domenica, febbraio 19, 2023

Marchi indelebili: romanzi di fantascenza per principianti

Fantascienza non è una parola che uso spesso. Anzi, è l’esatto contrario di ciò che mi piace, di ciò che mi attira. Fantascienza allude a ciò che è al di fuori dell’ordinario, e al piacere estatico, in cui i sensi cozzano con la realtà circostante, ed il flusso dei nostri pensieri agiscono con l’intensa calma dei fanatici religiosi. Qualche volta, è capitato di veder approdare, in questo salotto virtuale, romanzi che esulano dai miei gusti. Voglio dire, non disdegno la lettura di un buon libro, checchè si voglia dire. Certamente ci penso due volte se mi proponessero un giallo. Ma quasi sempre in questi casi è eseguita una sorta di cerimonia fra me e il mio spirito in cui sono gli stessi romanzi ad avvolgere le mie fragili membra con estrema cura, lasciando comunque un segno del loro passaggio. Fu così che capitò di imbattermi nella conoscenza di opere, romanzi che mi restarono impressi nella mente non quanto per il genere specifico cui abbracciano, quanto per le sensazioni che la loro lettura ha sortito così bene. Negativamente o positivamente, sono romanzi che ho letto e di cui serbo un certo ricordo. Un buon sbocco per chi non è avvezzo a girovagare in questo strambo mondo, un’occasione per valicare i cieli celesti di luoghi cui non avevamo ancora visto.


Un fantasy innovativo, semplice e avvincente, nonché una sequenza di immagini frenetiche in un caleidoscopio di situazioni critiche. Un ragazzino che ruba per vendetta; un demone simpatico e scrupoloso che vestirà i panni di angelo custode; un uomo tormentato dai rimorsi del suo passato. La sua bellezza, al termine della sua lettura, sta  nel domandarsi come un romanzo apparentemente semplice e innocuo nasconda una così avvincente avventura.

Titolo: L'amuleto di Samarcanda
Autore: Jonathan Stroud
Casa editrice: Tea
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 449
Trama: Il millenario jinn Bartimaeus, il demone che costruì le mura di Uruk, Karnak e Praga, che parlò con re Salomone, che cavalcò per le praterie con i padri dei bisonti, viene improvvisamente richiamato dal mondo degli spiriti ed evocato a Londra. Una Londra tetra e cupa dove la magia consiste in un'unica capacità: quella di evocare e asservire demoni, i quali, loro malgrado, obbediranno a ogni ordine del mago che li tiene in suo potere, Bartimaeus deve compiere una missione difficilissima: rubare l'Amuleto di Samarcanda al terribile e ambizioso Simon Lovelace.




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Landa desolata ma bellissima, una donna straordinariamente magnetica e seducente, la cui verve si cela in forme di sistema politico apparentemente democratico che non lascia adito a dubbi che il suo potere è estremamente superiore a qualunque serie di romanzi del genere abbia mai letto. Servendosi di ogni forma possibile, distruggendo ogni cosa, ogni rimasuglio non avendo alcuna possibilità di sfogare e sfidare il loro potere. Soffocando sul nascere qualunque dissenso, assumendo il controllo cercando di riscrivere una storia in cui non si dimentica il passato ma lo si evoca in forme più potenti.

Titolo: Lei, la donna eterna
Autore: Rider H Haggard
            Casa editrice: RBA
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 322
Trama: Che Lei non muoia mai è testimoniato non solo da questo omonimo romanzo di uno dei capostipiti del genere fantasy, scritto nel 1887, e che ha venduto ottantatré milioni di copie, tradotto in quarantaquattro lingue, e in italiano apparso per la prima volta nel 1928 con il significativo titolo La donna eterna. Lei non muore mai perché ha certamente ispirato tanti autori che si sono cimentati in opere di narrativa con caratteristiche analoghe e che godono di grandissimo successo ai giorni nostri; pensiamo per esempio alla saga di Harry Potter di J. K. Rowling. Lei non muore mai perché "ce n'è sempre una sola ed è sempre la stessa, fuori dal tempo": da qui la sua contemporaneità, in culture e tempi radicalmente diversi. E non sorprende dunque che, come riferisce l'autore della postfazione, Freud ne parli raccontando un suo sogno, Henry Miller ne faccia il suo "monumento", e Carl Gustav Jung prenda la Regina Ayesha - Lei - come esempio della forma archetipica di anima: guida e mediatrice verso il mondo interiore. Ieri come oggi.

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Una trama quasi inesistente, ma dipanata con meticolosità nell'alternarsi dei "mondi paralleli". Un'avventura sensazionale che altri non è che un esame della coscienza dell'autrice, tribolazioni, purificazioni, dinanzi a una realtà crudele e tiranna che oramai ha ingoiato qualunque cosa. Un viaggio in uno stato a metà tra coscienza e incoscienza in cui si arriverà a un punto in cui non si saprà più cosa è vero o sbagliato. Perdendoci nel labirinto del tempo di cui siamo stati prigionieri e, vagando come un’anima in pena che tuttavia esiste grazie alla dinamica dei ricordi, cercando quella specifica risposta che abbia indotto l'autrice a scrivere questa storia. Una storia balorda, senza soluzione, ma che accresce la magia dell’esser letta.
Titolo: Stazione 11
Autore: Emily St John Mandell
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 19,5o €
N° di pagine: 412
Trama: Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione di Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città, e nel giro di poche settimane la società, così com'era, non esisteva più. Vent'anni più tardi Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Tra loro si chiamano Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell'arte e dell'umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l'esistenza stessa di questo piccolo gruppo. E man mano che gli eventi precipitano, in un continuo viaggiare avanti e indietro nel tempo, mostrando com'era la vita e com'è dopo la grande epidemia, ecco che l'imprevedibile evento che unisce tutti i personaggi viene rivelato. Riuscirà a quel punto l'umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro?

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Titolo: Replay: una vita senza fine
Autore: Ken Grimwood
Casa editrice: Fanucci
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 336
Trama: Che cosa accadrebbe se fosse possibile rivivere la propria vita all'infinito? Jeff Winston, quarantatré anni, intrappolato in un matrimonio insoddisfacente e in un lavoro noioso, muore nel 1988 per risvegliarsi nel suo passato, diciottenne, nella sua stanza della Emory University. Tutto è come l'ha vissuto... ma con una sola, cruciale differenza, lui sa già cosa gli riserva il futuro: conosce i risultati degli eventi sportivi, l'andamento della borsa e gli eventi storici che segneranno l'umanità in quegli anni. Jeff può scegliere di cambiare tutto della propria esistenza: amore, figli, lavoro, guadagni, quello che vuole. Ma in nessun modo riesce a comprendere per quale motivo sia proprio lui destinato a rivivere di continuo la sua vita... Quante volte dovrà continuare ad avere - e poi, inesorabilmente, a perdere - tutto ciò che ama?

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Opera imperfetta che non risponde a qualunque quesito dettato dalla nostra coscienza, ma che mi ha trascinato nel machiavellico intento di scovare la crudeltà, l’innocenza, in uno squarcio di luce che ne risalta le tenebre.

Titolo: Caraval
Autore: Stephanie Garber
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 14 €
N° di pagine: 430
Trama: Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota tutta intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Tutto ciò che accade in Caraval sono solo trucchi e illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perderla per sempre...

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In un luogo che avrebbe potuto essere bellissimo e indimenticabile, il mio diniego, un forte senso di amarezza serpeggiò dopo le prime battiture, al punto che non poche volte sono stata tentata a << entrare >> dentro questa storia e dare a Elizabeth una bella scrollata.

Titolo: Sorcery of thorns
Autore: Margaret Rogerson
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 22 €
N° di pagine: 444
Trama: Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l'atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L'unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero. A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.

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Una storia che inevitabilmente sottrae la felicità, e che ti costringe a compiere profonde riflessioni, limitandosi ad essere una semplice via di transito per se stessi. Una storia che trasmette estraneità, vulnerabile, introspettivo e attento intrappolato nel buio in cui la nozione del tempo traballa come un vagone su un asse in equilibrio precario. Una piccola fortezza riassorbita dalle stesse parole con cui è stata raccontata.

Titolo: Scholomance. Lezioni pericolose
Autore: Naomi Novik
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 264
Trama: La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti... o morire! Ma l'ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell'istituto. Galadriel "El" Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l'unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura... e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l'idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti...

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4 commenti:

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