Fra le tante letture, questo settimo mese dell’anno mi vedrà impegnata fra le pagine di avventure o impennate letterarie che in un certo senso mi terranno in vita. Nel senso che, da grande amante dei libri e della scrittura, mi impartiranno delle lezioni utili che << toccheranno e guariranno >> vari aspetti del mio linguaggio, della mia vita, del modo in cui interpreto essa. Talvolta ci lasciamo ingannare dall’apparenza, ma l’importanza di un testo in primis dovrebbe essere annunciato dalla padronanza con cui il suo autore o autrice valica qualunque confine. Ci si lascia guidare avvicinandoci a terre non ancora esplorate, e da sempre affascinata da queste nobili arti certi manuali fungono poi da espediente per conoscere quei segreti, quelle ragioni che tengono in vita la bellezza di una storia. Il mese di luglio, quindi, il mese in cui a me piace partire e soggiornare in certi luoghi per un certo lasso di tempo, mi vedrà dunque impegnata su diversi fronti. Con l'ennesima gigantesca pila che svetta fino al tetto, sprigionando una luce che ho avvertito così bene in passato e che desidero avvertire nuovamente, in età adulta. Certe letture si apprezzano solo dopo averle lette, non perché siano brutte o scritte male, ma semplicemente perché quel che ti impartiscono è un insieme di tante cose.
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Romanzo che ho in lettura da metà giugno, questo mese purtroppo mi dovrò congedare.
Titolo: Il mulino sulla Floss
Autore: George Eliot
Prezzo: 10, 50 €
Casa editrice: Oscar Mondadori
N° di pagine: 638
Trama: Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare.