al mio cuore. Non potevo non rispondere: la mia risposta è stata cominciare a scrivere versi. Credo di non avere ancora finito di rispondere…

Ti eri prefissata degli obiettivi, quando scrivesti il romanzo, o tutto avvenne spontaneamente?

Non mi prefiggo mai degli obiettivi, se non quello di portare a termine il lavoro. Tutto ciò che viene in più è solo vita. Fortunatamente, a volte, la vita sa essere bella e davvero sorprendente.

Da scrittrice, come ti approcci con la lettura dei romanzi di altri autori? Cosa ti piace trovare in un romanzo che, a fine lettura, ti faccia esclamare: "Ho trovato il mio libro preferito!"?
Mi piacciono quei romanzi che ti infiammano, ti fanno riflettere, ti fanno venire il magone. Adoro le emozioni che ti scorticano la pelle. Non c’è un finale che prediligo, può essere anche un finale aperto… non importa: é sufficiente che lo avverta nelle vene.


Il mio piccolo angolo di paradiso ti ospita e ti accoglie con immensa gioia … Quando eri adolescente, eri anche tu una sognatrice d'inchiostro? O, alla lettura dei libri, gradivi la compagnia di altri passatempi?
Sono sempre stata una lettrice accanita, ma anche una scrittrice. E poi ci sono gli altri tre grandi amori della vita: la moto, il rock, il mare. Datemi queste quattro cose e la vita diventa perfetta.

Confidi nella speranza di proporre il tuo lavoro a qualche nota casa editrice, oppure ti ritieni soddisfatta del Selph pubblishing?
No, mi ritengo soddisfatta del self. Temo che io e una casa editrice non andremmo molto d’accordo, specie se si somigliano alle case discografiche. Ho paura di essere un tantino anarchica per l’obbedienza; perciò va bene così…

La Dark Necessities Series è una finestra non ancora completamente chiusa. Come con i romanzi precedenti, anche in Wishlist 2 ho avvertito il forte desiderio di sapere cosa aspettarmi dal prossimo volume :D Posso azzardare nel chiederti, quanto tempo ci vorrà per la pubblicazione del prossimo volume? Ti va di anticiparci qualcosa?
Davvero non so quando pubblicherò il primo volume di “False Patriots”, anche perché ho una mezza idea per un dark romance storico auto conclusivo. Perciò non so bene a quale opera dare la precedenza.


Grazie ancora una volta per l'affetto, la disponibilità, e, soprattutto per ogni briciola di sensazione, emozione suscitata da questa tua ennesima fatica. Grazie per la fiducia e i bei momenti trascorsi assieme. E grazie per avermi dato l'onore di trascorrere del tempo in tua compagnia J

L’onore è stato e sarà sempre tutto mio. L’ho già detto: questo blog è casa per me. Perciò grazie per avermi ospitato ancora una volta, per ogni parola scritta per i miei romanzi; e, ovviamente, grazie a tutti il lettori del blog e in generale a chiunque si accinga a leggere, perché leggere è davvero vivere più vite. Talvolta una sola non basta. Voi non fatevela bastare…

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