Fu proprio un forte desiderio di comprendere appieno il mondo, un certo tipo di empatia che sorge quasi sempre quando leggo romanzi i cui protagonisti sono ragazzi, donne o uomini che si sentono inadatti al tempo o alla società, che misi il naso fra le pagine dei romanzi di crescita personale, che mi costrinse a restare seduta sulla mia poltrona preferita, e guardare come spesso la nostra anima viene sballottolata da una parte all’altra, urlando al mondo che noi non siamo capi espiatori, quanto possibilità di cambiamento. Espressione che mentalmente ho associato ai ricordi del passato che si scontrano col presente, con quella matassa della vita sbrigliata come gomitoli di cotone indirizzati verso il nulla. Eppure questa processione di anime inquiete che vagano senza la certezza di avere alcuna meta se non popolare questo strambo cosmo, hanno suscitato il mio interesse e indirizzato all’appassimento più totale. Era ora di cogliere ciò che fosse guasto e apportarne ogni modifica. La cittadella della mia coscienza aveva partorito l’insana idea che da certe esperienze avrei potuto farne esempio, e dopo qualche anno che questa tipologia di testi mi ha fagocitato, ne comprendo la loro inestimabile importanza.
La vita è bella, come diceva Benigni, ma a volte sa essere anche crudele e diabolica, e l’amore un buon surrogato dinanzi agli assalti esterni della stessa. Ma l’uomo quando si ammala vive l’emozione della malattia non facendo niente per guarire, se non affondando i suoi dispiaceri nel triste calice dei ricordi.
Titolo: Voltare pagina
Autore: Ester Viola
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 144
Trama: Curare le pene d’amore coi libri si può, ma bisogna saper leggere. C’è una storia giusta per ogni struggimento del cuore, il romanzo perfetto per voltare pagina: è cosí che la penna sulfurea di Ester Viola diventa un balsamo per lenire le ferite. Anna Karenina, Nick Hornby, L’amica geniale, Sally Rooney, Domenico Starnone, Frammenti di un discorso amoroso: nelle loro pagine ogni innamorato tradito, geloso o non corrisposto potrà trovare risposte impreviste alle sue domande impossibili. Dieci racconti irresistibili, un manuale di self-help letterario, una microterapia per cuori infranti. «Non esistono libri capaci di salvare la vita ai lettori, ma alcuni ci provano meglio di altri». C'è chi non si è mai ripreso dal primo amore; chi di amori ne ha mille, e nessuno buono; chi è tradito e vede tutti traditori; chi è tradito e fa finta di niente, perché la coppia funziona meglio in tre; chi è alle prese con un narcisista. E poi c'è la ragazza che dalla vita ha avuto tutto e adesso non le piace niente; quella che non ha avuto niente e pensa che niente è quello che si merita... In una Milano scintillante ma severa, soprattutto negli uffici legali frequentati dalla protagonista di questi racconti, proliferano solitudini e matrimoni andati a male, rimpianti per la provincia e dipendenze dai social network. Ma l'amore rimane comunque un affare complicato, basta rileggersi Anna Karenina. Esistono i libri medicinali? Quelli capaci di farci «voltare pagina» nella vita? Ci si rifugia nei libri per distrarsi, per trovare conforto, per capire meglio cosa non ha funzionato e non ripeterlo. Una pagina, un personaggio, perfino una frase: a volte bastano per curare una ferita del cuore, se non per raddrizzare una storia storta. Perché se trovi le parole per raccontarle, «le cose perdono la punta, l'ago e il veleno».