domenica, settembre 27, 2020

Gocce d'inchiostro: Reckless. Lo specchio dei mondi - Cornelia Funke

Non vi mettevo piede da più di dieci anni. Per il mese che ci stiamo per lasciare alle spalle continuo imperterrita il mio percorso di leggere ciò che ancora non conosco, o, meglio che non ricordo. Ricordi sbiaditi, inavvicinabili, e una rispolverata è la cosa più adatta. Cornelia Funke, quando scrisse questo romanzo, era già piuttosto celebre, ed io, che all’epoca avevo letto e riletto la saga di Cuore d’inchiostro un mucchio di volte, restituì alle soglie del tempo una storia per giovanissimi, carina ma non dirompente e di forte impatto. La me del passato l’avrebbe apprezzato maggiormente, prima infervorandosi per il suo protagonista poi perché desiderosa di conseguire un certo obiettivo: divenire parte del Mondo di Sopra.
Queste mie incursioni improvvise, queste rispolverate, mi concedono quasi sempre l’opportunità di scoprire o riscoprire autori o opere che ricordo molto poco. Ed è così che mi sono approcciata a Reckless, con la consapevolezza di una lenta traversata di una manciata di ore che mi ha piacevolmente intrattenuto, si, semplicemente intrattenuto, accompagnandomi nei suoi loschi meandri, cospirando a creare un’atmosfera di esplicita rilassatezza.


Titolo: Reckless
Autore: Cornelia Funke
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 10, 90 €
N° di pagine: 250
Trama: C’erano una volta due fratelli … Jacob ama la notte. Ne avverte l’oscurità sulla pelle come un mantello intessuto di libertà e pericolo. E di notte lo specchio, occhio scintillante tra le librerie, lo attira, denso di promesse, dallo studio del padre scomparso. “Torna!” scrive il ragazzo nella polvere dello scrittoio, mentre Will, il fratello minore, dorme con la luce accesa. Però sarà Jacob a varcare la cornice di vetro e a non tornare. Il Mondo Oltre lo Specchio è un luogo terrificante, ma a volte gli fa meno paura di quello reale. Sembra abitato da unicorni, geni dell’acqua o innocui nani, e invece è la Terra dei Goyl, creature di corniola e ametista, guerrieri di un regno spietato. Sembra popolato di magici oggetti, ed è la magia di un amore disumano. Sembra che vi pulsi il cuore di una fata da amare, tradire, e amare ancora, e sono le rosse falene, intrise di veleno, della sua Oscura Sorella. L’infanzia, tuttavia, dura un minuto e pesa come polvere di elfo. Will, ormai adulto, attraversa lo specchio per inseguire suo fratello. I Goyl, però, si inseguono lui. Vogliono che diventi uno di loro, vogliono trasformare i suoi ricordi in giada. Quanto tempo ha Jacob per salvarlo?




La recensione:
A metà fra una fiaba dei fratelli Grimm e il sofisticato mondo de Il mago di Oz, Reckless è un volumetto sottile, sottile, indirizzato principalmente ad un pubblico giovanissimo. Principalmente in questo caso è una parola fuorviante, dato che questo volume detiene quel genere di tematiche che sono attigue a strutturalmente ai romanzi per bambini, giovani adolescenti. Per come sono abituata, una lettura completamente atipica, fuori dalla mia comfort zone, ma piacevole, lontanissima dal mio cerchio, dalle mie preferenze letterarie, appollaiata sopra le mie spalle come una capanna di contadini incongruamente portata lassù dai vicoli di un villaggio messicano. Lo spazio circostante era limitato, troppo limitato, appena sufficiente per una lettrice avida di storie ma di questi romanzi, quando mi ci imbatto, si rivelano poco attinenti, e al mio ritorno dopo una manciata di ore o giorni, passati alla ricerca di uno squarcio di possibilità che aggiungano qualcosa in più del dovuto, benchè scarso. Reckless tuttavia è dotato di una luce tutta sua, sfolgorante, luccicante, sferzanti nel panorama dello young adult, con la singolare probabilità che mitigasse gli effetti di una vita quasi sempre uguale a se stessa.
La curiosità era stata sollecitata, dunque, invitandomi a pensare che il mondo ritratto dalla Funke non è tuttavia immune alle bellezze di altri suoi romanzi concepiti. Convocata con una certa urgenza, un certo entusiasmo, che via via è scemato nel momento in cui avevo già compreso i suoi meccanismi. Una certa sensibilità che conferisce innumerevoli significati, in una confortevole penombra che tutto sommato ha accarezzato la mia anima semplice. Non quell’esperienza letteraria adatta ai lettori forti, né che promette molto di più di quel che sembra. Piuttosto un semplice disegno di un viaggio simbolico, importante, che scruta una parte dell’animo umano, scandagliando ciò che sono i più importanti valori individuali.
Valutazione d’inchiostro: 3

4 commenti:

  1. Boa tarde minha querida amiga. Obrigado pela excelente matéria. Aqui no Brasil temos seres iguais a esses.

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  2. Ciao Gresi! Devo dire che mi ispira molto! :)

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