Quando ci si imbatte in questo tipo di letture buttare giù qualche frase è davvero difficile. Per quanto incauti e travolgenti siano stati i battiti del mio cuore, che sotterrano qualunque forma di negatività o diniego, capì che mi sono lasciata contagiare dal tono melodrammatico, quasi vittimistico, di giovani donne o uomini che, attanagliati dai rimorsi di una coscienza inquieta, si scoprono impegnati in una rinascita. Spiccare il volo come un bellissimo gabbiano.
Oramai sono una lettrice assidua, e di romanzi di questo tipo ne ho letto un discreto numero, perché storie che danno vita ad altre storie, prendono strade, imboccano vie che assestano quasi sempre il mio spirito, rifocillano ed stringono la mia anima con estrema cura. E senza sforzarmi più di tanto, medesima cosa accadde con i romanzi di questi autori, che in un certo senso hanno evidenziato le loro doti naturali senza però sforzarsi più di tanto, sfornando romanzi apparentemente semplici ma impegnativi, in cui l’arte del semplice gesto di sorseggiare una tazza di caffè ancora fumante o qualunque genere di alimento, sono risposte a quella coniugazione intrinseca che nasce fra lettore e autore, senza dilungarsi troppo per assimilare quelle nozioni astruse.
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In una visione priva di fronzoli, franca, fondamentalista dell’America, invito al mondo poiché fonte inesauribile di riflessioni e meraviglia. Testimonianza diretta, quasi ricordo pescato dalla nostra coscienza, di un paese che lentamente si avviò lungo la distruzione, e a cui si lasciano andare, inevitabilmente.
Titolo: La ballata del caffè triste
Autore: Carson McCulllers
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 155
Trama: In uno sperduto villaggio del profondo Sud degli Stati Uniti, Miss Amelia, una donna matura e indipendente, dai tratti spigolosi e mascolini, si guadagna da vivere con il suo emporio ma soprattutto producendo e vendendo liquore di contrabbando. La sua esistenza cambia con l'arrivo del cugino Lymon, un nano capace di ingraziarsi l'intero paese, e di convincere Amelia a trasformare l'emporio in uno scalcinato caffè, punto di ritrovo per la comunità. La felicità di Amelia è però di breve durata: il ritorno dell'ex marito Marvin, cacciato di casa per ragioni non chiare la prima notte di nozze, e ora appena uscito di prigione, innesca una spirale di conflitti e violenze che cambierà la vita della donna e dello stesso villaggio.
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Sentimenti scaturiti da un corollario di immagini, tra passato e presente, di cui io ho osservato imbambolata ma dibattendomi fra il possibile e il discutibile. Non conferendo alcun messaggio particolare ma trasmettendo qualcosa. E nonostante la semplicità, delle volte confusa con banalità, per me è stato così.
Titolo: Il caffè della luna piena
Autore: Moi Machizuki
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 204
Trama: A volte, ma solo nelle notti di luna piena, tra le vie di Kyoto o in riva al fiume appare un caffè molto speciale: è una roulotte gestita da un eccentrico chef, un grande gatto tigrato esperto di astrologia, e da altri due felini suoi aiutanti, e si manifesta sul sentiero di chi si sente perso. In questo caffè non è possibile ordinare ciò che si vuole, sono i gatti a decidere cosa offrire ai propri clienti. Il menu prevede incredibili bevande e deliziosi dolci in grado di consolare i cuori affranti degli avventori. Ed è lo chef in "persona" a sedere al tavolo con loro per aiutarli a capire, attraverso la lettura della carta astrale, dove si sono smarriti. Fra una tazza di latte stellare e un pancake al burro del plenilunio, assaporando un gelato al chiaro di Luna e Venere, incontriamo Serikawa, che dopo una folgorante carriera da sceneggiatrice è diventata una scrittrice di videogiochi frustrata e infelice, incapace di risollevare il proprio destino; Akari, che ha amato l'uomo sbagliato e ora non sa immaginare un futuro accanto a qualcun altro; Megumi, alle prese con un'importante scelta lavorativa, e Mizumoto, che incontra nuovamente dopo molti anni il suo primo amore.
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Una trama realistica basata esclusivamente su esperienze di vita vissute in prima persona, che mi ha reso partecipe e sorpresa nell'aver trovato, in qualunque gesto, frase o imperfezione, qualcosa che in un modo o nell'altro induce a meditarci sopra, distraendo la nostra mente e costringendoci a immaginare qualcosa di piacevole come lo stare comodamente seduti a pregustare prelibatezze e leccornie.
Titolo: La pasticceria incantata
Autore: Byeong-mo Gu
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 168
Trama: In fuga da una situazione familiare difficile e solo al mondo, il ragazzino protagonista della storia accetta di buon grado la proposta del pasticcere che gli offre vitto e alloggio in cambio di un aiuto nel gestire gli ordini. Ancora non sa che lo attende un viaggio fra le luci e le ombre della magia, e una consapevolezza nuova sul potere e sulle conseguenze delle proprie azioni.
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Ha la dolcezza tipica di un abbraccio appena dato. Scrivere un romanzo richiede tempo, ma tutti coloro che amano leggere sapranno cogliere la bellezza e la magia che sono racchiusi in queste pagine.
Titolo: Il sapore sconosciuto dell'amore
Autore: Sarah Vaughan
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14,90 €
N° di pagine: 400
Trama: Impastare, mescolare, montare. Un'onda di cioccolata, un pizzico di cannella, una spolverata di zucchero. Apparentemente sembra facile preparare una torta. Eppure un dolce non è solo un dolce: è soprattutto una dimostrazione d'amore. Come una fetta di pane fatto in casa è un gesto che fa sentire importante chi si ama. E' così per Jennifer, per cui una tavola imbandita è un modo per tenere unita la famiglia, anche se ora si sente più sola che mai, e per Vicki che sforna deliziosi e soffici pan di spagna per rendere finalmente fiera sua madre. Mike nella perfezione di un dolce cerca la conferma ai suoi sforzi di essere un buon padre: mentre Claire ha dovuto accantonare la sua passione culinaria per crescere da sola il suo bambino. E proprio per provare a comunicare di nuovo con suo figlio, Karen prepara squisiti pasticcini. Il destino li fa incontrare in un affascinante tenuta di campagna dove l'odore delle spezie e dei profumi si diffonde nelle ampie sale e nel giardino. Sono tutti in gara per diventare il degno erede di Kathleen Eaden, denominata <<La regina della cucina>>, autrice di un famosissimo ricettario che dagli anni Sessanta ha ispirato intere generazioni. Sono tutti convinti sostenitori della sua idea secondo la quale cucinare riesce a ridare colore a una giornata grigia. Ed è una fonte inesauribile di felicità. Ma non hanno ancora trovato la ricetta giusta per raggiungerla. E quando si trovano fianco a fianco, concentrati sul creare il pudding perfetto e la gelatina di frutta più morbida, scoprono che a volte l'ingrediente speciale non è altro che un sorriso, una nuova opportunità che si affaccia all'orizzonte, una decisione sofferta che può cambiare la vita. Perché ci sono molte ragioni per cui cucinare: per nutrirsi: per regalare un emozione: per ritrovare se stessi. Eppure spesso si cucina per amare ed essere amati.
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Imperscrutabile faccenda che ha a che fare con la fantasia, l'immaginazione, intriso di spontaneità, ingenuità, purezza, proiettato in una dimensione piuttosto ristretta in cui si perde facilmente il proprio IO. Derivato dal nulla poiché formatosi dal niente, stimolante di silenzi interiori che cercano un vero e proprio affetto.
Titolo: Come diventai monaca
Autore: César Aira
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 16€
N°di pagine: 107
Trama: Madre, padre e figlia si sono appena trasferiti in città. Il padre prende per mano la bambina e la porta a mangiare il gelato, una delizia mai provata prima. Fra tutti i gusti e colori, la bambina, emozionata, sceglie la fragola. Il gelato però è disgustoso. Il padre insiste, sempre più arrabbiato, ma alla fine lo assaggia anche lui: effettivamente, è avariato. I due tornano sul luogo del misfatto e, preso da un raptus, il padre uccide il gelataio affogandolo nel gelato alla fragola. Dopo un periodo in ospedale a causa dell'intossocazione, la bambina comincia la scuola in ritardo rispetto ai compagni. Non sa leggere non sa scrivere e trova rifugio nella sua prodigiosa fantasia, popolata di radio che prendono vita, nane che fanno miracoli, dentiere rubate per il carnevale, cieli che si tingono di rosa. Mescolando il ricordo all'immaginazione crea mondi sensibili e delicati, poetici e meravigliosi. A partire dalla narrazione di sé: una narrazione tutta sua. Finché, così come è cominciato, il racconto si chiude col gelato alla fragola, protagonista di un'atroce vendetta.
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Il fan club come antidoto alla tristezza, alla solitudine, modo per riempire la dispensa dell'anima, purché non manchi niente quando arriva la carestia del cuore.
Agli effetti devastanti e collaterali che la vita talvolta ci riserva.
Titolo: Il sexy club del cioccolato
Autore: Carole Matthews
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 11 €
N° di pagine: 347
Trama: Quando problemi sentimentali chiamano, il cioccolato risponde. Questo è il segreto di un quartetto di amiche londinesi assillate da uomini di volta in volta goffi, impotenti, viziosi e irascibili - che, come antidoto alle delusioni amorose, si riunisce nella migliore pasticceria della città per mangiare cioccolatini prelibati e trovare insieme le soluzioni alle più disparate questioni di cuore. Nasce così "Il sexy club del cioccolato": una società segreta che si riunisce quando qualcuna delle sue aderenti invia alle altre un SMS con su scritto "emergenza cioccolato" e in cui l'unico uomo ammesso è lo splendido pasticcere omosessuale.
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Un linguaggio schietto e semplice, una storia che non colpisce ma allieta l’animo per il suo essere superficiale, quasi ridicolo, purchè entri nella nostra vita. Fonte inesauribile di nozioni di cui la Flagg non ha attinto egregiamente affinchè potesse instaurarsi un legame profondo fra me e la sua storia.
Titolo: Pomodori verdi fritti
Autore: Fannie Flagg
Casa editrice: Bur Rizzoli
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 368
Trama: Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poeti banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.
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Un romanzo in cui il silenzio, la solitudine, la compassione, il dramma, sono categorici. Il titolo infatti allude a delle fasi della vita su cui si appresta a riportare Shibata nel suo diario.
Titolo: Il diario geniale della signorina Shibata
Autore: Emi Yagi
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17, 50 €
N° di pagine: 168
Trama: Se c'è una cosa che Shibata non sopporta è dover servire il caffè, pulire e riordinare. Nessuna di queste cose fa parte delle sue mansioni, ma Shibata è l'unica donna in un ufficio popolato da uomini. Così una mattina, davanti all'ennesima richiesta del suo capo di raccogliere le tazze sporche dalla sala riunioni, annuncia che non può, perché l'odore del caffè le dà fastidio. È incinta, o almeno questo racconta ai suoi colleghi. Inizia così la gravidanza di Shibata: un diario dettagliato in cui, settimana dopo settimana, racconta a se stessa e agli altri le tappe di un percorso che dovrebbero portarla a diventare madre. Con l'aiuto di qualche asciugamano appallottolato sotto i vestiti e una app che le segnala i progressi del feto, Shibata trascorre nove mesi in cui ha finalmente l'occasione di rallentare il ritmo frenetico del lavoro e recuperare tempo per se stessa. Per fare la spesa e cucinare, godersi un bagno rilassante, iscriversi a un corso di aerobica. Ma anche per osservare il mondo attorno a sé e incontrare una società alienata, popolata di individui schivi e incapaci di guardarsi in faccia. E, soprattutto, un mondo di madri sole, alle prese con la gestione dei figli, il rientro al lavoro e le incombenze quotidiane che le lasciano stremate. Un velo di solitudine sembra ricoprire ogni cosa, ma il bambino fantasma che cresce nella sua pancia è in grado di farle vedere il mondo con occhi diversi e farla sentire meno sola. O forse dentro di lei c'è davvero una nuova vita?
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Viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi, incertezze sulla strada da intraprendere per trovare il benessere e la possibilità di scegliere il proprio futuro liberamente.
Titolo: Seni e uova
Autore: Mieko Kawakami
Casa editrice: EO
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 615
Trama: Mescolando fine umorismo a un'avvincente profondità emotiva, Mieko Kawakami è oggi una delle scrittrici più importanti e più vendute del Giappone. Seni e uova racconta i viaggi intimi di tre donne mentre affrontano costumi oppressivi, incertezze sulla strada da intraprendere per trovare il benessere e la possibilità di scegliere il proprio futuro liberamente. Makiko va a Tōkyō alla ricerca di una clinica in cui possa mettere delle protesi al seno a prezzi accessibili. È accompagnata da sua figlia Midoriko, che non le parla da sei mesi, incapace di accettare i cambiamenti del suo corpo di adolescente e sconvolta dal desiderio della madre di modificare il proprio seno volontariamente. Dieci anni dopo, Natsu, sorella minore di Mikiko e scrittrice affermata, ritorna nella sua Ōsaka. È ossessionata dall'idea di invecchiare da sola e inizia il percorso per diventare madre, in una clinica specializzata, e si scontra con i pregiudizi della società giapponese e i problemi legali e fisici legati alla fecondazione assistita.
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Un romanzo un po' amaro, così come la vita, semplice e carino, nonché una sequenza di immagini amorose in un caleidoscopio di situazioni banali. Una ragazza fragile e insicura; un ex che vestirà i panni di angelo custode; una donna tormentata dai rimorsi del suo passato.
Titolo: Il gusto segreto del cioccolato amaro
Autore: Kevin Alan Milne
Prezzo: 15,56 €
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Trama: "Per essere la proprietaria di una cioccolateria, Sophie Jones non è esattamente la dolcezza personificata. Almeno da quando Garrett l'ha lasciata a un passo dall'altare, e lei, che con la fortuna ha sempre avuto un rapporto un po' problematico, ha dedotto che la felicità è solo un'illusione. Non a caso la sua ultima creazione pasticcerà è un delizioso biscottino, ricoperto di cioccolato amaro, con dentro messaggi ispirati a un sano, sanissimo realismo. Leggi: una doccia fredda per tutti quelli che nell'amore e nella felicità continuano a crederci. Ci sono persone fortunate in amore. Tu non sei una di quelle. Oppure: La tua storia d'amore ti lascerà l'amaro in bocca. Per Sophie, rimasta orfana da bambina, sempre affamata di affetto e comprensione, riempire i Biscotti della Sfortuna di perle di cinismo e disillusione è una sorta di esorcismo quotidiano. Così, il giorno in cui Garrett ritorna per chiederle perdono, lei sa esattamente cosa fare: gli darà un'altra possibilità soltanto se lui saprà dimostrarle che la felicità esiste. Cento testimonianze di una felicità solida e duratura, e lei accetterà di uscire con lui, come al primo appuntamento. E quando Garrett pubblica un annuncio sul giornale, le risposte - sincere, entusiaste, piene di speranza - inondano il negozio, e la vita, di Sophie. Insegnandole che, quando si tratta di quella cosa chiamata felicità, cominciare a cercarla è il primo passo per trovarla."
Ottimo recap, brava
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