lunedì, dicembre 30, 2024

The lost review: ultime letture dell'anno 2024 parte 2

La mia ricerca di classici o autori nuovi, ancora da vivere o esplorare, per quanto mi riguarda, si conclude con gli ultimi scocchi di questo 2024. Si conclude adesso, in questo ultimo lunedi di fine dicembre, ma partirà o proseguirà l’anno venturo, con un bagaglio di esperienze o conoscenze assimilate che, giorno dopo giorno, mi rendono orgogliosa della persona che sono diventata. D’altronde, senza la lettura, senza i libri non sarei niente, e ad interessarmi, ad infervorare il mio animo o spirito sono i rapporti che intercorrono fra la mia anima e i loro autori, fra chi li scrive e chi li legge e quanto investe su di me tutto questo.

C’è qualcuno davvero di così straordinario a saper spiegare questa magia? O trattasi di quella magia inspiegabile che solo la parola scritta può trasmettere?

Ebbene, al capitolo finale di quest’anno, zeppo di tante cose, tante novità, tante sorprese, attese e inaspettate, ecco le ultime letture dell’anno. Ma le ultime per davvero… per poi partire o ripartire nel 2025 consapevole di poter gestire ogni cosa, curando la mia anima con estrema cura, imparando a gestirle al meglio. Il meglio delle mie forze o capacità.

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Titolo: Prezioso veleno

Autore: Mary Webb

Casa editrice: Elliot

Prezzo: 19, 50

N° di pagine: 283

Trama: Pubblicato per la prima volta nel 1924 questo classico della letteratura inglese racconta la storia di Prue Sarn, una giovane donna dallo spirito libero, nata con una malformazione al volto e per questo sempre malvista dagli abitanti del villaggio in cui abita, incastonato tra i campi e le foreste delle Midlands Occidentali. Solo l'umile tessitore Kester Woodseaves sembra apprezzarla nonostante la sua "deformità", mentre il fratello della ragazza, animato da un'incontenibile ambizione materiale, si dedica anima e corpo al lavoro per poter migliorare le proprie condizioni di vita. Ispirato ai ritmi e ai colori espressivi delle Sacre Scritture, questo è il romanzo con il quale Mary Webb mostrò al mondo la bellezza, non soprannaturale ma terrena, della vita rurale dell'Inghilterra ai tempi di Napoleone. In quei territori infestati dalle superstizioni e dalle leggende popolari, solo un'eroina come Prue poteva convertire il "veleno" di una maledizione in qualcosa di "prezioso", tramite un amore finalmente libero e vissuto.

sabato, dicembre 28, 2024

Danzando su carta 32°

L’anno nuovo sembra voglia trasmettere un messaggio, e di prepararmi, con questa bella carrellata, l’ultima di questo 2024, che fra regali e autoregali, mi ha resa a dir poco lieta. Assieme a tanti altri oggetti che mi sono stati dati in dono, per Natale, i libri però, chi mi conosce lo sa bene, hanno a che fare con la felicità. La mia felicità. Bisogna semplicemente chiudere gli occhi per sognare. Sognare di vivere altri mondi, altri luoghi, occupandomi della vita di altre persone che effettivamente esistono solo nella mia testa, ma, che nell’insieme, compongono quello splendido quadro che teneramente chiamo vita. Si, perchè i libri sono vita. La mia vita, e quella di tanti altri lettori che fanno di semplici risme di carta quella formula magica che recitano, soprattutto la sera, nel silenzio delle loro riflessioni, annaffiando la loro anima, in secchiate d’amore, di cura e beneficio che colmino i loro cuori di quel calore che solo la parola scritta può donare.

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Titolo: Vendetta d’inchiostro

Autore: Cornelia Funke

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 336

Trama: Nessuno può liberare coloro che sono disegnati. Il mio grigio li soffocherà. Dapprima cancellerà i ricordi e infine tutto ciò che sono.  

giovedì, dicembre 26, 2024

Gocce d'inchiostro: Jean Santeuil - Marcel Proust

Sono i classici il mio mondo? Nella spinta irrequieta e improvvisa verso un’idea tutta materiale di libertà individuale, in cui il respiro di autori sostanzialmente morti si unisce al mio, ho sempre visto i classici come un mondo bellissimo e segreto che non coinvolge nè concerne chiunque. Ho avuto timore anche io, lo confesso, tanti anni fa, quando di questa tipologia di testi non volevo nemmeno sentir parlare. Eliminando ogni occasione, ogni opportunità per accrescere il mio desiderio di entrarvi, restarci, mediante la poesia, la bellezza di una storia che vibra non solo di simbolismi ma di vita. Ritratto della stessa.

Ma come nella vita, anche con i libri si nasce e si vive, si muore oramai senza particolari cerimonie, senza che un elemento predominante marchi le tappe del nostro essere in questo mondo. L’arrivo di un figlio, checchè si tratti di carta o di pelle e ossa, non comporta alcun atto di riflessione, solo la denuncia alla comunità intera. Le giovani anime che abbracciano la scrittura, di questi tempi, ce ne sono fin troppo poche, perlomeno quelle che riescono a realizzare o estrapolare da un testo qualcosa di più vicino a una frase. Ma all’inizio è quella nascita, quel concepimento a cambiare. La presa di coscienza su un mondo che non è più solo nostro, quanto oggetto di condivisione. Vissuta con consapevolezza e le turbolenze della natura che coincisero con quelle del cuore, Marcel Proust scrisse questo testo anticipando quella che sarà quel magnifico capolavoro della Recherche. La semplicità del cuore, il conforto di un luogo domestico dall’immaginazione entra in contatto con la realtà, conferiscono sentimenti tipici in cui la dolcezza è intrinseca a quella della vita.


Titolo: Jean Santeuil

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Edizioni Theoria

Prezzo: 20 €

N° di pagine: 801

Trama: Apparso in Francia nel 1952 (a trent'anni dalla morte dell'autore), grazie al ritrovamento del manoscritto, Jean Santeuil è il primo romanzo, rimasto incompiuto, del più grande narratore del Novecento: Marcel Proust. Scritto a partire dal 1895, è stato considerato, a parere della critica, il miglior documento per comprendere le ragioni primordiali di quella che diventerà poi l'opera per eccellenza: Alla ricerca del tempo perduto. Ma Jean Santeuil è anche un romanzo autonomo - disseminato di elementi autobiografici che molto ci fanno scoprire della vita del giovane Marcel -, con tutte le qualità che attribuiamo ai libri di uno scrittore di grande talento: stile unico e inconfondibile; capacità di costruzione; visione del mondo. Dopo la traduzione di Franco Fortini, in Italia il romanzo è stato colpevolmente dimenticato. Ora, finalmente, grazie a questa nuova traduzione, firmata da Salvatore Santarelli, possiamo tornare a leggere una delle opere più originali della storia del romanzo moderno. Da Proust, dalla lettura di ogni sua pagina, non si può prescindere. Egli è uno di quei rarissimi scrittori capaci di modificare la nostra stessa sensibilità.

martedì, dicembre 24, 2024

Nient'altro che libri e fiocchi di neve 5°

Mi chiedo se non mi stancherò, chissà se un giorno, di parlare di libri. In realtà, questa, è già una risposta…. Mai! Perchè smettere, penso, nel mentre ripongo queste poche righe. Parlare di libri, di letteratura, ma soprattutto di ciò che mi fa stare bene e per cui vivo, perché smorzare questa magia? Questa lenta litania di parole, belle e straordinarie, che forse non hanno un senso se non per me stessa? Eppure di letteratura sono sempre stata dipendente, è una delle mie più grandi debolezze, e anche quest’oggi sono qui per parlare di libri. Libri però che hanno come tema il Natale. La magia dei primi fiocchi di neve che cadono dolcemente su un paesaggio già di per se freddo e oscuro, lo scintillio delle luci, cene e pranzi in famiglia, lo scambio dei regali che, per me, se celati in pacchettini con altri libri, equivalgono alla felicità. Ebbene, cosa chiedere di più, quando si è circondati dalle persone che si amano, e soprattutto da ciò che si ama? Quest’oggi consiglio dunque alcuni di quei buoni amici che, in un periodo come questo, potrebbero bussare alla vostra porta. Alcuni conosciuti, altri no ma che, nel loro insieme, trasmettono qualcosa.

Un bell’esempio di tutto quello che la Russia in tanti anni di storia è diventata: affarista, potente, maestosa, poco affidabile. Mirata alla cura di dettagli, nozioni che sciorinano la storia di anime che si sentono imprigionate, soffocate da una realtà che presto sarebbe diventata la loro.


Titolo: L’amore ai tempi della neve

Autore: Simon Montefiore

Casa editrice: Corbaccio

Prezzo: 16, 60 €

N° di pagine: 433

Trama: Mosca 1945; mentre Stalin si appresta a festeggiare la vittoria sui nazisti insieme ai suoi più stretti collaboratori, poco distante risuonano due spari. Un ragazzo e una ragazza vengono trovati morti su un ponte: non sono persone qualsiasi, bensì appartengono a due delle famiglie più influenti e più vicine a Stalin e frequentano entrambi il collegio più esclusivo dove studia tutta la nuova èlite politica e intellettuale dell’Unione Sovietica. Si tratta di un omicidio? Di un doppio suicidio? Di una cospirazione contro lo Stato? Le indagini si svolgono sotto il diretto controllo di Stalin, che fa interrogare i compagni di scuola costringendoli a testimoniare contro i loro amici, i loro fratelli e i loro stessi genitori, in una terribile caccia alle streghe che porta alla luce amori illeciti e segreti famigliari e in cui il più piccolo sbaglio può significare una condanna a morte.

domenica, dicembre 22, 2024

The lost review: ultime letture dell'anno 2024 parte 1

La fine dell’anno funge quasi sempre da espediente per tirare le somme, sedersi alla scrivania, prendere carta e penna e stilare una lista di tutto ciò che ha compreso trecentosessantacinque giorni. Nel bene e nel male, stabilire quali elementi positivi ci siano stati nella nostra vita, e quali negativi. Nel mio caso, nel caso delle letture, dei libri, di somme da tirare effettivamente quest’anno ce ne sarebbero, e non poche dato il numero esorbitante di letture vissute, durante il corso dell’anno. Però, quest’oggi, questo post non spiegherà né toglie niente che non abbiate già visto, quanto concede la parola o le ultime battiture, a seconda dei casi, a quelle storie, quegli autori che mi hanno affiancato, in questi ultimi giorni dell’anno.

Ultimi ma non meno importanti, affinchè l’anno nuovo sia pregno di tante cose, tante nuove opportunità, tanti sbocchi sull’anima in cui l’atto del leggere sia un segno lasciato nella sabbia del tempo, ringraziando ogni giorno trascorso con amici, figure che esistono solo sulla mia testa, come espediente per rinascere o comprendere a pieno ciò che ancora ai miei occhi è incomprensibile.

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Titolo: Il taccuino perduto

Autore: Pierre Yves Leprince

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 22 €

N° di pagine: 366

Trama: È la fine del 1906 a Versailles quando un ragazzino di diciassette anni, che ne dimostra tredici e si guadagna da vivere come galoppino, si imbatte in Marcel Proust. Lo scrittore non ha nemmeno quarant'anni e nessuno immagina che diventerà il più celebre autore francese del Novecento, per ora è solo uno scrittore che si è rifugiato al Grand Hotel per stare in pace e dedicarsi ai suoi appunti, almeno fino al momento in cui il suo prezioso taccuino non scompare. Di Nöel, il protagonista di questa storia, non c'è traccia da nessuna parte, non viene mai citato e non esistono testimonianze, lettere o biografie che lo ricordino, eppure per molto tempo fu la compagnia prediletta da Monsieur Proust, il compagno di numerose indagini segrete e l'abile risolutore di enigmi complicati. Soprattutto si deve a lui la ricerca e il fortunato ritrovamento di un prezioso taccuino indispensabile per scrivere un certo romanzo... Tra malintesi, ricerche misteriose, pagine perdute e abilmente ritrovate, Pierre-Yves Leprince costruisce un romanzo che è al tempo stesso una detective story intelligente e pronta a spiazzare il lettore in ogni certezza, la storia di amicizia tra un genio del secolo scorso e un ragazzino che ha letto pochi libri ma ha occhio per i dettagli, e soprattutto è un omaggio appassionato e acuto all'autore della "Recherche" da parte di uno scrittore che conosce ogni piega dell'opera.

venerdì, dicembre 20, 2024

Nella baia delle parole: romanzi sfidanti. Le peggiori letture

La fine dell’anno, anzi, questi ultimi giorni, scandagliano giorni all’insegna del benessere, della quiete. Il tempo, comunque, scorre inesorabile, e, in una manciata di ore da che si accoglie il nuovo anno, prepararsi per salutarlo. La magia di questi attimi, come mi piace definire certi momenti, certe cose, ha a che fare non solo col periodo natalizio, quello in cui ogni cosa sembra possedere una certa lucentezza, conferire gioia e benessere nei cuori di chiunque, e come tanti altri anni si ripete, sfruttando di ogni attimo presente. La mia teoria è la seguente: la vita può riservarci anche delle gioie, e il segreto è saperle riconoscere. Eppure, come nella vita, anche per quanto riguarda il mio percorso di letture, quest’anno ce ne sono state alcune che hanno corrotto il mio animo. Forse scrivere << corrompere >> è un esagerazione, se non addirittura una cattiveria, ma ci sono state letture, lette nel corso di un anno, che hanno tentato di salvarsi ma inutilmente. Se ci penso, forse non erano letture adatte a me, che avrei potuto anche non leggere, ma, se non vissute, non sarei ora qui per potervene parlare.

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E l'autrice, in un romanzo che altri non è che una confessione sussurrata nel cuore della notte all'anima di chiunque, un urlo lanciato dalla soglia della nostra coscienza, non ebbe motivo di sospettare che questa sua opera ne fosse del tutto esente.


Titolo: Più gentile della solitudine

Autore: Li Yiyun
Casa editrice: Einaudi

Prezzo: 20 €

N° di pagine: 319

Trama: Cosa unisce Boyang, giovane immobiliarista rampante di Pechino, Ruyu, commessa e amica-factotum di ricche e annoiate signore californiane, e Moran, ricercatrice di laboratorio in una sperduta azienda farmaceutica del Massachusetts? O meglio: quale segreto del loro passato li divide e li tiene lontani? E quale ruolo ciascuno di loro ha avuto nella morte dell'antica compagna cui si apprestano a dare l'ultimo saluto? Per scoprirlo, Yiyun Li ci riporta all'agosto del 1989, due mesi dopo il massacro di piazza Tienanmen. E tutto parte dall'arrivo a Pechino di Ruyu, orfana e (segretamente) cattolica, mandata in città dalle prozie a iniziare la scuola superiore con la sua preziosa fisarmonica come unico capitale. Quando la ragazza entra da outsider nel quadrilatero, il caseggiato tradizionale dove ogni aspetto dell'esistenza si svolge in comune, in apparente armonia, le vite di Boyang e Moran iniziano a cambiare. E lo stesso vale per il destino di Shaoai, studentessa universitaria e dissidente, piena di rabbia repressa per una società che sembra aver già cancellato i fermenti e il desiderio di libertà di poche settimane prima. L'alternarsi della realtà della Cina di fine anni Ottanta con la contemporaneità, tra Pechino e gli Stati Uniti, scandisce le esistenze dei quattro protagonisti, avvolte da un'aura di malinconia.

mercoledì, dicembre 18, 2024

Gocce d'inchiostro: Alla ricerca del tempo perduto. Il tempo ritrovato - Marcel Proust

Non credevo possibile questo momento.. ho una leggera nausea ad ammettere che dopo non ci sarà più niente. Nulla sarà più come prima… o forse no?!? Di una cosa però sono certa. Questo non sarà quel punto finale alla fine di un paragrafo, la fine di un inizio splendido e memorabile, una piacevolissima esperienza che mi ha indotta a rinascere, a comprendere a fondo, che non dimenticherò tanto facilmente. Quanto inizio. Il preludio di tante cose. Tante nuove esperienze, nuove sfide personali e non, inerenti o meno alla lettura, che generalmente solo i libri o la buona letteratura sanno regalarci così bene. Non scovando però sempre la medesima manfrina, quanto provocando un processo naturale di esistenza, segreti dell’universo che sono a me e solo a me rivolti. Qualche giorno prima di Natale, una manciata di settimane si concluda l’anno, cala il sipario su uno scenario familiare, strepitoso, metafisico, surreale, magico che ha avuto a che fare con la concezione di anima che generalmente mi piace attribuire a questo tipo di letture. Quasi una specie di terapia, che niente e nessuno aveva elargito. Una magia che nonostante non avverta più così intensamente da qualche mese, ha funto da cura, da espediente alla mia controculturale spirituale mossa a libertà assoluta.

Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. Il tempo ritrovato

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 11, 50 €

N° di pagine: 217

Trama: Capitolo conclusivo della «Recherche», «Il Tempo ritrovato» (1927) getta sull'intera opera una luce retrospettiva che dà senso e valore a tutti gli episodi narrati, anche a quelli che potrebbero sembrare "tempo sprecato". In una Parigi e in una Combray che non sfuggono alla distruzione bellica, il Narratore compie le esperienze decisive, fino a scoprire, grazie a una semplice pietra sconnessa, il ruolo fondamentale delle memorie involontarie e, con esso, la propria vocazione letteraria: la narrazione torna così a chiudersi sul proprio inizio, celebrando la vittoria dell'arte sul Tempo e sulla morte.

lunedì, dicembre 16, 2024

Nella baia delle parole: romanzi moderni che diverranno classici

Di classici me ne cibo come se non ci fosse un domani. Quasi incorressi nella fine del mondo, nell’apocalisse, di romanzi vittoriani, inglesi, francesi, da qualche tempo anche tedeschi, questo salotto virtuale ne ha ospitato a bizzeffe, ciascuno con una sua specialità. Storie ambientati in luoghi verdeggianti o in brughiere ingiallite, strade polverose e maleodoranti di zolfo, e un’infinità, una schiera di anime che camminano nel sentiero insidioso della vita esposti come lanterne luminose in una notte buia e fredda: un affascinante mosaico di colori e forme. Fra continue zaffate e forti odori, fra spedizioni avventurose, viaggi imprescindibili che vanno al di là della carta, la fiammata di una nuova storia alimenta il mio spirito. Di romanzi moderni però che potrebbero diventare classici non se ne sente parlare quasi mai. In effetti, di testi così celebri, importanti che, a mente lucida, donano molto più di quel che sembra, sono solo puntini bianchi in una folla che sembra essere un’isola. Eppure questi testi a volte, e in alcuni momenti della mia vita, mi hanno chiamata a gran voce. Alcuni soddisfacenti, altri meno, ma, nell’insieme, pronti a divenire quell’occasione, l'opportunità di fare della letteratura la rappresentazione della vita stessa. Perché, come un vaso di Pandora, si scoperchiano segreti, misteri che si ignorava impunemente e che, rivelando la loro natura, vivono poi di vita propria.

sabato, dicembre 14, 2024

Gocce d'inchiostro: We are the ants - Shaun David Hutchinson

Mi sono trovata su uno spazio grande e arioso. In una perpetua collisione fra passato e presente, scottature che si prendono involontariamente, il tutto dipanato in una storia che è una canzoncina. Una melodia composta da parole ritmate accompagnate da gesti delle mani. In un mondo che è stato modificato per sempre. Popolato da sventurati che sono sopravvissuti in atrocità viventi, deformi fino a diventare irriconoscibile, versione perversa delle rispettive forme vitali.

La storia era sempre la stessa. Il ragazzo/uomo si aggrappava a ricordi che non le appartenevano. Convivere con l'idea che ci sia qualcosa di tremendo, qualcosa che costringe ad annegare in un pozzo oscuro e profondo è come se un giovane principe, il principe dei suoi sogni, gli avesse rubato le ali e l'avesse costretto a sposarlo. Divenendo un brutto re.

Ma cosa c’è stato di bello e affascinante in questa storia?

Un popolo che si bea di menzogne ben intenzionate, che dovrebbero essere di conforto. Un ragazzo che si sente tagliato fuori dal mondo, sospeso nell'aria come un granello di cenere in controluce. La speranza che tutto può accadere e cambiare.


Titolo: We are the ants

Autore: Shaun David Hutchinson
Casa editrice: Oscar Mondadori

Prezzo: 22 €

N° di pagine: 504

Trama: Henry Denton sa alcune cose, e altre no. Sa che sua mamma, mentre fuma una sigaretta dietro l'altra, lotta per tenere assieme la famiglia. Che il fratello maggiore ha mollato il college e messo incinta la sua ragazza. Che la nonna ha l'Alzheimer e lui la sta lentamente perdendo. E sa che l'anno scorso il suo fidanzato si è tolto la vita. Ciò che non sa è perché gli alieni abbiano scelto di rapire lui quando aveva tredici anni e perché tuttora la notte lo prelevino dal suo letto per portarlo a bordo della loro astronave. E non sa neppure perché il mondo stia per finire e perché i visitatori dallo spazio abbiano dato proprio a lui l'opportunità di impedire la catastrofe premendo un bottone rosso. Eppure tutto ciò è successo e lui ha 144 giorni per decidere cosa fare. Il fatto è che Henry non è sicuro che il mondo meriti di essere salvato. Almeno fino a quando non incontra Diego Vega, un artista con un passato segreto, che lo costringe a mettere in discussione le sue convinzioni, il suo posto nell'universo, e a chiedersi se tutto ciò abbia davvero importanza. Prima di salvare il mondo, però, Henry deve trovare il modo per salvare se stesso. Ma gli alieni non gli hanno consegnato un bottone per farlo.

giovedì, dicembre 12, 2024

Nella baia delle parole: romanzi sfidanti. Le migliori letture

Mi rendo conto che, in un anno, possono accadere tante cose. Da un momento all’altro, quegli innumerevoli progetti di lettura potrebbero scombinare il nostro equilibrio personale, e travolgerci, con l’irruenza di una tempesta. Quest’anno ho letto molto di più di quel che credevo. Perlopiù saggi, ma anche tanti classici e romanzi di narrativa contemporanea e, come ogni anno, romanzi inerenti a delle sfide che, in un soggiorno letterario vasto e corposo di letture bellissime ancora da leggere e vivere, bisogna confidare di scovare quella perfetta, idonea al nostro spirito, che non secchi il nostro palato quanto la pregusti, come si deve. Eppure non tutte queste pietanze si sono rivelate soddisfacenti e, in due post, questo e successivamente un altro, vi rivelerò quale sono stati quei romanzi che mi hanno piacevolmente conquistata e quelli invece che, come un brivido lungo la schiena, mi hanno fatto disgraziatamente ribrezzo.

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Un romanzo asciutto ma appassionante, stimolante e incalzante che nonostante tutto mi ha trasmesso piacevoli sensazioni. Fra lugubre e sciatte stanze, memoria di una vita lontana priva di ambizioni e sfortunata come i protagonisti dickensiani.


Titolo: Mattino e sera
Autore: Jon Fosse
Casa editrice: La Nave di Teseo
Prezzo: 16 €

N° di pagine: 160

Trama; Un bambino viene al mondo; si chiamerà Johannes, sarà un pescatore. Un uomo ormai anziano muore; si chiamava Johannes, era un pescatore. Mattino e sera si estende tra i due estremi della vita, come tra i due estremi del giorno, tra i pensieri di un padre che vede nascere suo figlio e quelli di un vecchio che affronta le cose di ogni giorno, nel suo ultimo giorno, cose sempre identiche, riconoscibili, eppure definitive. Con una lingua vivida e aderente ai dettagli più minuti dell’esistenza e della sua bellezza, percorrendo le domande più importanti di ogni uomo – le più semplici e assolute – Jon Fosse scrive una novella di incredibile potenza poetica, che conferma ancora una volta il talento del più grande scrittore norvegese contemporaneo.

martedì, dicembre 10, 2024

Gocce d'inchiostro: Alla ricerca del tempo perduto. Albertine scomparsa - Marcel Proust

Di dolore, di una serie di circostanze nefaste, funeste, reminiscenze in cui si recupera la vita stessa nella sua splendida rievocazione, di intermittenze involontarie compresse in componimenti letterari che provengono non solo dall’esterno ma anche da noi, la Ricerca ne è zeppa. Sentimenti forti e inviolabili come, l’infelicità, la tragicità, adornano le nostre fragili membra, alterano ogni cosa, persino la materia con cui è costituito questo bellissimo compendio, e come mediante dolore sia possibile conoscere il mistero, il lato più oscuro in cui i ricordi sembravano susseguirsi l’uno con l’altro. Esaltando, esprimendoli mediante la solitudine, la bellezza di elementi principali che governano l’universo proustiano, in conflitti rigidi e flessibili che possano lasciare libero spazio a metamorfosi dissipate e disperse.


Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. Albertine scomparsa

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 11 €

N° di pagine: 336

Trama: Giudicato da Proust stesso «ciò che ho scritto di meglio», "Albertine scomparsa" (1925) chiude il dittico della ragazza di Balbec narrando il lutto del Narratore per la sua morte e il lento trascolorare della sofferenza nell'oblio, sullo sfondo di una Venezia insieme immaginata, rievocata e reale. Ispirato a un episodio autobiografico e permeato più di tutti di un potente erotismo, il penultimo libro della "Recherche" permette all'autore di approfondire il registro tragico dell'opera, indagando in profondità il dolore del mondo e dando il via a un percorso di autoanalisi che ha pochi eguali nella storia della letteratura.

domenica, dicembre 08, 2024

Le TBR: richiami dell'anima 44°

Solo dopo che si leggono così tanti romanzi, e si raggiunge un certo equilibrio, gli elementi si armonizzano, l'un con l’altro, mi viene da pensare che questa TBR è l’ultima di questo 2024. Chi è oramai avvezzo, sa che le TBR compariranno anche in futuro, mensilmente, concedendo asilo a quelle letture che, presto o tardi, mi piacerebbe leggere. E sebbene come tutti, sono una normalissima essere umana, soggetta agli assalti della vita, da certe letture non mi aspetto nient’altro che essere vissute. Perciò mi piace organizzarmi, mi piace dimenarmi fra le braccia di autori che conosco o meno, tentando di mettermi in contatto con la me del passato o con quella del futuro, ma non è mai niente certo. Perciò questa TBR si preannuncia essere luogo d’asilo di letture già viste o mai vissute, ma cui senza il loro essere non riuscirei a compiere un passo, sul sentiero insidioso della vita.

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In una libreria zeppa di romanzi di ogni tipo, non può di certo passare inosservato. Una proiezione astrale di un giovane uomo; uno spaccato di vita coinvolgente ed emozionante che combina il piacere di sfruttare la condizione umana. Questo è quello che ci racconta quest'ennesimo ritratto di vita di uno dei più grandi autori del XXI secolo. Coinvolgente, surreale, introspettivo il cui richiamo è stato inconsueto e particolare.

Titolo: Dance dance dance

Autore: Murakami Haruki

Prezzo:  15, 00 €

Casa editrice: Einaudi

Trama: Il protagonista, un giornalista freelance costretto dalle circostanze a improvvisarsi detective, si muove tra cadaveri veri e presunti attraverso una Tokyo iperrealistica e notturna, una Sapporo resa ovattata da una nevicata perenne e tranquillità illusoria dell'antica cittadina di Hakone. Una giovane ragazza dotata di poteri paranormali lo accompagna nella sua ricerca. Ma troviamo anche una receptionist troppo nervosa, un attore dal fascino irresistibile, un poeta con un braccio solo; e un salotto, a Honolulu, dove sei scheletri guardano la televisione.

Esiste un collegamento fra tutte queste cose, un senso anche per chi ha perso l'orientamento. L'unico modo per trovarlo è non avere troppa paura, e un passo dopo l'altro continuare a danzare.

venerdì, dicembre 06, 2024

Gocce d'inchiostro: L'innamorato indeciso - Edith Nesbit

L’impulso, il lampo di compassione, l’ingenuità infantile, tutto questo era compreso pienamente tra le pagine di un testo di cui ero completamente ignara. Ma la tenacia del confidare, dell’affrontare, la determinazione nel montare sogni o speranze che mi hanno condotta in una modesta fattoria inglese, funsero da espediente per volgere le spalle alla monotonia del quotidiano, a giornate immerse nella frenesia di ritmi a volte inconcepibili. In un quadro artistico, architettonico, semplice ma soave che supera ogni avversità, ogni pericolo, ogni pregiudizio. Una vittoria personale in cui predominano il perdono, il rancore, la compassione, ma anche l’amore, l’amicizia, il desiderio di ritagliarsi un posto tutto nostro nel mondo.

Titolo: L’innamorato indeciso

Autore: Edith Nesbit

Casa editrice: Elliot

Prezzo: 18, 50 €

N° di pagine: 320
Trama: Betty Desmond è la giovane e ingenua protagonista di questa commedia degli equivoci, ambientata tra l’Inghilterra edoardiana e la bohème parigina. Incredibilmente moderna per il suo tempo (fu pubblicata nel 1906), la storia si snoda attraverso le dinamiche di un quadrilatero amoroso che imprime una svolta imprevista all’educazione sentimentale della ragazza. Annoiata dall’austera vita condotta insieme al patrigno, pastore in una canonica della campagna inglese, Betty viene conquistata dal fascino di Vernon, un pittore che si diletta nell’arte del corteggiamento. Per stroncare quella frequentazione “pericolosa”, il patrigno si affretta a separarli e spedisce Betty a Parigi. In Francia, però, Betty e Vernon si rincontrano e riprendono a vedersi, mentre all’orizzonte si profilano un altro uomo e un’altra donna… Con il suo stile leggero e arguto, l’autrice accompagna il lettore, tra intrighi, incomprensioni e gelosie, alla ricerca di una risposta agli eterni quesiti del cuore: è possibile amare due uomini (o due donne) allo stesso tempo? Cosa muove davvero i nostri sentimenti?

mercoledì, dicembre 04, 2024

Romanzi su misura: Novembre

La mia vita, le mie giornate, si svolgono o si snodano, a seconda del termine che si vuole utilizzare, immersa nella routine. In abitudini mediante cui, negli anni, ho eretto e costruito fortezze in cui la mia anima può essere priva di muoversi, libera nel vento. Le routine, come dico sempre, sono il segreto del mio successo, e rendere la lettura come tale penso sia un buon incentivo per accrescere il nostro bagaglio culturale, che, nel mio caso, è proiettato lungo una strada in cui in ballo ci sono l’adempimento ad alcuni scopi o obiettivi. Il raggiungimento di essi, entro la fine dell’anno che, oramai sempre più vicini, si svolgono o realizzano in dimensioni particolari del mio vissuto, diversamente da quella di chi invece vive come se privo di volontà, di agire o di pensare. Leggere tanto, dunque, comporta come risultato ad ospitare una vasta gamma di letture, in questo salotto virtuale, la maggior parte hanno inciso sulla mia vita. Letteralmente.


Romanzi su misura in digitale:

Un romanzo particolare che non mi ha emozionato ne entusiasmato come credevo. Nonostante la sua forza risiede nell’efficacia di aver richiamato il passato, in un contesto storico attualissimo, modernissimo, in cui l’ambiente circostante riflette ben o male il senso morale dei protagonisti, il loro stato d’animo o il loro stare nel mondo.

Valutazione d'inchiostro: 3

lunedì, dicembre 02, 2024

Gocce d'inchiostro: Alla ricerca del tempo perduto. La prigioniera - Marcel Proust

Ora non mi importa sapere cosa avrebbe comportato spendere un certo lasso di tempo fra le sue pagine. Se, quando decisi di inoltrarmi lungo questo cammino, sarei stata consapevole della durata, di quei momenti in cui la mia coscienza si dibatteva con la realtà circostante, e cinicamente assimilando il tutto non volgendo le spalle a niente e nessuno, quanto lavando via i << veleni >> del mondo. Certo che lo sapevo! Secondo me quello della Ricerca non è quel genere di lettura a cui bisogna avvicinarsi con timore, perché di timore o paura non infligge. Quanto reverenza. Non poche volte ho creduto di non esserne in grado, di non poter capire, o addirittura, se avessi potuto galleggiare in questo mare dal fondale irto di scogli taglienti, trasformando ben presto ogni cosa in oro colato. A quasi un anno di distanza posso asserire sia stato così, i cui timori reverenziali riservati all’inizio sono poi lentamente scomparsi. Assemblati da altro, pronta a vivere sulla pelle un sogno che lentamente stava per avviarsi alla sua conclusione.


Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. La prigioniera

Autore: Marcel Proust

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 464

Trama: Quasi come in una tragedia classica, nel quinto libro della Recherche tutta l'azione si concentra attorno a due soli protagonisti, il Narratore e Albertine, in uno scenario di tempo e luogo – un appartamento borghese parigino – ben delimitato. Predomina quindi l'introspezione psicologica, la descrizione dell'amore, un amore quasi patologico, fatto di sofferenza e gelosia. "La Prigioniera" (1923) si configura come una grandiosa indagine sul sentimento erotico che demolisce miti e stereotipi romantici e ne inaugura una concezione moderna.

sabato, novembre 30, 2024

Anime alla deriva: romanzi vissuti per caso 4°

A me i libri fanno un certo effetto. Anzi, per usare una metafora, ne sono completamente persa. Sono drogata di storie, di letteratura, e non riesco a saziarmi. Quanto mi cibo e me ne cibo, come se non ci fosse un domani.

Esplicando in tutto ciò il mio amore, con chilometriche recensioni, pile svettanti di romanzi che attendono silenziosamente che mi accorga di loro. Questa quarta e ultima parte di quei romanzi vissuti per caso mi indirizza nuovamente qui a parlare di libri, ma di quei libri che mi hanno travolta come non credevo possibile e che, a distanza di tempo, serbo ancora nel cuore come un tesoro inestimabile.


Titolo: La chiave della gioia

Autore: Liam Callanan

Casa editrice: Nord

Prezzo: 19, 80 €

N° di pagine: 352

Trama: Guardando il sole svanire tra i palazzi di Trastevere, Claire si rigira tra le mani una vecchia chiave e si chiede quale sarà il proprio destino. Dopo vent’anni passati a crescere una figlia da sola e a lavorare senza sosta, ora ha il tempo di fermarsi e di dedicarsi a se stessa. E ciò la terrorizza.Al suo arrivo in Italia quattro mesi prima, era sicura che vendere il convento in dismissione sarebbe stato il suo ultimo incarico come agente immobiliare. Una volta tornata negli Stati Uniti, avrebbe finalmente cambiato vita, realizzando il desiderio cui aveva dovuto rinunciare tanti anni addietro: prendere i voti. Poi, però, le cose si sono complicate. Non solo perché le suore del convento, determinate a salvare la loro casa, le hanno proposto di unirsi a loro, raggiungendo così il numero minimo per garantire la sopravvivenza dell’ordine, ma anche perché, più si avvicina il momento della scelta, più Claire si ritrova a pensare a Marcus, il suo amico più caro, l’uomo che le è sempre stato accanto, nella buona e nella cattiva sorte… Dilaniata dal dubbio, Claire si rende conto che l’unico modo per illuminare il suo futuro è fare chiarezza sul passato, a partire proprio da quella chiave trovata nella cella della badessa, di cui nessuno sembra sapere nulla. Forse, svelando quel mistero, Claire riuscirà anche ad aprire le porte del suo cuore e a ritrovare la felicità.

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