sabato, dicembre 15, 2018

Gocce d'inchiostro: Una cosa sull'amore - Jeffrey Eugenides

Colpita dalla prosa asciutta e sofisticata di Eugenides, ho letto questa sua ennesima opera letteraria con un certo interesse. Una cosa sull'amore mi restituì un opera bella, particolare, sentimentale e seducente che con uno stile asciutto e ricco di quesiti contempla la bellezza del sentimento umano come una lunga meditazione e osservazione della vita. Gli uomini sembrano copie perfettamente riuscite dell'individualità umana che camminano sul sentiero insidioso della vita come ricoperti di sensi di colpa, quantità di fogli che pensano, scrivono, si incontrano, discutono con l'anima di chiunque. Andando avanti così finchè non seppi tutto quanto, tutto ciò che era necessario sapere ed è stata l'unica cosa che ha contato veramente.
Titolo: Una cosa sull'amore
Autore: Jeffrey Eugenides
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 295
Trama: Una cosa sull'amore ha per protagonisti uomini e donne nel mezzo di una crisi personale o del mondo che li circonda, del loro paese. Un poeta fallito e roso dall'invidia che si trasforma in abile truffatore negli anni della bolla immobiliare. Un suonatore di clavicordo costretto ad accantonare la sua passione per l'arte in nome della moglie e dei figli; il docente universitario piuttosto confuso sulla sua identità sessuale e la studentessa indiana che, per sfuggire alle imposizioni della sua famiglia, arriva a compromettere la vita privata e la carriera di un professore di mezza età.

La recensione:

Uscire nella neve e sparirvi dentro non sarebbe un'esperienza nuova per lei. Sarebbe come se il mondo esterno e il mondo intorno si incontrassero.

Jeffrey Eugenides adotta un metodo di scrittura sofisticato e particolare come regime di lasciare attoniti i suoi lettori, per diverse ore di fila, come se stessero ascoltando da dietro una porta, con un taccuino e una penna in mano, qualcosa di terribilmente bello e destabilizzante che resterà per sempre legato alla nostra anima.
Sul finire dell'anno, io e Eugenides convenemmo sulla necessità di leggere questa sua ennesima opera che, nei casi più gravi, mi avrebbe fatto congratulare sulla natura ambigua di queste storie. Diverse annotazioni aumentarono il mio interesse, il mio amore nei riguardi di questo autore, la voglia di prendere un aereo per l'America e muovermi verso una meta sconosciuta. Un isola straordinariamente bella, calda, accogliente in cui mi ha ricordato il mio continuo vagare senza meta. Era il momento perfetto per ricongiungersi al mio amato Eugenides; difficile però se soffermarsi a pensare se Una cosa sull'amore mi avrebbe donato molto più di Middlesex. Se quello che mi avrebbe riservato si manifestasse prima di quel che pensavo.
Una cosa sull'amore è una raccolta di racconti che, come nella vita in generale, ti inducono a dimenticare qualche incombenza, qualche preoccupazione, inalando il sapore di un qualcosa che ancora non avevo avvertito completamente. Questo era di per sé interessante, ma di Una cosa sull'amore non sapevo ancora niente. Così, armata di penna a sfera e del mio immancabile blocnotes, mi vidi riflessa nello specchio delle anime dei protagonisti, scambiando l'immagine di queste figure con personaggi a cui si va incontro. Lo schianto fu tale che li osservai con un certo interesse, leggendo non tanto per curiosità ma perché Eugenides mi aveva rotto e tagliuzzata in mille pezzi.
Questa raccolta di racconti si ergeva come un faro solitario all'estremità di un lungo molto tortuoso. Amante della prosa eugenidesiana mi sono così lasciata sedurre dalla lcue che hanno sprigionato così bene le sue pagine fino a quando la mia anima era sparita fra le sue viscere sempre più fitte dalla storia. Si tratta di storie che sono state raccontate quando l'autore era ancora un ragazzo, quando di letteratura e scrittura sapeva ben poco, montati su carta mediante pezzi di vita dell'autore.
Eppure, non c'è stato niente cui l'abbia potuto non considerare straordinario. Nei pochi anni che ho vissuto in sua compagnia, ho imparato tante cose. L'importanza della diversità sessuale, le differenze sociali o etniche, un mucchio di pensieri colti in un momento imprecisato della mia vita che hanno sovrastato la mia coscienza nel momento in cui ho deciso di volgere le spalle a un mondo crudele e ingiusto.
Su un foglio invisibile intrappolato in una finestra virtuale dall'aria luminosa e vaporosa avrei catturato il pensieto astratto di un abile lettore di anime e, mediante scrittura, composto acute e profonde riflessioni sulla vita in generale. sul talento, sulla creatività. Definito a mio avviso come una sorta di "rito di passaggio" in cui sono riportate alcune riflessioni personali, Una cosa sull'amore è un opera tremendamente sofisticata, interessante, colta, ma che non consiglierei spassionatamente. Jeffrey Eugenides ha scritto romanzi più belli, opere in cui risulta ancora una traccia del loro passaggio, e seppure ho imparato fra le sue pagine qualcosa che mi ha aiutato ad accorciare lunghi pomeriggi di fine dicembre, si limita a dare corpo e sostanza. Scompone le parti della vita dei suoi figli di carta come elementi ordinati di una libreria, sorprende per la sua natura estremamente metodica, ordinata, e, lascia con la generale tristezza di un arrivederci che solitamente non caratterizza i suoi romanzi.
Violente emozioni che arrivano dentro di noi sbiadendo ogni cosa, riducendoci a vecchi sogni, privi di significato, mediante il frutto di una lettura genuina, senza pretese, che altri non è che una costatazione della vita in generale.

Il flusso energetico dell'universo può essere percepito. Ognuno di noi è come una radio sintonizzata perfettamente. Dobbiamo solo soffiar via la polvere dai nostri cavi.

Valutazione d'inchiostro: 4

4 commenti:

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