domenica, agosto 03, 2025

Gocce d'inchiostro: Heartless. Il nemico immortale - Cornelia Funke

Anche questa volta non potei esimermi. Senza bisogno che qualcuno me lo dicesse, mi trovai a vagare fra un buio e ampio e orizzonte. Una volta lì, feci rotta fra le pagine bianche di una storia che enfatizzava ed esplicava l'amore fraterno come elemento primordiale. Espressione di idee, emozioni o metafora di solidarietà e conforto. Contemplando per un istante il paesaggio circostante, sentendo che quello era un arrivederci al luogo che negli ultimi giorni di marzo era stato lo scenario della mia felicità, a quelle bellissime impennate amorose che brillavano sullo sfondo con prepotenza e impetuosità, l'inconsueta felicità che apprezzai lì in fondo, sottolineando l'unione di due anime - quella mia e quella della sua autrice - che inconsapevolmente avevano avuto il potere di farci cadere. Farmi provare l'ebbrezza di sentimenti forti ed intensi, rendendomi partecipe alla bellezza di un film proiettato sulle pagine, comune ma appassionante, che, invece di resistergli mi costrinse ad abbandonarmi completamente ad esso. E sapevo che, se mi fossi inoltrata ulteriormente nella storia, non avrei più potuto fare ritorno. Ma in quel fatidico momento non mi importava di nulla: qualcosa mi aveva trattenuta e non volevo aprire gli occhi. Il respiro affannoso, il sangue che martellava contro le tempie, le mani che bramavano di toccare qualcosa, qualcuno, per far cadere un muro invisibile. Una porta che si apriva sull'anima e invitava a entrare.

Titolo: Heartless. Il nemico immortale

Autore: Cornelia Funke

Casa editrice: Mondadori

Prezzo: 18, 50€

N° di pagine: 459

Trama: Prima, però, deve nascondere la balestra di Guismund, affinché non cada in mani sbagliate. Il nemico, il Giocatore, è più vicino di quanto immagini. Ruba i volti delle persone e le tramuta in argento e, quel che è più terribile, pretende in cambio un prezzo impossibile. Vittima di un’antica maledizione che da ottocento anni gli impedisce di varcare lo specchio, il Giocatore si servirà persino di Will, il Goyl di Giada e fratello di Jacob, pur di uccidere la Fata Oscura e le sue sorelle che lo hanno bandito. Ma Jacob è disposto a tutto per ritrovare Will. Una lotta contro il tempo che condurrà i protagonisti nel misterioso Oriente, pieno di segreti e pericoli che mettono a repentaglio persino l’anima.


La recensione:

Dalla finestra virtuale di un mondo visionario, ero riuscita a vederli per l'ultima volta. Avvolti nella bolla invisibile di un emozione che il tempo avrebbe reso più solido, riuscendo persino a toccarli semplicemente allungando la mano, ma non volevo spingermi troppo oltre. E adesso, dopo essermi congedata definitivamente, dovevo incastonare questi altri due elementi del puzzle infinito di avventure temibili e senza tempo.

Forse quello che avevano visto i miei occhi si trattava solo di un gioco perverso? Uno scherzo della mia coscienza? Eppure tutto sembrava così reale. Il respiro che non voleva saperne di calmarsi; il cuore che batteva all'impazzata; i polmoni che pompavano in fretta sangue gonfiandosi e contraendosi lentamente, come in un soffio. Quale sorte sarebbe stata destinata a Jacob? Sarebbe sopravvissuto? Avrebbe trovato suo fratello?

E' stato nel momento in cui ho cercato di metterli a fuoco, che questa storia prese vita. Ogni cosa aveva acquisito un senso, come se non aspettasse altro. I suoi contorni si erano delineati, la trama arricchita, i personaggi divenuti masse di carne con una volontà propria. Poi, forse troppo repentinamente, apparvero i dettagli. Un ragazzo come tanti altri ma solo e abbandonato che si nasconde sotto strati di menzogne come una divisa contro i brutti sogni. E suo fratello, timoroso del senso del futuro ai bordi della sua anima, che lo corroso in modo completamente sconosciuto. Jacob avrebbe potuto pensare anche all’altra parte del suo corpo, divorato da pulsioni e struggimenti che lo confinano in una stanza remota della sua coscienza.

Eppure una maledizione li aveva legati marchiando nel profondo. Facendo impazzire per la natura fredda, distaccata  e imperscrutabile del loro essere, rendendoci quasi protagonisti degli stessi peccati che tormentano senza posa il loro animo.

Heartless, a dispetto dei suoi predecessori, ha scaturito una melodia che non ha lasciato un segno sul cuore. Quanto un’impronta che tuttavia mi premurerò a tatuare a fondo, prima che la sua autrice scriva o pubblichi il quarto volume. Ispezionando un mondo non del tutto sconosciuto ai miei occhi, osservando galleggiare immagini variopinte come miraggi sull'acqua. Spalancando una porta che mi ha condotta dritto all'Inferno, con protagonisti due ragazzi che, mediante magia, respirano. Due facce di una stessa medaglia, completamente confusi e spaventati, in un accozzaglia di amore, odio, sesso, ricordi semplici e dolorosi, fratture di qualcosa di vivo, intense come una promessa.

Una storia, questa, in cui ho vagato inconsapevolmente nella lotteria della vita senza alcuna meta che, come un segreto sopito dal tempo, o una confessione sussurrata sulla soglia morale della loro insoddisfazione, è un immenso contenitore per riversare ferite non ancora rimarginate dal tempo. Trasmettendo ancora una certa insicurezza, coinvolgendo inevitabilmente ma non abbastanza nel suo abbraccio, confidando in un prossimo incontro.

Valutazione d’inchiostro: 3


1 commenti:

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