sabato, giugno 27, 2020

Gocce d'inchiostro: Tenebre e ghiaccio - Leigh Bardugo

Questo libro ha stanziato sullo scaffale della mia libreria per tantissimo tempo, fiancheggiato da romanzi di autori che amo o ancora sconosciuti, una miscela disomogenea di parole, inchiostro rovesciato, resti contorti di un recinto fantasioso di idee che attendono e reclamano la mia attenzione da parecchio tempo … che si rivelino poi cocenti delusioni o meno, è tutt’altra faccenda. E non è che io non dia peso a tutto questo. No, è che reputo offensivo ignorare ciò che potrebbe allietare la nostra anima, con estrema cura. E talvolta mi è davvero impossibile capire per quale motivo io non mi sia recata in quel luogo. Non ci sono illusioni, prospettive diverse, una volta che si giunge all’epilogo, che ha addolcito l’attesa, qualunque essa fosse.
Il posto che mi vide recarmi questi ultimi giorni di giugno non fa di certo pensare che si tratti dell’ennesimo fantasy, a tinte fosche, che in un certo senso si pone con l’idea che in un modo o nell’altro possa cambiare il corso della mia vita. Il popolo dei Grisha era entrato nel mio cerchio personale, staccandomi dalla routine, dalla vita quotidiana, e nel momento in cui vi misi piede ero consapevole che il mio stare fra le sue pagine avrebbe implicato l’atto di salvare qualcosa o qualcuno. Lo stare appesa come una scala di sicurezza in un palazzo, a testimoniare l’immensa solitudine nella vita degli esseri umani. Per Alina non ci sarebbe stato spazio per nient’altro: nient’altro avrebbe prevalso ne avrebbe sostituito qualcosa nella sua vita. Ed io, in questa solitudine che inzuppa lentamente la nostra anima, c’è stato uno strato di solitudine ancora più profondo. Senza poter fare nulla per poter liberarcene. Sebbene i numerosi tentativi di tirare fuori ciò che abbiamo dentro, ma che alla fine non sarai nient’altro che questo: vuoto e solo.

Titolo: Tenebre e ghiaccio
Autore: Leigh Bardugo
Casa editrice: Piemme
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 285
Trama: Circondata da nemici, quella che un tempo era la potente nazione di Ravka è ora un regno diviso dai conflitti e letteralmente tagliato in due dalla Distesa, un deserto di impenetrabile oscurità, brulicante di mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un’orfana il cui unico conforto è l’amicizia dell’amico Malyen, detto Mal. Eppure, quando il loro reggimento viene attaccato dai mostri e lui resta ferito, in Alina si risveglia un potere enorme, l’unico in grado di sconfiggere il grande buio e riportare al paese pace e prosperità. Immediatamente viene arruolata dai Grisha, l’èlite di maghi che, di fatto, manovra l’intera corte, capeggiata dall’affascinante mago Oscuro. Ma al sontuoso palazzo, dove gli intrighi e il lusso dei balli è tale da stordire e confondere, niente è ciò che sembra, e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.


La recensione:
L’autrice americana per romanzi fantasy più in gamba fra poche, Leigh Bardugo, era stata ospite anche nel mio salotto letterario.
Non riesco ancora a pensare come certi romanzi, certe sue opere, siano giunte, qui, da me, tardi. Diffidenza: attitudine involontaria e così estremamente spontanea da riuscire inimmaginabile. Per forza. Leggere recensioni altalenanti, svariate, udire questo nome ovunque, apprendere che tale << regina >> è commemorata come madre del fantasy per eccezione, che i suoi libri sono una vera e propria garanzia, che una nuova saga è pronta in cantiere … Cosa effettivamente sapevo di Leigh Bardugo? Me ne mai importato qualcosa? Francamente no. Fin quando l’altra sera, nel sistemare gli scaffali della mia libreria, vidi Tenebre e ghiaccio, e il resto fu come un moto spontaneo: le voci di corridoio, i commenti entusiasti o meno erano il pallido riflesso di un gesto spontaneo, quasi impulsivo, che una volta aperto e letto il primo capitolo, svanirono alla luce morente di un banalissimo pomeriggio estivo.
Non dunque solo chiacchiere, ma la pura e semplice verità.
Il fantasy. Il mondo dei Grisha. Una ragazza in lotta per la sua sopravvivenza e di chi la circonda. Concentrata esclusivamente su ciò che è necessario e ciò che non lo è.
Quali sono i dettagli, chi popoleranno queste pagine, sono figure che contorneranno il tutto, combattono lotte impari e senza senso, anime dannate ma inquiete che camminano lungo la riva dell’assurdo, uomini forti e coraggiosi che innalzeranno la loro bandiera della pace finchè qualcosa non andrà al proprio posto. Com’è andata? Semplice. Alina sarà sola nel combattere questa battaglia. Perché? Perché nessuno potrò aiutarla, nessuno potrà comprenderla. L’Oscuro l’avrebbe ammazzata. Nonostante i continui ma vani tentativi di sapere chi è e da dove proviene. Tornerò nuovamente lì, non appena saranno pubblicati i volumi successivi, ed finalmente scoprirò ogni cosa.
Ora che il primo volume si è concluso, non riesco a fare a meno di pensare – o per meglio dire, maledirmi -, per essermi sottratta, più e più volte, al desiderio di uccidere per salvare qualcuno. Con tutti i baluardi, la forza, il coraggio che la sua autrice le ha attribuito, e che Alina nemmeno per un istante si sottrarrerà.
Eppure, è stato troppo tardi. Ciò che accadde, accadde. Non potevo farci niente, e purchè ciò non perpetuasse avrebbe dovuto combattere. Il posto in cui era disgraziatamente capitata non avrebbe dovuto renderla così impotente, avrebbe dovuto fortificarla. Eppure,…
Mentre ripongo queste poche righe, vedo ciò che avrei voluto vedere. Tenebre e ghiaccio è un fantasy per giovani ma anche adulti che in un certo senso è una boccata d’aria fresca in una landa deserta ma mite. Una magnifica occasione di rievocare il ricordo della Bardugo e custodirlo gelosamente, trasformando così l’idea di partenza che si trattasse di qualcosa che non potesse andare al di là del semplice intrattenimento, è una lettura zeppa di sofferenze, solitudine, allontanamenti, sacrifici che saranno così terribili, così mostruosi, così inesorabili e abbondanti che per lenirli ci sarebbe voluto un miracolo.
E per tutto questo tempo, per tutti questi anni, ho aspettato, ho indugiato, come una stolta, con la sola idea di giudicare la Bardugo, che anche il suo romanzo – quello meno interessante – ha piegato le mie ginocchia, mi ha destabilizzata in mezzo alla strada, mi ha impedito di non combattere e affrontare qualunque impurità o avversità. Epslosione di potere, azioni cruente e volontarie, che esposto ai venti caldi della vita, è un tesoro di accettazioni, offerte sussurrate dal miglior offerente che mi ha indotta a rimanere fra le sue pagine, impedendomi di fuggire, non voltandogli le spalle nemmeno per un istante.
Valutazione d’inchiostro: 4

4 commenti:

  1. Ho letto questo libro qualche anno fa, e onestamente mi aspettavo qualcosa di più. Senza dubbio è originale e lo stile di scrittura piacevole, però non è scattata la scintilla come avrei sperato 🙈
    Ho però avuto occasione di leggere altri libri della Bardugo, e in quei casi Leigh è riuscita a far centro!

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    Risposte
    1. Immagino ☺️☺️☺️ presto infatti leggerò qualcos'altro di suo 😊😊

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