mercoledì, giugno 08, 2022

Gocce d'inchiostro: Queste gioie violente e Questa violenta fine - Chloe Gong

Bello e avvincente, mentre ripongo queste poche righe, penso ancora alle belle sensazioni riscontrate, stringendo il libro al petto, che richiamò la mia attenzione malgrado il target a cui è indirizzato. Un numero non indifferente di lettori che hanno studiato o letto le opere di William Shakespeare, una gran folla rumorosa stipata in angoli dell’universo, rumorosa perché l’autore inglese ha attratto miliardi di anime nel suo ventre, le cui opere sono ancora un pilastro della letteratura, ineguagliabile e insuperabile, che da grande amante ho divorato qualche tempo fa, e come me anche l’autrice di questi due young adult che in un certo senso servono ben poco ma sono una dichiarazione d’amore alla letteratura e a Shakespeare. Non me ne sarei potuta andare tanto facilmente, dato che ci si affanna a restare saldi in una realtà soffocante, appiccicosa. Ognuno di noi è destinato a perseguire una strada che porta alla distruzione, pur sapendo che sarebbe meglio non farlo, disposti a dissuaderci da chiunque ci impedisca a non farlo. Questo sarebbe stato il momento in cui lo young adult avrebbe confluito a sciorinare assetti, dogmi tipici della tragicità shakesperiana, che inchiodata alle sue pagine ti induce a dimenticare ogni cosa. A sovrastare qualunque rumore, qualunque interpretazione da cui è possibile trarne beneficio. Mormorando al ritmo e alla dissolutezza, idealizzando qualcosa che forse non si realizzerà mai.

Titolo: Queste gioie violente
Autore: Chloe Gong
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 20, 90 €
N° di pagine: 396
Trama: Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette... ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio. In questa spettacolare e originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.

La recensione:

C’erano due innamorati, una guerra fra famiglie e un potere supremo che avrebbe decimato la popolazione in due. Molti di questi assetti, in epoca moderna, oramai così usuali, quasi ripetitivi che non destano più scalpore, ma che in un certo senso servono sempre a descrivere qualcosa che è il preludio di un manifesto letterario e politico che trascende su qualunque cosa. Recano sempre assetti che sciorinano forme in cui la tua anima è così avvinghiata ad una realtà che sembra la nostra, che avanzare a tentoni in qualcosa di cui si conosce già l’epilogo è forse l’unica risorsa. Per questo motivo ho accettato l’idea di leggere questo romanzo e il suo seguito non perché credessi che la sua autrice avrebbe riservato un lieto fine, ma perché dall’anima di queste storie ho scorto del potenziale. E ne sono convinta tutt’ora, mentre ripongo queste poche righe che in una manciata di giorni ha bevuto queste opere come la bevanda di tutta una vita. Quando l’amore vero bussa alla tua porta sei disposta a compiere qualunque gesto, qualunque follia affinchè possa alimentare quella fiamma che silenziosamente cresce dentro di te. Fu così che misi da parte ogni remora e pregiudizio, e mi inoltrai nel labirinto straordinario di una città profondamente schiava di peccati senza fine, così satura del bacio della decadenza avrebbe minacciato ogni cosa. Nonostante il Male si diffonda in ogni dove, la violenza serpeggia come giganteschi tram che si trascinano lungo i binari consumati, in quartieri che si annidano in ogni dove. La società è sorretta da fazioni in cui le donne personificano quella sfera privata che avrebbe dovuto donare forza, energia, calore. Il concetto di amore coincide con quello di morte, così effimero e sanguinoso, l’individuo non considerato come una cosa a sé ma parte di una comunità da cui dipende e a cui tutto consegue. In balia delle stelle, incapace di contrastare ciò che era già stato determinato, la morte che avrebbe donato vita e illuminato la nostra esistenza.

Titolo: Questa violenta fine
Autore: Chloe Gong
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 20, 90 €
N° di pagine: 432
Trama: Corre l'anno 1927 e Shanghai pare ormai sull'orlo della rivoluzione. Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto. Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un'idea estrema. Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un'altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull'orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento. Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l'uno dall'altra.

La recensione:

Ci si ferma, straziati. Qualche ora dopo una lettura intensa e fervida come questa, col sole calante sul giorno, alzata dalla mia poltrona preferita e, rinsavita, diretta alla scrivania per appallottolare, scartare ciò che è superfluo e ciò che invece è a dir poco rilevante. E fu così che, seduta dinanzi al computer, ho scritto di getto queste poche righe che sono bastate per esplicare il mio amore nei riguardi della letteratura. Ora, più che mai, di Shakespeare. O, meglio, di un opera che ne è una bellissima parvenza.

La storia dei Capuleti e dei Montecchi è risaputa, letta, recitata, interpretata, persino qualcuno ha provato a emularla, ma niente e nessuno potrà soffocare tutto ciò che spinse l’autore a scrivere certe tragedie. Se fosse stato detto troppo poco o troppo, il tono è particolarmente drastico. Certo, due fidanzati che incorrono a raggiungere ed ottenere un sogno romantico come questo era inaccettabile, troppo plateare, troppo schematico per essere definito voluto. E proprio per tale motivo Romeo e Giulietta furono quella coppia maledetta, che coroneranno il loro sogno d’amore ma con un drastico epilogo. Chloe Long in chiave fantastica rievoca quelle implicazioni, quelle dispute di famiglie ossessive, possessive, dispotiche, nell’agitazione di un periodo storico particolare, seguito di rabbiosi eventi. Scontri, incontri, intrighi, eventi, sotterfugi, battaglie senza fine che intimidiranno i lati opposti dei membri di queste famiglie, ma anche dei privilegi di questi due giovani nel poter fare ciò che più gli pare. Una battaglia che avrebbe dovuto rispondere a tante cose, ma che, alla fine, risponde a niente. Per vivere e amarsi al di là della morte. Anche se costretti a sacrificarsi. Rinunciare all’uno o all’altro. Per ottenere finalmente quel tipo di vendetta che avrebbe dovuto riconoscergli un certo prestigio. Considerandosi alla loro altezza, pur di imparare, quando furono illustrati certi argomenti, bisogni di capitolare, imparare ad appellarsi alla logica, alla fiducia in se stessi, alla calma necessaria per continuare  a discutere e coronare il loro sogno d’amore. Indipendentemente da ciò che avrebbero voluto o desiderato le famiglie. Come Romeo e Giulietta, dramma tragico, comico, sentimentale da cui, inevitabilmente, se ne esce guasti. Non più quelle entità divisibili, ma masse compatte e indistruttibili che avrebbero desiderato nient’altro che conforto, consolazione, accettazione. Vagliando qualunque ragione per cui una determinata azione, un semplice gesto come questo – il matrimonio – non avrebbe potuto realizzarsi, conferendo alcuna possibilità di reagire. Poiché l’uomo debole è considerato inferiore, timoroso della vita, di chi lo sovrasta, spirito dipendente di situazioni di prim’ordine, cade in trappole o giochi di parole strategiche e insidiose.

Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo

2 commenti:

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