E' un orario un po' insolito questo, eppure quello di
cui vi parlerò questa sera, amici lettori, è una raccolta di racconti che
s'intrecciano nell'universo letterario di una talentuosa autrice italiana che,
con Il mondo dell'altrove, dà vita a una miriade di situazioni di svariato
genere. Semplice e reale che ho visto snodarsi come una matassa costruita in
fretta e furia.
Una
raccolta che vi invito caldamente di leggere in cui mi è stato possibile
cogliere la bellezza di tante cose.
Titolo: Il mondo dell'altrove
Autore: Sabrina Biancu
Casa editrice: Marco Del Bucchia
Trama: Cinque racconti in cui fantasia e realtà si
mescolano, capaci di trasportare il lettore in un altro mondo, in un luogo
magico. Capaci di farlo sognare. Ogni cosa è viva e insegna qualcosa di
importante. E ciascuna storia si trasforma nella tappa di un viaggio in cui si
cresce e si matura a fianco di Elia, Rosy, Pietro, Desideria, Andrè e della
stellina Irina.
La recensione:
Bisogna saper ascoltare e non solo
sentire, impegnarsi a comprendere il cuore, i sentimenti, l'anima, capire le
paure e le debolezze degli altri e far di tutto per proteggerli solo per il
fatto che, avere qualcuno che li aiuti, li fa stare bene.
Sempre più
spesso abbraccio con entusiasmo proposte di romanzi di autori esordienti per
interpretare il modo in cui dipingono la realtà circostante e a volte
dipingerla con modestissimi acquerelli nascosti nella soffitta impolverata
della loro anima. Ho interpretato con le parole questi ritratti. Non sono
ancora brava, come desidero, ma il cercare di produrre sulla carta non tanto
quello che vedo, quanto l'aura lucente in cui mi confino è motivo di grande
soddisfazione.
L'altra
sera, un ora prima dello scoccare della mezzanotte, ero sul mio letto immersa
fra le pagine di una storia appagante e avvincente che aveva funto agli effetti
collaterali dell'inadeguatezza e dell'insoddisfazione di cui mi sento vittima,
in questo ultimo periodo. Credevo di essere sola. Ma mi si avvicinò una donna.
Era una giovane scrittrice, simpatica e ambiziosa, che mi aveva notata, messa
in disparte, solitaria, un po' triste, con un guazzabuglio di pensieri vivaci e
sofferenti.
Il mondo dell'altrove. Ecco il suo romanzo. Una
raccolta di racconti che ho letto spassionatamente, in una manciata di ore.
Ecco la storia di personaggi soli, un po' in crisi, alcuni persino poveri, in
cui ho scorto la solitudine dei loro cuori. Grande e sorda come un rimbombo che
esce dalle viscere dell'animo, che attraversa il cuore e entra dappertutto,
come un simbolo della disarmonia dello spirito di masse di carne instabili ma
con una loro identità. L'intima, dolorosa e necessaria essenza, protagonisti di
vicende che si snodano come piccoli dettagli dinanzi al nulla.
Ho
conosciuto Sabrina grazie a questo suo piccolo romanzo e, sebbene non la
conosco di persona, Il mondo dell'altrove
è stato quel meraviglioso compagno di viaggio che ha disegnato la sua orbita.
Uno spaccato di vita in cui chiunque può identificarsi, i cui personaggi e
tematiche offrono una storia indipendente e chiusa a se stessa. Con vasti
richiami all'amore, al dolore, alla diversità, alla solitudine,
all'insoddisfazione, fatti attuali accumunati da una dimensione molto simile
alla nostra, evanescente e quasi lontana da superare ogni sospetto e curiosità.
In ogni sua essenza, con mistero, silenzio, gesti o sguardi repentini.
Come
possono delle rose, tanto candide e pure, avere un animo tanto cattivo? Come si
fa ad essere così egoisti?
Questa
è una raccolta di storie che Sabrina ha reso semplice e piuttosto scorrevole, e
capace di emozionare e lasciare un piccolo segno del suo passaggio. Un opera
attuale, realistica che mi ha accompagnata in una serata estremamente tediosa
con quella particolare aura di identità e rispetto che trasmettono le sue
pagine. Spettatrice di uno spettacolo in cui ho potuto identificarmi, popolato
da personaggi descritti come anime perdute che lentamente scorgono la luce.
Insoddisfatti, non sempre consapevoli della loro triste condizione. Percependo
il mondo in una nuova dimensione, e adattandosi il più fretta possibile
colmando, anche se in minima parte, quel senso di vuoto delle loro esistenze.
Leggere
il romanzo di Sabrina è stato quasi come camminare inconsapevolmente senza
rendersi conto che, consapevolmente, quello sprazzo di luce che credevamo di
scorgere fra le tenebre non c'è più. Incalzante, profondo, semplice, svanito
così, quasi senza rendermene conto.
La
solitudine, l'inappagamento, il bisogno irrinunciabile di condivisione, sono
onnipresenti, così come l'incessante desiderio di scovare una strada quando non
si era certi di scorgere una meta. Tematiche queste a cui è stato impossibile
non esserne travolti. Non provare emozioni forti o deboli.
Riferimento
esplicito all'incapacità di essere soli,
diversi, a cui Sabrina attribuisce un forte interesse, Il mondo dell'altrove è un testo che, nella sua semplicità
disarmante, cela del potenziale. Racconti estremamente veritieri di situazioni
di svariato genere. Un bisogno di tormentare senza posa ferite dello spirito.
Riflessioni e idee sul mondo circostante che caratterizzano la vita di molti e
che, fra situazioni e circostanze diverse, attraverso una sorta di indagine
accurata, l'autrice mette per iscritto. Sceneggiati di vita che pretendono
libertà e una forza vitale che non possono essere racchiusi nei confini del
senso comune.
L'amore è
quel filo che intreccia due amanti per farli diventare una cosa sola, due
persone destinate ancora prima di nascere.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ti ringrazio davvero di cuore ❤
RispondiEliminaSono io che ti ringrazio! Grazie per avermi scelto ;)
EliminaL'ho recensito anch'io questa sera! Che coincidenza!
RispondiEliminaWow! Non lo sapevo..corro a leggere la tua recensione ;)
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