lunedì, gennaio 06, 2020

Gocce d'inchiostro: I ragazzi di Jo. Quarto volume di Piccole donne. Meg, Jo, Beth, Amy

Adesso non ci sono più alcune domande, che come uno sciame di api impazzito vorticarono per una manciata di giorni nella mia testa. A rispondermi non ci fu nient’altro che la sua autrice, una nobile ma umile donna inglese, che nel palmo della sua mano raccolse tutti quei sogni che ogni donna aspira pur di migliorarsi, rinascere, giungendo ad un punto in cui divenne così difficile da distinguerlo dai sogni. Da una persona altruista e gentile come la Alcott non potevo non aspettarmi che grandi cose, e di cose ne sono avvenute anche se non propriamente grandi, con me e i medesimi personaggi, angelici, sempliciotti, altruisti e socievoli, imponendoci un codice di condotta non meno rigida di quella che si impose a se stessa. Ed è stato effettivamente così nell’intera produzione dell’autrice, di cui questo volume raccoglie ben quattro volumi, e che I ragazzi di Jo ne sancisce un allontanamento temporaneo. Mi piace riservare un trattamento speciale alle mie piccole donne, donargli attenzioni e premure che dono quasi sempre ai miei romanzi anche se in maniera più semplice, riempiendo il mio cuore di affetto e gratitudine.
La curiosità ha vinto, anche questa volta, sulla ragione. Mi ha indotta a lasciarmi qualunque cosa alle spalle, e buttarmi a capofitto fra le pagine di una storia o saga famigliare che custodirò gelosemente nel mio cuore. E’ bastato semplicemente che io mi lasciassi andare. Nient’altro. Lasciarsi andare al calore e al conforto di un abbraccio, la certezza di un luogo che ti faccia sentire protetta e al sicuro, rischiarata dalla luce armoniosa nei cuori dei protagonisti, che con destro incontro risponderanno ai miei bisogni.



Titolo: Piccole donne. Meg, Jo, Beth, Amy
Autore: Louisa May Alcott
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 28 €
N°di pagine: 948T
rama: Divenuta subito un classico, la storia di Jo, Meg, Amy e Beth ha avvinto intere generazioni. Questo volume presenta il ciclo completo dei quattro romanzi, da leggere tutti d’un fiato.


La recensione:


Non importa quello che può accadere al tuo corpo, conserva l'anima limpida, il cuore sincero verso coloro che ti amano e fa il tuo dovere sino alla fine. 

Qualche giorno prima che giungessi alla fine di questo splendido viaggio, se non prima, preparai me stessa con lo stesso stato d’animo con cui accolsi ancora una volta le Piccole donne, e quest’oggi, quando finì di leggere I ragazzi di Jo, mormorai addirittura fra me frasi che ho salmodiato sempre, in un modo quasi mistico, negli istanti in cui sopraggiunse gennaio; il “dovere” mi impone a dare precedenza ad altre letture.Solo allora, al suono di un campanello d’allarme che ne preannunciò la brusca partenza, aggiunsi a queste pagine l’esortazione di una giovane lettrice che fa delle parole il suo pane quotidiano. << Vivi, e respira con loro! >>
Le March abitavano ancora nella fatiscente villa dei genitori, quando mi imbattei ne I ragazzi di Jo, ma nemmeno per un istante concepì il pensiero di allontanarmici, nelle case di altre famiglie con altri eventi. Ma, se avessi continuato così, la mia vita non avrebbe avuto più senso. Come faccio a saperlo? Semplice, perché di romanzi o opere da leggere e vivere ne ho una dozzina, di tempo a disposizione ben poco, e  come un monito tonante rievocano l’inconfondibile vacuicità del tempo e i i suoi effetti. Se avessi continuato così, se avessi soddisfatto il mio istinto a voler restare fra le mura domestiche di casa March, sarei finita in un fosso dove non sarebbe stato facile uscirne vivi. Già dove sono adesso non sono tranquilla. Mi trovo nella condizione di scegliere. In un bivio, fra due imprescindibili concetti: il restare o l’andare. La grande, eroica lotta fra ragione e sentimento è qualcosa di insito in me, che talvolta si affaccia da un angolo minuscolo della mia anima…. E guarda dove finisco quasi sempre! E’ qui che volevo essere, e ora che ogni cosa si è conclusa, cosa fare se non cercare il significato più prondo che celano l’esistenza legittima di queste pagine? Un mondo puro, angelico, semplice, diretto, introspettivo, drammatico, crudele ed ingiusto, ecco quello che ho visto in due settimane in questo meraviglioso volume, e che non avrei abbandonare affatto!
La purezza dello spirito, una visione quasi fastidiosa di una realtà perennemente soggetta a cambiamenti mediante la fede, la rendenzione, l’emissione dei peccati, descritti con parole semplici, è un disegno tutt’altro che difficile ma virtuoso e vistoso, situato impunemente sotto l’attacco brusco del mio abbraccio, un quadro prettamente veritiero abbastanza difficile da nascondere. E ogniqualvolta lo osservo, rimembro il momento in cui me ne accaparrai una copia, quel paesaggio bucolico, luminoso, di vita quotidiana evocava per me non soltanto la turbolenza di certe situazioni che macchiarono di impurità certe sue parti ma che possiede un chè di affascinante. Tutta la catena di affascinante, tutti i pericoli che smaschereremo assieme alle donne March e tutti i rischi inizieranno e si concluderanno nella mitezza di uno squarcio di vita comune, che si allacciano agli eventi narrati nei volumi precedenti.
E quale, dunque, se non quello da cui avrà inizio ogni cosa? Il preludio ad approcciarsi a qualcosa a cui bisogna portare pazienza, osservare con bontà d’animo o cortesia necessaria. La nostra anima intavolerà un’acerrima discussione in cui prevaleranno i sentimenti, la forza delle emozioni, unico appiglio per non apparire soltanto superiori pur di comprendere l’umiltà, la bontà d’animo che vi è nascosta in ognuno di noi.
Valutazione d’inchiostro: 4

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