Titolo: Un
giorno di gloria per Miss Pettigrew
Autore:
Winifred Watson
Casa
editrice: Neri Pozza
Prezzo:
15€
N° di
pagine: 214
Trama: E'
una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e
Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una
spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi,
è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri
più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al
collocamento e l'impiegata, anziché recitarle la solita litania <<
nessuna richiesta di istitutrici, Miss Pettigrew >>, le ha dato
l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFossse. L'edificio in cui si
trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss
Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto
nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona
ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane
donna. E' una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le
bellezze del cinematografo. I riccioli d'oro scarmigliati le incorniciano il
viso, gli occhi blu le brillano come genziane e il roseo fulgore della
giovinezza le accende le guance. Porta una di quelle vestaglie che indossano
soltanto le attrici nei film. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del
cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del
cinema, popolato da donne bellissime, aitanti eroi e fascinose canaglie, e dove
non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss La Fosse la
fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo
seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti
che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo
la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e
abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche
stranamente elettrizzata. Gente di quel livello! Con quella vita... Quella si
che è un'esistenza vera, fatta di dramma e azione.
La recensione:
La storia
mi fece subito pensare a quelle che ogni tanto amo leggere. Ho ascoltato la
musica che hanno sprigionato le sue pagine, eppure pensandoci mi domando se
leggendo forse abbia esagerato a rispecchiarmi nella protagonista. A vestire i
panni di una spigolosa signora di mezza età, di media statura, magra, fragile,
con stampato sul viso un espressione di perenne frustrazione e timidezza,
avvolta in un cappotto logoro e vecchio.
Talvolta
mi capita di trovarmi in certe situazioni. In una grande, ma sconosciuta città;
all'incrocio fra due strade, o in mezzo alla pianura americanissima di una
metropoli. Accecata dal profilo spigoloso di qualche protagonista solo e
disilluso, che come mura vecchie e ingrigite si staglia con uno strano profilo
sull'orizzonte. E, tutt'attorno, una sfilata di figure pubbliche che fanno
parte di un paesaggio confuso a cui non si presta particolare attenzione, ma
che sono sempre lì.
Nei giorni
che seguirono questa settimana, all'insegna del caos e del disordine, ogni
sera, sul calar della sera, m'incontrai con Miss Pettigrew e quando mi sentivo
soddisfatta della posizione, dello spazio che stavo colmando lentamente - non
ho potuto fare a meno di sentirmi anch'io in causa - lei cominciava a parlare.
E io mi convincevo che entrando nel suo corpo, nella sua mente, arrivavano
dritto nel mio cuore messaggi di un linguaggio che ancora non ero riuscita ad
interpretare, che lo fecero vibrare in modo che si riproducessero continuamente
nel loro modo segreto. Potere delle parole o potere della mente?
Miss
Pettigrew era stata davvero gentile. Non fece alcun tentativo di frantumare il
legame che stava nascendo fra di noi o di spiegarlo entro i limiti del
possibile alla sua coscienza con la quale certi scrittori danno 'vita' in certi
romanzi. Con lei mi ero sentita tranquilla. Con la sua stravanga e i suoi modi
spicci, mi ha aperto il cuore. Mi ha permesso di entrarvi. Divenendo parte di
lei, e della sua storia.
Era stata
proprio la naturalezza stupefacente con la quale mi aveva accolto a farmi
vibrare ogni fibra del mio corpo. Per esperienza, credo abbia <<percepito
>> la mia presenza e sapeva che la musica sprigionata dalle soavi note di
una canzone d'epoca - antica e, per certi versi, esilarante - ebbe su di me una
certa influenza. Conosceva i vari tipi di personalità della sua razza e quelli
divenuti oramai fuori moda, ma fece il suo personale lavoro con una nobile di
bello aspetto.
Con me
funzionò: anche l'ultimo giorno, quando mi preparai alla partenza, mi congedai
con una certa dignità, la salutai con un 'arrivederci!', avvertii l'aura
lucente di Miss Pettigrew entrarmi in ogni poro e tutto il mio corpo essere
ancora invaso da una strana pace come non la provavo da molto tempo.
Era stata
la sua storia a risvegliare in me una forza latente che mi sembrava fosse stata
davvero terapeuta. Forse era stata la mia mente ad associare alla sua storia un
potere che era entrato in funzione, dandomi l'impressione di agire sul mio
corpo. In ogni caso, non ha alcuna importanza. Trovo sorprendente il fatto in
se e qualunque spiegazione non toglierebbe assolutamente nulla.
La
mancanza di coraggio che inevitabilmente si sposa con la mancata libertà o
l'indipendenza; donne sole, frustrate che dinanzi a una vita piena di
insuccessi desiderano aprirsi col mondo; aprire una porta su un mondo nuovo,
che presto sarebbe diventato il loro; la maliziosa impressione di una colpevole
estasi, godendo di tutto, come assaporando una deliziosa percezione di
avventuroso peccato. Questo e molto altro ho trovato fra le pagine di questo
delizioso romanzo, in cui ogni cosa - un posto, una persona, un avvenimento - è
stato tutto ciò che ho avuto bisogno. E la ribellione, sin da sempre ignorata e
trascurata, come un occasione per non stare più ai margini. Avanzare
nell'ombra, mentre il mondo circostante si crogiola nella sua pienezza.
La storia
di questa istitutrice, avvolta da una cortina di mistero, solitudine e
insoddisfazione, si stanziava in mezzo a un grande e magnifico paesaggio, il
novecento, punteggiata qua e là da squarci di vita comune. Da queste due
combinazioni potei avvertire una felicità imprecisata. Un istitutrice che volge
le spalle ai paradigmi del secolo, e che in poco tempo diviene un elegante
sconosciuta dal disordine grazioso e distinto. Una donna libera che si lascia
completamente andare ad istinti che non pensava di avere, alla ricerca costante
di ogni forma umana. Amori sopiti dal tempo e rivelati dallo stesso. Pagine per
raccontarsi, parlare, e magari avventurarsi là dove le emozioni non si sono
ancora avventurate.
Un giorno di gloria per Miss Pettigrew ha un po'
della magia nascosta che talvolta celano certi romanzi. La sua storia mi ha
trovata in un momento in cui, emozioni che si agitavano dentro, ho potuto
rispondere con la mia anima di lettrice, in quanto le parole di Miss Pettigrew
mi sorpresero e arrivarono dritto al mio cuore.
Un romanzo
in cui ho riscontrato una bellissima e particolare vicinanza. Uno spaccato di
vita di una giovane proveniente da un altra epoca, il cui animo dolce e
sensibile va a cercare emozioni nascoste nel più intimo dell'essere.
Valutazione d'inchiostro: 4+
Anche a me era piaciuto molto, lo avevo trovato divertente e delicato!
RispondiEliminaGià, anch'io! Non me l'aspettavo proprio: è stata una bellissima sorpresa! :)
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